Buone Feste a tutti i lettori di Theropoda!
*Prima di ricevere decine di insulti per questa tavola su Austroraptor, spiego alcuni dettagli del disegno:
L'arto anteriore è stato ricostruito usando come paragone alcuni maniraptori con arti anteriori relativamente ridotti, ma nondimeno non atrofici: Patagonykus, Caudipteryx e Sinornithoides. Quindi, come in quei tre generi, la lunghezza totale dell'arto anteriore è circa 40-55% di quello posteriore. Non condivido alcune ricostruzioni che circolano in rete nelle quali l'animale ha un arto estremamente ridotto, più simile a quello di un ceratosauro che a quello di un maniraptoriano: anche nei maniraptoriani con omeri ridotti in lunghezza, l'avambraccio e la mano non si atrofizzano: pertanto, è plausibile che Austroraptor, pur avendo un omero corto per la media maniraptoriana, avesse arti comunque più allungati rispetto a carnosauri e ceratosauri (ripero, osservate Caudipteryx, Patagonykus e Sinornithoides, e vedrete che l'arto anteriore è corto rispetto ad altri maniraptoriani, ma conserva sempre la mano sviluppata ed allungata). Ciò è avvalorato dall'unico unguale della mano preservato in Austroraptor, che è fortemente incurvato, come in tutti i deinonychosauri predatori, segno che la funzionalità dell'arto persisteva. La presenza di piumaggio nell'arto anteriore, simile a quella deducibile dalle papille ulnari di Velocitaptor, è compatibile con la condizione in maniraptori con arti ridotti, come Caudipteryx.
L'arto posteriore è glabro, come in Struthio: la condizione prettamente terricola di Austroraptor mi porta ad escludere la presenza di penne metatarsali.
L'arto anteriore è stato ricostruito usando come paragone alcuni maniraptori con arti anteriori relativamente ridotti, ma nondimeno non atrofici: Patagonykus, Caudipteryx e Sinornithoides. Quindi, come in quei tre generi, la lunghezza totale dell'arto anteriore è circa 40-55% di quello posteriore. Non condivido alcune ricostruzioni che circolano in rete nelle quali l'animale ha un arto estremamente ridotto, più simile a quello di un ceratosauro che a quello di un maniraptoriano: anche nei maniraptoriani con omeri ridotti in lunghezza, l'avambraccio e la mano non si atrofizzano: pertanto, è plausibile che Austroraptor, pur avendo un omero corto per la media maniraptoriana, avesse arti comunque più allungati rispetto a carnosauri e ceratosauri (ripero, osservate Caudipteryx, Patagonykus e Sinornithoides, e vedrete che l'arto anteriore è corto rispetto ad altri maniraptoriani, ma conserva sempre la mano sviluppata ed allungata). Ciò è avvalorato dall'unico unguale della mano preservato in Austroraptor, che è fortemente incurvato, come in tutti i deinonychosauri predatori, segno che la funzionalità dell'arto persisteva. La presenza di piumaggio nell'arto anteriore, simile a quella deducibile dalle papille ulnari di Velocitaptor, è compatibile con la condizione in maniraptori con arti ridotti, come Caudipteryx.
L'arto posteriore è glabro, come in Struthio: la condizione prettamente terricola di Austroraptor mi porta ad escludere la presenza di penne metatarsali.
bel disegno Cau!E scommetto che quell'esemplare è un maschio che sorveglia il nido, preso dal tuo ultimo post sulla cura parentale da parte dei maniraptora...
RispondiEliminaReplico anche qui agli auguri postati su "Geomythology":
RispondiEliminaGrazie mille Andrea, tanti auguri anche a te!!
Ci rivediamo nel 2009 con la ripresa delle attvità di "Geomythology" e la pubblicazione dei nuovi posts
Leo
Smnt2000,
RispondiEliminasì... in effetti avevo immaginato un maschio nell'atto di accumulare terriccio per un nido... ma non so quanto renda l'immagine (l'illustrazione è per me solo un hobby...).
Tanti auguri anche a te Andrea!
RispondiEliminaE grazie mille per il regalo-intervista, fantastico ^_^
Ottimo disegno ^^
Grazie ai miei lettori affezionati!
RispondiEliminaSiccome per qualche giorno sarò lontano dalla rete, faccio i (C)auguri anticipati a tutti!
Faccio gli Auguri di buon anno al bravo Cau !
RispondiElimina^^
E Auguri in generale a tutti i "teropodanti"