Dopo Ajikaceratops, il primo ceratopso europeo, Sinoceratops, il primo ceratopside asiatico, dopo l'assaggio di Diabloceratops, ecco altri nuovi ceratopsidi nordamericani.
Questa volta, finalmente, opere di Lukas Panzarin, il miglior
paleoillustratore di ceratopsidi al mondo!
Coahuilaceratops e Rubeosaurus (artwork di Lukas Panzarin)
Entrambi questi ceratopsidi sono descritti nel Volume del Tyrrell Symposium sui ceratopsi. Non avendo ancora letto gli articoli, non mi soffermo sui dettagli.
Ringrazio l'ineguagliabile Lukas per aver condiviso queste grandissime opere di paleoarte.
E l'invasione non è ancora conclusa!Bibliografia:
Ryan, M.J., Chinnery-Allgeier, B.J., and Eberth, D.A. (eds.) New
Perspectives on Horned Dinosaurs: The Royal Tyrell Museum Ceratopsian
Symposium, Bloomington, Indiana University Press.
Davvero stupendi questi nuovi dinosauri, bellissime illustrazioni! Ho notato una sottile linea nella prosecuzione della bocca... guancia 'tagliata'?
RispondiEliminaNo, nessun taglio: è proprio assenza di guance.
RispondiEliminaLukas segue l'interpretazione witmeriana, che non prevede guance carnose nei dinosauri. Io sono della stessa idea.
Ho capito. Su che dati si basa questa interpretazione?
RispondiElimina-Witmer, L. M. 1995. The extant phylogenetic bracket and the importance of reconstructing soft tissues in fossils. In Thomason, J. (ed) Functional Morphology in Vertebrate Paleontology. Cambridge University Press, pp. 19-33.
RispondiElimina-Papp, M.J., & Witmer, L. 1998. Cheeks, beaks, or freaks: a critical appraisal of buccal soft-tissue anatomy in ornithischian dinosaurs. Journal of Vertebrate Paleontology 18 (Supp. 3), 69.
Riassumendo all'estremo:
-i crani ornithischi non presentano le strutture ossee che nei mammiferi ancorano le guance carnose.
-le mensole laterali non mostrano inserzioni muscolari.
-tutti gli arcosauri noti non presentano guance, quindi non ci sono modi per stabilire se e come delle guance si ancorassero al cranio degli ornithischi.
Conclusione: non ci sono prove di guance carnose negli ornithischi. Probabilmente, le mensole laterali erano la base di strutture cornee ad estensione del becco.
E potevano esserci delle membrane di pelle a copertura della serie dentataria? Questi dinosauri masticavano? Scusa per l'OT ornitischio...
RispondiEliminaSinceramente, non so se esisteva una membrana di pelle. Molti la assumono sulla base della masticazione, che è presente in molti ornitischi. Tuttavia, le due cose non sono necessariamente collegate.
RispondiEliminaIo non conosco i dettagli dell'apparato masticatore in questi dinosauri (forma e dimensione delle inserzioni muscolari, grado di mobilità della mandibola lungo i tre assi dello spazio, ecc...), quindi non mi lancio in speculazioni gratuite prive di fondamento. I denti e le mandibole mostrano un potente apparato masticatorio, ma ciò potrebbe non implicare una masticazione come quella osservata nei mammiferi erbivori.
Chissà boh, masticare senza 'guance' senza far cadere il cibo ai lati della bocca sembrerebbe problematico...
RispondiEliminaQuella è l'argomentazione di molti.
RispondiEliminaTuttavia, io ho preso l'abitudine di non fare ipotesi sulla base della sola logica, ma in base ai dati.
Io non ho idea di come un ceratopso masticasse e processasse il cibo, quindi, partire immaginandolo masticare (quindi, usare un analogo attuale come un cervo o un criceto) e poi da ciò assumere che "dovesse" avere guance mi pare più paleo-filosofia che paleontologia.
Non sto dicendo che non avessero guance, dico solo che aspetto che qualcuno mi mostri prove nei fossili (tracce e/o inserzioni muscolari) prima di immaginare una cosa in base al "buon senso"... che spesso è più una trappola mentale in cui ci auto-inganniamo piuttosto che la strada giusta.
Forse sto travisando le sue opere, ma mi pare che Lukas nelle sue tavole dimostri cautela, lasciando i ceratopsi a bocca chiusa, in attesa di prove concrete pro o contro guance epidermiche.
Per lo stesso motivo potrebbe anche essere vero che Spinosaurus, Dimetrodon, ecc. non possedessero una membrana di pelle tra i processi spinosi delle vertebre?
RispondiEliminaFaccio un esempio 'estremista'... se non fossero mai stati ritrovati fossili di pterosauri con tracce della membrana alare credi che qualcuno avrebbe negato la sua presenza nei loro arti?
Sono allibito. Mai visto tanto bendidio. E che diversità! Anche se a prima vista Rubeosaurus mi sembra molto simile a Styracosaurus. Non potrebbe essere un esemplare di S. ovatus? Cmq non vedo l'ora di leggere i prossimi post...!
RispondiEliminaRispondo a entrambi qui.
RispondiEliminaProlagus,
No: TUTTI i vertebrati hanno tessuto connettivo e tegumentario tra le superficie craniali e caudali delle spine neurali, quindi, l'inferenza filogenetica tranquillamente implica l'esistenza di pelle anche nelle specie con spine molto lunghe.
Le tracce di membrana alare negli pterosauri è nota da quasi subito la scoperta di questi animali. Non so cosa sarebbe successo, e non mi interessa fare queste strane speculazioni "What if...".
Controesempio: Nessuno (a parte Cau e Panzarin) ha mai pensato una membrana di pelle nell'arto anteriore di Epidendrosaurus, nonostante ci siano tracce che POTREBBERO sostenere questa ipotesi.
Come vedi, la maggioranza delle persone pensa solo quello che altri le hanno detto di pensare: se ti dicono che Triceratops ha guance, tu lo pensi; se ti dicono che Epidendrosaurus NON ha membrana alare, tu NON lo pensi.
Ghedoghedo,
la tua osservazione è corretta: Rubeosaurus è proprio (l'ex) Styracosaurus ovatus, ora re-interpretato come un nuovo genere, distinto da Styracosaurus.
Attendo i miei amici ceratopsologi per i motivi della distinzione a genere nuovo. ;-)
In realtà esiste, come sempre, un eccezione, (a meno che non abbia capito male la tua argomentazione).
RispondiEliminaIl Potto (_Perodictius potto_), non ha un tesuto tegumentario tra le spine cervicali (comunque invisibili per il folto pelo e perchè, "semi retrattili").
Le spine del Potto servono per proteggere il collo dai morsi dei predatori, diventando (dolorosamente) visibili solo quando inarca la schiena.
è considerato da alcuni (Darren Naish tra gli altri, se non erro) un esempio di studio per capire le spine neurali del sauropode _Amargasaurus cazaui_.
P.S.
Non riesco ad accedere al tuo ultimo post su UltRazionale
Erodoto
Ho ben presente il caso del Potto discusso da Naish, ma quello è un'eccezione che non può essere usata per negare la regola evidente anche in Spinosaurus e Dimetrodon. Le spine di Amargasaurus sono bifide e possono essere interpretate come processi dorsali della spina neurale, quindi, sono probabili eccezioni esse stesse.
RispondiEliminaL'ultimo post Ultrazionale è stato cancellato dal sottoscritto e non più riscritto.
Quel disegno mi ha dato da pensare, dato che in molte delle ricostruzioni i ceratopi e altri dinosauri vengono rappresentati con le 'guance'.
RispondiEliminaBizzarro quel Potto...