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24 gennaio 2024

BILLY E IL CLONESAURO - EPISODIO 7 E 3/4

 

Il cameo di David Koepp in "Il Mondo Perduto - Jurassic Park" (1997) 

Dove saremmo noi paleontologi dei dinosauri se non esistesse il Sacro Franchise? Probabilmente nello stesso posto dove siamo ora, ma solamente un poco più sobri. In tempi non sospetti, moltissimi anni di internet fa, scrissi un post in cui consideravo il Franchise di Billy come una sorta di religione. Uno dei temi ricorrenti di questa religione è l'Eterno Ritorno del Franchise stesso, che si rigenera dalla propria combustione e risorge splendente come nel Primo Inarrivabile Unico Splendente Jurassic Park del 1993.

E come tutte le religioni, anche il Sacro Franchise è una macchina per fare soldi a spese della ingenuità dei fedeli. Beati i puri di cuore. Beati i fanciulli, perché a loro è destinato il Regno dei Cieli, il Paradiso che verrà e che riporterà tutto alla Purezza delle Origini.

Ecco, il rumor che circola su un fantomatico (ed a tratti imbarazzante) Episodio 7 del Franchise è esattamente questo, l'ennesima ripetizione del rito su cui si regge l'intera esalogia (prossima ettalogia): l'attesa per un Ritorno alle Origini. Non stupisce quindi che l'elemento più vistoso del nuovo rumor sia il ritorno dello sceneggiatore storico del Primo ed Unico Jurassic Park, David Koepp, sceneggiatore che fu anche l'autore dello script del secondo film (primo sequel, e quindi, sempre secondo la Legge di Decadimento Graduale del Franchise, il migliore seguito secondo tutti i parametri oggettivi).

Ci auguriamo che in questo Episodio VII, Koepp scriva anche un epico cameo per Trevorrow...

A differenza dei vari hater del Franchise, e a differenza dei vari hater di questo blog, io sarò felice per l'uscita di un prossimo film... nuovo materiale per post divertenti, meme ed allegre trollate varie. Perché questo è il Sacro Franchise: una minestra riscaldata vecchia 30 anni, sceneggiature beone adatte ai bambini, una macchina per fare soldi sfruttando il fanatismo dei devoti, ed un pretesto per noi saccenti snob antipatici senza cuore per fare pedanti annotazioni paleontologiche del tutto fuori luogo.

11 gennaio 2024

Tyrannolatria

(c) AMNH

 

Tyrannosaurus rex è l'unica specie di dinosauro, ed una delle pochissime nel regno animale, ad essere universalmente nota anche al grande pubblico con l'intero nome scientifico, sia col nome rex che col cognome Tyrannosaurus. Nessuno, a parte noi quattro paleontologi che ci occupiamo di questi fossili, dice mai "Triceratops prorsus" o "Diplodocus longus" quando menziona altri celebri dinosauri.

Tyrannosaurus rex è l'unico dinosauro ad avere un soprannome ufficiale, "T-Rex".

Tyrannosaurus rex è l'unico dinosauro ad aver ispirato il nome di una band musicale.

Tyrannosaurus rex è il più grande bipede di tutti i tempi.

Tyrannosaurus rex è il più grande predatore terrestre di tutti i tempi.

Tyrannosaurus rex aveva il morso più potente del regno animale. Più potente dello squalo. Più potente dell'alligatore.

Tyrannosaurus rex aveva una vista stereoscopica eccezionale, capace di cogliere dettagli a chilometri di distanza.

Tyrannosaurus rex aveva un olfatto eccezionale, grazie all'enorme sviluppo dei suoi bulbi olfattori.

Tyrannosaurus rex aveva lo stesso numero di neuroni telencefalici di una scimmia.

Tyrannosaurus rex occupava tutte le nicchie ecologiche predatorie del suo ecosistema.

Tyrannosaurus rex era più agile degli altri dinosauri carnivori giganti.

Tyrannosaurus rex aveva un tasso di crescita più rapido degli altri dinosauri carnivori giganti.

Tyrannosaurus rex aveva denti più grandi e spessi di quelli di ogni altro dinosauro.

Tyrannosaurus rex è stato il culmine dell'evoluzione dei tyrannosauridi, il più grande e l'ultimo dei grandi dinosauri predatori.

Tyrannosaurus rex poteva battere un campione olimpionico nella corsa.

Tyrannosaurus rex poteva generare una pressione con le mandibole pari al peso di un'automobile.

Tyrannosaurus rex è l'autore del coprolite più grande al mondo.

Tyrannosaurus rex è il predatore apicale definitivo.

Tyrannosaurus rex è "the Great One". Esso combina la taglia di un elefante africano e la velocità di una tigre con un'ineguagliabile potenza di fuoco.

Il T. rex è un mostro di dieci tonnellate, dalla faccia spaventosa ornato di cornetti e scaglie e di una striscia rossa davanti agli occhi. Il camuffamento verde e marrone screziato la fa sembrare un carro armato NATO in agguato nella boscaglia. All'improvviso lei ed il suo consorte si lanciano in una corsa al galoppo, spaventando il Triceratopo, simile al rinoceronte delle dimensioni di un elefante, in una fuga precipitosa al galoppo che espone le sue estremità posteriori sensibili agli attacchi, proprio come voleva il T. rex. Le mascelle lunghe un metro e mezzo e i denti da 7 pollici del tirannosauro aprono uno squarcio nel ventre dell'erbivoro, versandone una parte delle sue viscere umide sul terreno polveroso. Soddisfatto del suo lavoro, il T. rex trotterella lentamente fino a fermarsi.

MA BASTAAAA! 

Non se ne può più di tutta questa marea di superlativi! Ma cos'è tutta questa esaltazione fanatica per un taxon fossile?

Vi rendente conto che tutto quello che ho scritto sopra è basato su documenti reali, articoli tecnici, libri paleontologici, tutti infarciti di superlativi, comparazioni al limite del grottesco, analogie forzatamente iperboliche degne del più bimbominkia dei fanboy?

Ma perché non vogliamo ritornare dentro la scienza paleontologica e rimettere il taxon Tyrannosaurus rex sullo stesso piano ontologico di tutti gli altri taxa fossili? Non ci rendiamo conto che la idolatria di Tyrannosaurus, la sua elevazione allo status di super-eroe della Marvel, di icona pop e di Re dei Dinosauri ha ormai ammorbato le menti persino dei paleontologi, al punto che non sembra quasi possibile interpretare questo taxon con le medesime categorie con cui si analizza qualunque altro fossile? Possibile che non si riesca più ad uscire dalla dimensione mitica, dalla cortina di inevitabile eccezionalità, dallo status speciale dentro cui lo abbiamo infilato noi in cento anni di continua narrazione distorta?

Tyrannosaurus rex era un animale come qualunque altro. Come tutti gli animali, anche Tyrannosaurus aveva delle sue specializzazioni e peculiarità. Ma queste non sono "speciali", né richiedono narrazioni e interpretazioni speciali per essere comprese scientificamente. Perché non si riesce a fare a meno dei superlativi, degli aggettivi esaltanti, delle analogie ipertrofiche, delle comparazioni grottesche ed esagerate? Perché gli stessi paleontologi non riescono ad essere lucidi, oggettivi, imparziali e distaccati nell'analizzare questo taxon?

Perché una ipotesi paleoecologica come quella di Horner in merito allo status saprofago di Tyrannosaurus, ipotesi del tutto legittima (non importa se poi valida oppure no, resta il fatto che proporla è del tutto legittimo) che non avrebbe scandalizzato nessuno se fosse applicata a qualsiasi altro fossile, ha rischiato di trasformare Horner in una sorta di criminale bestemmiatore nemico pubblico numero uno agli occhi di orde di fanatici dinomaniaci? Perché ipotesi che ridimensionano l'eccezionalità dei Tyrannosaurus sul piano anatomico, locomotorio, ecologico generano sempre reazioni critiche del tutto spropositate, che non si osservano mai in centinaia di casi analoghi discussi per altre specie fossili?

Siamo tutti vittime di un culto non dichiarato, di una Tyrannolatria che impedisce di svelare la nudità del falso Re da noi stessi incoronato?