Olotipo di Kol ghuva. Fonte |
Un tema ricorrente in questo blog è l'omoplasia pervasiva che permea Theropoda, ovvero, il fatto che, qualunque modello di relazioni scegliate, numerose convergenze evolutive e "reversioni evolutive" rendano molto complessa la determinazione delle effettive relazioni di parentela tra i theropodi. Se a ciò si aggiunge la frammentarietà delle informazioni relative a molte specie, il quadro si fa ancora più nebuloso ed incerto (ed intrigante).
A differenza di quanto possano credere molti fruitori profani, lo scopo della Scienza non è la ricerca della "verità" ma lo svelamento dell'errore. Ciò vale in tutti gli ambiti, compresa la mia amata sistematica paleontologica. L'obiettivo immediato di uno studio filogenetico non è la mera collocazione delle specie in caselle cristalline (rigide ed eterne, quasi divine, come credono i creazionisti), ma lo svelamento di quali relazioni siano deboli o poco sostenibili. La classificazione, infatti, è un'opera umana, che si sforza di determinare se e come esista una struttura naturale a capo delle somiglianze e differenze tra i viventi. La teoria darwiniana ha come conseguenza logica delle sue basi sia il perché delle somiglianze (l'origine comune) sia delle differenze (il mix di Tempo Profondo e contingenza) tra le specie. Il processo, quindi, procede per tentativi ed errori, e richiede una ampia mole di dati. Se lo svelamento degli errori passati rafforza altre posizioni, ciò è benvenuto, ma non rappresenta un "traguardo" definitivo.
Quando un nuovo fossile viene descritto e pubblicato, è necessario inquadrarlo nel suo contesto filogenetico, perché una specie slegata dalle altre è come un tassello di un puzzle lasciato nella scatola: non serve a nulla. Ovviamente, la posizione che attribuiremo alla specie sarà tanto più robusta tanto più "forti" saranno i dati a suo sostegno. Tuttavia, è bene chiarire subito che la "forza" di un'interpretazione non è proporzionale alla completezza delle informazioni. Infatti, una specie potrebbe anche essere basata su esemplari molto completi (come un cranio completo) ma quel cranio potrebbe avere una combinazione di caratteristiche non automaticamente riconducibile agli schemi evolutivi consolidati in quel momento. Ciò può indicare che i nostri schemi erano più deboli di quanto pensassimo, oppure che è necessario aumentare i fattori che devono essere presi in considerazione. Il risultato è un processo in divenire, in cui ogni passo è dato dalla correzione degli errori precedenti, o dalla scoperta di falle prima non considerate. La "verità" pura e cristallina è quindi un miraggio, ed ingenuo vaneggiare di averla raggiunta.
Prendiamo come esempio abbastanza evidente di queste considerazioni il taxon Kol ghuva.
L'unico esemplare è un piede completo. Per gli standard della completezza theropode è un buon fossile, almeno per il palato di un paleontologo. La combinazione di caratteri presente è condivisa in buona parte con gli alvarezsauroidi parvicursorini. Immesso in alcune recenti analisi dei coelurosauri, Kol è risultato un parvicursorino basale (e gigante). Apparentemente, la questione parrebbe risolta. In realtà, la combinazione di caratteri presente in Kol è anche condivisa, in modo leggermente diverso, con alcuni oviraptorosauri. Agnolin et al. (2012) sono stati i primi a sottolineare queste somiglianze e a proporre un'ipotesi alternativa per Kol, non più un Alvarezsauridae parvicursorino, ma un Oviraptorosauria (forse Caenagnathidae). Dato che entrambi i cladi sono presenti nel Cretacico superiore della Mongolia (da cui proviene Kol), ambo le ipotesi sono coerenti sul profilo geografico-stratigrafico.
Di recente, gli aggiornamenti di Megamatrice hanno testimoniato, senza che io lo imponessi a priori, questo cambio di interpretazione: sebbene esso risultò stabilmente un Parvicursorinae fin dalla sua immissione nell'analisi, di recente Kol ha "cambiato casacca", e risulta ora in Oviraptorosauria, per la precisione come sister-taxon di Avimimus. Kol sarebbe un Avimimidae?
Entrambe le interpretazioni sono basate su caratteri che sono condivisi da Avimimus e Parvicursorinae a livello del piede, quindi non esiste una significativa differenza statistica tra le due interpretazioni. L'omoplasia nell'evoluzione dell'arctometatarso ha in parte obliterato le differenze tra i piedi di questi due cladi, almeno alla risoluzione con cui opera attualmente Megamatrice.
Ovvero, l'analisi attualmente dimostra che "l'ipotesi Parvicursorina" è più debole di quanto si ritenesse. Ciò dimostra automaticamente che Kol è un Avimimidae? No: occorrono nuovi dati, come l'eventuale scoperta di resti comprendenti regioni non-omoplastiche per questo problema (ovvero, altri resti ossei oltre al piede). In ogni caso, aver "determinato" la debolezza dell'ipotesi parvicursorina per Kol è un progresso, nel senso scientifico, in quanto può spronare a cercare nuovi dati in grado di migliorare la risoluzione dell'enigma di questo fossile, i quali, a loro volta, potranno migliorare l'intero mosaico dell'evoluzione dei coelurosauri cretacici.
Se è vero che "Theropoda, il tuo nome è Omoplasia!", ciò è ancora più vero nel caso di theropodi con arctometatarso. Non è un caso che l'autore di questa massima sia anche l'autore del nome "arctometatarso".
Ma se non vi è una effettiva differenza statistica tra le due interpretazioni (Avimimidae o Alvarezsauridae)come mai Kol è stato traslato in Avimimidae?Non poteva rimanere dove era aspettando l'arrivo di nuovi dati o reperti che chiarissero la situazione? Grazie.
RispondiEliminaGiulio.
Perché comunque la posizione in Avimimidae è, seppur leggermente, risultata migliore dell'altra per l'analisi.
EliminaPer usare un esempio sportivo: in una gara di corsa nei 1000 metri vince chi arriva primo al traguardo: sia che arrivi secondo con uno scarto di 1 decimo di secondo (differenza non statiscamente significativa) o con 1 ora di ritardo (differenza statisticamente significativa), in ogni caso perdi. L'ipotesi "Kol Avimimidae" ha vinto la gara con uno scarto di 1 secondo rispetto a "Kol Alvarezsauridae": scarto non significativo statisticamente, ma comunque sufficiente a farlo vincere.
Grazie per la risposta,
RispondiEliminaè stato molto chiaro e interessante l'esempio sportivo:)
Interessante anche il post.
Giulio.
I definitely agree with your cautions. Mickey and I had a similar conversation, and I could not easily argue for or against either case. I really hope we find more!
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