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25 maggio 2022

Recensione di "Prehistoric Planet" - Episodio 2

Fauna nemegtiana in contesto djadochtiano


Nel secondo episodio di "Prehistoric Planet", siamo condotti in contesti desertici.

L'episodio di apre con la spettacolare scena di combattimento tra due maschi di titanosauro all'interno del harem di femmine di uno dei due contendenti. Il genere è menzionato essere Dreadnoughtus. Alcuni commentatori online hanno lamentato la presenza del pollice con ungueale nella ricostruzione di questo titanosauro, rimarcando che questo dito scompare nei titanosauri più derivati. Tuttavia, la formula falangeale della mano di Dreadnoughtus non è nota, e generi relativamente prossimi come posizione filetica (come Diamantinasaurus) conservano questo dito. Pertanto, la questione se la mano di questo sauropode avesse ancora un pollice funzionale è ancora aperta. La ricostruzione propone che i maschi di questo dinosauro avessero un sistema di sacchi gonfiabili lungo il collo, connessi al sistema dei sacchi aerei. Ovviamente, non abbiamo prove dirette di questo attributo, che è vagamente ispirato a certi uccelli e anfibi odierni. La questione è se i sacchi aerei cervicali dei sauropodi permettano un simile apparato di sacchi dilatabili a ripetizione.

Ho apprezzato moltissimo la dinamica "al rallentatore" di questi animali. A differenza dei mostri cinematografici, difatti, gli animali reali sono vincolati alle leggi della fisica, per le quali l'agilità si perde inevitabilmente all'aumento della massa corporea. La vita di un titanosauro gigante è quindi improntata sulla solennità e non sulla frenesia.

Ad un certo punto si intravedono degli enantiorniti svolazzare intorno ai sauropodi, ed io ho esultato.

La seconda scena è ambientata in Asia Centrale. Abbiamo un gruppo di Tarbosaurus che sonnecchia intorno alla carcassa di un sauropode, in un contesto ambientale arido e roccioso. Nella scena entra anche una coppia di dromaeosauridi (specificatamente, come ovvio, dei Velociraptor). Anatomicamente, i dettagli di tutti i theropodi mostrati sono molto buoni. 

La narrazione (sempre di Attenborough) dichiara che Velociraptor spesso caccia in gruppo, ipotesi abusatissima e che è probabilmente errata, frutto di una serie di miti ed errate interpretazioni dei contesti tafonomici. Semmai, sarebbe stato molto innovativo mostrare i due Velociraptor non come una coppia associata bensì come animali opportunisti che convergono sulla carcassa del sauropode per banchettare non appena i Tarbosaurus si sono allontanati: al loro posto, il ruolo di spazzini viene dato agli pterosauri azhdarchidi (anche questa, una scelta molto convenzionale e stereotipata).

A questo punto, l'appassionato di dinosauri commenterà che Velociraptor e Tarbosaurus non sono vissuti nello stesso momento, dato che il primo si ritrova nella Formazione Djadochta mentre il secondo è nella Formazione Nemegt. La medesima obiezione potrebbe nascere alla vista della scena successiva, molto spettacolare e vagamente analoga a quella del film Disney "Dinosauri" (del 2000), in cui orde di dinosauri di varie genie si abbeverano ad una pozza temporanea nel mezzo del deserto. Gli animali mostrati sono titanosauri, adrosauridi, therizinosauridi, ankylosauridi e Tarbosaurus, tutti tipicamente nemegtiani, mentre non appaiono ankylosauridi e protoceratopsi, tipicamente associati agli ambienti aridi djadochtiani. La faccenda è più elaborata dalla sola discussione sulla contemporaneità delle specie.

Studi recenti propongono che i sedimenti nemegtiani e quelli djadocthiani non siano diacroni (= di età diverse) bensì sfumino lateralmente uno nell'altro (con una terza Formazione, la Barun Goyot, che funge da transizione tra le due), e che pertanto le faune nemegtiane e djadochtiane siano state (più o meno) contemporanee, solo separate geograficamente e climaticamente. Inoltre, studi tafonomici suggeriscono che la diversa composizione faunistica che osserviamo tra i due tipi litologici sia un filtro prodotto dai diversi processi di fossilizzazione nei due differenti contesti ambientali (più umido nella Nemegt e più arido nella Djadochta). Pertanto, è possibile che gli animali tipicamente nemegtiani possano essere vissuti (forse con differenti abbondanze relative) anche in contesti djadochtiani e viceversa, ma che i differenti ambienti deposizionali abbiano poi prodotto la diversità faunistica che appare a livello paleontologico.

Piccolo rammarico: peccato non aver introdotto nella scena Halszkaraptor, visto il mix di aridità diadochtiana e pozze d'acqua... L'episodio si concentra invece sulle vicissitudini di un parvicursorino (Mononykus), mostrato come un insettivoro specializzato. Studi recentissimi mostrano una spiccata specializzazione notturna per gli alvarezsauridi, mentre nel filmato l'animale è mostrato sempre in pieno giorno. Non so se questo sia dovuto semplicemente al fatto che la scena era già stata prodotta al momento della pubblicazione dello studio oppure esso sia stato deliberatamente ignorato [Edit: un lettore della pagina Facebook mi fa notare che la maschera facciale con cui hanno ricostruito Mononykus ricorda gli animali notturni, quindi deduco che gli autori fossero a conoscenza dello studio che ho menzionato e lo abbiano seguito e considerato]. Peccato che nella scena non si veda nessuno dei tanti mammiferi tipici dei contesti djadochtiani.

L'episodio prosegue con due scene relativamente convenzionali. Una ripropone una delle specie di pterosauro viste nel primo episodio, e ne mostra i (molto speculativi) rituali di corteggiamento. La seconda mostra un branco di adrosauri sudamericani che migra attraverso il deserto in cerca di condizioni più favorevoli.

Nel complesso, si conferma l'eccellente resa anatomica e grafica delle ricostruzioni, oltre al desiderio di ridurre al minimo le spettacolarizzazioni hollywoodiane per puntare invece sulla naturalezza e analogia fondata scientificamente (anche quando speculativa).

8 commenti:

  1. Se possibile, avrei due domande proprio sulla scena dei di Dreadnoughtus :

    -l'uso dei morsi come mezzo offensivo è plausibile, anche come arma contro i predatori ? La loro struttura anatomica lo consente?

    -il branco di per sé : animali di quella mole, non avrebbero avuto una grande concorrenza alimentare anche con i membri della propria specie? I sauropodi più grandi avrebbero potuto condurre una vita solitaria invece che in branco ?

    -Andrea Pusceddu.

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    1. - Le lucertole ti mordono il dito se le afferri, poi non è detto che questo le salvi dalla morte. La mandibola di un sauropode comunque non è fatta per mordere ma per afferrare e strappare, poi, ovviamente, non auguro a nessuno di essere morso da un sauropode con una testa lunga più di mezzo metro.

      - Per stabilire la consistenza dei (potenziali) branchi dei sauropodi avremmo bisogno di dati robusti sulle loro popolazioni, cosa che non abbiamo. Sospetto che i sauropodi maturi fossero una minoranza nella popolazione: che fossero solitari o gregari, come sempre, è molto difficile da dire anche avendo scheletri associati.

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    2. Non so se è ancora un'informazione corretta, ma in tanti libri di dinosauro che leggevo da piccolo si diceva spesso che sono state trovate impronte di sauropodi adulti che marciavano tutti in una sola direzione, con impronte più piccole (presumibilmente individui più giovani) al centro della pista. E si diceva sempre che questa fosse la prova che i sauropodi viaggiavano in gruppo, proteggendo al centro i più giovani.
      Tuttavia non sono mai riuscito a trovare foto di impronte simili, quindi volevo chiedere se questa informazione fosse vera o meno.

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    3. Quella delle piste coi giovani al centro è una mezza leggenda, nata da interpretazioni forzate di alcune piste. In maggioranza, le piste tendono ad essere omogenee per dimensione delle orme.

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    4. Volevo chiedere, una volta per tutte, se i teropodi potevano davvero sdraiarsi lateralmente e di schiena come i Tarbosauri nel filmato. Ma è davvero fisicamente possibile per loro stare in quella posizione? Voglio dire, per dormire i teropodi non dovrebbero stare seduti come gli struzzi, con la pancia e il bacino appoggiato a terra e le zampe ai lati? Ogni volta li fanno sdraiare come se fossero cani... vorrei togliermi questo dubbio.

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    5. Se sono in grado di restare in equilibrio su due zampe sono capacissimi di stare sdraiati su un fianco. Non vedo proprio dove sia il problema.

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  2. Non pensi che le ali di velociraptor sono raffigurate troppo corte? Zhenyuanlong aveva ali enormi nonostante aveva in proporzione arti anteriori ben più corti di velociraptor e anche i moderni uccelli con simili proporzioni hanno ali enormi.

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  3. I suspect that the evidence for alvarezsaur nocturnality could not be fully integrated into the show due to the production schedule. The Choiniere et al. study on sensory modalities in alvarezsaurs was published in 2021, at which point most if not all of the filming had likely already been completed. Prior to publication, however, the data on the inner ear of Shuvuuia, however, had been presented at SVP in 2019 (and I can confirm that Darren attended the talk, because we discussed it at the conference afterward). The production team could therefore allude to the inferred hearing sensitivity in the series, but might not have been aware of the further evidence of nocturnality from scleral ring proportions.

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