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25 dicembre 2021

Lo Speciale di Natale di Theropoda Blog: Hail to Dino-Riders, ovvero, perché eravate così preoccupati di poterne fare un film che non avete pensato che dovevate farlo

"Lord Kau e T.rex", fotomontaggio realizzato da Simone Maganuco (2003). Special guest star, Luca Burgazzi nel ruolo di Bitor.

Oggi è Natale. E a Natale siamo tutti più buoni. 

E quando dico "tutti", intendo anche il sottoscritto, il malvagio e sadico paleontologo senza cuore che senza motivo trolla gli appassionati di produzioni pop ispirate dalla paleontologia e demolisce tutto ciò che di bello e buono c'è nella loro sincera ed ingenua passione. E siccome oggi sono buono pure io, vi racconterò una storia dedicata proprio agli albori della Grande Dinomania di 30 anni fa. Una storia quindi ambientata tanto tanto tempo fa, in un tempo lontano lontano, chiamato Gli Anni Ottanta, quando tutto era incredibilmente pacchiano, sudato, metallizzato, glam e imbottito. Un tempo di innocenza ormai perduta, che oggi rivediamo come pericolosamente ingenuo, un tempo in cui tutti avevano le spalline, anche i bambini, e le auto erano progettate con l'accetta, il mondo era diviso in due blocchi pronti all'olocausto nucleare, un mondo nel quale d'inverno nevicava, il telefono era attaccato al muro e non faceva le foto. Un tempo senza Internet ma tantissima televisione spazzatura. 

Sì, perché tutte le emanazioni pop della paleontologia dei dinosauri che ci hanno saturato i neuroni negli ultimi 30 anni non sono niente altro che variazioni e figlie di un concetto nato alla fine degli anni '80. Un concetto geniale, ma che purtroppo ci è sfuggito di mano. 

Io me lo ricordo quel mondo. Perché allora ero un bambino delle scuole elementari, e come tutti quelli della mia generazione sono stato testimone, complice e vittima di un fenomeno unico nella storia del marketing, una genialata assoluta figlia del modo con cui si vendevano i giocattoli in quel tempo, genialata assoluta che ancora oggi non mi spiego come non sia stata sfruttata a dovere fino al midollo, finendo per essere soppiantata dalla sua versione snob e cervellotica, ovvero, Billy e il Clonesauro. Sì, perché se abbiamo Billy Park, Billy World, il Sacro Franchise e tutti i suoi più o meno discutibili emuli, lo dobbiamo anche all'impatto mediatico di una serie di giocattoli, con annessa serie di cartoni animati, prodotta nel 1988 e che per due anni ha dominato i desideri di tutti i bambini prima dell'arrivo delle isole costaricane con dinosauri clonati. Sto parlando dei

Dino-Riders

Il mitico logo della cosa più figherrima che potevi vedere in tv nel 1988 se avevi 10 anni


Per capire il fenomeno Dino-Riders occorre resettare la mente a come eravamo negli anni ottanta, 40 anni fa. Se non vi ricordate quel periodo, o non eravate ancora nati, ecco come dovete fare. Dovete rimuovere temporaneamente dal cervello tutte le applicazioni etiche create negli anni '90 e poi rese patologiche 20 anni dopo, quali il politicamente corretto, l'educativo, l'inclusivo ed il sostenibile, con cui oggi cerchiamo di contenere - invano - l'economia capitalistica dai propri eccessi, e impostare l'azione su un solo criterio: fare soldi, tanti soldi, un sacco di soldi, sfruttando le più basilari pulsioni umane... in modo divertente.

Eccoti resettato al 1987

Ora che siete resettati, siete pronti per amare, prima ancora che capire, la genialata alla base dei Dino-Riders. La genialata consiste nel prendere due temi apparentemente slegati e inconciliabili, e mescolarli nell'unico luogo in cui possono accoppiarsi e fruttare. I due temi devono essere spettacolari, esagerati e con poca attinenza con la vita di tutti i giorni. I due temi sono i dinosauri e le guerre stellari (molto di moda negli anni '80, sia al cinema che nelle simulazioni belliche tra Primo e Secondo Mondo, simulazioni a base di testate multiple termonucleari portate su missili balistici intercontinentali, tutta roba che in quel decennio era, assieme all'HIV, tema dei telegiornali come oggi lo sono covid e riscaldamento globale). 

Il luogo dove mescolare questi temi è - ovviamente - la testa dei bambini.

Immaginate di avere il cervello di un bambino di 10 anni e di ripetete 10 volte:

Dinosauri e Raggi Laser

Dinosauri e Raggi Laser

Dinosauri e Raggi Laser

Dinosauri e Raggi Laser

Dinosauri e Raggi Laser

Dinosauri e Raggi Laser

Dinosauri e Raggi Laser

Dinosauri e Raggi Laser

DINOSAURI E RAGGI LASER

Tutto il resto viene di conseguenza.

Dino-Riders è una serie di giocattoli della Tyco (oggi parte di Mattel) che ha come protagonisti una serie di dinosauri armati con corazze di metallo [ma che figata!] e cannoni laser [ma che figata!], usati in una guerra tra due fazioni aliene [ma che figata!]: i buoni (buonisti, diremmo oggi) Valoriani [Boooo!!!!] ed i malvagi (ma più inclusivi etnicamente, dato che consistono di almeno 3 specie) Rulons [Rulons Rulez!]. Come altri casi analoghi, oggi abbastanza ovvi ma piuttosto innovativi a quel tempo, la serie di giocattoli era associata ad una serie di cartoni animati creata apposta per supportare i giocattoli (a differenza dei giocattoli dei robot anni '70, in cui era la serie di cartoni animati ad avere la precedenza e priorità logica rispetto al giocattolo).

Che figata!

Per motivi che non mi spiego, negli anni '90 la serie a cartoni animati di Dino-Riders fu ri-doppiata nuovamente in italiano, sostituendo il doppiaggio italiano originale con dialoghi leggermente alterati e nuove voci di minore qualità. Si tratta questa di una pessima abitudine della televisione italiana degli anni '90, che aveva già fatto vittime illustri tra cartoni animati iconici degli anni '80, come Ken il Guerriero e la prima (ed unica decente) stagione di Dragon Ball. Di conseguenza, negli anni '90 si è formata una seconda generazione di "dino-ridersers" che, totalmente ignari del doppiaggio originale, ha scoperto questa breve serie di cartoni secondo un atroce e in certi casi fuorviante doppiaggio. Ripeto, non so il motivo di questo ri-doppiaggio, visto che la versione originale era ottima e il cartone non richiedeva qualche forma di censura rispetto alla versione per noi bambini degli anni ottanta. So solo che ha rovinato la visione a quelli che non conoscevano la primissima versione originale del doppiaggio italiano.

Detto questo, e volendo ignorare per altri cinque minuti la mia natura di paleontologo malvagio nemico dei dinomaniaci, penso che Dino-Riders potrebbe avere tutte le potenzialità per una trasposizione cinematografica, anche se, forse, i tempi non sono più quelli di una volta. Mi spiego: esattamente come Billy World è la versione bimbominkia e senza anima di Billy Park, così temo che qualsiasi riproposizione di Dino-Riders negli anni venti del XXI Secolo sarebbe un fallimento sul piano sia estetico che contenutistico. Ma proviamo per un attimo ad illuderci che sia possibile ricreare lo spirito dino-ridersiano delle origini, quello degli anni '80, e illudiamoci che un film del genere sia dato in mano al regista giusto, ovvero qualcuno che sia all'opposto di chi oggi gestisce il Sacro Franchise di Billy Park, qualcuno che abbia ben chiaro cosa siano i Dino-Riders, che li gestisca con intelligenza ma senza prendersi troppo sul serio (perché non puoi essere troppo serio con dinosauri corazzati con cannoni laser) e che non commetta l'errore madornale commesso dalla serie di film su Transformers (altra serie iconica di giocattoli-cartoni anni '80), ovvero di voler stravolgere l'estetica dei protagonisti secondo assurde istanze di realismo e ancor più assurde logiche da videoclip musicale. 

In quel caso, ma solo in quel caso, Dino-Riders potrebbe diventare la più grande genialata della storia del cinema, esattamente come lo fu, a livello di giocattoli, 33 anni fa.

Ovviamente, non succederà nulla di tutto ciò.

E con questo post senza alcun senso, vi (C)auguro Buon Natale 2021.

PS: io posso vantarmi di aver ricevuto in regalo per il mio undicesimo compleanno, dai miei amici, il set del T-Rex dei Dino-Riders. Quelli sono veri amici.



20 commenti:

  1. When I had my first meeting with John Ostrom, I revealed to him the existence of Dino-Riders and its use of Deinonychus. He was pleased.

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  2. Cavoli, i Dino Riders! Ricordo che li chiesi a San Nicolò e a Babbo Natale quell'anno, e invece mi arrivò lo pseudo-Pterodattilo dei Masters of the Universe! Ma diamine, sei Babbo Natale! Capirai cosa sono i Dino Riders, no? Una delle cose più figherrime sulla faccia della Terra! Chissà in quanti te li avranno chiesti! Fortunatamente, l'anno successivo San Nicolò lesse meglio la letterina, forse ne parlò con Babbo Natale e, resosi conto della brutta figura (leggi: mia madre si informò meglio o lesse l'etichetta sul giocattolo "Dino-Riders" e non "Masters of the Universe"), quell'anno mi arrivarono due Dino Riders: lo stiracosauro dei Valoriani e Deinonychus (credo fosse un deinonychus) dei Rulons, con tanto di trappolone per catturarlo e con le zampette che correvano se premevi il tasto sulla schiena, che finì col rincorrere e predare i due omini che invece avrebbero dovuto cavalcarlo! Come far felice un bimbo di otto anni! Anni meravigliosi! Sempre siano lodati gli anni '80!

    Riccardo

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  3. Sperando di fare cosa gradita a tutti i nostalgici ottantologisti che hanno amato i Dino-Riders, ecco cosa ho scovato: https://docmanhattan.blogspot.com/2019/08/dino-riders-tutta-la-linea-recensita.html e https://docmanhattan.blogspot.com/2019/09/dino-riders-serie-2-3-ice-age-cartoon.html
    Robe da orgasmi multipli!

    Riccardo

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  4. per fortuna nell'88 ero già maggiorenne e non sono stato esposto a simili aberrazioni ereticonsumiste :))

    Emiliano

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  5. I gotta admit, I was a huge Dino-Riders fan as a kid. I had all of Series 1 and all of Series 2 except Stegosaurus and Edmontonia. The Deinonychus was quite Bakker-ian with the horizontal tail, and this was in 1987 several years before Jurassic Park. The pterosaurs and Struthiomimus had a furry texture, and Series 2 and 3 were pretty accurate, especially compared to contemporaneous toys like Playskool's Definitely Dinosaurs (which I also had Series 1 and 2 of...).

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    1. At that times, this toys were the most accurate dinosaurs ever! Authorized by the Smithsonian Institution! Not so bad, uh? I noticed too the furry integument of the Struthiomimus! Even if there were a totally off topic permian Dimetrodon and I was wondering how a dinosaur can move itself with that extra weight (Edmontonia and Kentrosaurus) or how a pterosaur can fly with laser cannons and/or missiles attached to the wing skin, an armor and a 80Kg man on its back (or under its belly)!

      Riccardo

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    2. back in the 70s I had a pterosaur with true feathers... I think it was confusion and not an attempt to be accurated, nevertheless it was somehow remarkable.
      Emiliano

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    3. Emiliano, pterosaur "hair" has been a popular concept since 1971 (discovery of Sordes pilosus)... but I cannot be sure your toy was inspired by such scientific evidence.

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    4. I had this one back in the 80s- https://www.dreamstime.com/stock-photo-pterodactyl-toy-front-back-white-background-small-red-yellow-looking-to-its-left-image94207510

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    5. yes! it's it! the same I had :) or very similar at least

      Emiliano

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    6. I had it too! The same! Identical! Together with other questionable dinosaur puppets! In particular, that pterodactyl was an horrible chimaera, with feathered wings and a too long tail so similar to a pheasant tail, and other scientific mistakes. Our blogger could create an entire post about that toy! :) But, when I was 5, it was my favourite... I remember it with nostalgia... Ugly, incorrect a lot, but full of memories... ;_;
      Riccardo

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  6. yes I remember that and i think that my toy was roughly inspired by that discovery, but they went too far: accordinf to my memory it had actual feathers on its body, while all I had read at that time about Sordes pilosus was about some sort of flur (obviously I wasn't aware about scientific publications' content...)

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  7. Oh man, I had so many Dino-Riders toys. Unfortunately, I never owned the colossal Brontosaurus toy or any of the Ice Age sets, although I think those had low print runs. I think I spent more time playing with the dinosaurs themselves than with their armor and pilots attached.

    Perhaps this is inevitably where the Jurassic World films are headed: domesticated dinosaurs with riders and laser guns used for military purposes. I'm only half kidding. :-D

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  8. ironically enough the Lego sets for Jurassic world let you build your own custom dino riders, I currently have one of the rexes with a cannibalized foil packet helicopter attached to its back complete with jury rigged lightsabres as lasers and a minifigure equipped with a large pike with blue shiny thing on it. Its entirely too small to be of use from the back of a T.rex but it looks cool.

    random English guy

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  9. sperando di fare cosa gradita al nostro blogger, che ha sempre la facoltà di non pubblicare :), posto questo video che presenta il sogno nascosto del bimbo dinomaniaco perverso che si nasconde nel profondo di ognuno di noi
    https://www.youtube.com/watch?v=LLkHk6_ow98
    Emiliano

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    1. Devo ammettere che il mio sogno perverso è che un giorno gli amici di "Dinosauri in Carne e Ossa", in particolare Maganuco, decidano di fare delle corazze da applicare ai loro modelli in scala 1:1. Corazza con sedili e postazioni agibili per il pubblico.

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  10. "quali il politicamente corretto, l'educativo, l'inclusivo ed il sostenibile, con cui oggi cerchiamo di contenere - invano - l'economia capitalistica dai propri eccessi"

    Personalmente ritengo invece siano funzionali proprio all'economia capitalista (non per niente sono sponsorizzati proprio dai gruppi che hanno più da guadagnare dal sistema capitalista) e per questo non possa in alcun modo contenerne gli eccessi.

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  11. https://www.youtube.com/watch?v=Difw1fNxgsE&t=479s
    ho pensato che questa teoria surreale potesse ben trovare spazio in questa discussione...
    Emiliano

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  12. Funnily enough, David Silva, creator of the Beasts of the Mesozoic toyline, is currently at work on a companion line called Cyberzoic, which cites Dino Riders as a major influence.

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