Megalosaurus bucklandii Mantell, 1827, è il primo teropode non-neornite istituito scientificamente. Il lectotipo ed unico esemplare attualmente riconosciuto come appartenente alla specie è un dentale quasi completo, OUMNH J.13505, del Bathoniano dell’Inghilterra (Benson et al., 2008; e riferimenti citati). La specie è valida sulla base della seguente combinazione unica di apomorfie: presenza di un solco longitudinale lungo il margine ventrale della superficie laterale; presenza di uno stretto forame posto rostralmente al solco meckeliano.
Il dentale è subrettilineo in vista ventrale/dorsale, e mostra i margini ventrale e dorsale suborizzonali in vista laterale/mediale, con il margine dorsale (occlusale) lievemente concavo ed il ventrale lievemente convesso. Il margine rostrale è leggermente arrotondato ed inclinato di circa 50° rispetto all’orizzontale nella metà ventrale. La superficie laterale non è rugosa e presenta un solco longitudinale che decorre appena sopra del margine ventrale. Almeno 11 alveoli sono presenti, con un numero totale stimato in 13-14. I denti sono compressi labiolingualmente e seghettati uniformemente, con un DSDI prossimo a 1. Il dente più ampio è il quarto, tuttavia, non è presente la marcata disparità di dimensione dei denti rostrali (con quelli in posizione 2-3 significativamente espansi) con la relativa espansione del dentale che si osserva in molti teropodi basali. Le lamine paradentali sono separate reciprocamente, di forma trapezoidale-pentagonale in vista mediale. Il solco paradentale per l’arteria dentale è esposto dorsalmente nella regione rostrale del dentale, ma non è esposto distalmente al quinto alveolo. Il solco meckeliano è basso e poco marcato, e decorre nella metà ventrale della superficie mediale. Rostralmente al solco è presente una coppia di forami: uno ovale posto rostroventralmente al solco ed uno più stretto ed allungato posto rostralmente.
La posizione filogenetica di Megalosaurus è stata oggetto di numerose discussioni. Tuttavia, essa era stata determinata basandosi su resti postcraniali che attualmente non sono più attribuibili con sicurezza a questo taxon (Day & Barrett, 2004). Dato che attualmente solo il dentale descritto sopra è attribuibile senza ambiguità alla specie M. bucklandii, la posizione filetica deve essere determinata solo dalle caratteristiche presenti in quell’esemplare.
Benson et al., 2008, non vanno oltre Theropoda incertae sedis, facendo notare che probabilmente Megalosaurus non è un coelophysoide nè un abelisauroide.
Immesso in Megamatrice (alla quale ho aggiunto e modificato caratteri del dentale in accordo con le nuove informazioni in Benson et al., 2008), Megalosaurus risulta un tetanuro più derivato di Gasosaurus, “Szechuanosaurus” zigongensis, Xuanhanosaurus e dei “piatnitzkysauridi”. Esso forma una politomia irrisolta con Poekilopleuron, Afrovenator, “Chilantaisaurus” tashiukouensis, Megaraptor, Coelurosauria, Carnosauria, Spinosauridae, il clade comprendente gli “eustreptospondylini derivati”, ed il clade comprendente Torvosaurus e TATE 0012. Sulla base della politomia emersa, è probabile che la posizione di Megalosaurus oscilli tra la base degli spinosauridi e quella dei torvosauridi (cladi che nelle mie analisi più recenti tendono a restare distinti e a non formare un gruppo monofiletico che esclude i celurosauri e gli allosauroidi): in particolare, i due caratteri che accomunano Megalosaurus agli spinosauridi (il solco meckeliano poco profondo e il canale paradentale esposto dorsalmente nella metà rostrale del dentale) sono presenti anche negli eustreptospondylini: tuttavia, Megalosaurus è escluso da entrambi i cladi perché non presenta l’espansione mediolaterale del dentale a livello del terzo alveolo che è presente in entrambi i cladi citati.
Fintanto che dei resti postcraniali non verranno rinvenuti in associazione con un dentale avente le autapomorfie di Megalosaurus, non sarà possibile definire meglio la sua posizione.
Ultima nota: in tutte le analisi svolte, “Megalosaurus” hesperis (Waldman, 1974) non risulta particolarmente affine a Megalosaurus bucklandii, quindi dovrà essere attribuito ad un nuovo/altro genere.
Bibliografia:
Il dentale è subrettilineo in vista ventrale/dorsale, e mostra i margini ventrale e dorsale suborizzonali in vista laterale/mediale, con il margine dorsale (occlusale) lievemente concavo ed il ventrale lievemente convesso. Il margine rostrale è leggermente arrotondato ed inclinato di circa 50° rispetto all’orizzontale nella metà ventrale. La superficie laterale non è rugosa e presenta un solco longitudinale che decorre appena sopra del margine ventrale. Almeno 11 alveoli sono presenti, con un numero totale stimato in 13-14. I denti sono compressi labiolingualmente e seghettati uniformemente, con un DSDI prossimo a 1. Il dente più ampio è il quarto, tuttavia, non è presente la marcata disparità di dimensione dei denti rostrali (con quelli in posizione 2-3 significativamente espansi) con la relativa espansione del dentale che si osserva in molti teropodi basali. Le lamine paradentali sono separate reciprocamente, di forma trapezoidale-pentagonale in vista mediale. Il solco paradentale per l’arteria dentale è esposto dorsalmente nella regione rostrale del dentale, ma non è esposto distalmente al quinto alveolo. Il solco meckeliano è basso e poco marcato, e decorre nella metà ventrale della superficie mediale. Rostralmente al solco è presente una coppia di forami: uno ovale posto rostroventralmente al solco ed uno più stretto ed allungato posto rostralmente.
La posizione filogenetica di Megalosaurus è stata oggetto di numerose discussioni. Tuttavia, essa era stata determinata basandosi su resti postcraniali che attualmente non sono più attribuibili con sicurezza a questo taxon (Day & Barrett, 2004). Dato che attualmente solo il dentale descritto sopra è attribuibile senza ambiguità alla specie M. bucklandii, la posizione filetica deve essere determinata solo dalle caratteristiche presenti in quell’esemplare.
Benson et al., 2008, non vanno oltre Theropoda incertae sedis, facendo notare che probabilmente Megalosaurus non è un coelophysoide nè un abelisauroide.
Immesso in Megamatrice (alla quale ho aggiunto e modificato caratteri del dentale in accordo con le nuove informazioni in Benson et al., 2008), Megalosaurus risulta un tetanuro più derivato di Gasosaurus, “Szechuanosaurus” zigongensis, Xuanhanosaurus e dei “piatnitzkysauridi”. Esso forma una politomia irrisolta con Poekilopleuron, Afrovenator, “Chilantaisaurus” tashiukouensis, Megaraptor, Coelurosauria, Carnosauria, Spinosauridae, il clade comprendente gli “eustreptospondylini derivati”, ed il clade comprendente Torvosaurus e TATE 0012. Sulla base della politomia emersa, è probabile che la posizione di Megalosaurus oscilli tra la base degli spinosauridi e quella dei torvosauridi (cladi che nelle mie analisi più recenti tendono a restare distinti e a non formare un gruppo monofiletico che esclude i celurosauri e gli allosauroidi): in particolare, i due caratteri che accomunano Megalosaurus agli spinosauridi (il solco meckeliano poco profondo e il canale paradentale esposto dorsalmente nella metà rostrale del dentale) sono presenti anche negli eustreptospondylini: tuttavia, Megalosaurus è escluso da entrambi i cladi perché non presenta l’espansione mediolaterale del dentale a livello del terzo alveolo che è presente in entrambi i cladi citati.
Fintanto che dei resti postcraniali non verranno rinvenuti in associazione con un dentale avente le autapomorfie di Megalosaurus, non sarà possibile definire meglio la sua posizione.
Ultima nota: in tutte le analisi svolte, “Megalosaurus” hesperis (Waldman, 1974) non risulta particolarmente affine a Megalosaurus bucklandii, quindi dovrà essere attribuito ad un nuovo/altro genere.
Bibliografia:
Benson R.B.J., Barrett P.M., Powell H.P., & Norman D.B., 2008. The taxonomic status of Megalosaurus bucklandii (Dinosauria, Theropoda) from the Middle Jurassic of Oxfordshire, UK. Palaeontology, 51(2): 419-424.
Day J.J. & Barrett P.M. 2004. Material referred to Megalosaurus (Dinosauria: Theropoda) from the Middle Jurassic of Stonesfield, Oxfordshire, England: one taxon or two? Proceedings of the Geologists’ Association, 115, 359–366.
Waldman M. 1974. Megalosaurids from the Bajocian (Middle Jurassic) of Dorset. Palaeontology, 17, 325–339.
Day J.J. & Barrett P.M. 2004. Material referred to Megalosaurus (Dinosauria: Theropoda) from the Middle Jurassic of Stonesfield, Oxfordshire, England: one taxon or two? Proceedings of the Geologists’ Association, 115, 359–366.
Waldman M. 1974. Megalosaurids from the Bajocian (Middle Jurassic) of Dorset. Palaeontology, 17, 325–339.
Proprio in questi giorni stavo raccogliendo materiale per un post su JurassicItalyblog alla luce della notizia pubblicata nel journal "Palaeontology" e che propone di abbandonare la famiglia Megalsoauridae finchè non sarà trovato materiale migliore riferito a Megalosaurus.
RispondiEliminaE' sempre stato un genere enigmatico questo.
In questo caso la famiglia assumerà il nome Torvosauridae(Jensen 1985)?
Appena riesco rispondo!
RispondiEliminaFabio