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01 ottobre 2020

Aprire le braccia come un dromaeosauride

Nandù e struzzo visti dal retro, con gli omeri orientati nella massima abduzione possibile. Questa postura è probabilmente un attributo di tutti i paraviani non-volatori, inclusi dromaeosauridi e troodontidi.


L'ala degli uccelli è un braccio dei theropodi mesozoici altamente specializzato per generare una spinta ascensionale e manovrare in volo. Pertanto, la orientazione e postura dell'ala moderna non rispecchiano fedelmente l'impianto originario delle forme non-volatrici, e prenderla come riferimento potrebbe quindi essere fuorviante per comprendere e ricostruire come gli antichi theropodi muovessero e orientassero le proprie braccia. In particolare, gli uccelli volatori hanno l'articolazione della spalla (glenoide) che è proiettata latero-dorsalmente al corpo, nei confronti della quale l'arto (a livello della testa dell'omero) scorre secondo un arco dorso-ventrale, producendo il battito alare. Gli scheletri articolati dei theropodi non-aviani mostrano che questa conformazione non era presente nei dinosauri non-volatori. La maggioranza delle specie ha il glenoide orientato posteroventralmente, mentre nei paraviani non-volatori (come i dromaeosauridi) la medesima articolazione è orientata lateralmente. In ambo i casi, l'omero non può generare un battito d'ala diretto dorsoventralmente. Novas et al. (2020) analizzano l'articolazione della spalla nei grandi uccelli non-volatori moderni, come struzzi e nandù, e notano che in questi uccelli la faccetta articolare e le ossa corrispondenti sono orientate in maniera molto simile a quello che si osserva nei paraviani non-volatori (come Buitreraptor) e nei primissimi aviali (incluso Archaeopteryx). Dato che i grandi uccelli corridori muovono il braccio secondo un arco anterolaterale-posteromediale (ovvero, spingono l'ala di lato in avanti o indietro contro il torace) ma non possono produrre una spinta dorsoventrale, gli autori concludono che anche i paraviani mesozoici inclusi i primi uccelli non fossero in grado di sbattere le ali secondo la direzione usata dagli uccelli volatori moderni.

Queste osservazioni quindi smentiscono l'idea di una postura delle braccia “da uccello volatore” nella maggioranza dei paraviani. Al tempo stesso, almeno per l'articolazione della spalla, è ragionevole usare i grandi uccelli corridori viventi come buon modello di riferimento per ricostruire le posture delle braccia in dromaeosauridi e troodontidi.


Bibliografia:

Novas F. et al. (2020). Pectoral girdle morphology in early-diverging paravians and living ratites: implications for the origin of flights. IN: Pennaraptoran theropod dinosaurs – Past progress and new frontiers. Bulletin of the American Museum of Natural History 440: 345-353.


7 commenti:

  1. E che ne è delle ipotesi di volo planato per Archaeopteryx?

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    1. Come discuto nel dettaglio nel Secondo Volume de La Rivoluzione Piumata (https://www.amazon.it/dp/B089HTQ2SW?ref_=pe_3052080_397514860) la questione del volo planato in Archaeopteryx e in generale nei primi avialiani è controversa. Io non vedo molto margine per un volo planato in quei paraviani, a meno che fossero in grado di assumere una postura del braccio che creasse un qualche "paracadute" rispetto al corpo in caduta.

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  2. E cosa ne pensi del capitolo 11 dello stesso volume? DeCecchi et al. (2020)"High Flyer or High Fashion? A Comparison of Flight Potential among Small-Bodied Paravians" IN: Pennaraptoran theropod dinosaurs – Past progress and new frontiers. Bulletin of the American Museum of Natural History 440: 295-320.

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    1. La domanda è un po' generica.
      Se alludi all'eventuale capacità di volo di Archaeopteryx, va notato che il modello usato dagli autori non considera l'eventuale orientazione e postura delle ali, ma solo parametri fisici e morfometrici.
      Sarei curioso di vedere il modello replicato ma con le limitazioni nell'orientazione degli arti.

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    2. La stessa cosa immagino valga per Microraptor.

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  3. ma non ha alcun senso che i paraviani sviluppassero ali cosi grandi, robuste, penne aerodinamiche e altri caratteri morfologici dedicati al volo neppure volare


    poi bisognerebbe vedere se tutti gli attuali uccelli in grado di volare (anche maldestramente) non hanno la posizione delle ali come i paraviani

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    1. Non sempre un organo si sviluppa per la funzione che gli osserviamo compiere oggi.

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