Ricostruzione del Megaraptoridae da Lightning Ridge (by Julius Csotonyi) |
Finalmente, dopo una gestazione di più
di 9 mesi, è stato pubblicato uno studio del quale sono tra gli
autori, assieme a Phil Bell, Federico Fanti e Elisabeth Smith (Bell
et al. 2015). In questo studio, che è il mio primo articolo su
materiale australiano, descriviamo alcuni resti provenienti da una
miniera di opale da Lightning Ridge, famosa località fossilifera
australiana, della metà del Cretacico, dalla quale proviene anche
l'enigmatico Rapator ornitholestoides.
I lettori storici del blog ricorderanno
che io fui tra i primi a ipotizzare
che l'unico esemplare noto di Rapator (un primo metacarpale)
fosse riferibile a Megaraptora. La scoperta di un'ulna di
Megaraptoridae, in livelli coevi a quelli di Rapator, e
sopratutto di Australovenator (risalente a livelli più
recenti di circa 10-12 milioni di anni rispetto a Rapator) ha
mostrato che i
megaraptoridi furono una componente significativa della fauna
cretacica australiana, generalmente avara di resti diagnostici di
dinosauri. Inoltre, un pube isolato, sempre dall'Australia e di età
comparabile a Rapator, interpretato come appartenente ad un
tyrannosauroide basale, potrebbe effettivamente appartenere ad un
megaraptoride, dato che questo clade mostra numerose affinità con
Tyrannosauroidea, e potrebbe quindi essere una linea gondwaniana dei
tyrannosauroidi (un ipotesi che io ritengo ben supportata). Tutte
queste intriganti ipotesi e suggestioni si arricchiscono ora di
questo nuovo esemplare, che, per quanto frammentario, è comunque il
secondo theropode australiano, dopo Australovenator, ad essere
basato su più di un singolo osso.
I resti provengono da un medesimo
scavo, sono di dimensioni comparabili tra loro e non mostrano
sovrapposizione (“doppioni”): tutto concorre quindi a ritenere i
resti come appartenenti al medesimo individuo. Questa interpretazione
è sostenuta anche dalla presenza in buona parte delle ossa di
sinapomorfie di Megaraptoridae. I resti includono la parte prossimale
di un'ulna, frammenti di ungueali, parte dell'ileo, un frammento di
fibula e sopratutto un terzo metatarsale quasi completo. Sebbene i
resti siano scarsi, la cresta laterale dell'ulna, la compressione
dell'ungueale, la proporzione gracile del terzo metatarsale e la
forma della sua faccetta prossimale, sono tutti caratteri che
caratterizzano i megaraptoridi.
Sebbene la combinazione di caratteri
permetta potenzialmente di diagnosticarlo rispetto agli altri
megaraptoridi, il sospetto che questo esemplare appartenga allo
stesso taxon del metacarpale olotipico di Rapator induce a non
istituire un nuovo taxon. Confrontato con il terzo metatarsale
dell'olotipo di Australovenator, il nuovo megaraptoride è circa il
10% più grande: con una lunghezza stimata sui 6-7 metri, è il
theropode più grande scoperto finora in Australia.
Nel nostro studio, abbiamo utilizzato
metodi di analisi filogenetica integranti il dato morfologico e
stratigrafico tramite inferenza Bayesiana, per costruire una
filogenesi dei megaraptoridi calibrata nel tempo geologico. Siccome
la posizione di Megaraptora in Tetanurae è controversa (collocati
alternativamente come allosauroidi o come tyrannosauroidi), abbiamo
testato due scenari: uno con Megaraptora in Allosauroidea, l'altro
con Megaraptora in Tyrannosauroidea. A questo punto, abbiamo
utilizzato queste due filogenesi alternative per testare differenti
ipotesi paleo-geografiche. In breve, abbiamo stimato la probabile
area geografica di origine dei megaraptoridi in base ai dati noti
attualmente. I due scenari, pur divergendo nella collocazione
filogenetica di Megaraptora, producono modelli simili. In ambo le
filogenesi, Megaraptora ha un'origine eurasiatica alla fine del
Giurassico, quando si separa dagli altri theropodi. Inoltre, i
modelli suggeriscono che il più recente antenato comune dei
Megaraptoridae (nota bene: Megaraptoridae è un sottoclade di
Megaraptora) sia vissuto intorno a 130-120 milioni di anni fa in
Australia. Pertanto, le nostre analisi suggeriscono che l'Australia
sia il luogo di origine dei Megaraptoridae, e che i megaraptoridi
siano quindi il primo clade di theropodi endemico dell'Australia. I
megaraptoridi sudamericani (come lo stesso Megaraptor) sarebbero
quindi degli emigranti australiani: questa ipotesi implica che, in
futuro, si scoprano megaraptoridi in Antartide (tappa obbligata per
andare dall'Australia al Sudamerica a metà del Cretacico) in livelli
intermedi tra l'età di Rapator e quella di Megaraptor.
Questo scenario è piuttosto inusuale, dato che, generalmente,
l'Australia viene considerata (più per un pregiudizio
“laurasiacentrico” che per veri argomenti evoluzionistici) come
un “rifugio per relitti”, un "Mondo Perduto" per gruppi quasi estinti ed evolutisi altrove, e non un luogo di
origine di cladi che poi si disperdono altrove.
La speranza è che futuri resti da
Lightning Ridge possano mostrare se il theropode che abbiamo
descritto sia effettivamente un secondo esemplare di Rapator
oppure una nuova specie di megaraptoride.
Bibliografia:
Bell P.B., Cau A., Fanti F., Smith E.
2015 - A large-clawed theropod (Dinosauria: Tetanurae) from the Lower
Cretaceous of Australia and the Gondwanan origin of megaraptorid
theropods
Gondwana Research doi:
10.1016/j.gr.2015.08.004.
I don't know if it is the translation but very funny "refuge for wrecks"!! Interesting biogeographical hypothesis.... I think I recall Australia has been suggested as a place of origin for other lineages of dinosaurs unique from the thrust of "laurasiacentrico".
RispondiEliminaComplimenti vivivssimi!
RispondiEliminaForza Gondwana...
Valerio P.
P.S.
RispondiEliminaIl rischio di creare un doppione dando un nome a questi resti immagino fosse formidabile, anche perché in potenza potrebbero essere, se ho capito bene, parte dell'individuo che funge da olotipo di _Rapator_ .
Però non istituire un taxon non tende a rendere la scoperta meno "d'impatto" e a confinarla in un ambito disciplinare "periferico" anche negli studi dei teropodi?
Cioè, mi potresti spiegare meglio le vostre scelte proprio in questa scelta di non istituire nuovi taxon con i nuovi resti.
Certo incrociamo le dita e speriamo tutti in un individuo sovrapponibile sia alle ossa analizzate da von Heune, sia a quelle del tuo gruppo.
PPS
Non male continuare uno studio di Von Heune... ti confronti con il vertice.
Valerio P.
Inizialmente avevamo proposto un nome ed una diagnosi per il theropode. No, non menzionerò quel nome, dato che è comunque solo una parola associata a nulla. In fase di revisione ci è stato suggerito di non creare un potenziale sinonimo junior di Rapator.
RispondiEliminaSperiamo di trovare altri esemplari, eventualmente con associato il primo metacarpale e il terzo metatarsale così da avere la conferma eventuale che siano o no lo stesso taxon.
Tantissimi complimenti a tutti!
RispondiEliminaLoana