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06 luglio 2017

Quando arriverà la Paleontonomia?

Da un certo film di un certo Kubrick (1968)


Nonostante l'enorme sviluppo tecnologico e la base scientifica che gli sta dietro, la grandissima maggioranza dell'umanità vive in uno stato di ignoranza o pseudo-conoscenza scientifica. Si tratta di una bomba culturale, già innescata, e che potrebbe un giorno esplodere, prodotta dalla deflagrazione di un sottile guscio di avanguardia scientifica sovrastante un enorme calderone di superstizioni e mitologie. La massa ignorante già ora fomenta le scie chimiche, le teorie complottiste, il culto post-New Age per una Naturalità tanto incontaminata quanto fittizia, e le numerose pseudo-culture antiscientifiche, oggi molto evidenti nella forma del rifiuto della scienza medica. Immaginate il giorno in cui questa massa acefala sarà coscenziosamente dirottata contro il medesimo sistema scientifico-culturale che la mantiene in vita...

Senza dilungarci troppo in questi scenari apocalittici, guardiamo ad una delle superstizioni più diffuse: l'astrologia.
L'astrologia ritiene, tra le varie nozioni che la fondano, che le costellazioni siano reali e che esse influiscano in qualche modo sulla nostra vita.
L'astronomia ci dimostra che le costellazioni non sono reali, ma sono illusioni ottiche, derivanti dalla proiezione di tutte le stelle dello spazio tridimensionale su un unico piano, quello della volta celeste. Molto spesso, la distanza tra alcune stelle di una medesima costellazione è maggiore della loro distanza dalla Terra: se le costellazioni fossero reali, quindi, dovrebbero includere anche il nostro pianeta. Evidente quindi che le costellazioni astrologiche sono errori di prospettiva dovuti dalla ignoranza della reale struttura dello spazio cosmico.

Al pari della astrologia, a livello popolare abbiamo un'altra “-logia” che genera mitologie derivanti da una errata valutazione della distribuzione degli oggetti nello spazio che li contiene: la paleontologia. Per molti, la paleontologia è una serie di connessioni reali tra eventi lontanissimi nel tempo, connessioni che hanno una influenza sulla nostra vita.
Al pari del mito che le stelle del Capricorno influiscano sulla nostra esistenza, così esiste il mito che la sequenza di ominidi africani plio-pleistocenici formino una sequenza filetica che influisce sulla nostra vita.
Sei bellicoso allo stadio? Non è colpa tua, ma della serie di ominidi africani che hanno lottato darwinianamente tra di loro, e di cui tu sei il glorioso discendente.
Tua moglie ti tradisce? Ciò è inscritto nella sequenza di tradimenti che le nostre femmine perpetrarono quando i sapiens migrarono fuori dall'Africa e si incrociarono con i neandertaliani. Lo dicono i fossili: collegate il cranio marocchino di 300 mila anni fa col cranio levantino di 100 mila anni fa, e poi col molare neandertaliano di 50 mila anni fa... ed ecco la vostra costellazione di fossili!

Non è così? Non è forse vero che nei fossili è ricostruibile una storia che porta a noi? Non dobbiamo forse cercare nella storia paleontologica le radici della nostra condizione attuale?

Al pari di un astronomo che ride delle favolette astrologiche, credo che sia giunta l'ora di diventare paleontonomi, e ridere delle favolette che continuano a raccontare in base ad una vulgata pseudo-scientifica chiamata pretestuosamente "paleontologia".

12 commenti:

  1. Andrea, che opinione hai riguardo alla teoria degli equilibri punteggiati?
    Alessandro (Bologna)

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  2. Ma a proposito di complottisti, quelli che affermano che "i dinosauri non sono mai esistiti"?
    https://youtu.be/vHok1i-45yA

    Andrea

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  3. E' una teoria, ma non una legge. Riformulo la domanda. Sei d'accordo su quanto sostiene la teoria degli equilibri punteggiati riguardo all'evoluzione umana? Non mi sembra però applicabile ai dinosauri, o sbaglio?
    Alessandro (Bologna)

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    1. La mia risposta di prima, che non hai colto.
      Fate domande come se queste questioni fossero opinioni da bar dello sport.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Credo che burlarsi del vero, paventandolo come falso, con fallacee ragionamento analogico sia, tra i modi di fare comunicazione, uno dei modi più strani che abbia mai visto.
    Premesso ciò, suppongo che lo scopo fosse costringere i lettori a decostruire l'argomento e vedere dov'è che si scivola.
    Mi permetto anche di risponde a uno dei quesiti, mantenendo il tono del post:
    Non dobbiamo forse cercare nella storia paleontologia (leggo: biologica) le radici della nostra condizione attuale?
    Ovviamente no! Quella sta scritta in diversi libri, spesso in contrasto tra loro, frutto di numerosissime riscritture ma tutti quanti ispirati dalle opportune entità immateriali (ma al contempo talvolta immanenti, va un po' alla bisogna).

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  6. "ma tutti quanti ispirati dalle opportune entità immateriali"

    Mi sfugge il senso ultimo di questa frase, anche se ho un paio di idee che però non mi sembrano conclusive. Puoi spiegarti meglio? (sembra essere il nostro "destino" confliggere su questo blog)

    Per Andrea:

    "Non è così? Non è forse vero che nei fossili è ricostruibile una storia che porta a noi? Non dobbiamo forse cercare nella storia paleontologica le radici della nostra condizione attuale?"

    Comprendo la volontà polemica e il tentativo di criticare atteggiamenti giustificatori che si appellano ad una improbabile teoria darwiniana, ma credo che la risposta sia, ad uno sguardo più profondo, un po' più complessa e non un semplice sì o no. Tu non trovi?

    Emanuele [2]

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  7. Ciao Emanuele [2],
    scusa se ti do spago solo ora ma, durante questa settimana, sono stato fuori sede.
    Non avevo niente se non un cellulare per rimanere in contatto con il resto del mondo e, spero mi capirai, scriverti una risposta con la tastierina android non era proprio il massimo.
    Il mio commento ovviamente si riferiva alla natura soprannaturale dell'uomo, dove soprannaturale oltre che in senso letterario può intendersi anche in maniera etimologica, come al di là della natura (intesa alla maniera dei fisici).
    L'uomo è il prodotto di un processo spontaneo e le nostre emozioni, come la nostra moralità, portano impressi i segni della pressione selettiva.
    Del resto, ed è la base dell'etologia, il comportamento è un organo e come tale va trattato.
    Prendiamo questo esempio: amore materno. Un comportamento fondamentale nei mammiferi, ma che ha senso di esistere solo in virtù dei nostri piccoli inetti.
    Moralmente troviamo (mediamente) orribile l'idea di una madre che abbandona i figli.
    Una tartaruga d'altro canto, nella nostra posizione, avrebbe ben altre opinioni.
    Potrei fare esempi simili circa stupro, ritrosia femminile e ardimento maschile, promisquità, proprietà privata e numerosissime altre cosette interessanti, ma non credo serva.
    Inoltre, e spero che non ti offenda, non credo tu abbia colto il senso del post.
    Mentre lo leggevo, come credo/spero molti, ho pensato: forse è il caso di commentare sul fatto che questo post è merda. Poi, lette certe uscite e riconnesso la fine con l'inizio, ho pensato che non è tutta merda quel che puzza!
    Riprendiamo la frase più incriminata: (cit.) Non è così? Non è forse vero che nei fossili è ricostruibile una storia che porta a noi? Non dobbiamo forse cercare nella storia paleontologica le radici della nostra condizione attuale?
    Che dovremmo pensare di un naturalista che scrive queste cose? O si è rincoglionito o sta scrivendo questo qualcosa intendendo qualcos'altro.
    La risposta, a ben vedere, la si trova nella prima parte del post:
    (cit.) ...la grandissima maggioranza dell'umanità vive in uno stato di ignoranza o pseudo-conoscenza scientifica.
    Cos'è la pseudo conoscenza scientifica?
    Io la intendo come il possesso della nozione privo della capacità critica.
    Secondo me questo post è un gioco: Cau scrive qualcosa di palesemente falso e, se nessuno lo contesta, significa che quello che scrive viene accolto dai lettori in maniera acritica.
    Se qualcuno mi contesta invece... MENOMALE.
    Io, personalmente, questo pensiero non l'ho esternato nel precedente commento perché speravo lo facesse qualcun'altro (magari il padrone di casa), ma a questo punto immagino che il gioco finisca quando qualcuno lo porta a galla esplicitamente, o forse, e avrebbe un ottima valenza educativa, il gioco non finisce mai. Del resto, circa la natura mendace degli argomenti del post, il loro ottenimento per vie convincenti per alcuni ma tutt'altro che valide, la presenza all'interno del testo di inversioni di causa ed effetto, non serve che sia io o Cau a discetare.
    Ogniuno dovrebbe rileggerle, valutarle e rifiutarle/accettarle, è questo il pensiero critico ma con una dovuta precisazione: il fatto che una mente creda o meno qualcosa ha ben poco a che vedere con il fatto che la credenza sia vera o falsa.

    Emanuele [1]

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    Risposte
    1. "Il mio commento ovviamente si riferiva alla natura soprannaturale dell'uomo"
      che era in sostanza quel che avevo pensato ma ne volevo una conferma. Tuttavia trovo che il termine "soprannaturale", anche inteso in modo rigorosamente etimologico, sia un po' fuorviante.

      Riprendiamo la frase più incriminata: (cit.) "Non è così? Non è forse vero che nei fossili è ricostruibile una storia che porta a noi? Non dobbiamo forse cercare nella storia paleontologica le radici della nostra condizione attuale?"
      Esiste un senso preciso attribuibile all'intero discorso di Cau per cui la risposta è "no", come esiste un senso altrettanto preciso in cui la risposta è "sì". Perciò credo anch'io che Cau intendesse qualcosa d'altro, dove tu vi vedi un "gioco" con i lettori, io vi scorgo più un atteggiamento polemico. Ma forse le due cose non si contraddicono, no?

      Un ultimo appunto: (cit.) " il fatto che una mente creda o meno qualcosa ha ben poco a che vedere con il fatto che la credenza sia vera o falsa"
      in generale è vero, ma in particolare dipende molto dal tipo di credenza: in alcuni casi non è possibile in alcun modo stabilire la verità o falsità di una credenza, il che attribuisce molta importanza a ciò che una mente crede o non crede.
      Che sia anche il caso delle tesi evoluzionistiche? Secondo me no, ma è proprio quello che bisogna spiegare a chi possiede una "pseudo conoscenza scientifica", come l'hai chiamata tu.

      Emanuele [2]

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