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30 aprile 2008

L’enigmatica coda IVPP V11309 (Lu & Hou, 2005)

IVPP V11309 (da Lu & Hou, 2005). Nel rettangolo rosso, il pigostilo.

IVPP V11309 è una serie articolata di 12 vertebre caudali distali della lunghezza complessiva di circa 12 cm (Lu & Hou, 2005). La serie è completa e termina in un pigostilo composto da 5 vertebre fuse. La regione prossimale della coda è mancante, quindi non possiamo sapere con precisione il numero totale delle vertebre e la lunghezza complessiva. Comunque, sulla base della morfologia delle caudali più prossimali preservate, simili alle caudali prossimali di molti teropodi, è improbabile che il numero complessivo delle caudali superasse 30.

Le caudali più prossimali sono anficeliche, mentre nelle più distali la faccetta distale del centro si fa convessa. I centri sono corti, non superando mai in lunghezza i 4/3 dell’altezza della faccetta prossimale. Le caudali distali si riducono in altezza ma non aumentano in lunghezza rispetto alle vertebre più prossimali. Non sono presenti pleurocoeli, ma una serie di forami è presente sulle superfici laterali. Il pigostilo è corto (lungo meno della somma delle lunghezze delle quattro vertebre libere più distali) e sembra non coinvolgere gli archi neurali nel processo di coossificazione. Le zigapofisi intermedie sono corte ma raggiungono nondimeno le faccette articolari dei centri. Le prezigapofisi distali si allungano su oltre 1/2 del centro precedente, mentre le postzigapofisi sono indistinguibili. Le spine neurali sono assenti. Gli archi emali sono corti, chiusi dorsalmente nelle caudali più prossimali e privi degli allungamenti estremi tipici dei paraviali.

Lu & Hou (2005) confrontano IVPP V11309 con i tre taxa di teropodi aventi pigostilo (Beipiaosaurus, Nomingia ed il nodo “Sapeornis + Neornithes”) e concludono che probabilmente esso appartiene ad un aviale basale prossimo al nodo “Sapeornis + Neornithes”. In particolare, essi citano la relativa riduzione in lunghezza delle vertebre e la presenza di forami sulle superfici laterali delle caudali come prova di un’affinità con gli uccelli.

Immesso in Megamatrice (per la quale è codificabile per 20 caratteri, il 2,15% del totale) IVPP V11309 risulta un celurosauro più derivato di Tugulusaurus, Nedcolbertia e Juravenator, in politomia con il nodo “Apsaravis + Neornithes”, Santanaraptor, Alvarezsauria, Epidendrosaurus, Deinonychosauria, Tyrannosauroidea, Oviraptorosauria, Enantiornithes, Compsognathidae, Ornithomimosauria, ed i generi dispersi degli aviali basali e dei therizinosauri. Il fatto che Therizinosauria e la base di Avialae siano collassate sembra indicare che la posizione di IVPP V11309 oscilli principalmente tra la base degli aviali pigostili e una possibile affinità con Beipiaosaurus. Futuri ritrovamenti potranno risolvere questa politomia e stabilire se questa coda appartiene ad un aviale, ad un therizinosauro o (perché no?) ad una nuova linea evolutiva di celurosauri con pigostilo.

Bibliografia:

Lu J., & Hou L., 2005. A possile long-tailed bird with a pygostyle from the Late Mesozoic Yixian Formation, Western Liaoning, China. Acta Geologica Sinica, v. 79, n. 1, p. 7-10

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