L'ipotesi che Saurischia sia
effettivamente parafiletico, ovvero che i theropodi siano più
prossimi agli ornithischi che ai sauropodomorfi (Baron et al. 2017),
solleva la questione se la tassonomia dei dinosauri che abbiamo
seguito negli ultimi 35 anni sia veramente solida. Sia chiaro,
nessuno ormai mette in dubbio la validità dei gruppi principali, ma
le loro relazioni reciproche paiono essere meno solide di quello che
si pensava fino a pochi anni fa. Questo non dovrebbe essere visto
come un dramma, bensì come un chiarimento rispetto a modelli che,
forse, avevamo analizzato senza la dovuta profondità.
Riflettendo sulla proposta di Baron et
al. (2017) di battezzare il nodo “neotheropodi-ornithischi” con
il nome di Ornithoscelida, ovvero usando un termine coniato a fine
'800 da Huxley, mi sono domandato se non dovremmo definire i gruppi
di Dinosauria in modo che siano stabili indipendentemente dalle
rivoluzioni delle loro relazioni. Ad esempio, come furono
inizialmente definiti i gruppi di Dinosauria? Forse dovremmo seguire
lo schema originale e non dare troppo peso alle continue aggiustatine
e revisioni delle relazioni come criteri per fissare i nomi di ogni
singolo ramo. La prima classificazione dei dinosauri che abbia avuto
una pretesa sistematica rigorosa risale a Marsh (1882), nella quale
egli fa esplicito riferimento ai nomi Dinosauria di Owen e
Ornithoscelida di Huxley. In quella revisione, Marsh (1882)
classificò i Dinosauria in 5 “sottordini” (concetto linneano che
possiamo tranquillamente dimenticare, chiamiamoli “cladi” senza
porre inutili domande sui loro ranghi):
- Sauropoda, comprendente alcuni generi, tra cui (quelli ancora validi oggi) sono Apatosaurus, Diplodocus, Camarasaurus, Cetiosaurus e Pelorosaurus. Questo gruppo equivale approssimativamente a ciò che oggi chiamiamo Neosauropoda.
- Stegosauria, comprendente Stegosaurus, Polacanthus, Hylaeosaurus e Scelidosaurus. Esso equivale più o meno a ciò che oggi chiamiamo Thyreophora.
- Ornithopoda, comprendente Hypsilophodon, Iguanodon e Hadrosaurus. Esso corrisponde bene a ciò che oggi chiamiamo Ornithopoda.
- Theropoda, comprendente, tra gli altri, Megalosaurus, Allosaurus, Dryptosaurus, Coelurus, Compsognathus. Esso equivale a ciò che chiamiamo oggi Tetanurae, ma si può senza drammi estendere a Theropoda (nessun theropode non-tetanuro era noto allora).
- Il quindo “sottordine”, Hallopoda, oggi non è più considerato parte di Dinosauria.
Quindi, Marsh (1882) riconosce quattro
gruppi principali di Dinosauria:
Sauropoda, Theropoda, Stegosauria e
Ornithopoda. Siccome Marsh (1882) considera Sauropoda quello più
“primitivo” (basale), il suo schema classificativo è coerente
con l'ipotesi di Ornithoscelida di Baron et al. (2017).
Alla luce di questa consonanza tra la
più recente revisione dei dinosauri con la prima revisione del
medesimo clade, potremmo effettivamente definire i cladi di
Dinosauria “tornando alle origini” fissate da Marsh, dimenticando
Saurischia, e ponendo quindi le seguenti relazioni:
Dinosauria: Sauropodomorpha +
Ornithoscelida.
Sauropodomorpha: tutti i dinosauri più
affini ad Apatosaurus rispetto a Allosaurus,
Stegosaurus e Iguanodon.
Ornithoscelida: Theropoda + Stegosauria
+ Ornithopoda.
Theropoda: tutti i dinosauri più
affini ad Allosaurus rispetto a Stegosaurus, Iguanodon
e Apatosaurus.
Ornithischia: tutti i dinosauri più
vicini a Stegosaurus e Iguanodon che a Apatosaurus
e Allosaurus.
Stegosauria: tutti i dinosauri più
vicini a Stegosaurus che a Iguanodon.
Ornithopoda: tutti i dinosauri più
vicini a Iguanodon che a Stegosaurus.
Lo schema di Marsh (1882) è
relativamente semplice, se lo confrontiamo con molte filogenesi
recenti, e non pretende una eccessiva proliferazione di nomi. Esso
inoltre è pienamente coerente con l'eventualità che theropodi e
ornithischi formino un clade che esclude i sauropodomorfi.
Forse, dobbiamo veramente ritornare
alle origini. Siamo disposti a riprendere gli schemi originari della
tassonomia dinosauriana, e a liberarci dalle eccessive proliferazioni
di schemi e nomi coniati negli ultimi decenni? Ovviamente, senza
sacrificare la natura monofiletica dei cladi che definiamo: non
chiedo, ovviamente, di riesumare gruppi non-monofiletici (altrimenti
avrei subito rimesso in piedi Saurischia).
PS: in modo indipendente l'uno
dall'altro, sia io che Tom Holtz (e altri) riteniamo che, alla luce
della “rivoluzione ornithoscelidana” in atto, sia doveroso
ridefinire i cladi principali di Dinosauria in modo che siano
“resistenti” a queste revisioni filogenetiche. Una proposta che
abbiamo sviluppato potrebbe essere di ancorare Dinosauria a tre taxa
(ad esempio, Iguanodon, Megalosaurus e Diplodocus) e di definire i
taxa Saurischia, Ornithoscelida e Phytodinosauria come reciprocamente
escludentesi. Ovvero, le definizioni dei tra taxa devono fare in modo
che se uno dei tre è valido, gli altri due sono automaticamente
non-validi. Ad esempio, Ornithoscelida si potrebbe definire come:
“Iguanodon + Megalosaurus ma senza Diplodocus”, e Saurischia:
“Megalosaurus + Diplodocus ma senza Iguanodon”, e Phytodinosauria come: "Iguanodon + Diplodocus ma senza Megalosaurus". In questo modo,
se la topologia tradizionale fosse confermata, automaticamente
risulterà che Saurischia è il nome corretto, mentre Ornithoscelida oppure Phytodinosauria non sarebbero validi, e viceversa con le altre due possibili opzioni.
Vedremo gli sviluppi di queste
proposte...
Bibliografia:
Baron M.G., Norman D.B. and Barrett
P.M. 2017. A new hypothesis of dinosaur relationships and early
dinosaur evolution. Nature. 543, 5601-506.
Marsh, O.C. 1882. Classification of the
Dinosauria. The American Journal of Science and Arts, Series 3,
23:81-86.
Sarebbe Marsh della famosa guerra delle ossa?
RispondiEliminaPovero Marsh, ha fatto molto più che una guerra...
EliminaHa creato il nome di questo blog.