Dinomaniaces Eunt Domus: certi chiamati "dinomanici" vanno... la casa? |
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Colinus Trivorroveus era governatore della Provincia Dinomaniacalis.
In questi giorni la rete abbonda di recensioni di Jurassic World 3 - Dominion. Circa il 4.2% sono scritte in questo blog, il cui autore pare non abbia niente di meglio da fare che scrivere scemenze. Il restante 95.8% delle recensioni si trova in siti specializzati di cinema, ma soprattutto sotto forma di recensioni "amatoriali", in video di varia lunghezza e qualità caricati in particolare su YouTube. Ho letto o visionato una discreta fauna di queste recensioni, in alcuni casi divertendomi, in altri provando una certa pena per l'autore della recensione, non per la persona in sé o per le sue opinioni personali, ma per l'evidente senso di frustrazione e delusione (di diversa natura) che hanno manifestato, da cui pareva trasparire un pathos per questi film che, scusate la freddezza, io fatico a provare.
Emozioni particolari a parte, ho notato dei modelli comportamentali ricorrenti in questi video. Ci sono quelli che ti fanno la recensione praticamente da dentro la sala cinematografica, o appena usciti, quindi a caldissimo, quando non ricordano ancora tutti i dettagli della proiezione appena finita, perché si parla pur sempre di due ore e mezza di flusso di fotogrammi, perché nel bene o nel male sono più o meno spossati da due ore e mezza di cinema con indosso la mascherina, da due ore e mezza di adrenalina dinomaniacale ancora ad alte concentrazioni nel sangue, oppure da due ore e mezza di dolorosa delusione che non può essere ritenuta in corpo senza generale effetti patologici. Ci sono i professionisti della recensione, che producono video montati ed editati con esperienza. Ci sono quelli che semplicemente si piazzano davanti al telefonino in camera da letto, con alle spalle il poster de "Lo Squalo", e ti dicono come la pensano, senza molto editing né cura per la presentazione.
Ci sono infiniti modi di classificare questi video. Io ho seguito un criterio arbitrario, combinando la "professionalità" del video (sia nella forma che nel contenuto), con la più o meno esplicita appartenenza dell'autore/autrice al mondo dei "fan" del Franchise Giurassico:
Il non-dinomaniaco non-professionale
Le recensioni "naive" opera di persone che hanno visto il film ma non sono dei dinomaniaci fan del franchise (per capirci, quelli che non hanno il poster di Alan Grant che fa la doccia appeso sopra le action figures dei dipendenti della Biosyn, di fianco al lanciafiamme col logo di Billy World) sono molto simpatiche perché oneste, non filtrate da alcuna necessità generale né dal bisogno di parlare a qualche community definita. Non pretendono di essere trattati di estetica cinematografica, e soprattutto non si curano in alcun modo di difendere una delle fazioni del mondo dinomaniacale. L'autore del video si limita a dire se i soldi spesi al cinema sono stati ben spesi oppure se il film è stato un paio di ore che non gli ha lasciato nulla. All'autore del video non importa molto se la bestia era un therizinosauro tamarro oppure un Atrociraptor piumato. I nomi delle bestie sono spesso storpiati, segno che la conoscenza paleontologica è un onesto vuoto e che non ha alcuna aspettativa di essere colmato dal film. Spesso, l'animale è chiamato "Tyrrex" se è grosso, e "raptor" se è piccolo. Ma, soprattutto, la recensione non è in alcun modo viziata dalla paranoia dinomaniacale per i fan service, non ha colto i rimandi ai precedenti episodi, non ha analizzato la consistenza con la continuity e tutte quelle tipiche esigenze del fan duro e puro. Paradossalmente, questi commenti del tutto neutrali rispetto al Franchise, sono i più utili per capire se il film merita di essere visto al cinema.
Il non-dinomaniaco professionale
Le recensioni "professionali" sono opera di personaggi che abitualmente recensiscono film online, e quindi hanno l'abitudine a guardare questi prodotti non solo per quello che raccontano ma anche - se non soprattutto - per come sono stati realizzati. Mi forniscono un punto di vista utile dato che io, pur avendo un moderato palato per il buon cinema, non ho una competenza particolare sulla teoria cinematografica per comprendere se e come un film sia meritevole aldilà della semplice reazione "di pancia" o aldilà della voglia di scrivere dei post idioti. L'autore della recensione conosce la saga ed il franchise che emana dai film in quanto fenomeno culturale cinematografico, e non perché è la sua religione di stato. In maggioranza, le recensioni di questa categoria sono state negative, per motivi che anche in parte sono stati espressi dai miei post. Ciò mi fa pensare che il mio giudizio non fosse ostile a priori verso il polpettone trevorrowiano ma sia in qualche modo argomentato.
Il dinomaniaco tradito
Una parte delle recensioni dei "fan della saga" non ha apprezzato il film, e questo ha generato nell'autore della recensione un senso di colpa o comunque una frustrazione. Le riconosci perché l'autore ci tiene (ad inizio recensione oppure alla fine) a specificare esplicitamente che "io sono un fan del primo film" oppure "io conosco a memoria il primo film", o "io avevo N anni quando andai al cinema a vedere il primo Jurassic Park" (con N <16), oppure si firmano proprio come "fan di JP". Con questa precisazione "di appartenenza", pare voler dire "le recensioni negative di solito sono false ed ingiuste perché opera degli hater nemici della saga, ma io sono uno di voi quindi la mia recensione per quanto negativa è sofferta ma giusta". Queste recensioni sono rapidamente cresciute di energia, facendosi prima deluse, poi molto dure nei contenuti ed emotive nei toni, e manifestano un senso di tradimento, come se un film fosse un patto privato, personale, quasi sacro, tra lo spettatore e la produzione, e questo patto fosse poi stato violato in modo disonesto ed immorale (cosa che, onestamente, mi pare una scemenza, ma per altri deve essere davvero importante). Un tema ricorrente di queste recensioni è l'augurio che la saga muoia, si estingua, che il film sia un flop, e che Trevorrow si trovi un altro lavoro. Queste recensioni sono spesso un poco patetiche (nel senso etimologico di "pervase dal pathos") e molto divertenti (almeno per me), perché manifestano l'anima più sentimentale del mondo dinomaniacale, quella che più mi incuriosisce (e che spesso approda in questa pagina per manifestare la disapprovazione verso la mancanza di rispetto verso la fonte del suo amore). Queste recensioni sono anche la manifestazione ancora accettabile di un variegato zoo di comportamenti ben più ridicoli e grotteschi, tipici di tutti i franchise, che purtroppo spesso degenerano nella violenza verbale. Mi riferisco alla tendenza di certi soggetti "traditi" a reagire in modo aggressivo e violento contro tutti quelli che non la pensino come lui. Vedi alla voce "Guerra Civile Jurassica" tra le diverse fazioni dinomaniacali.
Il true believer sotto assedio
Infine, ci sono i dinomaniaci duri e puri, quelli che si divertirebbero persino se il film fosse due ore e mezza di una barchetta col logo di Jurassic Park che galleggia dentro la tazza di un cesso. Questi eroi della devozione hanno subito manifestato la loro totale immersione nel nuovo film. Li riconosci immediatamente perché chiamano produzione e personaggi per nome. "Mi è piaciuta la scelta di Colin di far tornare Alan, Ellie e Ian". Colin? Alan, Ellie, Ian? Ma veramente, li chiami per nome? Come tuo zio o la ragazza di tua sorella? Ora, che tizio si sia divertito a vedere una simile noia di filmetto, io non riesco a capirlo, ma, come dico sempre, il mondo è bello perché è vario, quindi non sto qui certo a fare un'analisi della loro bizzarre passione per i cibi avariati. Forse il limite è nella mia mancanza di cuore. Né calco troppo la mano sulla loro relazione fantastica ma del tutto asimmetrica con persone che non incontreranno mai nella loro vita. Quello che invece merita di essere rimarcato è che quasi immediatamente le recensioni di questa categoria hanno virato dalla semplice recensione al vero e proprio "stato d'assedio". Il true believer, per la prima volta, sente che intorno a lui il mondo non è più un posto amico e sicuro. Sì, perché le recensioni professionali, ma anche una fetta di recensioni "naive", sono in gran parte negative. Ed il true believer non riesce a far finta che non esistano. Sente questa aria pesante che si leva intorno alla sua isola felice. Anche perché si è scatenata la reazione feroce dei dinomaniaci traditi, i quali, per motivi abbastanza ridicoli, si scagliano proprio contro i true believer, colpevoli di fiancheggiare il tradimento, di chiamare per nome quel Giuda di Trevorrow. Il true believer sente quindi di essere circondato da persone negative: vuoi perché incomprensibilmente ostili al capolavoro, vuoi perché ex-compagni di community che ora sono passati al nemico, vuoi perché certe persone devono essere proprio cattive nell'anima perché il non amare un film di Jurassic Park deve apparire loro come odiare la mamma.
Il problema principale dei true believer (ma anche dei traditi) è che prendono tutta questa storia troppo sul serio. Spesso, non hanno senso dell'umorismo. Tutta questa faccenda delle recensioni è invece vista da loro come un affare di stato. L'opinione in merito ad un film è diventata una specie di faccenda religiosa, e chi non la condivide è un ateo, un blasfemo, un pagano, come ai tempi delle catacombe, contro cui i nostri santi martiri oppongono una innocente difesa passiva.
Ed ora vi saluto, che devo guidare la mia settima legione a soffocare la ribellione nella Provincia Dinomaniacalis.
Sono uno dei pochi al mondo a cui Fallen Kingdom aveva divertito, preso come monster movie stupido senza pretese. Era un po' un B-Movie vecchio stile ma fatto coi soldi e una messa in scena ottima. Dinosauri terribili, ma ottimi mostri. Eppure già dai trailer di Dominion ho avuto l'impressione che sia un film completamente privo di anima, passione o idee. Quindi non l'ho nemmeno visto. Questo per farti capire di quanto inutile sia il film. Non hanno nemmeno puntato a soddisfare i pochi che avevano accettato il precedente
RispondiEliminaMarco
Genio
RispondiEliminaAdoro la recensione!
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