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04 aprile 2010

Billy e il Clonesauro: Guida Paleontologica ad una visione consapevole- Prima Parte



Dato che ho constatato con quanto inaspettato fervore si scatenino certi lettori alla sola menzione del film ... No! Non nominerò il nome invano! Insomma, avete capito, quel film... ho deciso che non era saggio provocare troppo le ire dei fondamentalisti (nonostante non fosse mia intenzione), e quindi ho chiuso la serie su quel film famoso. Non è mia intenzione offendere la religione di nessuno, quindi eviterò di parlare dei sacramenti altrui. In fondo, questo è un blog scientifico, e non religioso, che parla di scienza e delle sue complesse diramazioni culturali. Per fortuna, esistono altri film, non così sacri come quello innominabile, ma che come lui hanno avuto un forte impatto sull'immaginario popolare dei dinosauri e sono stati ispirati da famosi paleontologi. Tra tutti, il più influente è Billy e il Clonesauro, tratto dall'omonimo romanzo di Seymour Skinner. A quanto so, non esistono forum, community o club dedicati a Billy e il Clonesauro, quindi credo (ma non sono sicuro) che nessuno si sentirà blasfemamente preso in causa senza motivo dalle discussioni scientifiche che trarrò dal famoso film. In ogni caso, mi premunisco dichiarando che qualsiasi riferimento a fatti, luoghi o persone esistenti è puramente casuale, o, comunque, allegramente ironico. Anche se i fondamentalisti non lo concepiscono, un film è solo un film, e può anche essere citato in modo scientifico o ironico, e non solo religioso. 
Buona parte dei concetti espressi nei 2 precedenti post è valida anche qui.
I dinosauri di Billy e il Clonesauro hanno ispirato in modo molto rilevante l'immaginario popolare degli ultimi 15 anni. Esattamente come il film citato precedentemente, l'opera di Skinner è stata basata sulla collaborazione di famosi studiosi e paleoartisti americani attivi tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90. Lo stesso Skinner li cita nei ringraziamenti della sua opera, e quindi possiamo elencarli: Robert Bakker, John Horner, John Ostrom, Gregory Paul, e artisti come i coniugi Czerkas, Mark Hallett, John Gurche e Douglas Henderson. Dato che, in buona parte, questi ultimi sono stati influenzati dai paleontologi citati prima, si può dire che quelli, principalmente, sono gli ispiratori delle ricostruzioni che tutti abbiamo visto in Billy e il Clonesauro.
Ma in che modo, e come, ciascuno dei paleontologi e degli artisti ha inciso su ciascun singolo dinosauro del film? Quanto delle loro opere persiste ancora nella paleontologia ufficale? Tutto questo sarà il tema dei prossimi post. Nel primo, parlerò del più famoso e imitato dinosauro di Billy e il Clonesauro, (la versione cinematografica di) Tyrannosaurus.

03 aprile 2010

Jurassic Park: Guida Paleontologica ad una visione consapevole- Seconda Parte

Laura Dern e Sam Neil, nel ruolo dei paleontologi in Jurassic Park
Per quale motivo dovrei scrivere dei post che analizzano la concezione paleontologica presente in Jurassic Park? In fondo, mi hanno fatto notare, Jurassic Park è SOLO un film, non è un'opera scientifica. Aldilà del fatto che, se leggete bene le mie parole, io non parlo di Jurassic Park, ma della paleontologia divulgata in Jurassic Park, comunque, io potrei rispondere a questa critica rigirandola indietro dicendo: "Se è SOLO un film, perché  prendersela tanto a cuore se io mi prendo la libertà di analizzarlo?". La realtà è che Jurassic Park non è solo un film. Esso è una piattaforma divulgativa di una concezione paleontologica dei dinosauri che ha raggiunto dimensione mondiale e che, volenti o nolenti, giusta o sbagliata che sia, ha influito significativamente sull'immaginario paleontologico degli ultimi 15 anni. Quasi ogni rappresentazione paleoartistica successiva a Jurassic Park è stata influenzata dal film, e non ho dubbi che l'intera generazione nata dopo la metà degli anni '80 abbia subito un vero e proprio imprinting da questo spettacolare film. Jurassic Park è stato visto da centinaia di milioni di persone, la grandissima maggioranza delle quali non ha mai letto divulgazione paleontologica, né tanto meno articoli scientifici. Questo significa che le straordinarie ricostruzioni presenti nel film, così vivide e realistiche, hanno sicuramente lasciato una profonda impressione nella mente e nell'immaginario di milioni di persone. Per moltissimi, i dinosauri sono "quelli di Jurassic Park". Per moltissimi di questi, le forme, le movenze, le attitudini dei dinosauri presenti nel film sono diventate "iconiche" rappresentazioni dei dinosauri mesozoici. Questo fatto ha profonde implicazioni sulla diffusione e concezione dei dinosauri, e lo sarà per molto tempo ancora. Aldilà del merito o meno del film, è indubbio che il successo sta molto nella "realistica rappresentazione" degli animali. Infatti, ciò è stato una esplicita volontà dei realizzatori del film. Tale realismo deriva dalla collaborazione di alcuni esperti (alcuni paleontologi e paleoartisti americani della fine '80-inizio '90) che hanno trasmesso le loro concezioni paleontologiche nel film. Questo significa che il più famoso prodotto commericiale e mediatico avente a tema i dinosauri è, fondamentalmente, l'espressione di una ridotta squadra di paleontologi e paleoartisti. Ciò significa che l'immaginario mondiale dominante sui dinosauri è, volenti o nolenti, l'espressione di quella cerchia di esperti che collaborò a Jurassic Park. Non è mio interesse qui discutere sull'eticità o meno di questo evento. Quello che mi preme qui sarà mostrare le caratteristiche di questa concezione paleontologica divulgata a livello mondiale da Jurassic Park, mostrando dove essa sia ancora valida e dove, invece, sia superata.
Consiglio caldamente a chi fosse interessato a questo tema, di rileggere un paio di volte questo post, prima di commentare con argomenti fuori luogo relativi a communities, forums, e cose del genere.

Jurassic Park: Guida Paleontologica ad una visione consapevole- Prima Parte


Scena da Jurassic Park (1993)
Qual'è la funzione del paleontologo? A questa domanda, J. Horner ha risposto in modo molto saggio, elencando, tra le funzioni del paleontologo, quella del divulgatore dei Metodi della Scienza, prima ancora che dei risultati. In particolare, chi si occupa di paleontologia dei dinosauri ha una grande possibilità, di usare gli amatissimi oggetti delle sue ricerche come veicoli per la diffusione della mentalità scientifica tra il pubblico degli appassionati. I dinosauri sono interessanti ed affascinanti, e possono essere strumenti perfetti per la diffusione della mentalità scientifica e la lotta ad ogni forma di superstizione. 
Ma, cosa accade se la superstizione si insinua proprio nella paleontologia? Cosa accade se immagini fantastiche e poco scientifiche diventano "dati di fatto" proprio nella concezione paleontologica diffusa? Inoltre, perché i più ostili alla paleontologia scientifica sono proprio quelli più dichiaratamente appassionati di dinosauri? Non è una provocazione, ma l'unica interpretazione che do di alcune prese di posizione in rete, da parte di appassionati di paleontologia che, per motivi che non riesco a comprendere, sono ostili a qualsiasi forma di divulgazione scientifica attuata analizzando in modo critico e scientifico il più famoso e conosciuto veicolo mediatico di (parte dei) dinosauri, il film "Jurassic Park".

02 aprile 2010

Theropoda: dal Blog alla citazione universitaria?

La rete è bizzarra, e spesso spiazzante.
Si può fare una ricerca in rete e trovare con la stessa facilità un articolo in .pdf sulla osteologia del cranio di Citipati o una pagina di.... Aaaaaaghhhhh!... Wikipedia sul medesimo theropode (lascio al lettore indovinare qualle dei due link aprirei), oppure una pagina ancora meno scientifica in cui si perpetuano concezioni obsolete vecchie di decenni (purtoppo è così...).
So che i contenuti di Theropoda.blogspot sono citati (a volte in modo corretto, altre volte a sproposito o in modo grossolano) da altri siti e pagine in rete. Ciò mi lusinga, e a volte sconcerta (ad esempio, quando chi mi cita evidentemente NON ha ben compreso i temi espressi nel post, vuoi per non approfondita conoscenza della materia, vuoi per pura grossolanità). Quello che non pensavo è che questo blog potesse finire citato in un testo legato ad un ambito universitario.

01 aprile 2010

Addio, _Tarbosaurus bataar_. Benvenuto, _Tyrannosaurus rex_!


 Dobbiamo abituarci all'idea che molte concezioni apparentemente "inviolabili" della paleontologia sono invece delle visioni miopi e distorte, viziate da un'ignoranza in ambiti fondamentali della paleobiologia dei dinosauri. Nuovi studi recenti, infatti, hanno aperto scenari e squarci da punti di vista prima ritenuti impensabili. Uno di questi è dato dalla analisi delle fasi di crescita nei dinosauri, e dalla scoperta che questi animali avevano modelli di sviluppo individuale molto particolari, che comportavano spesso una radicale trasformazione dell'anatomia dal giovane all'adulto. Se unite queste nuove tecniche con spettacolari scoperte come quella che sto per descrivere, il risultato è rivoluzionario.