Negli uccelli a coda corta, i muscoli
ileofibulari generano una forza estensoria che controbilancia lo
spostamento anteriore del baricentro, mantenendo una postura
semi-eretta.
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Il bauplan (il modello generale
della struttura corporea) dei theropodi ha una serie di vincoli che
incanalano la traiettoria evolutiva dei vari gruppi, anche quando
questi apparentemente deviano marcatamente gli uni dagli altri.
Il principale vincolo biomeccanico nei
theropodi è la postura bipede obbligatoria. Questo vincolo detta la
seguente regola: caro theropode, puoi modificare e sviluppare
qualsivoglia adattamento ti pare, a patto che non vai a mettere in
crisi la postura bipede. Il bipedismo funziona fintanto che il
baricentro del corpo scarica a livello degli arti posteriori. Qualora
il baricentro sia costretto a spostarsi da quella posizione, devono
insorgere modificazioni che compensano tale spostamento. Ibrahim et
al. (2014) propongono la ormai famigerata ricostruzione quadrupede
per Spinosaurus. La loro ipotesi è la risposta radicale
all’impossibilità di violare il vincolo del bipedismo nei
theropodi. Difatti, siccome la loro ricostruzione scheletrica produce
un animale con un baricentro molto spostato anteriormente, essi
concludono che ciò imponga l’evoluzione della postura quadrupede.
Il loro ragionamento è corretto, nella logica: un theropode bipede
con il baricentro spostato così anteriormente non potrebbe
funzionare, quindi è da abbandonare, per sostituirlo con un
theropode quadrupede.
Va sottolineato che l'ipotesi sostenuta
da Ibrahim et al. (2014) è formata da due sotto-ipotesi:
Ipotesi 1: Il baricentro di Spinosaurus
era spostato anteriormente.
Ipotesi 2: Per ovviare allo spostamento
anteriore del baricentro, Spinosaurus era quadrupede.
Ipotesi 2 deriva necessariamente da
Ipotesi 1, tuttavia, Ipotesi 1 può essere valida indipendentemente
da Ipotesi 2.
Ovvero, possiamo avere 3 scenari:
Scenario A: Ipotesi 1 è falsa.
Conclusioni: Ipotesi 2 non è necessaria. Spinosaurus è
bipede.
Scenario B: Ipotesi 1 è vera, ed
Ipotesi 2 è falsa. Conclusioni: Spinosaurus era bipede con
adattamenti per compensare lo spostamento del baricentro.
Scenario C: Ipotesi 1 è vera, ed
Ipotesi 2 è vera. Spinosaurus è quadrupede.
La maggioranza degli autori segue
Scenario A. Ibrahim et al. Sostengono Scenario C. Esso è il più
radicale, e richiede che ambo Ipotesi 1 e 2 siano vere.
Io ho proposto Scenario B.
Infatti, in alcuni post passati, ho
discusso e proposto una possibile soluzione alla controversia: una
postura bipede ma non orizzontale, ovvero semi-eretta, potrebbe
essere un compromesso tra la validità del baricentro anteriorizzato
di Ibrahim et al. (2014) senza dover ricorrere alla postura
quadrupede che, ripeto quanto scritto in passato, attualmente non ha
alcuna prova anatomica a suo favore (in particolare, ossa del cinto
pettorale e del braccio che mostrino adattamenti al quadrupedismo).
Qualcuno potrebbe obiettare che io
rifiuto l’ipotesi quadrupede, sostenendo che non ha alcuna prova
anatomica a suo favore, ma poi propongo un’alternativa anche questa
priva di prove anatomiche a favore.
In realtà, la mia ipotesi ha molte
prove a favore, già verificabili nello scheletro di Spinosaurus
di Ibrahim et al. (2014).
Per dimostrare la mia ipotesi, una
breve digressione negli aviali.
La principale novità anatomica degli
uccelli (in particolare, i pygostiliani, compresi quelli viventi) è
la estrema riduzione della coda. Nei theropodi la coda, oltre a
fungere da ancoraggio per i principali muscoli che muovono la gamba,
è un organo stabilizzatore: essa controbilancia il peso del corpo
posto anteriormente al baricentro. Cosa successe al baricentro degli
uccelli quando ridussero la coda? Ovviamente, se togliete la coda ad
un theropode, il suo baricentro si sposta anteriormente, sbilanciando
l’animale. Negli uccelli, questo sbilanciamento fu controbilanciato
modificando la postura del corpo, che invece di essere
sub-orizzontale come negli altri theropodi è divenuta semieretta.
Tecnicamente, gli uccelli hanno potenziato il sistema muscolare
deputato all’estensione del bacino, così che questo (e la colonna
vertebrale ancorata al bacino) possa essere mantenuto inclinato
anterodorsalmente. Il potenziamento del sistema estensore del bacino
si ottiene modificando dimensione e posizione di alcuni muscoli del
bacino e della gamba, in particolare, il muscolo ileofibulare.
Conseguenza di queste modifiche, negli uccelli abbiamo un femore più
corto e robusto che negli altri theropodi, il quale mostra inoltre
delle robuste aree di attacco per il muscolo ileofibulare. Queste
inserzioni scorrono lungo il margine posterolaterale del femore, e
negli uccelli sono riconoscibili da alcuni processi ossei prossimali
al condilo fibulare. Pertanto, noi possiamo usare questi caratteri
che differenziano il femore degli uccelli da quelli degli altri
theropodi per differenziare theropodi con postura prettamente
orizzontale da quelli con postura semieretta. Un theropode
semiorizzontale ha femore più allungato e meno robusto, e non mostra
robuste inserzioni ileofibulari. Un theropode semieretto ha femore
corto e robusto e mostra marcate inserzioni ileofibulari.
Ibrahim et al. (2014) descrivono il
femore del loro esemplare come più corto della tibia (un carattere
piuttosto anomalo per un theropode non-cursore di quelle
dimensioni!), e molto più robusto dei femori di altri theropodi di
dimensioni comparabili. Questi sono due caratteri da theropode
semieretto. Gli autori inoltre notano l'ipertrofia del quarto
trocantere (origine del muscolo caudofemorale) e propongono che esso
fosse sviluppato per generare la propulsione in acqua tramite le
gambe. Questa ipotesi è poco plausibile. Nei coccodrilli, il quarto
trocantere non è ipertrofico, nonostante che essi generino una
spinta natatoria proprio usando la coda. Devo concludere che
l'ipertrofia del quarto trocantere non è necessaria ad un arcosauro
con coda lunga adattato alla vita in acqua.
Quindi, quale era la funzione del
quarto trocantere di Spinosaurus? Siccome l'animale è
chiaramente non-cursorio, la funzione più probabile per queste
ipetrofie femorali è di natura posturale: il caudofemorale agiva da
estensore supplementare dell'ileo, e non per generare una spinta
locomotoria.
Questo ci riporta quindi all'ipotesi
della postura semi-eretta.
Negli uccelli, che hanno il muscolo
caudofemorale atrofizzato e la coda ridotta, il supporto posturale e
l'estensione dell'ileo sono mantenuti da vari muscoli del bacino, in
particolare il muscolo ileofibulari.
Come sono le inserzioni per il muscolo
ileofibulare in Spinosaurus?
Sia il nuovo esemplare di Ibrahim et
al. (2014), sia “Spinosaurus B” di Stromer (1934) mostrano
chiaramente una robusta cresta lungo il margine posterodistale del
femore, che si estende prossimalmente al condilo laterale. Questa
cresta delimita una distinta depressione che decorre lateralmente al
femore. Questi caratteri non sono presenti in altri grandi theropodi,
ma sono sinapomorfie degli uccelli ornithuromorfi, che hanno ridotto
la coda e sviluppato adattamenti per controbilanciare lo spostamento
anteriore del baricentro, in particolare, un momento estensore per il
muscolo ileofibulare, che decorre dalla lama postacetabolare al
margine posterolaterale del femore e si inserisce sulla testa della
fibula. In analogia con gli uccelli, la combinazione di caratteri nel
femore di Spinosaurus indica uno sviluppo significativo del
muscolo ileofibulare. Analogamente con il quarto trocantere, dato che
Spinosaurus non mostra adattamenti cursori, lo sviluppo di
questo muscolo deve essere legato a ragioni posturali più che
locomotorie. Pertanto, in analogia con gli uccelli, esso era deputato
allo sviluppo di un momento estensorio per il bacino, esattamente
come previsto dalla ipotesi della postura semieretta.
Lo scenario A fa una previsione: il
femore di Spinosaurus deve essere simile a quello degli altri
theropodi di dimensioni comparabili. Ciò è falsificato dalle
bizzarre caratteristiche del femore di questo taxon.
Lo scenario B fa una previsione: il
femore di Spinosaurus deve mostra adattamenti analoghi a
quelli degli uccelli con coda corta, indipendentemente da adattamenti
natatori. Questo scenario è confermato dall'osteologia del femore.
Lo scenario C fa una previsione: il
femore di Spinosaurus deve mostrare adattamenti alla
locomozione in acqua con propulsione generata dalla gamba. Negli
uccelli natatori, il femore presenta una espansione laterale del
condilo fibulare (freccia arancione nella Figura C), ed una cresta
cnemiale ipetrofica. Spinosaurus non mostra alcuno di questi
caratteri. Pertanto, la sua gamba non ha adattamenti per generare una
spinta efficace nell'acqua.
Concludendo: la combinazione di
caratteri visibili nel femore di Spinosaurus indica che questo
theropode aveva tutti requisiti per una postura bipede semieretta, la
quale è un adattamento per controbilanciare lo spostamento anteriore
del baricentro.
Ovvero, non occorre ricorrere alla
postura quadrupede per spiegare Spinosaurus.
A questo punto, nasce una domanda molto
interessante: è possibile che le espansioni alla base delle spine
neurali di Spinosaurus siano degli adattamenti muscolari per
“aiutare” il bacino nel mantenimento di una postura semi-eretta?
Ovvero, il potenziamento della muscolatura della regione epiassiale
toracica potrebbe giocare un ruolo chiave nello sviluppo di una
postura semi-eretta.
Questo spiegherebbe la bizzarra
espansione basale delle spine neurali dorsali. Già altre volte ho
sostenuto che Spinosaurus deve essere spiegato nella sua
totalità, senza forzature ed ipotesi ad-hoc. L'ipotesi semi-eretta
spiega bene le inusuali caratteristiche della gamba di Spinosaurus,
non richiede ipotesi ad-hoc (la postura quadrupede) e fa previsioni
che concordano con l'osservazione (l'espansione delle inserzioni
epiassiali dorsali alla base delle spine neurali).
Bibliografia:
Bell & Chiappe (2015).
Identification of a new hesperornithiform from the Cretaceous
Niobrara Chalk and implications for the ecologic diversity among
early diving birds. PloS One 10:e0141690.
Hutchinson (2001). The evolution of the
femoral osteology and soft tissues on the line to extant birds
(Neornithes). Zoological Journal of the Linnean Society. 131:169-197.
Ibrahim et al. (2014). Semiaquatic
adaptations in a giant predatory dinosaur. Science 345:1613-1615.
Madsen & Welles (2000).
Ceratosaurus (Dinosauria: Theropoda). A revised osteology.
Miscellaneous publications Utah Geological Survey: 1-89.
Ciao Andrea,
RispondiEliminapost interessante, grazie. Premetto, nel caso servisse, di essere mosso solo da curiositá, senza alcuna partigianeria morfofunzionale.
Ho alcune curiositá relative all'ipotesi natatoria, o meglio ai dettagli anatomici che hai evidenziato e che sfavoriscono tale ipotesi. Pur essendo vero che un 4º trocantere ben sviluppato non é necessario per il nuoto a propulsione caudale, nulla toglie -immagino- che tale struttura possa essere stata "reclutata" a tale scopo, essendo magari giá relativamente ben sviluppata nel gruppo cui Spinosaurus appartiene (non conosco la condizione, quindi sto chiedendo se sia il caso).
Per quanto riguarda le caratteristiche femorali distali e della cresta cnemiale degli uccelli nuotatori (assenti in Spinosaurus), immagino che tali caratteristiche riflettano l'esigenza di impiegare gli arti per la propulsione, non avendo questi animali la coda, il che potrebbe aver rilassato la selezione per caratteri cosí marcati in Spinosaurus, che la coda l'aveva.
Esistono elementi, magari caudali, che possano essere usati per argomentare ulteriormente in un senso o nell'altro in relazione all'ipotesi natatoria? È possibile te ne abbia giá discusso, solo non me ne ricordo.
Grazie
Non nego che Spinosaurus potesse nuotare: nulla vieta ad un theropode di farlo. Ma non penso che le sue peculiarità nella gamba siano adattamenti selezionati al nuoto. Inoltre, sarebbe interessante avere uno studio biomeccanico su quanta spinta possa generare la gamba ed il piede di Spinosaurus nel nuoto. Il fatto che uccelli di pochi kg generino una spinta natatoria non implica che ciò sia funzionale con animali di qualche tonnellata. Non a caso, all'aumentare della massa la dimensione delle pinne/organi natatori aumenta in modo allometrico.
RispondiEliminaIn breve, ritengo poco plausibile che l'anatomia di Spinosaurus lo rendesse un nuotatore più performante di altri grandi theropodi.
Ciò non nega né si oppone alle numerose caratteristiche semiacquatiche presenti in Spinosaurus. Ma essere semiacquatico ed essere nuotatore non sono necessariamente collegati.
Grazie.
Eliminala posizione della cresta supra acetabolare può essere un'indicazione? visto che deve stare sempre sopra alla testa del femore cambierà posizione in base all'orientamento dell'ileo
RispondiEliminaSì. Ibrahim et al. (2014) riportano che la cresta è ridotta, e la usano come argomento per sostenere uno stile di vita semiacquatico. Tuttavia, una cresta ridotta può anche indicare che il femore non scarica più perpendicolarmante all'ileo, quindi è in accordo con l'ipotesi di un cambiamento di postura. Sarebbe interessante, qualora l'ileo sia illustrato e pubblicato, valutare dove l'acetabolo ha la maggiore robustezza.
EliminaScusa Cau ma non riesco a capire cosa intendi con postura semieretta;
RispondiEliminaPer provare a capirlo ho fatto il processo inverso partendo dagli argomenti che hai portato per dimostrare la tua ipotesi:
1) Femore più corto della tibia ed insolitamente robusto; può essere un adattamento al nuoto o dovuto ad una "postura da uccello" del femore stesso (femore che tende ad inclinarsi facendo si che il ginocchio avanzi rispetto al bacino).
2) Muscolo Ileofibulare con aree di inserzione molto estese; anche questo potrebbe essere un adattamento al nuoto o a controbilanciare il baricentro spostato in avanti.
Ora da quello che avevo capito mi sarei aspettato un animale in cui per compensare il baricentro avanzato il femore sia passato da subverticale a suborizzontale con muscolo ileofibulare irrobustito dato il maggior sforzo che deve sostenere per mantenere il corpo orizzontale nonostante il baricentro sia spostato in avanti rispetto al bacino; poi guardo le figure e mi vedo che le zampe posteriori mantengono la postura da teropode non aves e il corpo nel suo insieme (tutto ciò che non è zampe posteriori) si inclina alzando la parte anteriore e abbassando la posteriore.
Dubbi:
1) Questa postura semieretta si riferisce al portamento del corpo? delle zampe o ad entrambe?
2) A livello di articolazioni tibia-femore e femore-bacino vi sono caratteristiche che possano far pensare ad una "postura da uccello"?
3) Come può l'inclinazione del corpo (parte anteriore in alto) compensare lo sbilanciamento in avanti?
Non fissarti sul disegno, ma sulle parole nel post.
Elimina1) La postura è del corpo in generale, in particolare la colonna toracica.
2) Le elenco nel post.
3) Prova a camminare con la schiena orizzontale per un'ora e poi dimmi se i muscoli della tua schiena non hanno sofferto per lo sbilanciamento anteriore del baricentro rispetto al bacino...
1) Ok
Elimina2) Ok
3) Non sono riuscito a spiegare i miei dubbi, in un teropode non aves il baricentro è posto nella zona del bacino ma più in basso rispetto al bacino stesso, per alzare la parte anteriore un teropode ruota il corpo rispetto all'articolazione bacino-femore, ma ruota tutto il corpo testa in alto, coda in basso e il baricentro avanza; alzando la parte anteriore un teropode si sbilancia in avanti.
Non ci credi?
Prova a fare un disegno di un teropode, segnati i 3 punti (articolazione bacino-femore, punto di appoggio sul terreno e baricentro)e poi prova a vedere cosa succede se alzi la parte anteriore.
Per questo ti chiedevo della "postura da uccello" loro usano le articolazioni bacino-femore e femore-omero per fare questo movimento ed effettivamente retrocedono il baricentro.
Il calcolo del baricentro si fa usando modelli 3D al computer con la distribuzione delle masse, spesso incorporando diverse densità date da polmoni, ossa e sacchi aerei... e tu pensi che si calcoli solamente con un disegno e tre punti?
Elimina*facepalm*
Cau, puoi farlo col CAD o con qualunque altra cosa; semplicemente non può funzionare; non conta il punto in cui è il baricentro ma come viene influenzato dal movimento del corpo e in un teropode alzando la parte anteriore il baricentro finisce per avanzare;
EliminaDubito che tu lo abbia fatto col CAD (e abbia incluso tutti i parametri anatomici): hai parlato di triangoli sul piano.
EliminaE comunque, qui si parla di equilibrio a corpo fermo, che è più complesso dell'equilibrio dinamico (pensa a come è più facile tenere in piedi una bici in movimento rispetto ad una ferma). Una volta risolto l'equilibrio statico, quello dinamico rientra nella normale deambulazione dei theropodi.
Forse che un uccello quando cammina mantiene costantemente la medesima postura? Oscilla capo, collo, tronco e arti durante il passo, per mantenete l'equilibrio definito di default dal baricentro in postura statica.
Cau, la tesi "la combinazione di caratteri visibili nel femore di Spinosaurus indica che questo theropode aveva tutti requisiti per una postura bipede semieretta, la quale è un adattamento per controbilanciare lo spostamento anteriore del baricentro." è tua, la dimostrazione spetterebbe a te non a me; io ho parlato e ragionato su un piano perché stiamo parlando di baricentro che avanza o retrocede su un piano longitudinale all'animale (per questo imho non serve il cad 3d), fondamentalmente stiamo parlando di una rotazione rispetto ad un punto (articolazione femore-bacino) se la rotazione è uniforme tutto il corpo ruota (quindi anche il baricentro), se la rotazione non fosse uniforme (se potesse alzare la parte anteriore senza abbassare la coda) il discorso cambierebbe (li si si potrebbe avere un arretramento del baricentro).
EliminaIo ho fatto un discorso morfofunzionale (quei caratteri dello scheletro si osservano negli uccelli e sono adattamenti posturali), il tuo è un discorso di biomeccanica. Sono ambiti diversi. Io non pretendo di dover dimostrare quello che ho già dimostrato: i caratteri sono quelli che negli uccelli permettono una postura semieretta. Se i miei colleghi biomeccanici vorranno testare l'ipotesi anche sul piano quantitativo, sarò felice di vedere tale studio. Ma non puoi affrontarlo con un semplice discorso di leve... un animale non è una carrucola o una bilancia.
EliminaEffettivamente la bilancia sarebbe un bell’esempio, ce ne sono ancora al dipartimento di chimica?
RispondiEliminaComunque non è un discorso di leve ma una rotazione, ecco un esempio
Esercizio di geometria, creiamo un rettangolo 60 mm di base, 20 mm di altezza, indichiamo i quattro angoli con le lettere A, B, C, D dal primo in alto a sinistra in senso orario.
Individuiamo un punto al centro del segmento che va da A a B e indichiamolo con a’, individuiamo il baricentro del rettangolo (in un rettangolo corrisponde all’intersezione delle diagonali) e indichiamolo con b’. Ora ruotiamo il rettangolo di 10 gradi in senso orario con il centro della rotazione sul punto a’; il baricentro si è spostato in quale direzione?
Attenzione questo baricentro è il centro geometrico non il centro delle masse ma il principio è esattamente lo stesso fondamentalmente si tratta di una rotazione, che sia di un solido rispetto ad una linea o di una figura geometrica rispetto ad un punto non cambia il problema, tutto ruota compreso il baricentro.
La tua ipotesi funzionerebbe solo se il baricentro del teropode fosse posto al di sopra dell’articolazione femore-bacino e sarebbe ben strano come teropode (ok, strano lo è già di suo).
Gli uccelli hanno questa postura proprio perché la loro articolazione principale è il ginocchio e ruotano il corpo rispetto a questo (il ginocchio è sotto il baricentro e alzando la parte anteriore del corpo arretrano il baricentro).
Finora hai portato a dimostrazione il femore corto e robusto e uno sviluppo insolito del muscolo ileofemorale, in un uccello il femore è portato in posizione suborizzontale e di conseguenza deve essere più robusto rispetto ad un femore che lavora subverticalmente ma ciò è evidente anche a livello di articolazioni se queste evidenze mancano è da escludere una posizione del femore “da uccello” e quelle caratteristiche del femore vanno attribuite ad altro.
Muscolo ileofemorale, fai notare che non è uno sviluppo dovuto al nuoto visto che non è così sviluppato nei coccodrilli; i coccodrilli nuotano usando la coda e tengono le zampe ferme aderenti al corpo; un muscolo che va da femore al bacino è inutile al loro nuoto.
Visto che queste 3 caratteristiche possono essere interpretate anche come adattamenti al nuoto e che stiamo parlando di un dinosauro ittiofago e viste le impronte fossili spagnole di quel teropode nuotatore fino a 10 giorni fa avrei risposto “facile nuota con le zampe posteriori e questi sono adattamenti al nuoto”; poi te ne sei uscito con quel post sulle zampe anteriori e sull’ipotesi zampa anteriore-pinna; quel post è brillante hai avuto la capacità di vedere al di là delle apparenze e mi ha chiarito tanti particolari che nella ipotesi canonica non quadravano.
Quindi come nuotava “questo coso”, trazione anteriore, posteriore, integrale? Francamente non ne ho idea, del resto lo scienziato sei tu e le ipotesi spettano a te, io da programmatore faccio qualche congettura (ad esser buoni), fantasticheria (ad esser cattivi).
I teropodi sicuramente erano in grado di alzare/abbassare la parte anteriore del corpo ma contemporaneamente arretravano/avanzavano il bacino rispetto al punto di appoggio per mantenere l’equilibrio ma se lo Spinosaurus era sbilanciato in avanti la soluzione non era l’alzare la parte anteriore del corpo.
Spinosaurus non è un rettangolo, una un corpo dotato di dozzine di snodi che permettono di variare la distribuzione delle masse a seconda della postura.
EliminaInoltre, l'equilibrio in un sistema muscoloscheletrico non è dato solamente dalla posizione del baricentro, ma dalla sommatoria delle forze generate per mantenere la postura. Per questo io mi sono concentrato molto anche sui muscoli in gioco.
Se un essere umano resta in piedi non è perché il suo baricentro cade tra i piedi, ma perché in ogni secondo i muscoli delle gambe, glueti e muscoli dorsali lavorano per oscillare il corpo intorno ad un punto stabile. Addormenta un gluteo ed il nostro uomo cadrà a terra.
Idem per Spinosaurus. Per questo non si può ridurre il discorso a un volume a forma di spinosauro sul quale calcolare centri di massa.
PS: gli uccelli mantengono un femore relativamente pià orizzontale degli altri theropodi, ma l'estensione del bacino avviene sempre a livello dell'articolazione femore-ileo, e non al ginocchio. Per questo i muscoli deputati alla postura del femore sono gli ileofibulari e non quelli preposti a flettere il ginocchio.
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