Il mio recente post su la Scienza ed i Draghi ha riscosso un certo successo, al punto che qualcuno ne ha creato una "versione grafica". Ringrazio l'autore, Jacopo Sacquegno, per questo simpatica dimostrazione di stima.
Approfitto del post per un chiarimento.
Tramite Leonardo Ambasciano, ho scoperto che non sono stato il primo ad usare un drago invisibile come metafora del pensiero non-scientifico. Difatti, ben prima di me e con esiti sicuramente più profondi, Carl Sagan usò la metafora di un invisibile drago in garage per argomentare su temi non molto differenti da quelli del mio post.
Non ero a conoscenza del drago di Sagan* quindi si tratta di un curioso caso di convergenza metaforica.
Approfitto del post per un chiarimento.
Tramite Leonardo Ambasciano, ho scoperto che non sono stato il primo ad usare un drago invisibile come metafora del pensiero non-scientifico. Difatti, ben prima di me e con esiti sicuramente più profondi, Carl Sagan usò la metafora di un invisibile drago in garage per argomentare su temi non molto differenti da quelli del mio post.
Non ero a conoscenza del drago di Sagan* quindi si tratta di un curioso caso di convergenza metaforica.
*qualora ne fossi stato a conoscenza in passato, comunque non lo ricordavo quando scrissi il post: inizialmente avevo in mente di usare al post del "drago" un invisibile carro guidato da Apollo e trainato da un cavallo di nome Dosankos, ma temendo che la citazione polloniana sarebbe stata poco recepita da chi non era bambino nei primi anni '80 ho preferito un più epico dragone.
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