La colonna vertebrale è l'asse portante dell'anatomia dei vertebrati (che prendono il nome proprio da ciò). I theropodi non fanno eccezione. Eppure, negli studi sull'evoluzione dei theropodi, le vertebre sono la regione anatomica meno studiata. Ciò contrasta con quanto accade nei sauropodi, dove l'anatomia vertebrale è complessa e significativa al pari del resto dello scheletro, al punto da meritare l'esistenza di un Blog devoto solo a lei. Il cranio e gli arti sono le regioni scheletriche che attirano maggiormente l'attenzione dei ricercatori, e sicuramente monopolizzano gli interessi dei profani. Per molti, forse, le vertebre non sono particolarmente interessanti, e, probabilmente, non paiono essere particolarmente distintive dei theropodi.
Io ho un particolare interesse per le vertebre dei theropodi. Prima grazie allo sviluppo di Megamatrice, poi grazie a Kemkemia, ho imparato ad apprezzare questa parte dell'anatomia theropode al pari delle altre zone più blasonate. L'anatomia vertebrale theropode è molto più complessa di quanto possiate immaginare. Alcuni gruppi hanno vertebre molto peculiari, che li individuano senza ambiguità. Una cervicale noasauridae, con la sua tipica laminazione dell'arco, una carcharodontosauridae, con il suo sistema di recessi pneumatici, una dorsale alvarezsauridae dalla particolare articolazione centrale e disposizione delle parapofisi, un pygostylo ornithuromorfo, una caudale abelisauridae, con l'inusuale "dorsalizzazione" dell'arco, o una dromaeosauridae, dalle tipiche prezygapofisi ipertrofiche, sono identificabili al primo colpo! Altre vertebre sono più difficili da riconoscere subito, ma non meno affascinanti e significative.
Proprio per capire se e quanto le vertebre incidano nell'identificazione filogenetica dei theropodi, ho elaborato un'analisi particolare di Megamatrice, utilizzando solamente i caratteri della colonna vertebrale (attualmente 199, il 17% della matrice). Ovviamente, i taxa privi di informazioni vertebrali sono stati omessi: i restanti 126 sono stati quindi analizzati solamente sulla base delle loro caratteristiche vertebrali. L'analisi produrrà gruppi "consolidati", oppure produrrà gruppi bizzarri e poco plausibili se analizzati con i dati dell'intera matrice?
Di tutto questo, ne parlerò in un prossimo post.
Io ho un particolare interesse per le vertebre dei theropodi. Prima grazie allo sviluppo di Megamatrice, poi grazie a Kemkemia, ho imparato ad apprezzare questa parte dell'anatomia theropode al pari delle altre zone più blasonate. L'anatomia vertebrale theropode è molto più complessa di quanto possiate immaginare. Alcuni gruppi hanno vertebre molto peculiari, che li individuano senza ambiguità. Una cervicale noasauridae, con la sua tipica laminazione dell'arco, una carcharodontosauridae, con il suo sistema di recessi pneumatici, una dorsale alvarezsauridae dalla particolare articolazione centrale e disposizione delle parapofisi, un pygostylo ornithuromorfo, una caudale abelisauridae, con l'inusuale "dorsalizzazione" dell'arco, o una dromaeosauridae, dalle tipiche prezygapofisi ipertrofiche, sono identificabili al primo colpo! Altre vertebre sono più difficili da riconoscere subito, ma non meno affascinanti e significative.
Proprio per capire se e quanto le vertebre incidano nell'identificazione filogenetica dei theropodi, ho elaborato un'analisi particolare di Megamatrice, utilizzando solamente i caratteri della colonna vertebrale (attualmente 199, il 17% della matrice). Ovviamente, i taxa privi di informazioni vertebrali sono stati omessi: i restanti 126 sono stati quindi analizzati solamente sulla base delle loro caratteristiche vertebrali. L'analisi produrrà gruppi "consolidati", oppure produrrà gruppi bizzarri e poco plausibili se analizzati con i dati dell'intera matrice?
Di tutto questo, ne parlerò in un prossimo post.
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