Forme simili al cinese Xiongguanlong vissero anche in Nordamerica? |
Vi ricordate il post sulla presunta forza del morso in Deinonychus? Oltre ai segni più significativi per il tema di quel post, si accennava alla presenza di altri segni di morso che potevano essere attribuiti a dei tyranosauroidei. Forse, abbiamo trovato l'autore dei morsi.
Zanno e Makovichy (2011) descrivono un dente premascellare con una morfologia esclusivamente tyrannosauroide: sezione trasversale "a D", carene poste lingualmente, presenza di una cresta linguale apicobasale e presenza di una particolare microstrutura dello smalto. L'assenza di denticoli accomuna il dente ai premascellari di Xiongguanlong. Pertanto, è plausibile che almeno un tyrannosauroide di taglia medio-piccola fosse simpatrico (abitante dello stesso ecosistema) di Deinonychus.
Zanno e Makovichy (2011) estendono le affinità asiatiche di questo dente per rimarcare una probabile connessione biogeografica tra i dinosauri del Nordamerica occidentale e l'Asia orientale durante la parte intermedia del Cretacico Inferiore.
Ringrazio Lukas Panzarin per la segnalazione.
Bibliografia:
Zanno L.E. and Makovicky P. J. (2011) On the earliest record of Cretaceous tyrannosauroids in western North America: implications for an Early Cretaceous Laurasian interchange event. Historical Biology, DOI: 10.1080/08912963.2010.543952. http://dx.doi.org/10.1080/08912963.2010.543952
Interessante, sopratutto per le implicazioni biogeografiche.
RispondiEliminaVado fuori tema, perdonami
Hai sentito che è stato completato lo scavo dell'olotipo di _Cryolophosaurus_?
Non ho capito quanto materiale in più hanno tirato fuori dalla cava, sembra anche che ci siano esemplari di altri animali.
Speriamo di non dover aspettare altri dieci anni per la ridescrizione...
Rinfrescami la memoria attualmente da megamatrice _Cryolophosaurus_ risultava un Coelophysoidea/Dilophosauridae o qualcosa di diverso (se non erro era stato inizialmente descritto come un tentauro, come anche "saltriosauro", oppure di un sister-gruop di Dilophosauridae).
Se se ne può discutere, risulta forse un parente stretto di "saltriosauro"? (a proposito, spero che la sua descrizione sia a buon punto, non vedo l'ora che invada questo blog)
Erodoto
Wait for the paper
RispondiEliminaMuy interesante la informacion de tu blog.
RispondiEliminaVado fuori tema (ormai è mia abitudine).
RispondiEliminaHai visto Horner et al."Dinosaur Census Reveals Abundant Tyrannosaurus and Rare Ontogenetic Stages in the Upper Cretaceous Hell Creek Formation (Maastrichtian), Montana, USA." su PLoS ONE.
Sto cercando di leggerlo adesso, senza capire più di tanto, sarà l'inglese, sarà la formazione umanistica.
Ma le proprozioni tra i _T. rex_ e le possibili prede sono sorprendenti. Sopratutto nei depositi più antichi, mentre nell'ultimo la diversità scende da 7 a 3 generi! (e già sette sembran pochi, sappiamo anche perché Horner usa così pochi generi)
Inoltre i _ T. rex_ occupano dal 16 al 28% a seconda dello strato, con una media del 24%! Sono sbalordito! é un rapporto predatori-prede "malsano".
Horner da una spiegazione metodologica, purtroppo non la riesco a comprendere appieno (mi sembra però che l'elaborazione dei dati si concentri molto sui resti articolati, mi sembrerebbe una scelta sensata ma forse non ho capito qualche cosa; della divisione stratigrafica non capisco abbastanza).
Ora il dibattito _T. rex_ predatore attivo-saprofago obbligato è ormai stantio (per quanto possa risultare retoricamente appassionante).
Invece questa ricerca pone interrogativi che mi piacerebbe davvero portare personalmente ad Horner quando verrà in Italia. Purtroppo temo che non sarò presente, quindi li affido a questa comunità di blog.
In particolare vorrei capire meglio la metodologia (e vedere in cosa si discosta dagli altri censimenti di questo tipo). Inoltre sarei curioso di capire se è stata condotta una ricerca comparabile in altre zone del Cretaceo terminale nord americano della medesima paeloprovincia ecologica come l'Alberta.
Poi vorrei capire come si inquadra questa ricerca su una vecchia questione.
Negli anni '80, infatti, partendo proprio da Hell Creek e dintorni si giunse alla conclusione che la biodiversità del maastrichtiano superiore era molto bassa, insomma i dinosauri si stavano estinguendo gradualmente. Dopo tutto negli anni '80 la paleontologia dei dinosauri era un gioco in buona parte americano e spessissimo si applicavano le conclusioni raggiunte in America al resto del mondo.
Poi si fecero degli studi comparativi con altri siti contemporanei (Francia meridionale, Sud America ecc.) e si confutò (in gran parte) questa tesi.
Anzi mi aspettavo che ulteriori ricerche avrebbero aumentato (e non, come nei fatti è accaduto, diminuito) il numero delle specie e dei generi esistenti ad Heel Creek a ridosso del limite K-T.
Non vorrei che questo studio la riproponesse le conclusioni degli anni '80. Oppure che questa anomala riduzione della biodiversità nella zona di hell creek (unito all'eccezionale rapporto predatori-prede) dimostri che quel sito è, per ragioni ancora non ben comprese, inadatto per fare dei censimenti presentando un artefato campionamento delle fonti.
Questo ovviamente assumendo che la ricerca di Horner e soci sia metodologicamente ineccepibile.
Però i dati sono davvero strani.
Sopratutto perché un rapporto predatori-prede di quel tipo non è da animali "a sangue caldo". Presupporrebbe un metabolismo completamente differente per i tirannosauri.
Insomma questa è la pubblicazione che mi ha più incuriosito quest'anno.
Erodoto
Aggiungerei che anche lo studio ontogenetico di Horner solletica la mia curiosità.
RispondiEliminaAmmettendo che abbia ragione nel ridurre da 14 a 7 le specie di Hell Creek (ed in alcuni casi è stato veramente convincente), la sua ipotesi di segregazione geografica per classi d'età richiede un supplemento di studio.
Perché pensare che i cuccioli vivessero in ambienti montani?
Dove sono i depositi a _Torosaurus_?
Il che non vuol dire che questa parte delle sue ricerche mi convinva poco o per nulla. Anzi.
Solo che questa rivoluzione ontogenentica è veramente una rivoluzione, quindi richiede approfondimenti in tutte le direzioni (la dinamica delle popolazioni ne esce stravolta, in pratica si potrebbe pensare che alcune specie di dinosauri non diventavano praticamente mai adulti-maturi). E noi poveri dilettanti impiegeremmo molto tempo a comprenderne tutte le implicazioni.
Erodoto
Per rispondere in modo esauriente a tutti i temi che poni occorrerebbero 3-4 post, ma non ho il tempo per scriverli (almeno per ora).
RispondiEliminaPer adesso, mi basta commentare che le INTERPRETAZIONI possibili per i dati dello studio di Horner et al. (2011) sono molteplici, e non solo quelle proposte dagli autori.
In generale, ritengo che qualsiasi stima delle dinamiche di popolazione e del metabolismo a partire dall'abbondanza dei fossili sono delle ingenue speculazioni.
Per poter stimare veramente le dinamiche della specie dell'Hell Creek dovremmo disporre di misure precise delle popolazioni originarie (=Biocenosi) mentre noi disponiamo solo di parti parziali di quella frazione di biocenosi che si è fossilizzata (=tanatocenosi o tafocenosi). Quindi, chi presume di dedurre endotermia/ectotermia o abbondanze delle popolazioni dai fossili è un ingenuo. Senza offesa per Bakker e Horner e tutti quelli che vogliono fare simili stime.