Post conclusivo della
serie dedicata alle nuove scoperte relative a Spinosaurus.
Il nuovo esemplare
riferito a Spinosaurus ha permesso non solo di rivalutare l'enigmatico "Spinosaurus B" ma anche di raffinare
le controverse stime sulle dimensioni di questo dinosauro. Il nuovo esemplare
include varie ossa confrontabili sia con l'olotipo di Baryonyx
che con l'esemplare originario descritto da Stromer (1915). Le
dimensioni delle ossa comparabili sono intermedie tra quelle degli
altri due esemplari. In particolare, sia il quadrato che le vertebre
presacrali indicano un animale con una dimensione lineare di circa
140% dell'olotipo di Baryonyx, e circa 85-90% dell'esemplare
di Stromer. Ibrahim et al. (2014) stimano il nuovo esemplare in circa
11 metri di lunghezza, un valore che confermo anche io dalle mie
stime. Questo risultato ci permette quindi di stimare l'esemplare di
Stromer come lungo circa 12-13 metri (come sempre, pretendere valori più precisi in assenza di scheletri completi è ridicolo). Le dimensioni per il
famoso rostro milanese sono più difficili da stimare, dato che
nessuno degli esemplari citati prima ha ossa comparabili con il
rostro MSNM V4047. Tuttavia, anche nelle più estreme stime che
ipotizzano l'esemplare milanese come pari a 120% dell'esemplare
olotipico (stima che è poco plausibile, considerando che l'overbite
e la condizione chiaramente longirostrina per Spinosaurus
generino sovrastime qualora sia assunta isometria tra le proporzioni
dei vari esemplari: io considero più plausibile un valore attorno al 105-110%), è altamente improbabile che l'esemplare
milanese appartenga ad un animale lungo più di 14-15 metri.
Analogamente, le nuove proporzioni corporee, in particolare la
conferma che il torace è allungato ma non particolarmente ampio e
profondo, e le ridotte dimensioni degli arti posteriori rispetto a
theropodi di dimensioni vertebrali comparabili, indicano che le stime
di massa per Spinosaurus siano inferiori a quelle ipotizzate
per altri grandi theropodi. Una stima di 6-7 tonnellate per i più
grandi esemplari di Spinosaurus è quindi la più plausibile
(Maganuco, pers. com.). Possiamo finalmente e definitivamente seppellire
l'ipotetico "super-spinosauro" di 17-20 metri di lunghezza e dozzine di
tonnellate che per un decennio ha imperversato la rete. Ovviamente,
questo risultato non mi sorprende, e non dovrebbe stupire i lettori
abituali di questo blog.
La conclusione del post
(e della serie) è tuttavia dedicata alle scoperte più interessanti
ed intriganti relative a Spinosaurus.
La prima è risultata
dall'analisi non-invasiva del rostro milanese, tramite metodi di
tomografia assiale computerizzata. L'interno del rostro presenta un
complesso sistema di ramificazioni che sboccano nella fitta rete di
forami presenti nella superficie esterna della rosetta premascellare.
Questo network è riconducibile al tracciato del ramo mascellare del nervo
trigemino, ed in analogia con quanto noto nei coccodrilli (e
recentemente, nei plesiosauri) è interpretabile come un raffinato
sistema sensoriale, di tipo tattile, funzionale in ambiente subaqueo.
Questa scoperta conferma l'ipotesi che Spinosaurus immergesse
abitualmente il rostro in acqua e che, indipendentemente dalla torbidità e
luminosità delle acque, fosse in grado di captare informazioni
relative all'ambiente circostante (prede, ostacoli).
Elaborazione delle scansioni interne del rostro milanese di Spinosaurus (c) Museo di Storia Naturale di Milano |
Un'ulteriore conferma di
un adattamento spinto all'ambiente acquatico (rispetto agli altri
theropodi, compresi gli altri spinosauridi) è risultata dall'analisi
istologica delle ossa del nuovo esemplare. Oltre a indicare che
quell'animale aveva circa 15-19 anni al momento della morte, le sezioni
trasversali delle ossa di questo esemplare di Spinosaurus
mostrano una caratteristica unica nei theropodi mesozoici: la cavità
interna delle ossa era estremamente ridotta. Il significato
adattativo di questo fenomeno meriterà ulteriori studi, tuttavia,
l'ipotesi più plausibile deducibile dai confronti con gli altri
vertebrati (non solo dinosauri) è che la riduzione della cavitazione
interna delle ossa sia un adattamento acquatico, in quanto conferisce
una maggiore densità e stabilità allo scheletro quando immerso in
acqua. Fenomeni analoghi sono difatti documentati in altre linee di
vertebrati semi-acquatici, dai pinguini ai proto-cetacei, oltre che
in numerosi cladi di rettili acquatici.
Uniti alle già note
evidenze (quali l'arretramento della narice esterna, lo sviluppo del
palato secondario, la forma e ornamentazione della dentatura, i
risultati delle analisi isotopiche sulle ossa degli spinosauridi, ed
i resti di pasto) queste nuove scoperte confermano e rafforzano
l'ipotesi che Spinosaurus non fosse soltanto l'ennesimo grande
theropode con qualche bizzarra caratteristica aberrante, ma piuttosto
la forma di adattamento acquatico più spinta nei theropodi
non-aviali.
I don't know what Maganuco used to estimate the mass, but I assume the lengths were not measured over the curvature of the spine.
RispondiElimina-SD
They produced a 3D model, thus a volumetric value.
EliminaIs it relevant to discuss between length along the spine curvature vs overall length in such a fragmentary animal? As I've said several time: any discussion on lengths more precise than rough values at the meter scale is just plain ridicolous.
Mi intraga molto la struttura dei nervi nel rostro. Volevo sapere se dalle CT si era riuscito a ricostruire una sorta di endocast del sistema nervoso. La rete neurovascolare segnata in arancione è legata solo al ramo del trigemino o non si sa? perchè una cosa simile è presente per esempio nei dipnoi e in alcuni placodermi, ma la rete è formata non solo da vari piccoli nervi che escono dal trigemino (e dal facciale), ma anche dai bulbi nasali e dai nervi terminali, in una rete di nervetti sensoriali. Sarebbe interessante sapere se questo adattamento, che anche nei dipnoi è in parte legato a "scovare" nella sabbia o comunque in sedimenti/acqua torbida, eventuali prede. Sai qualcosa (io sono ignorante in materia), di come sia la nervazione facciale degli orsi? mi pare che anche loro siano predatori più o meno semi acquatici, giusto?
RispondiEliminaCredo che le tue domande troveranno risposta nella monografia in preparazione.
RispondiEliminaPurtroppo non mi intendo di orsi.
Non credo che gli orsi si possano definire semi acquatici. Possono nuotare ok o stare in mezzo ad un fiume a cacciare i salmoni, ma non penso che queste caratteristiche siano sufficienti per definirli semi acquatici. Per me sono più semi acquatici i pinguini, coccodrilli e alcuni boidi come le anaconde per es. Interessante il paragone con i dipnoi, che se non erro sono ben più antichi di spinosaurus.
RispondiEliminaAlessandro (Bologna)
Dicevo dell'orso incuriosito anche dal fatto che il più grande predatore attuale terrestre, l'orso bianco, sia anch'esso molto legato all'acqua...è un ottimo nuotatore e caccia anche in acqua, oltre che sulla terraferma. alla fine tra i grandi mammiferi terrestri gli ursidi sono quelli che hanno più rapporti con l'acqua per quanto riguarda la predazione
EliminaSi, i dipnoi sono molto più antichi dei theropodi, però a livello di nervi cranici e sistema sensoriale i dinosauri, gli orsi, i coccodrilli, sono più o meno pesci terrestri di grandi dimensioni. a livello del sistema nervoso non ci sono grandi differenze. però è interessante che di solito specifici adattamenti ecologici siano legati a modificazioni standard del sistema nervoso. per quello mi incuriosiva la similitudine con i dipnoi
EliminaSo probably 14-15 meters in length is the physical maximum for theropods.
RispondiEliminaBy the way the size of Dal Sasso et. al. specimen is comparable to Tyrannosaurus UCMP 137538 interesting;)
Szymon Górnicki
The issue with UCMP 137538 is that it could simply belong to an animal with a phalanx morphologically dissimilar to other known Tyrannosaurus specimens. It really isn't the giant tyrannosaur it's put out to be by forums.
EliminaFinalmente! Ora abbiamo la risposta alla domanda più importante della storia di Theropoda. Il T-REX vincerebbe lo scontro contro lo SPINOZAURO!!! Bisogna festeggiare! :)
RispondiEliminaTornando seri, sai quanto hanno fatto lungo il modello dello scheletro dello spinosauro della mostra?
Luca.
Il fatto che il nuovo esemplare sia relativamente piccolo e giovane rispetto all'olotipo e a MSNM V 4047 non è in qualche modo una stranezza? Credevo che all'età di 15-19 anni i teropodi, anche quelli giganti, fossero generalmente vicini al pieno sviluppo.
RispondiEliminaBhè, dipende, ho due gatti di un anno e mezzo, il maschio è due volte e mezzo la femmina. Ovvero ho un gatto maschio di taglia particolarmente grande e una gatta di taglia particolarmente piccola.
RispondiEliminaInsomma gli animali non sono pezzi industriali, le dimensioni dipendono dai geni, dall'alimentazione e da tanti altri fattori.
Valerio
Valerio ha espresso bene il concetto. In ogni caso, il nuovo esemplare non è né piccolo né giovane. Non considero un animale di 11 metri a prossimo all'arrestro della crescita "piccolo e giovane". Rientra perfettamente in quanto sappiamo di altri grandi theropodi.
RispondiEliminaMa infatti dicevo piccolo e giovane solo in relazione agli altri esemplari, è chiaro che pure questo è un bestione bello grosso. Grazie per la precisazione sulla vicinanza del nuovo esemplare all'arresto della crescita, leggere sull'articolo la stima di 15 metri per Spinosaurus adulto mi aveva fatto pensare che questo qui avrebbe potuto crescere ancora di qualche altro metro e tonnellata.
EliminaLa maggior parte della gente pensa che le massime stime per le dimensioni dei teropodi e dei dinosauri in generale siano valori assoluti, leggono un Tyrannosaurus rex è lungo 13m e pensano che tutti i tirannosauri siano lunghi 13m, lo Spinosaurus aegyptiacus 14-15m e tutti raggiungano i 14-15m... io sono alto 176cm e un mio amico 210cm, chissa se tra milioni di anni, quando i rettiliani troveranno i nostri fossili penseranno che siamo due specie distinte e pubblicheranno sulle loro riviste scientifiche "Mattia, move over Riccardo...
RispondiEliminaRiccardo
Mio fratello è 14 cm più alto di me. Io sono 20 cm più alto di mia madre. Fate un po' voi i conti sul numero di specie rappresentate.
EliminaImmagina se dovessero trovare un fossile di Robert Pershing Wadlow che era alto 272cm quante speculazioni, quante mostre e quanti "fanta-documentari" potrebbero realizzare :)... !apparte gli scherzi, rimanendo in campo teropodi io ho una voliera con molti teropodi specialmente della specie Serinus canaria, meglio noti come canarini e ci sono alcuni della stessa covata che sono quasi il doppio dei fratelli
EliminaRiccardo
Chiedo scusa se vado o.o.t. ma, stimolato dalla ricostruzione fortemente acquatica di Spinosaurus, mi sono ricordato una tua ipotesi sul fatto che una serie di caratteri di Majungasaurus indicassero adattamenti anfibi di quest'ultimo rspetto agli altri abelisauri. Hai poi sviluppato ulteriormente quell'ipotesi o l'hai pubblicata? Ciao e grazie.
RispondiEliminaNo, era un'ipotesi buona per il blog, ma non per questo meritevole di ulteriori sviluppi.
EliminaDa quando ho letto le nuove scoperte sullo Spinosaurus è stata una delle prime cose che mi era venuta in mente, ma poi rileggendo i tuoi post a riguardo ho notato che secondo la tua ipotesi quello del Majungasaurus era un presunto stile di vita anfibio molto differente da quello di Spinosaurus, ad esempio ricordo che hai scritto di ritenere poco probabili ipotesi come la caccia subacquea e altre caratteristiche che potrebbero venire in mente pensando alla vita anfibia
EliminaRiccardo
Did you read what Switek had to say? The actual fleshy nostrils themselves might have been located at the tip of the snout (sort of like the situation with Sauropod nostrils).
RispondiEliminaAccording to what is known in extant reptiles, the fleshy nostril have to be located at the anterior end of the narial fossa, which in extant taxa is usually formed by the premaxilla: nevertheless in Spinosaurus that fossa is NOT on premaxilla, as the latter is completely excluded from the narial border. A short and shallow fossa surrorunds the bony nostrils and is formed by the maxilla: this the fleshy nostril was posteriorly placed on snout and just slightly anterior to the border of the bony narial openings.
RispondiElimina