(Rough) Translator

15 giugno 2024

Sono iniziate le riprese di Billy World the Fourth (aka Billy Park 7)!

 


Sono di ritorno dalla ex-Provincia di Pordenone, per la precisione dalla Val Cimoliana, dove ho svolto il ruolo di consulente scientifico e capo del settore "animatronici ricostruiti bene, mica fuffa" per l'inizio delle riprese del tantissimo attesissimo quarto episodio della seconda trilogia (ma allora non è una trilogia!), ovvero il settimo episodio del Franchise di Billy. Esatto, le riprese del prossimo film si svolgeranno sulle nostre Alpi! Che figata!!!! Come dici? Non ha senso? Forse qualcuno di voi pensa che fare un film del franchise giurassico ambientato sulle Alpi italiane sia una completa scemenza? No, non perché "Giurassico" + "Alpi" dovrebbe essere "Jura Francese", né per il motivo che le Dolomiti sono triassiche e non giurassiche, ma per altri motivi molto più divertenti. Lo avete rimosso? O forse non siete al corrente di quello che è successo dopo la pandemia da covid... 

Ad ogni modo, sì, amici del blog ufficiale di Billy ed il Clonesauro Laurasia (ramo boreale di Billy ed il Clonesauro World), finalmente quei criminali della produzione hanno capito che il solo modo per impedirmi di scrivere post scemi ispirati al Sacro Franchise è ingaggiandomi come supervisore scientifico del film.

"Seee... ti piacerebbe! Bello mio, i supervisori sono altri", dirà qualche infiltrato hater proveniente dal Vaticano Jurassico. Mi piacerebbe? Beh, a chi non dispiacerebbero 100 milioni di dollari di ingaggio per ricostruire i dinosauri in modo talmente credibile da far impallidire la leggenda metropolitana che Stanley Kubrick andò davvero sulla Luna per girare "2001 Odissea nello Spazio". 100 milioni di dollari, mica i soldi che prende un paleontologo che studia conchiglie plioceniche. Il bello è che quei soldi poi li prenderei per non fare il mio lavoro. Perché non serve una laurea in cinematografia giurassica per sapere che i supervisori paleontologi non hanno alcun potere decisionale sulla realizzazione dei dinosauri del Franchise Giurassico.

"Ma forse, questa volta, questa volta sarà.... sarà diverso! Questa volta li faranno accurati..."

No, Billy, mi spiace, non succederà. Lo avete detto tutte le volte. E tutte le volte avete sbattuto il musetto contro il muro della triste realtà.

"Ma questo non è un documentario! Non devono essere accurati!" replicherà a questo punto l'hater fanboy stereotipato, il bersaglio virtuale di questi post. Ok, fanboy, calmati, non partire con una serie di motivazioni del tutto fuori luogo sui motivi per cui i dinosauri in un film con dinosauri non dovrebbero essere ricostruiti come dinosauri. In questo blog, simili farneticazioni interessano persino meno del gossip sulla vita dei Ferragnez.

Caro Billy, non farti trollare dal solito hater. Ignora le sue parole. Tu hai tutto il diritto di sognare che sia previsto che ci siano dei dinosauri nel prossimo film con dinosauri. Poi però non lamentarti se il film non ha preso la piega che tu, da 30 anni, continui a credere che sia sancita da qualche parte. Perché il problema non è il Franchise, ma la tua aspettativa, la pretesa che la tua personale idea di film sia importante e meritevole di attenzione. No, non lo è, esattamente come quella del nostro hater, o la mia.

Tornando al film, ovviamente non posso spoilerare nulla. No, la storia che Mauro Corona è nel cast è solo un rumor. Io non posso né confermarla né smentirla. No, la storia che il film avrà come protagonisti 3 adulti e 3 compsognathidi è solo un rumor. Io non posso venire meno alle clausole di riservatezza che mi vincolano a scrivere solo scemenze fuorvianti.

Per il resto, chi segue questo blog sa che ogni nuovo episodio del Franchise è sempre un'occasione per ridere e far casino. Siamo goliardi e non smetteremo mai di esserlo.

Ci aggiorniamo appena mi daranno l'ok a spoilerare.


10 giugno 2024

RICOSTRUIRE I DINOSAURI



Da ieri, è disponibile il mio nuovo libroRICOSTRUIRE I DINOSAURI: La scienza che dà un volto ai fossili.

I dinosauri sono le più celebri creature del passato. Popolarissimi, grazie a documentari, film e un'infinità di prodotti ispirati dai "giganti della preistoria", i dinosauri occupano un posto particolare nell'immaginario collettivo, che trascende il loro effettivo significato scientifico. La parola "dinosauro" è una delle pochissime, tra quelle nate e definite dentro la scienza paleontologica, che ha un significato chiaro, immediato, e comprensibile anche per "l'uomo della strada". Tutti siamo in grado di farci un'immagine di cosa sia un dinosauro, anche senza la mediazione di un paleontologo. Al contrario, solo gli "addetti ai lavori" e pochi appassionati hanno il bagaglio di conoscenze per associare altre parole, squisitamente paleontologiche al pari di "dinosauro", come "conodonte", "acritarco", "deltateroide" all'immagine di una creature vivente. I dinosauri sono conosciuti da milioni di persone, al punto che, paradossalmente, essi sono più familiari di moltissime specie viventi oggi. 

Siamo talmente abituati alla loro immagine di creature viventi, attive e reattive, che spesso dimentichiamo che, in realtà, nessuno ha mai visto un dinosauro dal vivo! Ad essere sinceri, nessuno ha la certezza di come essi apparissero effettivamente in vita: forse, essi erano completamente diversi da come li immaginiamo.

Chi stabilisce l'aspetto dei dinosauri? Se nessuno può incontrarli dal vivo, come possiamo valutare l'attendibilità di tali rappresentazioni? Significa forse che qualunque ricostruzione dei dinosauri sia legittima? Sono tutte arbitrarie, più simili ad opere di fantasia che a fatti scientifici?

Come si ricostruisce un dinosauro? Quali sono le logiche ed i metodi che i paleontologi seguono per ricostruire un animale estinto partendo dai resti fossili? Quanto accurate, affidabili, o credibili sono le rappresentazioni di questi animali, realizzate in 200 anni di scienza paleontologica?

Questo libro è dedicato alla scienza che sta dietro ogni rappresentazione dei dinosauri. Il libro spiega le logiche che guidano i paleontologi nel proporre (o rifiutare) una particolare ricostruzione dei dinosauri, illustra i criteri che ispirano i ricercatori nell'assemblare, sostenere, rivedere e persino demolire l'immagine ed il comportamento di questi animali del passato.

21 maggio 2024

Koleken inakayali, un nuovo abelisauride simpatrico a Carnotaurus

Filogenesi calibrata stratigraficamente di Abelisauroidea (da Pol et al. 2024)


Alcuni anni fa, mentre preparavamo il manoscritto sull'abelisauroide patagonico Huinculsaurus, l'amico e collega Mattia Baiano mi parlò di un nuovo esemplare di abelisauride, molto intrigante, che era stato scoperto dalla medesima unità geologica del celebre abelisauride con le corna, Carnotaurus. Il nuovo fossile non pareva completamente maturo, e questo poteva implicare che fosse un giovane esemplare  di Carnotaurus. Dato che attualmente sappiamo pochissimo sulla ontogenesi degli abelisauridi, l'eventuale scoperta di un giovane Carnotaurus sarebbe molto interessante e significativa.

L'esemplare è stato pubblicato oggi da un team internazionale che comprende lo stesso Mattia (Pol et al. 2024), ed è riferito ad un nuovo taxon: Koleken inakayali. L'olotipo comprende ossa del cranio, parte della serie vertebrale ed elementi del cinto pelvico e dell'arto posteriore. Pur con differenze chiaramente riconducibili all'immaturità dell'animale, questo nuovo fossile mostra anche elementi che difficilmente si spiegherebbero se l'animale fosse riferito a Carnotaurus. In particolare, il pattern di ornamentazione delle ossa dermiche facciali e del tetto cranico non pare essere spiegabile dalla semplice differenza nello stadio di crescita, e implica quindi che esso appartiene ad una specie distinta da Carnotaurus sastrei.

Anche se non riconducibile a Carnotaurus, Koleken è relativamente affine filogeneticamente, e nell'analisi utilizzata da Pol et al. (2024) esso risulta un Carnotaurini in politomia con Carnotaurus, Aucasaurus e Niebla. Prossimamente lo codificherò nella mia analisi. 

La presenza di due abelisauridi nella Formazione La Colonia aggiunge ulteriori elementi che potranno aiutarci a capire la  struttura delle comunità ecologiche con abelisauridi alla fine del Cretacico. La Formazione Lameta, dall'India, è di età simile e comprende almeno due (forse tre) specie di abelisauridi. In livelli simili del Madagascar è noto Majungasaurus. Per ora, non abbiamo sufficienti informazioni per determinare un qualche modello di comunità negli abelisauridi analogo alle tirannie dei Tyrannosauridae, né per stabilire se e come l'estinzione di allosauroidi e spinosauridi a metà Cretacico abbia inciso sulla riorganizzazione dei triumvirati di cui gli abelisauri sono un elemento ricorrente. 

La scoperta di Koleken può aiutarci a collegare i vari elementi ontogenetici e popolazionali della fine del Cretacico gonwaniano: e ciò vale sia che esso risulti una specie a sé sia che risulti eventualmente un esemplare immaturo di Carnotaurus.

Ringrazio Mattia Baiano per aver condiviso in anticipo con me lo studio uscito oggi.

Bibliografia:

Pol D, Baiano MA, Cˇerny D, Novas FE, Cerda IA, Pittman M. 2024. A new abelisaurid dinosaur from the end Cretaceous of Patagonia and evolutionary rates among the Ceratosauria. Cladistics (2024): doi: 10.1111/cla.12583

18 maggio 2024

Giochiamo con la paleoarte aumentata

Trasformazioni ricorsive tramite una AI di una foto del vostro blogger ai tempi in cui supervisionò la scultura di Neptunidraco di Davide Bonadonna. Le AI amano aggiungere narici (che poi si trasformano in occhi)...


Ho usato una delle tante AI che creano immagini, disponibili online, per "aumentare" alcune opere di paleoarte. 

Iguanodon di Burian.

Tyrannosaurus e Pteranodon di Hallett.

Daspletosaurus e Styracosaurus di Gurche.

Halszkaraptor di Panzarin



14 maggio 2024

Granted that Grant granted that grant

 

Due versioni di una locandina del Franchise di Jurassic Park: la versione "Ford" precedente l'uscita del film, confrontata con quella definitiva, "Neill", aderente al film. Notare che nella versione "Ford", i nipoti di Hammond hanno i ruoli invertiti rispetto al film, e coerenti con il romanzo.


Il Professor Alan Grant è probabilmente il più celebre paleontologo di finzione. Il personaggio fa la sua comparsa nel romanzo "Jurassic Park" di M. Crichton (1989), in cui è il protagonista (o comunque, comprimario), nel corrispondente film del 1993 di S. Spielberg (sempre con ruolo principale), e poi negli episodi III sia della prima trilogia (2001) che della seconda trilogia (2022) del Franchise Jurassic. Nelle versioni cinematografiche, è sempre interpretato dall'attore neozelandese Sam Neill.

Alan Grant è il personaggio di finzione di cui ho seguito con più attenzione l'evoluzione (o ontogenesi?), probabilmente perché si tratta di uno dei rari casi in cui un paleontologo non è solo un personaggio secondario delle avventure altrui né la spalla nerd dell'eroe, ma un protagonista con una sua dignità. Il modo con cui il personaggio è stato tratteggiato nelle sue varie versioni rappresenta un bilanciamento tra diverse esigenze, narrative, cinematografiche e, in modo molto blando, persino scientifiche.

Il Grant del romanzo del 1989 è palesemente basato su un paio di paleontologi reali: Robert Bakker e Jack Horner. La caratterizzazione è sia fisica che psicologica. Come i due paleontologi citati, Grant ha un fisico vigoroso ed abituato alla vita all'aperto. Come i due paleontologi citati, Grant è quarantenne alla fine degli anni '80. Come i due paleontologi citati, Grant porta una folta barba (elemento che ne accentua sia l'immagine rude e virile, che quella "filosofica" di personaggio saggio e positivo). Al tempo stesso, come i due paleontologi, Grant è portavoce di istanze ed ipotesi (all'epoca) ritenute rivoluzionarie o comunque controverse. 

Il primo Grant con cui sono entrato in contatto è quello del romanzo, che lessi nel Giugno del 1993 (eravamo in piena dinomania: il film sarebbe arrivato in Italia solo a settembre). Dato che all'epoca io ero il più classico degli adolescenti dinomaniaci anni '80-90, il personaggio di Grant plasmato direttamente sui paleontologi più celebri del momento, mi doveva apparire - ovviamente - come il più mitico dei super-eroi possibili.

Confronto tra Jack Horner al tempo in cui era consulente per Jurassic Park e la prima versione di Grant immaginata da Spielberg negli storyboard del film.

Il Grant del film del 1993 è una versione modificata del suo omonimo nel romanzo del 1989. Il primo elemento di differenza è esteriore: Grant del film non porta la barba! Ricordo che quando vidi i primi trailer di Jurassic Park, nell'estate del 1993, rimasi deluso dalla mancanza di barba nel personaggio, perché quella faccia sbarbata e pulita aveva un qualcosa di conservatore e moderato che non collimava con l'eroe tratteggiato nel romanzo. Questo dettaglio "facciale" deve essere emerso gradualmente dal passaggio dal romanzo al film, dato che negli storyboard originali disegnati da S. Spielberg per definire le scene del film, Grant appare ancora barbuto, e palesemente "Horneriano".

Un indizio per comprendere la transizione dal Grant del romanzo al Grant del Franchise è fornito dall'immagine con cui apro il post, una animazione in cui ho sovrapposto due versioni di una locandina originale del Franchise in cui appare Grant con i due nipoti di Hammond inseguiti da un Tyrannosaurus. La scena non appare nel film, ed è tratta invece dal romanzo. Nella scena, i due bambini della prima versione sono del tutto generici e non corrispondono agli attori del film; inoltre, essi hanno le età relative analoghe a quelli del romanzo: Tim è più grande e Lex è la piccolina, quindi sono invertiti rispetto a quelli del film. Il Grant della versione finale è chiaramente basato su Sam Neill (come i due bambini sono basati su Joseph Mazzello e Ariana Richards), mentre quello della prima versione è palesemente ricalcato su Harrison Ford. Online circolano versioni della storia secondo cui Ford fu contattato da Spielberg per il ruolo di Grant, e che poi abbia rifiutato l'offerta, ma non ho trovato prove sicure di questa versione: la locandina in alto è la sola evidenza di una possibile partecipazione iniziale di Ford al progetto del film. La scelta di un attore come Ford è una possibile motivazione per il "restyling" di Grant? Meno Horner/Bakker e più Indiana Jones?

(Jurassic Park - 1993)

Oltre alla barba, il Grant del film differisce da quello del romanzo anche per la sua relazione con la paleontologa Sattler: nel romanzo, tra i due c'è una maggiore differenza di età e soprattutto non c'è alcuna relazione sentimentale (Grant è vedovo, e la Sattler è fidanzata prossima al matrimonio con un avvocato); nel film, viene introdotto una leggero sotto-tema sentimentale tra i due, che funge da motivazione per l'evoluzione del carattere dei Grant nei confronti dei bambini. Per rendere più credibile questa modifica nel personaggio, si quindi è optato per un aspetto meno rude e "meno filosofico" e esteticamente più giovanile: quindi sbarbato.

Come sempre accade nel passaggio dal romanzo al film, la versione cinematografica di Grant è ancora più annacquata della già annacquata versione letteraria in quanto a "componente paleontologica". Sì, nel film, Grant ci tiene a farci sapere che gli uccelli sono discendenti dei dinosauri, anche se la consapevolezza di come sia questo legame appare molto blanda ed ottusa: Grant vede comportamenti "da uccello" dove non è detto che ce ne siano (nel modo di mangiare di Tyrannosaurus, nel modo di correre di un gruppo di Gallimimus), ma questo basta per lo spettatore generico per intuire che Grant "se ne intende di queste cose" e quindi coglie elementi nei dinosauri che a noi sono preclusi. Vista dalla prospettiva di un paleontologo che studia proprio il legame tra dinosauri e uccelli, le scene in cui Grant ci informa del legame tra uccelli e dinosauri sono alquanto forzate e pretestuose. Ovvio, il film non è un documentario e Grant non è un paleontologo reale, ma solo un personaggio creato da scrittori e sceneggiatori, quindi non è a Grant o ai suoi creatori che dobbiamo fare una predica. Semmai, è interessante capire che idea di paleontologo viene mediata dal personaggio. 

Purtroppo, Grant non compare nell'unico seguito meritevole di essere considerato una legittima prosecuzione del primo film: ricordo che rimasi molto deluso dallo scoprire che né il secondo romanzo né il relativo film avrebbero incluso il personaggio di Grant. Evidentemente, per lo stesso Crichton il personaggio di Malcolm, matematico logorroico e mezza spalla comica nel film (e che era pure morto alla fine del primo romanzo!), pareva essere un protagonista più accattivante del paleontologo eroe del primo episodio del Franchise più paleontologico della storia! Scommetto che altri paleontologi come me rimasero delusi da questa scelta.

(Jurassic Park 3 - 2001)

Grant ritorna in altri due film, nei quali la sua natura di paleontologo viene progressivamente erosa ed annacquata, fino ad annullarsi. Curiosamente, questa "de-paleontologizzazione" di Grant va di pari passo con un progressivo svilimento dello stesso personaggio. Nel film del 2001, Grant è un paleontologo a corto di fondi, sostanzialmente disilluso dalla sua professione: le istanze scientifiche blandamente accennate nel primo film ora sono del tutto assenti, mentre abbondando le pure invenzioni fantascientifiche (versioni estreme di alcuni elementi presenti nel primo film, ma che in bocca ad un personaggio "scienziato" possono apparire come fondate su ricerche reali). Nel film del 2022, Grant non ha praticamente nulla di paleontologico, ed appare più come un settantenne in piena crisi esistenziale: il personaggio torna nel Franchise unicamente per motivazioni extra-narrative (il fan-service) ma non porta alla storia alcun contributo reale. Paradossalmente, come il primo film aveva ridotto la parte paleontologica di Grant rispetto al romanzo, per far posto a quella sentimentale, così l'ultimo film rimuove completamente la poca parte paleontologica del Grant del primo film per dare ulteriore spazio alla sua parte sentimentale. 

(Jurassic World Dominion - 2022)

Si può quindi concludere che l'evoluzione del personaggio di Alan Grant dal romanzo del 1989 al film del 2022 sia caratterizzata da una progressiva erosione della sua natura paleontologica a vantaggio dalla sua parte non-paleontologica. L'ultimo Grant è un personaggio anonimo: potevano metterci mio zio a cercar locuste sulle Dolomiti ed il film funzionava uguale. Constatare questo trend in un personaggio nato e caratterizzato proprio sulla figura di veri paleontologi, è forse l'elemento più svilente del Franchise Giurassico.