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18 marzo 2011

G.S. Paul (l'autoproclamato) migliore paleoartista dei dinosauri

"What is true is that I consider myself the best at the combination of art quality PLUS scienctific  (sic) accuracy in dinosaurs and certain other extinct beasts."
(G.S. Paul, 2011)

Questa frase è decontestualizzata da un'ampia discussione sulla Dinosaur Mailing List. Tuttavia, essa esprime qualcosa che va oltre il solo tema della discussione. Essa è molto forte,  per non dire inaspettata. Mi permetto quindi di commentarla, ricordando che quello che scrivo qui è solamente una mia opinione personale.
Ho sempre stimato GS Paul fin dalla prima volta che lessi "Predatory Dinosaurs of the World". Ma, personalmente, disprezzo chi si autoproclama il migliore attualmente operante nella propria disciplina. Tale titolo deve risultare dal consenso generale (o perlomeno a maggioranza relativa) dei propri pari, un tributo conferito dagli altri, non per auto-proclamazione.
In ogni caso, i FATTI mostrano che l'autoproclamazione di Paul deriva solamente dalla sua ignoranza relativa ai più recenti paleoartisti in circolazione, specializzati come lui nelle ricostruzioni anatomiche di dinosauri utilizzate per le pubblicazioni scientifiche. 
Un esempio sufficiente per smentire le affermazioni di Paul è Lukas Panzarin, che è autore delle ricostruzioni "ufficiali" nelle pubblicazioni che istituiscono Jeyawati, Iguanacolossus, Hippodraco, Kosmoceratops, Rubeosaurus, Utahceratops, Coahuilaceratops ed altre in arrivo. Se confrontate le ricostruzioni scheletriche e quelle in vivo di Paul e Panzarin, converrete che Lukas è, come minimo, allo stesso livello nelle scheletriche ma nettamente superiore in quelle in vivo
Se Paul fosse "il migliore", come mai altri artisti vengono contattati per le ricostuzioni ufficiali di nuove specie? Come mai paleontologi americani non hanno chiamato il loro connazionale Paul bensì un giovane (e quasi sconosciuto) italiano?
Quindi, l'autoproclamata superiorità artistica di Paul è solo vanagloria. 
Mi spiace che un mio mito sia caduto così in basso.

Disclaimer: anche se conosco Lukas di persona, non l'ho citato allo scopo di fare pubblicità ad un amico, dato che la sua meritatissima fama è tutta opera sua. Ho menzionato lui perché è un artista che conosco bene e che, come Paul, realizza sia ricostruzioni scheletriche che in vivo: ciò per mostrare con un esempio eloquente che le affermazioni di Paul sulla sua superiorità nel campo delle ricostruzioni scientifiche di dinosauri sono solo aria fritta.

18 commenti:

  1. I agree on every single point you made. Well done.

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  2. I thought so rare that you do not comment on the "Paul Gregory affair", but it's seems good to me, because it has touched heartstrings about the work of scientific divulgation and research, but Paul has not done on the best terms.
    By the way, what do you think about a certain style of palaeoart -as Paul claims- to be subject of copyright?

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  3. It's a non-sense.
    If someone is unique among his peers, he does not need a copyright. You need a copyright if you know that it is easy to imitate you. And if it's easy to imitate your style, then... you're not so unique as you have believed.

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  4. Like Ville, I also agree completely! Well put.

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  5. Has anyone else noticed that the Dinosaur Mailing List has kinda became the Greg S. Paul Mailing List?

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  6. agreed, Lukas Panzarin's work represents the best of what's going on right now... as does the sculpture work in "Dinosauri in Carne e Ossa". I personally feel that the complexity of creating responsible paleoart at this level is so high that only teamwork can achieve it consistently.

    Instead of focusing on any one artist's work - be it Greg's or Paul, I find it would be worthwhile to highlight how the group dynamics between artist, scientist, institution, publsiher etc. functions.

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  7. oops. Greg's or Lukas'...

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  8. Non ho tempo per poter riflettere sull'argomento ed intervenire nella discussione (interessantissima) con un post ad hoc; consegno perciò a Theropoda alcuni spunti.

    Se questo commento fosse un post, allora si intitolerebbe "La caduta degli idoli" (oppure, se non fosse così tanatologico, "Il re è morto")#1

    Abbiamo già discusso in passato su GSPaul, e conosciamo bene come il suo punto di vista sulla paleontologia sia molto simile a quello di, per esempio, S. Czerkas o D. Peters, ossia paleoartisti (molto artisti e assai poco "paleo-")che lottano contro il "sistema accademico" (per invidia del titolo?). Un pensiero anti-democratico, perché il vero corrisponde solo a ciò che essi pensano e producono, che si sottrae sempre al confronto (tranne quando un'idea diventa dominante, vuoi per consenso, vuoi per dimostrazioni - e allora abbiamo i tanto propagandati "aggiornamenti costanti" alle opere di GSPaul, che sembrano sempre una concessione regale fatta ad altri).
    Dal mio punto di vista non c'è più - e mi dispiace dirlo - molta differenza strutturale-concettuale (mutatis mutandis) tra gli aderenti alla B.A.N.D. e GSPaul, ed è strabiliante e rivelatore che il paleoartista bostoniano si lanci in queste ridicole insulsaggini (i.e., tutte le bolse ed insipide discussioni sulla DML) dopo aver dato alle stampe il suo, per molti aspetti, pessimo (quando non assolutamente arbitrario e scientificamente indecoroso) libro per i tipi della Princeton University Press. Tale giudizio sul libro è condiviso da molte voci autonome della comunità scientifica (cfr. le reviews al vetriolo di M. Mortimer e J. Headden).
    Un solo motivo: i soldi. GSPaul avrebbe dovuto scendere dalle nuvole - o dagli allori - tempo fa. Hanno avuto perfettamente ragione Heinrich Mallison e Mark Witton a esprimere tutta la loro amarezza e il loro disappunto sulla DML; tra l'altro, GSPaul ha privatamente insultato con violenza Mallison (via e-mail privata) a proposito del commento di quest'ultimo riguardo la questione del copyright sull'ipotetica posa/modello "pauliano" delle ricostruzioni (n commento forte, ma certo non offensivo), con ipocrisia ostentando pubblicamente modi affettati e imbellettati. Mallison lo ha sbugiardato, e se questo retroscena può apparire ridicolo, è vero non di meno che dimostra una volta di più l'atteggiamento tirannico di GSPaul.

    segue...

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  9. ...segue: "La caduta degli idoli" #2

    Già i suoi scritti di "sociologia religiosa" erano pura "bullshit", spazzatura riciclata - come hanno passato il peer-review? Erano offensivi per il concetto precostituito che intendevano dimostrare aprioristicamente, senza reale confronto con i dati; non ha importanza il tema di studio, pienamente legittimo, quanto la patetica discussione, ignorante e ottenuta soprassedendo ai dati reali, camuffandoli e manipolandoli. Così ha fatto GSPaul anche nella sua "paleoarte" post PDOTW (1988): integrando aprioristicamente dati mancanti, proponendo la sua versione e tentando di imporla (cfr. le recensioni al suo ultimo volume già citate).
    Riguardo la discussione sul (c) delle illustrazioni e dei testi pubblicati su rivista, GSPaul vive probabilmente in un'utopia senza capo né coda, e non si è accorto che esistono comunque altri modi per ottenere ciò che desidera (il controllo delle proprie immagini/testi): lo ha dimostrato Mike Taylor con i suoi posts dedicati per es. all'Addendum SPARC - ossia un'aggiunta legale, riconcosciuta internazionalmente e tradotta in italiano dall'Università di Padova, che mira al mantenimento dei diritti dell’autore, senza che essi pregiudichino i diritti dell'Editore; è utile per poter redistribuire il proprio lavoro durante lezioni o seminari in fotocopie senza doverlo fare (perché tanto si fa comunque) in deroga alla legislazione, ma invece di farlo in totale accordo con le disposizioni firmate, e offre l'opportunità di redistribuire il proprio contributo a colleghi o richiedenti in formato cartaceo o elettronico senza doverlo fare, ripeto, in deroga alla legislazione vigente.

    continua...

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  10. ...segue: "La caduta degli idoli" #3

    Ma GSPaul vive idealmente in un'altra epoca, probabilmente quella di C. Knight, e non si accorge che se veramente andasse fino in fondo (cioè, apponendo il (c) alle sue creazioni artistiche e al modello "pauliano") potrebbe ricevere un'infinità di citazioni in giudizio (ad es. chi gli assicura che R.T. Bakker, che lo ha preceduto con il modello che GSPaul pretende di "copyrightizzare", non voglia vedersi riconoscere almeno in parte il (c)?).
    Quale miopia intellettuale!
    Se D. Peters o S. Czerkas fossero stati baciati dalla fortuna di azzeccare una sola idea poi confermata dalla ricerca mainstream, si comporterebbero allo stesso modo sprezzante ed infantile.
    Ricordo che Darren Naish uscì dalla DML a seguito delle infinite ed esasperanti discussioni con D. Peters; se fosse in mio potere inviterei tutte le personalità contrarie all'atteggiamento di GSPaul ad uscire dalla DML. Non posso, e mi limito a rimpiangere con l'animo disilluso uno dei maestri della mia adolescenza.
    Ma c'è un ultimo punto di cui GSPaul non si accorge: nulla è peggio del rancore di chi è stato ferito e disilluso. GSPaul viene a dare lezioni di economia (non richieste) ai ricercatori giovani e ai giovani paleoartisti che vivono da sempre nel regno dell'incertezza, dove se non pubblichi muori - nel senso del CV ("publish or perish) - e se vuoi avere una pubblicazione su riviste blasonate devi mandare giù il boccone amaro della cessione del (c) (perché mai un editore dovrebbe accettare l'Addendum SPARC, sepcie se chi lo propone è un iniziando alla carriera?!?). Grazie tante ma non abbiamo bisogno di imparare da un anziano artista della passata generazione, pur con tutti i suoi meriti; è tempo di passare il testimone.
    Motivo di più per ricordare il "decalogo della Paleoarte" portata pochissimo tempo fa su Theropoda: è bene che i miti crollino, per "scrollarsi" di dosso la cappa pesante dell'imitazione e accorgersi che non tutto ciò che usciva dalla penna del ("miglior") Paleoartista (dell'intero globo terracqueo) aveva ragione di essere così come è stato codificata.

    con amarezza,

    Leo

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  11. Ho sempre stimato Gregory Paul, vuoi come paleoartista, vuoi come personaggio impegnato nel campo dello studio delle religioni (in quest'ultimo caso, con risultati non eccelsi ma certamente interessanti). Quest'ultima dichiarazione di Paul mi lascia con l'amaro in bocca. Il suo ultimo libro mi è parso spiccio e totalmente a-scientifico e se ha venduto molto è grazie alla fama che Paul ha saputo costruire attorno a sè negli anni passati. Paul non è certamente il migliore paleoartista nè sotto il profilo artistico, nè scientifico (penso ai suoi sauropodi)ma indubbiamente si deve ammirare per lo suo sforzo di rivoluzionare l'icona ante-bakkeriana di dinosauro. Spero che la sua ultima affermazione sia frutto di un egocentrismo passeggero e che presto ritorni ai fasti di "Predatory dinosaurs of the world".

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  12. Addenda [pt.# 4]:

    Particolarmente preziosi i commenti presenti in coda all'articolo seguente:
    "Art in the service of science: You get what you pay for" By Kalliopi Monoyios | Mar 16, 2011 11:53 AM
    http://www.scientificamerican.com/blog/post.cfm?id=art-in-the-service-of-science-you-g-2011-03-16

    Segnalo in particolare:
    a) Un modello di posa di un animale (un lato convenzionale per illustrare una ricostruzione osteologica convenzionale - di un animale estinto) non potrebbe essere soggetta a copyright;
    b)checché ne dica GSPaul, il suo modello/posa non è una sua invenzione (Bakker lo ha perfezionato e pubblicato prima di lui): applicare il (c) su di esso sarebbe disonesto (hey, ricordatevi che qui si parla di scienza, non di imprese commerciali!): se veramente GSPaul avesse voluto far soldi a palate avrebbe dovuto andare a fare altro (così come lui stesso ha invitato privatamente a fare - insultandolo - Mallison con ben altro tono arrogante e volgare). Oppure: perché GSPaul non ha completato gli studi universitari e non ha tentato di inserirsi nella ricerca? Essere outsider (ma rispetto a cosa?!) lo fa sentire un paladino dei una crociata che ormai vede solo lui?
    c) GSPaul si contraddice da solo: come riportato nel commento di Mallison al post ospitato su SABlogs [indicato più sopra], Paul ha volutamente propagandato fin dagli anni '80 il suo lavoro come un modello da adottare nell'ambito della comunità scientifica (a scapito dell'accuratezza scientifica da lui tanto difesa, cfr. la corsa forzosa e forzata applicata ad animali che non avrebbero potuto assumere tale posizione). Come uno spacciatore (prima intenzionato a diventare noto nell'ambito e disposto perciò a rifornire i clienti gratuitamente) ora pretenderebbe il pagamento dei diritti con tanto di applicazione di (c)!
    Concludo: siamo di fronte ad un comportamento disonesto e antiscientifico. Diffidate da alcuni paleoillustratori degli anni '80 che si spacciano per "paleontologi" completi: quando parlano di scienza, sono mossi dal bisogno di sentirsi accettati da una comunità che avvertono come respingente [ma è solo un loro cruccio psico(pato)logico: sarebbe semplicemente servito laurearsi o fare ricerca "seria"], si dipingono come araldi di nuove rivoluzioni (ma dati alla mano, i padri della rivoluzione restano principalmente Ostrom & Bakker) e sono sempre alla ricerca di di soldi (le illustrazioni di GSPaul, la terribile frode dell'Archaeoraptor e la mostra itinerante negli U.S.A. organizzata dal museo familiare dei Czerkas, l'uso visionario e fantascientifico di Photoshop operato da Peters e la sua ora sopita sempiterna lotta contro l'establishment).

    Leo

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  13. David Peters strikes back: lo, the flying Godzilla!

    Per la serie "Santo cielo, cosa mi tocca vedere!": David Peters ha messo su un intero sito con nuovissime illustrazioni 'photoshoppate':
    http://www.reptileevolution.com/index.htm

    Ovviamente è tutto uno specchio per le allodole: il fatto principale che preme dimostrare a Peters è lo smantellamento di Ornithodira e l'inclusione come sister group di Pterosauria dei celeberrimi Longisquama & Co.:
    http://www.reptileevolution.com/MPUM6009.htm

    Ovvimante, non è in discussione l'idea dell'indagine (vetusta, non sostenuta dal consenso delle ricerche ma comunque legittima), a patto che l'ipotesi sia presentata con dovizia di particolari e dati scientifici; ma Peters pensa di poter fare ricerca applicando filtri su filtri di Photoshop su immagini (!) fotografiche dei resti fossili, senza minime conoscenze tafonomiche (!!) o senza prendersi la briga di osservare e analizzare almeno i più importanti reperti dal vivo (!!!). Tutto condito da un uso della sisteamtica che definire sui generis è eufemistico (taxon eretti a casaccio, inclusioni arbitrarie, etc...)
    Risultato? Se volete vedere Godzilla volante, cliccate qui:
    http://www.reptileevolution.com/pterorhynchus.htm

    Se dovessi fare una ricerca storiografica sulla Renaissance paleontologica post-68, mi dedicherei a questi tre paleoartisti: Czerkas, GSPaul & Peters. Mi rivolgo ai lettori del blog: esistono studi storiografici su questi tre paleoartisti?

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  14. Purtroppo non conosco eventuali studi storiografici sui nostri eroi.
    Posso però commentare l'opera di Peters dal punto di vista epistemologico.
    La Scienza si fonda sul concetto di "riproducibilità dell'osservazione": esso è il criterio che rende lo spiritismo una forma di superstizione, dato che non è possibile ripetere le osservazioni dichiarate dai "medium" che dicono di parlare coi morti.
    Analogamente, Peters è fuori dalla Scienza. Non lo dico per partito preso, è lui stesso a dichiararlo quando spiega il suo "Photoshop-method" (dal sito che Leo ha linkato):
    "You may not be able to "see" all the detail I present". Questa frase di Peters implica la non-riproducibilità delle sue osservazioni, che, di fatto, non sono Scienza.

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  15. "You may not be able to "see" all the detail I present". Questa frase di Peters implica la non-riproducibilità delle sue osservazioni, che, di fatto, non sono Scienza.

    - una ermeneutica petersiana della rappresentazione (godzillesca, sia detto!), condita da una fiducia ingenua (o in malafede?) nell'uso personale di elaborazioni ex post di Photoshop. Dove finisce la buona intenzione e dove inizia la presa in giro? Attendo con angoscia i tempi in cui un Profeta di sventura verrà dicendo che gli uccelli sono eredi del (sacro) lignaggio di Thalattosauria (taxon a caso), rivelazione ottenuta grazie all'illuminato e febbrile uso di "Paint"... ;-)

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  16. Non poteva mancare all'appello!
    "Charles Knight Rises From Grave; Pays Tribute to his Master"
    @ "When Pigs Fly Returns":
    http://whenpigsfly-returns.blogspot.com/2011/04/charles-knight-rises-from-grave-pays.html

    Leo

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  17. Ah, ecco spiegato l'arcano. Mi sono imbattuto qualche giorno fa in questo sito, reptileevolution, e mi è venuto un colpo. Così tante informazioni e così tante nuove "visioni"? Gruppi smembrati, taxa piazzati da tutt'altra parte, caseidi ed eotiridi che "ridiventano" rettili... Aiuto! Un sito a cui partecipano "famosi paleontologi da tutto il mondo" o qualcosa del genere... mah. Mi puzzava. Non ero stato abbastanza attento. C'era dietro Peters, l'uomo del "terribile vampiro piumato" e altre nefandezze. Tutto spiegato. Grazie mille.

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  18. Recentemente ho avuto modo di vedere alcune opere di Panzarin e posso confermare ciò che ha detto Andrea , nelle ricostruzioni dal vivo è nettamente superiore a GSPaul . Ma per quanto ne sapete voi Panzarin dipinge tutto a mano oppure di tanto in tanto ci va dentro col digitale ???
    Marco

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