(Rough) Translator

16 dicembre 2011

The Extinction of Dodoraptor (?)

Balaur, dal Cretacico Superiore rumeno. In questo post soffermiamoci sul piede
Questo post è germinato nella mia mente proprio mentre leggevo il nuovo articolo di Fowler et al. (2011).
Mentre leggevo le caratteristiche del piede nei Dromaeosauridae elencate nello studio a sostegno di un comportamento di contenimento della preda "allìaccipitride", una vocina nel mio cervello ripeteva: "Balaur! Balaur! Balaur!". Ebbene, molti sapranno che questo blog ha proposto una interpretazione eterodossa di questo Dromaeosauridae. L'interessante ipotesi di Fowler et al. (2010) elenca alcune caratteristiche del piede dromaeosauride come evidenze dell'uso del piede come organo di presa e contenimento della presa. Alcune sono presenti in Balaur in forma "estrema". Elencandole:
- Metatarso robusto ed accorciato. In Balaur il metatarso è molto robusto per standard deinonychosauri, e fuso prossimalmente.
- Prominenti muscoli flessori delle dita dek piede. Balaur ha delle marcate creste plantari nel secondo e nel quarto metatarsale. Queste creste potrebbero essere gli alloggiamenti di fasci dei flessori delle dita ben sviluppati.
- Primo dito del piede sviluppato, robusto e con ungueale espanso. Il primo dito del piede di Balaur avrebbe coadiuvato il secondo dito tipico dei deinonychosauri nell'azione di presa e contenimento della preda.

Pertanto, risulterebbe che Balaur abbia i caratteri giusti per effettuare una presa potente di contenimento della preda. Sembrerebbe quindi una sorta di "dromaeosauro estremo". Tuttavia, ci sono caratteri sempre in Balaur cher indeboliscono le qualità "estreme" di Balaur comparato agli altri Dromaeosauridi:

- Le falangi del terzo e quarto dito non appaiono ginglimoidali, ovvero non mostrano la guide ossee nelle faccette articolari che negli Eudromaeosauria mantengono il modo della falangi strettamente parasagittale, impedendone la dislocazione.
- il primo metatarsale è ridotto, in particolare sembra non avere la faccetta articolare sviluppata: ciò potrebbe indicare una scarsa mobilità del primo dito, nonostante lo sviluppo dimensionale di quest ultimo.

Concludendo. Alla luce dell'ipotesi di Fowler et al. (2011) alcune delle bizzarre caratteristiche di Balaur sono interpretabili lungo il trend evolutivo del piede degli Eudromaeosauria. Le due caratteristiche non compatibili con la predazione di contenimento possono indicare che Balaur aveva seguito una via evolutiva diversa da quella degli Eudromaeosauria, compensando l'assenza di quelle caratteristiche "potenziando" altre. Ciò è compatibile con la posizione di Balaur in Megamatrice, prossima ma esterna a Eudromaeosauria.
L'ipotesi del "Dodoraptor" (ovvero, Balaur interpretato come un dromaeosauridae con ridotta cursorialità e forse ridotte tendenze predatorie) è fortemente indebolita alla luce del modello di Fowler et al. (2011).

Un vero scienziato non deve fare delle sue ipotesi dei dogmi intoccabili, bensì deve essere felice se una nuova ipotesi spiega le evidenze in modo migliore rispetto alla sua. Per questo, sono felice che il "mio" Dodoraptor si stia estinguendo!

4 commenti:

  1. Stavo leggendo l'articolo di Fowler et al. 2011 a cui ti riferisci in questo post, ma non è più accessibile. Mi piacerebbe leggerlo prima di continuare la lettura di Fowler. E' possibile rimetterlo in linea?

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    1. Si trova nel libro di Theropoda sui Deinonychosauria.

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  2. Ho letto il post sul libro e metto qui la mia considerazione. Purtroppo sul libro non ci sono i commenti degli altri lettori e le tue risposte che sono per me fonte di chiarimenti.
    Con la lettura dell'articolo (non ancora terminata) di Fowler sul comportamento predatorio di Deinonychus mi rimane un grosso dubbio.
    Fowler at al. mostrano che Deinonychus e gli Accipitridae hanno caratteristiche comuni sulle proporzioni del piede e usano questa somiglianza per stabilire un’omogeneità di comportamento predatorio.
    Mi chiedo se sia fattibile fare questo tipo di valutazione solo su una parte dell'animale.
    Per es., gli Accipitridae volano e piombano sulla preda dall'alto. Deinonychus usava i piedi per spostarsi e doveva saltare sulla preda per avere un comportamento simile al loro. Nello studio di Fowler si parla o si cita della capacità di saltare? Inoltre, Fowler et al. affermano che le aquile mangiano le loro prede prima di ucciderle e i loro artigli servono per tenerle ferme mentre di divincolano per scappare. Scrivono che le aquile non hanno strumenti per uccidere velocemente le prede. Ma Deinonychus di strumenti per uccidere rapidamente una preda che poteva tenere ferma con gli artigli ne aveva.
    Ricordo il senso di dubbio che mi prendeva leggendo le analisi filogenetiche pre cladistiche, dove il ricercatore di turno univa i gruppi in base ad alcune caratteristiche selezionate. Mi chiedevo perché proprio quelle e non altre. Con la cladistica è tutto più chiaro. Qui mi sembra la stessa cosa. Perché Fowler et al. non prendono in considerazione tutte le caratteristiche degli animali che confrontano?

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  3. Non è necessario saltare sulla preda: può essere presa con le mandibole, trattenuta ed atterrata/trascinata tra le gambe.
    Non esiste oggi un animale identico a Deinonychus o vagamente analogo nella totalità delle caratteristiche, quindi qualsiasi modello che parta dall'osservazione di specie viventi sarà parziale. La scienza procede analiticamente per modelli parziali e cerca di integrarli tra loro per avere una visione sintetica. Il modello di Fowler è parziale, come ogni altro, ma si propone come punto di partenza nuovo da una prospettiva inedita, il cui fine deve essere integrarlo a tutto il resto dei dati.
    Prenderlo come teoria unica ed unificante sarebbe un errore.

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