Ogni aggiunta, per quanto
frammentaria, al record fossile dei dinosauri africani è sempre
benvenuta. E se poi si tratta di un theropode dalla fine del
Cretacico africano, è due volte benvenuta.
Longrich et al. (2017)
descrivono un dentale frammentario (e riferiscono due denti al
medesimo taxon) dai fosfati del Marocco. I fosfati marocchini hanno
un'età compresa tra il Maastrichtiano e l'Eocene, e gli autori
collocano gli esemplari alla fine del Maastrichtiano: se confermati,
sarebbero tra i resti di dinosauri (non-aviani) africani più recenti
al mondo. Il dentale è relativamente grande e robusto (una ventina
di centimetri di lunghezza e una dozzina di spessore dorsoventrale),
e viene riferito ad un nuovo taxon di theropode, Chenanisaurus barbaricus.
Ammetto che per qualche secondo, vedendo le foto del fossile, ho sospettato che fosse un qualche strano coccodrillo notosuco... ma probabilmente è più plausibile che sia un theropode.
Il dentale porta ancora alcuni denti in fase di eruzione. La
superficie laterale del dentale è ornamentata ventralmente da
rugosità, ed i forami vascolari dorsali sono estesi verso la regione
alveolare da solchi verticali. Le lamine paradentali sono fuse e
hanno la superficie mediale rugosa. La regione dorsale della sinfisi
forma un netto angolo retto. I denti alloggiano in alveoli
quadrangolari, non mostrano curvatura distale e sono denticolari su
ambo le carene. Longrich et al. (2017) riferiscono Chenanisaurus
ad un abelisauride basale, esterno ad Abelisaurinae e Carnotaurinae.
Immesso in Megamatrice, Chenanisaurus si colloca in
Abelisauridae, più derivato di Rugops ed esterno al clade
“derivato” degli abelisauridi. Quindi, le due analisi confermano
uno status di abelisauride basale per Chenanisaurus. Le
dimensioni del dentale sono comparabili a quelle di Carnotaurus
ed Ekrixinatosaurus, quindi indicano un animale di almeno 7-8
metri di lunghezza. Questa ipotesi è intrigante, perché
confermerebbe la persistenza di linee di abelisauridi relativamente
basali in Africa (già rappresentati da Kryptops e Rugops)
per tutto il Cretacico Superiore.
Bibliografia:
Longrich, N.R.,
Pereda-Suberbiola, X., Jalil, N.-E., Khaldoune, F., Jourani, E., An
abelisaurid from the latest Cretaceous (late Maastrichtian) of
Morocco, North Africa, Cretaceous Research (2017), doi:
10.1016/j.cretres.2017.03.021.
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