Il "Dinosauroide" di Russell è la più famosa risposta alla domanda su quale potrebbe essere oggi la capacità intellettiva dei dinosauri se non si fossero estinti alla fine del Mesozoico.
Il Dinosauroide di Russell, tuttavia, è una risposta sbagliata ad una domanda formulata male. I dinosauri, infatti, non si sono estinti alla fine del Mesozoico, dato che oggi esistono diecimila specie di dinosauri theropodi paraviani, ovvero, proprio il gruppo di dinosauri a cui è riferito l'ipotetico dinosauroide russelliano, discendente da paraviani cretacici. Pertanto, noi possiamo direttamente osservare nel mondo attuale degli animali viventi che ci mostrano effettivamente quale sia oggi la capacità intellettiva raggiunta dai dinosauri. Non abbiamo quindi bisogno di ipotizzare stravaganti prodotti evolutivi frutto della nostra fantasia, più o meno plasmati sulle nostre aspettative antropocentriche.
E questo video vi mostra effettivamente a quale livello di prestazioni sia giunto oggi il cervello dei dinosauri in 230 milioni di anni di evoluzione.
Sarebbe interessante un confronto tra corvidi e pappagalli. I cervelloni tra i dinosauri
RispondiEliminaquesto video è na cazzata pazzesca perche è stato montato!!! saranno centinai di filmati almeno.... ahhaahah
RispondiEliminaera interessante se si vedeva SENZA INTERRUZIONI e SENZA interventi di post produzione un filmato a camera fissa di un corvo che faceva tutte queste cose. ma cosi fa solo che ridere...... con filmati a vari ciak si può montare anche un filmato di un elefante che finisce in un bicchiere o di un serpente che vola.... ma andate a ********* :)
Davide, prima di commentare in questo modo sarebbe saggio riflettere che un documantario si propone di mostrare in modo "televisivo" un esperimento scientifico che nella sua realtà è strutturato per essere rigoroso. Il rigore e la professionalità dei documentari della BBC è ben noto.
EliminaFilmanti con camera fissa di vari esperimenti cognitivi più facili da filmare rispetto al complesso esperimento del post: https://www.youtube.com/watch?v=ZerUbHmuY04
Esiste una ampia letteratura sulle capacità cognitive, se vuoi questa review fa al caso tuo: http://alexhtaylor.com/files/Corvid-Cognition-20141.pdf
Sai com'è...io tutta questa falsità non la vedo. Stiamo parlando di un esperimento in un centro ornitologico trasmesso da BBC science, non di un documentario che mostra riprese false di Megalodon viventi su Dmax...
RispondiEliminaE poi questa prova era particolarmente complessa, concordo, ma è risaputo che gli uccelli facciano cose del genere. Ho visto un video tempo fa, senza montature o spezzoni, in cui una cinciarella faceva cadere delle pietre in un tubo, con l'intenzione di far alzare il livello dell'acqua al suo interno e raggiungere il bruco che stava galleggiando. Non stento a credere che questo corvo abbia davvero fatto quello che vediamo nel video, anzi ne sono certo.
Marco
Come mai si parte dal presupposto che questa tipologia di intelligenza sia "raggiunta"? È ovviamente solo un'ipotesi impossibile da verificare, ma non è possibile che la capacità intellettiva dei dinosauri fosse effettivamente simile a quella degli uccelli attuali? L'utilizzo di strumenti, l'interazione con oggetti, è qualcosa di direttamente associabile alla struttura fisica di un teropode, che ha nella testa il principale organo prensile? Certo immaginare un animale di 10 metri che infila un tronco in un buco per stanare delle prede è forse eccessivo, e probabilmente inutile, ma visto il tema del post mi chiedo se non sia un'ipotesi quantomeno plausibile.
RispondiEliminaGli uccelli hanno un ampio range di prestazioni intellettive: si va da animali non particolarmente brillanti come gli struzzi fino ai corvidi. Questi livelli di intelligenza sono legati sopratutto a 2 fattori:
RispondiElimina1- dimensioni relative del cervello. Tutti i dinosauri mesozoici, compresi i tanto citati troodontidi, hanno cervelli nel range dimensionale varano-struzzo, ben al di sotto del range pappagallo-corvo.
2- prole inetta, covate ridotte e cure parentali molto intense, che producono socialità complessa e apprendimento culturale. Tutti i dinosauri mesozoici hanno prole precoce, covate numerose e ridotte cure parentali.
Notare che i fattori 1 e 2 sono gli stessi dei primati e dell'uomo rispetto agli altri mammiferi, a conferma che sono requisiti necessari all'evoluzione intellettiva.
Pertanto, senza i fattori chiave che vediamo nei corvi, siamo già ora sicuri che i dinosauri mesozoici NON avessero un livello intellettivo da "uccello intelligente". E questo vale anche per dromaeosauridi, troodonti e altri theropodi erroneamente dipinti come "intelligenti": la loro intelligenza non andava oltre quella di uno struzzo.
Andrea scusa, una domanda leggermente off-topic: rispetto a Tyrannosaurus rex, come si ipotizza che fosse il livello di piumaggio/protopiumaggio negli altri carnivori di taglia comparabile (allosauria, e spinosauridae)?
RispondiEliminaGrazie
p.s. non sono un anti-piume, anzi... :)
Andrea scusa, una domanda leggermente off-topic: rispetto a Tyrannosaurus rex, come si ipotizza che fosse il livello di piumaggio/protopiumaggio negli altri carnivori di taglia comparabile (allosauria, e spinosauridae)?
Grazie
p.s. non sono un anti-piume, anzi... :)
Davide
ecco! mi son doppiato, pardon.
EliminaDavide
Ho scritto tanto in merito al piumaggio nei theropodi, che non penso sia il caso di ripetere in un breve commento off topic quanto scritto in ben più lunghi post. Ti suggerisco di fare una ricerca digitando alcuni termini chiave nella barra di ricerca in alto a sinistra: penso troverai quello che cerchi. ;-)
Elimina;D
EliminaDavide
Da possessore di diversi Aves non posso che confermare la bontà del video.
RispondiEliminaGià un piccolo Agapornis roseicollis è capace di risolvere buona parte dei problemi di folk physics che si vedono nelle immagini. Il filmato è comunque evidentemente stato girato usando un animale già addestrato nella soluzione dei sottoproblemi i quali, per altro, si riducono a sole tre macro categorie (problema della stringa, problema del bastone, problema della scatola).
Detto ciò l'esperimento nel video purtroppo non evidenzia bene ed in maniera netta la capacità di ragionamento consequenziale, si potrebbe sostenere difatti che gli animali si limitano a risolvere i sottoproblemi per cui vedono “localmente” una soluzione, e procedono fino al raggiungimento del premio.
Un buon modo per mostrare le capacità di ragionamento consequenziale sarebbe invece quello di fornire un apparato sperimentale ridondante, ovvero uno in cui la soluzione di alcuni sotto-problemi porti all'ottenimento di premi inutili per l'ottenimento del premio finale.
Ad esempio si potrebbero mettere nelle "gabbie" pezzi di polistirolo oltre ai sassi (come quelli nel video linkato poco sopra) e preventivamente addestrare l'animale a usare tali cubi di polistirolo per risolvere un terzo problema che però, nel quadro sperimentale che proporrei per l’esame, non conduce ad uno stecco lungo ma ad un altro utensile inutile per il raggiungimento del boccone.
Il fatto che l’animale ignori i cubi di polistirolo e si interessi solamente ai sassi sarebbe un evidenza di pianificazione.
Un altro interessante modo di procedere sarebbe quello di proporre l'accesso a due premi, il cui ottenimento è mutuamente esclusivo (non ci sono abbastanza pietruzze per ottenerli entrambe), la scelta di impiegare le pietre per risolvere il problema che porta al premio migliore sarebbe, ancora una volta, un evidenza di pianificazione.
Il video non è insomma il massimo ma vale la pena riflettere sul fatto che il suo scopo non è dimostrare una capacità (per quello ci sono gli esperimenti…) quanto ammaliare lo spettatore e poi, una volta catturata la sua attenzione, trasmettergli un messaggio.
Emanuele