Come ho manifestato più volte, io sono un fan delle rivalutazioni museali: la pratica di riaprire i vecchi cassetti delle collezioni museali, spesso chiusi da molti decenni, per riprendere in mano esemplari meritevoli di una seconda opportunità, o di una revisione alla luce dei progressi paleontologici avvenuti da quanto tale cassetto fu chiuso.
Inoltre, sono un fan dei taxa basali, prossimi all'origine delle principali linee evolutive. In più, sono un patito dei fossili frammentari, apparentemente secondari ma invece ugualmente preziosi (anzi, più preziosi proprio perché frammentari). Infine, ho un debole per i fossili africani.
Mescolate quindi queste differenti passioni e otterrete un post molto meritevole di essere scritto.
Alan Charig, paleontologo inglese scomparso una quindicina di anni fa (il "padre" di Baryonyx, per intenderci) nella sua tesi di dottorato descrive una serie di fossili di età medio-Triassica dalla Tanzania. Da alcuni di questi esemplari egli identificò un possibile proto-dinosauro, che battezzò "Nyasasaurus parringtoni". L'esemplare ha subìto un oblìo di molti lustri fino ad oggi, quando Nesbitt et al. (2012) ridescrivono nel dettaglio Nyasasaurus e ne stabiliscono le affinità dinosauriformi. Nyasasaurus è basato su un omero parziale ad una serie di vertebre: sia l'omero che le vertebre presentano sinapomorfie dinosauriformi e dinosauriane, come l'espansione e curvatura della cresta deltopettorale, la presenza di fosse pneumatiche nelle cervicali e di iposfene nelle dorsali. Le sacrali incudevano una terza vertebra. L'analisi di Nesbitt et al. (2012) non risolve la posizione di Nyasasaurus aldilà di Dinosauriformes più vicino a Dinosauria rispetto a Silesauridae, con incertezza se Nyasasaurus sia effettivamente interno o meno a Dinosauria.
Megamatrice colloca Nyasasaurus in Guaibasauridae, come Sauropodomorpha basale, anche se, data la frammentarietà del nuovo taxon africano, la relativa omoplasia della base di Saurischia e la campionatura non elevata di Sauropodomorpha, considero questo risultato come provvisorio e suscettibile di modifiche.
Posizione di Nyasasaurus secondo Megamatrice. Neotheropoda collassato per brevità. |
Nyasasaurus è risalente all'Anisico, simpatrico del silesauride Asilisaurus, e precede tutti gli altri Dinosauria noti di circa una decina di milioni di anni: se la sua posizione interna a Dinosauria (se non addirittura in Sauropodomorpha) fosse confermata, ciò implicherebbe una massiccia fase di radiazione e cladogenesi di Dinosauriformes precedente l'Anisico, quindi quasi a ridosso del limite Permo-Triassico. Ciò avrebbe interessanti implicazioni sui modi e tempi dell'origine dei dinosauri.
Bibliografia:
Nesbitt SJ, Barrett PM, Werning S, Sidor CA, Charig AJ. 2012 The oldest dinosaur? A Middle Triassic dinosauriform from Tanzania. Biol Lett 9: 20120949.
è quasi troppo entusiasmante per essere vero, la posizione decisamente derivata che l'esemplare assume in Mega Matrice mi fa temere in una serie complessa di convergenze evolutive.
RispondiEliminaCerto che il Gondwana è sempre pieno di sorprese.
Valerio
What happens when Nyasasaurus and the alophos holotype are run separately?
RispondiEliminaNell'articolo è compreso Charig tra gli autori ed è indicato che è deceduto.
RispondiEliminaPensavo fosse deceduto (che sfortuna) tra la preparazione dell'articolo e la sua pubblicazione. Invece è scomparso molto prima.
Ritengo quindi che sia una gentilezza fatta dagli autori. Sbaglio?
Mi piace quando gli scienziati si comportano da gentiluomini.
Se non erro, nelle informazioni supplementarie è specificato che buona parte dell'articolo è basato su appunti di Charig, per correttezza è quindi considerato come autore.
EliminaVorrei chiederti un chiarimento sulla cresta deltopettorale. Semplificando la cresta deltopettorale come un triangolo che ha la sua base sulla diafisi dell'omero e la punta verso l'esterno, ti chiedo questa punta è rivolta verso il centro dell'animale o a lato? Visto il nome opterei per il centro dell'animale, ma l'immagine dell'omero destro in vista anteriore dove la punta è rivolta a sinistra mi fanno pensare il contrario.
RispondiEliminaGrazie e un saluto a tutti
La cresta è rivolta anterolateralmente. Poi l'inclinazione precisa varia da specie a specie (e anche dalla posizione dell'omero durante il moto).
RispondiEliminaNel testo ho letto: "Una deflessione delle costole sacrali di 20° ventralmente rispetto al piano orizzontale predice che l'ilio è quasi verticale".
RispondiEliminaNon riesco a figurarmi come questo tipo di articolazione possa determinare la posizione dell'ilio. C'è un qualche tuo post o altra fonte dove posso trovare una figura che mi aiuti a capire? Oppure, se ti va di aiutarmi, ti andrebbe di dirmi cosa sarebbe successo all'ilio se la deflessione fosse stata dorsale o se fosse stata del 50° ventrale?