La rete è bizzarra, e spesso spiazzante.
Si può fare una ricerca in rete e trovare con la stessa facilità un articolo in .pdf sulla osteologia del cranio di Citipati o una pagina di.... Aaaaaaghhhhh!... Wikipedia sul medesimo theropode (lascio al lettore indovinare qualle dei due link aprirei), oppure una pagina ancora meno scientifica in cui si perpetuano concezioni obsolete vecchie di decenni (purtoppo è così...).
So che i contenuti di Theropoda.blogspot sono citati (a volte in modo corretto, altre volte a sproposito o in modo grossolano) da altri siti e pagine in rete. Ciò mi lusinga, e a volte sconcerta (ad esempio, quando chi mi cita evidentemente NON ha ben compreso i temi espressi nel post, vuoi per non approfondita conoscenza della materia, vuoi per pura grossolanità). Quello che non pensavo è che questo blog potesse finire citato in un testo legato ad un ambito universitario.
Ammetto che non so se il file che sto citando sia una dispensa creata da un docente oppure sia una ricerca/tesina scritta da uno studente (lo stile propenderebbe per la seconda versione, se non altro per l'abuso di citazioni di... Aaaaaaaaggghhhh!... Wikipedia, cosa che, a mio avviso, sarebbe da evitare in ricerche universitarie, per limitare la citazione esclusivamente a testi pubblicati veri e propri). In ogni caso, si tratta di un'opera molto recente (dato che cita Tawa, pubblicato pochi mesi fa), nella quale è citato il sottoscritto vostro blogger A. Cau. La menzione del sottoscritto, che ho scovato da google alla voce "Arctometatarso", è una vera e propria citazione di un mio post: infatti, ho riconosciuto subito che erano parole mie (insomma, ognuno di noi ha uno stile di scrittura, e lo riconosce automaticamente). Difatti, la frase è tratta da un vecchio post sull'arctometatarso (scritto nella settimana in cui ero a Milano a studiare Enantiophoenix), e, per fortuna, è comunque accompagnata da un link al mio blog. Confrontate il testo qui sotto, tratto dal pdf scaricato in rete, con il mio post originale (del 2008).
La condizione arctometatarsale dei Coelurosauria è formata da un insieme di apomorfie metatarsali parzialmente indipendenti: 1) allungamento allometrico dei metatarsi, 2) riduzione della superficie prossimale del 3° metatarsale, 3) assottigliamento medio laterale della metà prossimale del 3° metatarsale, 4) espansione estensoria della regione prossimale del 2° e 4° metatarsale, 5) espansione medio laterale del bordo estensorio della metà distale del 3° metatarsale, 6) contatto parziale dei margini flessori delle metà distali del 2° e 4° metatarsale. L’ipotesi di Holtz (1995) di un’origine unica dell’arctometatarso si è dimostrata errata, infatti nella versione più derivata, è comparsa indipendentemente in Tyrannosauridae, Ornithomimidae, Elmisauridae (= Caenagnathidae, parafiletici), Avimimus, Mononykinae, e nei Troodontidae derivati. L’arctometatarso si evolse solo nei celurosauri probabilmente perché, secondo Cau, si ha una sinapomorfia dei tetanuri, cioè la compressione della superficie prossimale del 3° metatarsale (assente nei ceratosauri e in altri teropodi basali, i quali invece tendono ad espandere la superficie prossimale del 3° metatarsale), che si accompagna alla stretta connessione distale del 2° e 4° metatarsale contro il 3°: negli altri tetanuri di taglia medio grande e specializzati in prede grandi, relativamente lente ma bellicose (sauropodi e thyreofori), il piede aveva una conformazione tipica dei saurischi basali, con il 2° e (soprattutto) il 4° metatarsale che divergono dal 3° per avere una maggiore superficie di appoggio e scarico del peso. Nei celurosauri, l’evoluzione di una taglia medio piccola permise di riacquistare il piede compatto dei loro antenati dinosauromorfi basali. La compresenza di queste due caratteristiche funse da base per l'exattamento dell'arcto-metatarso (Gould & Vrba, 1983).
A questo punto, però, mi chiedo: che validità ha una citazione da un blog? Ok, io scrivo le cose su Theropoda attenendomi rigorosamente alla letteratura scientifica, ma ho anche la tendenza a esprimere mie ipotesi, pensieri e suggestioni personali, che, per quanto possano essere motivati e corretti, spesso non sono stati revisionati da altri colleghi. Senza citare lo stra-abusato Majungasaurus anfibio (che ha ricevuto una interessante recensione sul mitico TetZoo... oltre a critiche bimbominkiesche altrove), ricordo a tutti che io non sono il papa (per chi crede nella sua infallibilità) e posso prendere abbagli, proporre bizzarrie o semplicemente, essere impreciso e sbagliare. Insomma, mi lusinga essere citato, ma sarebbe più corretto che chi mi cita si prendesse l'onere di controllare le opere da cui traggo i post, e di citare quelle invece che le mie parole. Finora, ho pubblicato articoli scientifici su un enantiornite, alcuni abelisauroidi e resti di theropodi dal Gondwana, quindi, per essere corretti, dovreste citarmi solo per quelle opere.
Theropoda è un blog scientifico quanto volete, ma non è un testo scientifico vero e proprio (e qui si torna alla solita questione che questo blog NON è una "wikipedia dei theropodi" dalla quale copiare liberamente informazioni per, ad esempio, libri divulgativi*, dato che questo blog è coperto da una licenza creativa).
*Ogni riferimento a persone realmente esistenti è puramente voluto.
Nelle pagine pdf di approfondimento del corso del professore universitario autore della citazione (tralscio citazioni e links, tanto la Madre delle Reti fagocita tutto e tutto non occulta) figura persino uno scontro "Tyrannosaurus vs. Diplodocus" (!) tratto da un testo di Michael A. Cluver pubblicato nel 1978 dal South African Museum e un glossario dallo storico (ma datato!!) dinosauria.com di Jeff Poling.
RispondiEliminaTanto valeva metterci anche un bel brano di Alan Charig (per il dibattito contemporaneo!) :-(
Sulle citazioni da blog in ambito di insegnamento penso che tutto sia lecito (previo contatto con l'autore, specie se sotto licenza CC); sulla piattaforma di scienceblogs esiste anche un sistema ("fake") di peer-review "postuma", nel senso che i bloggers revisionano e rivedono/correggono un testo "uffciale" appena pubblicato (ma allora è un commento, no?). Quando arriveremo al blog 3.0 g(e Theropoda e Tetrapod Zoology diventeranno peer-reviewed constant journals!) piccoli gruppi di savi-filosofi platonici (leggi: studiosi e ricercatori) in contatto telematico interdisciplinare (tipo via mailing list DML; diciamo 5 pers. x 5 blog se ognuno ha un blog, o 20 x 5 blogs se la cosa si fa più seria) convertirannno le loro conoscenze in revisione paritaria su brevi questioni, su post minimi e incentrati su questioni specifiche la cui finalità di natura più scientifica rispetto al resto del blog era già stata decisa dall'autore (e che deve fare apposita domanda). Un sigillo verrà apposto sulla notizia-post-ricerca che conterrà il doi e la si potrà citare ufficialmente.
Ora potete immaginare una DeLorian fiammeggiante per strada sparire con me sopra.
Leo
Vedo che il nostro geomitologo di fiducia è un adepto della Chiesa Taylorista di sua Sauropodezza, fautrice della elevazione dei blog scientifici alla dignità di pubblicazioni revisionate...
RispondiEliminaEbbene sì... Non mi dilungo (la carta stampata resterà comunque in auge ancora per un po', ma il processo nel Net è assai più rapido). Ad ogni modo, tenete a mente e non sottovalutate la fede del "true believer": Lunga vita alla vertebra dell'usignolo da 30 tonnellate (!), ma qui si sfora sull'ultrazionale e nel sauropodologico...lungi da me tale blasfemia.
RispondiEliminaLeo
Non so se l'asterisco era anche per me..ma mi visto che è l'argomento è stato oggetto di alcune mail tra di noi, vorrei proporre un ragionamento in proposito:
RispondiEliminasi può " copiare informazioni"? per me no.
Un informazione è un dato che viene pubblicato in modo che il lettore apprenda qualcosa.. allora non si potrebbe neanche leggere un pubblicazione e parlarne..visto che anche li " copio informazioni". Un conto è copiare una frase, uno stile, ma copiare un informazione cosa vuol dire?
se scrivo ( per esempio) che un animale è pescivoro perchè lo leggo sulla publicazione di un ricercatore allora copio informazioni? così la divulgazione, lo scambio di materiale, e la scienza non va più avanti...
Se citi una pubblicazione hai il DOVERE di citare la fonte, sennò è un plagio.
RispondiEliminaSe citi una frase da questo blog, devi mettere il nome dell'autore, la data e un riferimento bibliografico.
Se un animale è piscivoro, lo dici solo perché:
A.l'hai osservato e documentato tu di persona.
B.l'ha osservato un altro e l'ha pubblicato da qualche parte.
Nel secondo caso, DEVI citare l'autore della pubblicazione e menzionare la pubblicazione.
Se no, siamo tutti bravi a copia-incollare la roba altrui. Grazie, bella fregatura.
Ho per caso menzionato al fatto che uno deve o non deve citare l'autore? quando? dove? non ho mai menzionato tale questione..ovvio che devo citare la fonte, non era questo il mio discorso.
RispondiElimina"copiare liberamente informazioni"
liberamente vuol dire senza citazioni? allora no, non si può. Ma penso che la maggior parte della gente ( seria) sappia questa cosa, a meno che non abbia mai letto un libro serio o una pubblicazione seria ( in cui la bibliografia è sempre ben visibile)
Il mio discorso era sul valore della frase 2 copiare un informazion"..se io e te un giorno passeggiando ci scambiamo delle informazioni paleontologiche e poi le raccontiamo a qualcun'altro " copiamo informazioni"? allora staremo tutti in silenzio... ovvio che diro: " parlando con Cau mi ha detto che.." ma un conto è ripetere le stesse parole..un conto è divulgare un informazione.
Copiare = usare stesse parole
Informare / divulgare/ spiegare= esprimere lo stesso concetto con parole diverse, oppure esprimere un concetto ( presa visione dei dati) con parole proprie