Gli oviraptorosauri sono maniraptori molto simili agli uccelli. In particolare, il loro cranio presenza una morfologia corta ed alta, con regione jugale assottigliata, riduzione della zona antorbitale, un palato modificato, perdita dei denti e intensa pneumatizzazione delle ossa che ricordano molto la condizione esistente negli uccelli. Questi tratti sono stati sovente citati come prova di uno stretto legame tra oviraptorosauri ed uccelli, ed alcuni autori hanno persino proposto che essi siano, in effetti, discendenti da uccelli basali prossimi ad Archaeopteryx.
Questa ipotesi è fortemente condizionata dal cosidetto “campionamento artefatto tassonomicamente” (CAT), ovvero, dalla scelta, più o meno consapevole, più o meno condizionata dai fossili noti, delle specie utilizzate per stabilire questo legame evolutivo. Infatti, se utilizzassimo un uccello derivato, come un pappagallo, ed un oviraptoridae come Citipati, un’osservazione grossolana potrebbe effettivamente stabilire un forte legame uccelli-oviraptorosauri. Tuttavia, come probabilmente state intuendo, questo legame potrebbe essere sovrastimato da un fenomeno di convergenza evolutiva. Come risolvere questo enigma, come evitare di cadere nelle trappole del CAT?
Uno dei modi per evitare, o perlomeno ridurre, il CAT è l’utilizzo di rappresentanti basali delle linee in questione, e non solo quelli più derivati, per stabilire legami filetici tra questi gruppi. Se oltre al suddetto pappagallo (un paraviale derivato) e Citipati (un oviraptorosauro derivato) usassimo anche un paraviale basale (Velociraptor, oppure Archaeopteryx) ed un oviraptorosauro basale, vedremmo che il legame diretto che avevamo notato prima risulterebbe indebolito: se le forme basali aggiunte non mostrano i caratteri che uniscono Citipati ed il pappagallo, allora ne dobbiamo concludere che quei caratteri NON sono il sostegno per un legame diretto, ma sono l’effetto di convergenza.
Il fossile che maggiormante demolisce l’ipotesi di un legame molto stretto tra uccelli ed oviraptorosauri, confermando che gli uccelli restano più vicini a troodonti e dromaeosauridi, è Incisivosaurus, un bizzarro maniraptoriano del Cretacico Inferiore della Cina.
Noto solamente da un cranio, Incisivosaurus è chiaramente un oviraptorosauro, come evidente dalla morfologia del palato, del rostro, dell’articolazione mandibolare e della mandibola stessa. Tuttavia, esso non presenta molte delle presunte apomofie condivise da oviraptoridi derivati e paraviali derivati: ad esempio, conserva i denti premascellari, mascellari e dentali, ed ha uno jugale relativamente robusto, dimostrando che l’assenza di denti e l’assottigliamento dello jugale sono avvenuti indipendentemente in uccelli e oviraptoridi. Recentemente, una dettagliata descrizione di questo cranio, completa di scansioni radiometriche, è stata pubblicata (Balanoff et al., 2009). Essa non solo conferma l’importanza filetica di questo theropode, ma ha aggiunto nuovi dettagli, tra cui la scoperta di un dente premascellare in crescita, ancora interno all’alveolo, internamente ad uno dei grandi denti che danno il nome al genere. Questo germe dentario mostra che Incisivosaurus, pur avendo vagamente una qualche somiglianza coi roditori, conservava il classico modulo di crescita dentaria dei dinosauri.
Bibliografia:
Balanoff A.M., Xu X., Kobayashi Y., Matsufune Y. & Norell M.A., 2009 - Cranial Osteology of the Theropod Dinosaur Incisivosaurus gauthieri (Theropoda: Oviraptorosauria). American Museum Novitates, 3651: 1-35.
While this probably is NOT the case AT ALL, it would interesting if Incisivosaurus' big rabbit teeth grew continuously, like a rodent's (or rabbit's). I wish we had the mandible so the lower dentition could be known.
RispondiEliminaOn a similar note, I have the opposite wish for Masiakasaurus.