Il ginandromorfismo è una particolare
condizione di compresenza nel medesimo individuo delle
caratteristiche di ambo i sessi, compresenza che si manifesta con
un'estrema asimmetria lungo l'asse sagittale del corpo. Detto in
parole povere, un lato dell'animale è maschile, l'altro lato è
femminile. Il ginandromorfismo è famoso in varie farfalle, nelle
quali un'ala ha la colorazione maschile mentre l'altra porta la
livrea femminile. Inoltre, essa è documentata in alcuni uccelli; in
particolare, in specie in cui il dimorfismo sessuale è molto marcato
essa si manifesta in modo spettacolare, con un lato dell'animale che
porta colorazioni ed ornamentazioni vistose tipiche del maschio
mentre l'altro lato del corpo ha la livrea più dimessa della
femmina. Il ginandromorfismo negli uccelli è veramente stupefacente,
perché non è solamente una manifestazione di attributi esteriori,
ma un vero e proprio stato asimmetrico dell'intero organismo: le
cellule di un lato del corpo hanno i cromosomi sessuali maschili,
l'altro lato ha quelli femminili!
Data la presenza di ginandromorfismo
negli uccelli attuali, nasce la domanda se questo fenomeno si
manifestasse anche nei dinosauri mesozoici.
Per un caso veramente stupefacente,
pare che il fossile di dinosauro più famoso al mondo possa
effettivamente essere stato un individuo ginandromorfo!
L'esemplare di Tyrannosaurus rex
universalmente noto con il soprannome “Sue” è famoso per essere,
tra gli esemplari articolati e ben conservati, il più grande
esemplare attualmente ricostruito. Il soprannome “Sue”, preso dal
nome della scopritrice del fossile, ha spesso indotto la domanda se
l'esemplare fosse effettivamente una femmina. Sebbene ci siano state
in passato argomentazioni basate su alcuni caratteri osteologici per
sostenere un genere femminile nei fossili (argomento che pare essere
stato ripreso proprio in questi giorni per due esemplari di Khaan),
la monografia sull'esemplare “Sue” (Brochu 2003) concludeva che
non era possibile affermare che Sue fosse una “lei” né che fosse
un “lui”, e che quindi si potesse solamente dargli del “it”
[nota per i lettori non-italiani: in italiano non esiste il genere
neutro].
Tuttavia, in una recente analisi di
dettaglio delle strutture pari dello scheletro (quelle che sono
presenti specularmente su i due lati del corpo), Herms e Frodit
(2015) mostrano una consistente asimmetria nella morfologia dei vari
elementi controlaterali, asimmetria che non può essere ricondotta
esclusivamente a deformazione diagenetica (ovvero, alla
fossilizzazione). In particolare, il lato destro del cranio presenta
un maggiore grado di ornamentazione subcutanea nel mascellare e
nasale, una cresta lacrimale più pronunciata, un ramo ventrale del
lacrimale più espanso mediolateralmente, un'orbita più ridotta, una
maggiore fusione tra ramo orbitale del postorbitale e processo
posterodorsale lacrimale, una più marcata ornamentazione del
postorbitale, il prefrontale più compresso, il ramo laterale del
frontale più robusto, il parietale più depresso, la fossa
sopratemporale più espanza e incisa dalle cicatrici muscolari, il
quadratojugale più espanso dorsalmente, la finestra infratemporale
più compressa, il quadrato più pneumatizzato, il basisfenoide più
inflato, la base del ramo palatino dello pterigoide più robusta, il
vomere più ampio, la sutura tra le ossa postdentari del tutto
obliterata, il sopradentale più rugoso, il surangolare più ampio ed
il processo retroarticolare più robusto. In breve, il lato destro
parrebbe avere caratteri distinti dal lato sinistro, e tale
asimmetria è riconducibile, specialmente per le ornamentazioni
craniche, a dimorfismo sessuale. Ovvero, abbiamo dimorfismo sessuale,
simmetricamente, nel medesimo individuo, quindi siamo di fronte ad un
ginandromorfo.
Cranio di "Sue" in vista dorsale con indicate le strutture asimmetriche riconducibili a ginandromorfismo (Modificato da Herms e Frodit 2015). |
Ulteriore sostegno a questa ipotesi
viene dalle ossa del bacino. Il pube destro presenta una maggiore
area per l'inserzione della muscolatura ipoassiale. Per contro,
l'ischio sinistro mostra una maggiore area per l'inserizione della
muscolatura ipoassiale. Questa asimmetria nel grado di sviluppo
muscolare della regione pelvica suggerische una differente
organizzazione della regione urogenitale, che, pertanto, è un
ulteriore sostegno all'ipotesi ginandromorfa per Sue.
La definitiva conferma di questa
ipotesi proviene dall'analisi con il microscopio elettronico a
scansione sugli ungueali dei piedi. Il piede sinistro presenta sulla
superfici dorsali degli ungueali delle evidenti tracce dell'astuccio
corneo. In analogia con le techiche di indagine sulle tracce di
tegumento nei dinosauri piumati, è stato possibile dedurre alcune
caratteristiche chimico-fisiche del tegumento, in particolare a
livello della pigmentazione della superficie cornea. L'analisi degli
ungueali destri non mostra alcuna traccia di questi pigmenti.
Inoltre, l'analisi con la spettroscopia di massa indica che il
pigmento sull'ungueale sinistro è un polimero idrocarburico con
picco di irraggiamento lungo le più basse frequenze del visibile. In
breve, si tratta di smalto rosso. Smalto per le unghie. Dato che si
trova solamente negli ungueali sinistri, ciò conferma che il lato
sinistro di Sue era femminile, mentre quello destro era maschile.
Bibliografia:
Brochu C. (2003). T-Rex: The Most
Badass Killing Machine Ever. Period. JVP: 23:1-275.
Herms A., Frodit J.F. (2015). Was “Sue”
a “she”, a “he”... or both? Gynandromorphism in a fossil
dinosaur. FLoP One: e2015.
Geniale... XD
RispondiEliminaMa porc... ahahahahah
RispondiEliminabe' straordinario...
RispondiEliminaEmiliano
sarebbe interessante capire quale sia il lato maschile e quale il femminile... si possono fare ipotesi?
RispondiEliminaEmiliano
ps un animale in queste condizioni ha la possibilità di riprodursi?
L'immagine è chiara su quale lato sia femminile e quale maschile...
Eliminaoddio per te, non ne dubito - ma non per me che non sono uno zoologo nè un paleontologo :) vediamo se ci becco: destra maschile sinistra femminile...
Eliminae sulla possibilità di riprodursi?
Emiliano
Non amo infierire su chi già sta infierendo su di sè... guarda la data del post...
Eliminasi si ci sono arrivato... :) ti ringrazio per la cavalleria....
EliminaEmiliano
il ginandromorfismo ha qualcosa a che fare con il cambio di sesso col passre dell' età come nei pesci o è un fenomeno diverso ? Grazie, Davide
RispondiEliminaDiverso fenomeno.
EliminaPesce d'aprile?
RispondiEliminaRiccardo Cori
Aahahah! FLoP One è geniale! Buon pesce d'aprile a tutti!!!!
RispondiEliminaGiuseppe
'azz ci sono cascato come un pollosauro.... è vero che fa sempre il pesce d'aprile il nostro... che figurona :)
RispondiEliminaEmiliano
la lezione è quella di leggersi sempre la bibliografia....
Peccato che sia uno scherzo, Sue sarebbe stata una fantastica icona per la galassia queer!
RispondiEliminaNotando FlopOne e data la (stranamente) scarsa rappresentazione paleontartistica della scoperta
RispondiEliminati ho sgamato subito. L'anno scorso era andata peggio...mi ci vollero ore per capire lo scherzo.
Comunque il ginandromorfismo non è una sorta di ermafroditismo simultaneo?
Spiegami un ermafroditismo non-simultaneo...
Eliminacredo si riferisca a quegli animali che cambiano di sesso in funzione dell'età o dei rapporti numerici fra i due sessi (mi pare di ricordare che alcuni "pesci" cambino di sesso se non c'è equilibrio numerico fra maschi e femmine)
Eliminaio comunque mi sono screditato a vita abboccando senza indugio...
Emiliano
Sì intendevo quello che ha detto Emiliano.
EliminaSarebbe l'ermafroditismo sequenziale ovvero quando un individuo cambia sesso
nel corso della propria vita.
No, il ginandromorfismo è un altro fenomeno. Consiglio di rileggere l'inizio del post ed il link nella prima riga del post.
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