Sono stati pubblicati gli abstract del Primo Simposio Brasiliano sui Dinosauri, tenuto lo scorso Aprile ad Ituiutaba, nello stato di Minas Gerais.
Qui, riassumo brevemente i più interessanti relativi ai theropodi.
Novas ha discusso della posizione filogenetica dei Megaraptora alla luce delle numerose caratteristiche condivise con i coelurosauri. Inoltre, egli menziona un nuovo esemplare, riferito ad un giovanile di Megaraptor, ed attualmente in studio, che include parte del cranio, il quale presenta numerosi caratteri attualmente considerati diagnostici di Tyrannosauroidea. Novas conclude che una ri-collocazione di Megaraptora in Tyrannosauroidea sia più parsimoniosa che in Allosauroidea, e che ciò sia congruente con la ricca documentazione di coelurosauri endemici del Gondwana.
[Commento: io ho un'interpretazione differente di questi dati, ma attendo la pubblicazione ufficiale per ponderare tutti i fattori di questa affascinante ipotesi.]
Canale, Novas, Salgado e Coria descrivono la variabilità esistente tra i resti cranici di Mapusaurus, ed evidenziano come gli esemplari più grandi (e presumibilmente più maturi) abbiano una minore pneumatizzazione delle ossa a fronte di una maggiore ornamentazione. Gli esemplari immaturi somigliano maggiormente agli allosauroidi più basali rispetto a quelli maturi.
[Commento: Il fatto che il grado di ornamentazione cranica aumenti con lo stadio di crescita è un ulteriore sostegno alla validità di Sauroniops rispetto a Carcharodontosaurus.]
Candeiro, Fanti, Lamanna e Cau presentano una visione globale dell'evoluzione degli abelisauridi nel Cretacico Superiore, sia in relazione all'evoluzione/estintizione degli altri grandi theropodi coevi, sia in funzione dell'evoluzione paleogeografica di Gondwana.
De Costa, Machado, Kellner e Campos descrivono l'ileo di un theropode dalla Formazione Adamantina che potrebbe rappesentare un nuovo abelisauride.
Soares e Cattaruzzi discutono sulla variabilità in Spinosauridae e suggeriscono che MSNM V 4047 (il rostro di spinosauro milanese) possa appartenere ad un clade distinto dall'olotipo di Spinosaurus aegyptiacus, in base a differenze di proporzione nei rostri.
[Commento: per una curiosa coincidenza, proprio ieri ho discusso in parte di questa variabilità, che potrebbe essere dovuta ad allometria in individui a differenti stadi di crescita].
De Souza, Candeiro e Currie descrivono le differenze di dentatura tra Carcharodontosauridae e Tyrannosauridae.
Per ora, questi sono solo degli abstract, quindi si tratta di studi suscettibili di modificare durante la fase di pubblicazione vera e propria e di revisione: ad ogni modo, essi implicano alcuni interessanti scenari che possono in parte cambiare la nostra interpretazione dei theropodi del Gondwana. La speranza è che prossimamente siano tradotti in articoli ufficiali dettagliati.
Congratualazioni per la tua partecipazione
RispondiEliminaValerio
Il mio contributo qui è stato minimo.
EliminaChe teropode dovrebbe essere quello rappresentato?
RispondiEliminaSimone
Grazie mille per la condivisione.
RispondiEliminaDov'è reperibile l'abstract book del simposio (se è disponibile)?
Grazie mille in anticipo
Elia