L'associazione di un esemplare adulto di Psittacosaurus e 34 giovanili rappresenta un caso di cure parentali complesse in questo dinosauro? |
Niente è più subdolo ed accattivante, per un paleontologo, di ciò che solletica il nostro cuore, o perlomeno, che innesca in noi sentimenti di immedesimazione e antropomorfica empatia.
Il comportamento raramente fossilizza, e quando avviene, quasi sempre fossilizza momenti di morte, non momenti di vita (le impronte, a questo proposito, sono le eccezioni migliori). Pertanto, occorre sempre la massima cautela nel dedurre l'etologia dalla tafonomia. Ciò non significa essere ottusi di fronte a scoperte inattese, ma nondimeno saper valutare con attenzione fossili eccezionali.
Uno dei fossili più spettacolari di questi ultimi anni, in ambito paleo-comportamentale, è sicuramente quello mostrato nella foto qui sopra: 34 esemplari molto immaturi di Psittacosaurus strettamente associati tra loro ed assieme ad un singolo esemplare molto più grande (e quindi più maturo). Tutti ci siamo "innamorati" di questo fossile, anche perché è quasi impossibile non vedere in questa associazione una testimonianza drammatica di qualcosa a noi molto congeniale e familiare (in tutti i sensi): l'affetto di un genitore verso i suoi piccoli. Eppure, pare che l'apparenza ci abbia ingannato. O meglio, che qualcuno ci abbia ingannato.
Zhao et al. (in press) hanno analizzato l'esemplare in questione, ed hanno scoperto che il cranio della "mamma" non fa parte del blocco che include gli altri fossili: è stata incollata al blocco. Ovvero, l'associazione è un falso! In effetti, era nondimento bizzarro che, a differenza dei 34 giovani in
ottimo stato di preservazione, l'esemplare più maturo fosse conservato
solo per un cranio (perfettamente articolato) e poche ossa sparse. Inoltre, non solo il cranio non fa parte del blocco originario che include i giovani, ma il cranio non è nemmeno un adulto in età riproduttiva!
Analisi paleo-istologiche in numerosi esemplari di Psittacosaurus indicano difatti che questo dinosauro raggiungeva l'età riproduttiva attorno al 10° anno di età. Tuttavia, l'esemplare a cui appartiene il cranio della "mamma" ha un'età stimata di circa 6 anni, mentre tutti gli altri hanno un'età stimata in meno di 1 anno. Per farla breve, è come aver trovato un cranio di una bambina di 8 anni insieme a scheletri di bambini di 2 anni: nessuno sarebbe così sconsiderato da ritenere la bambina in questione la madre degli altri bimbi!
L'associazione dei giovani, tuttavia è genuina (gli scheletri non sono incollati, ma fossilizzati strettamente assieme tra loro), e conferma quanto già era noto: che i giovani dinosauri tendevano ad aggregarsi tra coetanei in classi di età comparabile, non necessariamente associate ad adulti.
Nello stesso studio, Zhao et al. (in press) descrivono un'altra associazione di 6 giovani Psittacosaurus: gli esemplari sono fossilizzati assieme e l'analisi tafonomica suggerisce che morirono sepolti da ceneri vulcaniche o da una colata piroclastica eiettata da un vulcano (probabile causa di morte anche per i 34 esemplari citati prima). Gli individui non sono coetanei, dato che le analisi istologiche mostrano che uno aveva 3 anni mentre gli altri ne avevano 2. Anche in questo caso, l'associazione dimostra comunque che questi dinosauri erano gregari durante l'età giovanile. Le differenze di dentatura e l'assenza di gastroliti rispetto agli adulti, inoltre, suggeriscono che a questa età gli animali avessero una dieta differente da quella degli adulti, e che quindi potessero essere anche separati ecologicamente (e geograficamente) dagli individui maturi.
Bibliografia:
Qi Zhao, Michael J. Benton, Xing Xu, and Martin J. Sander (2013)
Juvenile-only clusters and behaviour of the Early Cretaceous dinosaur
Psittacosaurus.
Acta Palaeontologica Polonica (in press)
doi: http://dx.doi.org/10.4202/app.2012.0128
Wow, il ritrovamento merita eccome di essere menzionato anche in un post dedicato ai Theropodi, se non erro Psittacosaurus è il Dinosauro con più specie conosciute, ed anche il Dinosauro con più esemplari conosciuti! Anche senza la falsa mamma, i due fossili descritti da Zhao et al., sono straordinari! Una notizia ancora più gradita di quella precedente di Romeosaurus da parte mia! Comunque, (anche se ripeto, non essendo un Theropode forse non risponderai) le famose protopiume caudali in quanti esemplari sono conosciuti di Psittacosaurus? Questi non mi sembrano averle preservate. Significa che non le possedevano in vita? è possibile che nonostante l'ottima conservazione degli esemplari alcune parti si conservino meglio delle altre?
RispondiEliminaQuesto vecchio post fa al caso tuo:
Eliminahttp://theropoda.blogspot.it/2008/10/troodonti-psittacosauri-e-sedimenti-una.html
Grazie, mi pare di avergli già dato uno sguardo, lo rivedrò più approfonditamente e consulterò anche la bibliografia: voglio avere le idee chiare su questa storia!
EliminaNella sua conferenza a Milano, Horner Sosteneva che i fossili di giovani dinosauri fossero rari anche perché le cure parentali intense offerte agli adulti riducevano di molto la mortalità infantile. Eppure, in alcuni casi, mi è sembrato di leggere che la mortalità infantile fosse molto elevata (mi ricordo il caso dei tyrannosauridi). Tu cosa ne pensi?
RispondiEliminaSimone
Non condivido l'interpretazione di Horner. Il ridotto numero di fossili di esemplari giovanili è probabilmente dovuto a mancata fossilizzazione dei resti e a predazione. Tuttavia, i fossili come quelli degli Psittacosaurus qui mostrati, le bonebed di Sinornithomimus e casi come Scipionyx mostrano che i giovani dinosauri fossilizzano spesso in condizioni differenti da quelle in cui si trovano gli adulti.
EliminaLe covate di tutti i dinosauri noti mostrano che questi producevano molte uova all'anno: gli animali odierni che producono molte uova hanno ridotte cure parentali. Inoltre, se davvero ci fosse un'elevata sopravvivenza dei giovani a fronte delle covate numerose, le popolazioni di dinosauri dovrebbero aumentare esponenzialmente e quindi collassare (o adattarsi evolvendo covate poco numerose, cosa che non è mai avvenuta).
Salve,
RispondiEliminapotrei sapere come si può fare l'analisi istologica di un fossile e come da questa si riesce a dedurre l'eta di un animale morto?
C'è un qualeche fenomeno periodico di accresciamento che viene supposto annuale e lascia traccia nelle ossa? Oppure una datazione più indiretta?
Non mi vergogno a dire che non avrei mai creduto possibile l'estrapolazione di una simile informazione dall'impronta di un organismo pietrificata.
Emanuele
In tutti gli animali selvatici, che non hanno risorse alimentari costanti e continue, ma sono vincolati ai periodi di siccità e/o freddo che si alternano nell'anno (stagione secca, inverno ecc...), la crescita delle ossa rallenta nei periodi di scarse risorse, producendo una serie annuale di anelli nella sezione dell'osso: contanto di anelli (con le dovute interpretazioni della successione degli anelli) si determina in numero di anni vissuti.
EliminaQuesto metodo ci permette non solo di sapere l'età alla morte dell'esemplare ma anche di stabilire in quale fase della vita cresceva più velocemente.