Nei precedenti post, ho
mostrato le differenze a livello del cinto pelvico tra Anchiornis
e Aurornis, che sosterrebbero la distinzione dei due taxa.
Alcuni lettori hanno sollevato interessanti obiezioni alla mia
argomentazione, sostenendo che Aurornis sia solamente una mera
estremità della variabilità interna ad Anchiornis, o che
possa essere solamente un esemplare con una patologia.
Tuttavia, queste ipotesi
alternative non sono soddisfacenti, perché mi paiono solo delle
congetture ad hoc per mantenere valido un a priori di
stampo lumper. Ovvero, chi argomenta che le differenze tra Aurornis
e Anchiornis siano solamente variabilità intraspecifica non
porta alcuna spiegazione del perché tale differenza esista.
Io non sono né lumper né
splitter, sono un naturalista che analizza tutti i dati a
disposizione e cerca in ogni fenomeno particolare la migliore
spiegazione.
In questo post, vi
dimostro che TUTTE le differenze nella regione pelvica di Aurornis
sono funzionalmente correlate, quindi non sono patologie, bensì sono
chiari adattamenti, e quindi confermano che Aurornis è un
morfotipo distinto, con una sua specializzazione funzionale, quindi è
un legittimo taxon distinto sul piano ecomorfologico da Anchiornis.
Per avere un taxon
valido, non basta avere una diversa morfologia: occorre che questa
diversa morfologia sia legata ad una diversa ecologia, quindi sia
indicativa di nicchie e adattamenti differenti, i quali sono la causa
naturale di una separazione tra taxa. Prima di elencare e
spiegare queste differenze, è interessante notare che Aurornis
rientra dentro il range di variazione dimensionale di Anchiornis:
ciò significa che Aurornis non può essere considerato com
uno stadio senile o giovanile di Anchiornis (e quindi, è
legittimo che le differenze anatomiche tra i due non siano legate a
diversità di stadio di crescita dentro la medesima specie o a
fattori allometrici).
Nella zona del cinto
pelvico e dell'arto posteriore, Aurornis differisce da
Anchiornis (e Eosinopteryx) per i seguenti 5 caratteri,
ognuno dei quali ha una chiara spiegazione funzionale (per una
trattazione sul sistema muscoloscheletrico del bacino dei theropodi,
rimando a Carrano e Hutchinson 2002):
Confronto
tra la regione pelvica di Anchiornis e Aurornis
(modificato da artwork di Scott Hartman)
1) Aurornis ha un
marcato tubercolo sopratrocanterico (area verde nell'immagine), non
distinto nei più gracili ilei di Eosinopteryx e Anchiornis.
Significato funzionale:
Il tubercolo sopratrocanterico è punto di origine del Muscolo
Ileofibulare (IFB), un estensore del bacino e flessore del ginocchio.
Interpretazione:
Aurornis ha una maggiore area di origine del IFB.
2) La lama
postacetabolare è rettangolare, proporzionalmente più ampia (area
rossa nell'immagine).
Significato funzionale:
La lama postacetabolare è la superficie di origine del Muscolo
Flessore Tibiale Esterno (FTE), un estensore del ginocchio.
Interpretazione:
Aurornis ha una maggiore area di origine del FTE.
3) L'ischio di Aurornis
ha un marcato processo dorsale (area gialla nell'immagine).
Significato funzionale:
Il processo ischiatico dorsale è punto di origine del terzo fascio
del Muscolo Flessore Tibiale Interno (FTI3), un estensore del
ginocchio.
Interpretazione:
Aurornis ha una maggiore area di origine del FTI3.
4) L'estremità distale
dell'ischio di Aurornis è più ampia e incurvata distalmente
(area blu nell'immagine).
Significato funzionale:
L'estremità distale dell'ischio è punto di origine del primo fascio
del Muscolo Flessore Tibiale Interno (FTI1), un estensore del
ginocchio.
Interpretazione:
Aurornis ha una maggiore area di origine del FTI1.
5) La tibia di Aurornis
è proporzionalmente più corta che in Anchiornis (freccia
rosa).
L'accorciamento della
tibia rende la leva del ginocchio più efficace a parità di forza, a
scapito della ampiezza della falcata.
Interpretazione:
Aurornis aveva un passo più corto, ma generava maggiore
potenza al ginocchio, rispetto a quello di Anchiornis.
Notate quindi che tutti
e 5 i caratteri che differenziano Aurornis da
Anchiornis sono chiari adattamenti locomotori.
Non sono patologie. Inoltre, tutti e 5 i caratteri sono
funzionalmente associati, e producono il medesimo adattamento: una
maggiore potenza degli estensori e flessori del ginocchio. Questa
non è una accozzaglia casuale di differenze emerse da un campione di
variazione assemblato senza logica: al contrario, questo è un
sistema integrato di adattamenti selezionati per una medesima
funzione.
Questo significa che
Aurornis aveva una chiara specializzazione locomotoria
rispetto ad Anchiornis. Aurornis ha una maggiore area
di ancoraggio per la muscolatura deputata al movimento al ginocchio,
ed una maggiore robustezza ed accorciamento della gamba.
Questo mix di differenze
è quindi un complesso funzionale, che implica una differenziazione
ecomorfologica tra Aurornis e Anchiornis. I due animali
erano adattati a muoversi in contesti differenti, con Aurornis
meno cursorio ma più forte nell'estensione/flessione del ginocchio,
e Anchiornis con falcate più ampie ma minore forza negli
estensori.
Chiunque sia pratico di
corsa e marcia, sa bene che diversi distretti muscolari sono
potenziati in modo differente per differenti modalità di corsa.
Queste differenze sono
chiaramente funzionali, e supportano una partizione ecologica tra due
specie imparentate, evolutasi per divergenza adattativa, per ridurre
la competizione per le risorse.
Postilla: Tale
differenziazione ecomorfologica può anche spiegare come mai Aurornis
sia (finora) molto più raro di Anchiornis nei Lagerstatte
lacustrini del Calloviano-Oxfordiano del Liaoning: è plausibile che
questi siti fossiliferi fossero il contesto ambientale tipico di
Anchiornis, mentre Aurornis fosse più adattato per (e
quindi più abbondante in) altri contesti ambientali meno favorevoli
alla fossilizzazione.
Bibliografia:
Carrano MT, Hutchinson
JR. 2002. Pelvic and hindlimb musculature in Tyrannosaurus rex
(Dinosauria: Theropoda). Journal of Morphology 253:207-228.