Oggi, finalmente, ho scaricato la pubblicazione originaria di Deinocheirus, dal sito di Palaeontologia Polonica (oltre a numerose altre pubblicazioni tratte dalla mitica spedizione Polacco-Mongola di 45 anni fa!).
Se fate una veloce ricerca in rete su Deinocheirus, troverete un mix di informazioni, più o meno speculative, su questo theropode. Pertanto, non voglio aggiungermi alla lista dei siti enciclopedici da cui attingere informazioni già note. In questo post parlerò di ciò che si sa di Deinocheirus, ma che raramente viene detto. Come sempre, io mi baserò solamente sulla pubblicazione originaria (Osmólska & Roniewicz, 1969) e non su libri divulgativi, speculazioni posteriori o rumors della rete.
Deinocheirus è figlio di tre madri, le paleontologhe polacche Zofia Kielan-Javorowska, Halszka Osmólska e Ewa Roniewicz. La prima scoprì l'esemplare nel 1965, nella località Altan Ula III, nella Formazione Nemegt della Mongolia meridionale. Le altre due sono le autrici della descrizione scientifica dell'esemplare (Osmólska & Roniewicz, 1969).
Questa è la planimetria del sito.
Oltre ai resti più noti, un cinto pettorale con arti quasi completo, l'esemplare conservava alcuni resti dello scheletro assile, in particolare alcuni frammenti di coste dorsali (il maggiore lungo un metro) ed alcune vertebre. Di queste, la meglio conservata ha un centro alto circa 14-15 cm, che, comparato con le dorsali craniali* di altri theropodi, ci permette di stimare la massa dell'animale prossima a quella di Tyrannosaurus. Già la comparazione con altri tetanuri è comunque sufficiente ad indicare una dimensione enorme, come mostra questa immagine di confronto con altri taxa, tutti alla stessa scala.
La descrizione originaria è molto accurata, con immagini delle ossa in varie viste (ciò ha grande valore per chi, come me, vuole immettere taxa frammentari nelle proprie analisi filogenetiche, aventi caratteri specifici di particolari dettagli anatomici, spesso non descritti nel testo ma deducibili dalle immagini).
Ad esempio, la vista prossimale della regione metacarpale mostra un robusto metacarpale I dalla morfologia relativamente plesiomorfica per un coelurosauro, privo dell'affilato margine dorsomediale presente nei maniraptori.
Come tutti i coelurosauri, Deinocheirus non presenta marcate fosse estensorie a livello dell'articolazione tra metacarpali e falangi: ciò implica una ridotta capacità di estendere le dita, se confrontata con i theropodi non-coelurosauri.
Un dettaglio interessante dell'unico esemplare di Deinocheirus è la presenza di alcune patologie a livello dell'articolazione tra le prime due falangi del terzo dito della mano sinistra, che probabilmente causarono modifiche nella muscolatura e mobilità del dito.
Megamatrice sta elaborando la sua posizione, dopo l'aggiunta dei nuovi dati che ho potuto immettere dalla pubblicazione originaria. Vedremo se lo status ornithomimosauro sarà confermato...
*Nel testo non è specificato a quale parte della colonna presacrale appartenga il centro citato; tuttavia, dato che i resti conservati sono del cinto pettorale, è presumibile che anche la vertebra provenga dalla parte rostrale del dorso.
Bibliografia:
Osmólska, H. and Roniewicz, E. 1969. Deinocheiridae, a new family of theropod dinosaurs. Palaeontologica Polonica, 21: 5-19.
Se fate una veloce ricerca in rete su Deinocheirus, troverete un mix di informazioni, più o meno speculative, su questo theropode. Pertanto, non voglio aggiungermi alla lista dei siti enciclopedici da cui attingere informazioni già note. In questo post parlerò di ciò che si sa di Deinocheirus, ma che raramente viene detto. Come sempre, io mi baserò solamente sulla pubblicazione originaria (Osmólska & Roniewicz, 1969) e non su libri divulgativi, speculazioni posteriori o rumors della rete.
Deinocheirus è figlio di tre madri, le paleontologhe polacche Zofia Kielan-Javorowska, Halszka Osmólska e Ewa Roniewicz. La prima scoprì l'esemplare nel 1965, nella località Altan Ula III, nella Formazione Nemegt della Mongolia meridionale. Le altre due sono le autrici della descrizione scientifica dell'esemplare (Osmólska & Roniewicz, 1969).
Questa è la planimetria del sito.
Oltre ai resti più noti, un cinto pettorale con arti quasi completo, l'esemplare conservava alcuni resti dello scheletro assile, in particolare alcuni frammenti di coste dorsali (il maggiore lungo un metro) ed alcune vertebre. Di queste, la meglio conservata ha un centro alto circa 14-15 cm, che, comparato con le dorsali craniali* di altri theropodi, ci permette di stimare la massa dell'animale prossima a quella di Tyrannosaurus. Già la comparazione con altri tetanuri è comunque sufficiente ad indicare una dimensione enorme, come mostra questa immagine di confronto con altri taxa, tutti alla stessa scala.
La descrizione originaria è molto accurata, con immagini delle ossa in varie viste (ciò ha grande valore per chi, come me, vuole immettere taxa frammentari nelle proprie analisi filogenetiche, aventi caratteri specifici di particolari dettagli anatomici, spesso non descritti nel testo ma deducibili dalle immagini).
Ad esempio, la vista prossimale della regione metacarpale mostra un robusto metacarpale I dalla morfologia relativamente plesiomorfica per un coelurosauro, privo dell'affilato margine dorsomediale presente nei maniraptori.
Come tutti i coelurosauri, Deinocheirus non presenta marcate fosse estensorie a livello dell'articolazione tra metacarpali e falangi: ciò implica una ridotta capacità di estendere le dita, se confrontata con i theropodi non-coelurosauri.
Un dettaglio interessante dell'unico esemplare di Deinocheirus è la presenza di alcune patologie a livello dell'articolazione tra le prime due falangi del terzo dito della mano sinistra, che probabilmente causarono modifiche nella muscolatura e mobilità del dito.
Megamatrice sta elaborando la sua posizione, dopo l'aggiunta dei nuovi dati che ho potuto immettere dalla pubblicazione originaria. Vedremo se lo status ornithomimosauro sarà confermato...
*Nel testo non è specificato a quale parte della colonna presacrale appartenga il centro citato; tuttavia, dato che i resti conservati sono del cinto pettorale, è presumibile che anche la vertebra provenga dalla parte rostrale del dorso.
Bibliografia:
Osmólska, H. and Roniewicz, E. 1969. Deinocheiridae, a new family of theropod dinosaurs. Palaeontologica Polonica, 21: 5-19.
_Deinocherius_ è uno di quegli animali che ti affascinano da bambini, grande, esotico, molto misterioso.
RispondiEliminaOtretutto fino a non molti anni fa era considerato un possibile carnivoro, e in quor mio lo vedevo come un Dromaeosauride gigante.
Sono quindi molto curioso di sapere se megamtrice lo conferma come Ornithomimosauro basale.
P.S. è molto raro vedere dei paleoartisti raffigurare dei teropodi che danno la caccia ad altri teropodi o sbaglio? Mi sembra che gli ornithomimidi siano un ottima preda potrenziale per i tirannosauridi.
Erodoto
L'analisi conferma lo status di Ornithomimosauria basale per _Deinocheirus_.
RispondiEliminaNon per essere polemico, ma la fantasia dei paleoartisti è spesso limitata.
Hai mai visto una tavola che raffigura un giovane tyrannosauridae che si nutre di un dromaeosauridae? Eppure, è plausibile.
Un_Ceratosaurus_ che si nutre di un _Allosaurus_?
Un _Baryonyx_ che abbatte un _Eotyrannus_?
Un abelisauridae che si nutre di un carcharodontosauria?
Gruppo di troodontidi che si accalca sulla carcassa di un _Tarbosaurus_?
Ovviamente, no.
Si vedono sempre i soliti stereotipi...
Purtroppo però si vedono spesso theropoda che si scontrano nei "documentari", magari anche pesi massimi.
RispondiEliminaLo confesso ho violato la prima regola di Jurassic Fight Club ieri sera.(spezzoni di nano vs. tiran, majungo cannibale, e, orrore, ceratosauro vs. allosauro, vs. sauropode, vs. stegosauro vs. ufo)
Avrei dovuto capire che era di scarso valore scientifico appena visto il logo di Hi(story) Channel.
Sono rimasto però molto colpito nel vedere che gli scienziati coinvolti nel progetto non erano dei signor nessuno, ma il gotha della paleontologia.
Nel nostro campo una cosa simile rovinerebbe la reputazione.
erodoto
Predazione non significa "combattimenti" (come nell'improponibile Jurassic Fight Club, dove gli animali non hanno niente di naturale e sono troppo scenografici, drammatizzati e sopratutto eccessivamente rumorosi).
RispondiEliminaPer quel che riguarda la presenza di ospiti paleontologi nella serie, io la vedo come un gioco (e poi, saranno stati ben pagati, cosa che non va mai disdegnata). Il programma non è scientifico, quindi, loro non stanno facendo scienza, ma solo giocando. Peccato che molti spettatori non lo comprendano.
A tal propostito..ho comprato il Dvd della national geog. sui " dinosauri bizzarri"...
RispondiEliminac'è J.Horner in persona ammette una lunghezza complessiva di 20 e passa metri per Spinosaurus...mha..
è davvero così?
a quanto mi risulta no e rimango sorpreso nel sentire certa gente illustre dire cose simili...
Horner fa spesso delle ricerche molto interessanti, ma questa volta si sbaglia: lo sanno tutti che LO SPINOSAURO è alto 50 metri e lungo 210.
RispondiEliminaE mangiava solo Terrasque e Viverne.
RispondiEliminaErodoto
A proposito di Theropoda del cretaceo inferiore del marocco..avrei un dente da farti vedere... proviene da strati di quel periodo...me l'hanno portato dal marocco...se riesco a fare delle belle foto te le mondo..magari ( anzi, di sicuro) riesci a dirmi che cos'è esattamente...
RispondiEliminaGrazie per la fiducia. Tuttavia, ti faccio presente che i denti dei theropodi non sono sempre diagnostici. Manda pure le foto, mi interessa comunque vederle, anche nel caso non sia diagnosticabile aldilà di Archosauria indet..
RispondiElimina"O Gnathostomata incertae sedis" (cit.)
RispondiEliminae mi è stata segnalata anche una vertebra ( così dicono) di Chasmosaurus (così dicono) proveniente dal Cretaceo superiore del Niger...
RispondiEliminamha..che io sappia non hanno trovato Chasmosaurus li..e neanche ceratopsidi..o sono rimasto indietro..o non conosco nessun ceratopside africano... cmq di qualla quando avrò le foto ( che sono cuiroso anche io di vedere) te le manderò..
Dubito altamente che sia Chasmosaurus. Ho un debole per le vertebre, vediamo cos'è.
RispondiEliminasi, infatti..dubitavo anche io che fosse Chasmosaurus ( mi sto facendo una cultura sui Cerapoda ultimamente ^ ^)
RispondiEliminawait for the photos...