Il piede di theropode in ambra descritto da Xing et al. (2019). Notare la distribuzione del piumaggio (in marrone a destra) e delle squame sulle dita. |
Xing et al. (2019) descrivono l'ennesimo fossile eccezionale dai nuovi livelli ambriferi dal Cenomaniano della Birmania. L'esemplare in questo nuovo studio comprende due piccoli frammenti associati e probabilmente riferibili al medesimo individuo: parte di un piede e un frammento di piumaggio.
Il piede è la parte più informativa e meglio conservata: sia le ossa che il tegumento sono preservati in modo eccellente. Le ossa del piede includono la parte distale dei metatarsali e le dita corrispondenti. La combinazione di caratteri (quarto metatarsale gracile, alluce opponibile, secondo dito del piede robusto con ungueale molto sviluppato, falangi pre-ungueali allungate) permette di riferire l'esemplare ad Enantiornithes. Sebbene gli autori non si sbilanciano con l'attribuzione, il mix di caratteri pare unico (in particolare, nell'estremo allungamento della seconda falange del secondo dito), e quindi è ragionevole riferire l'esemplare ad una nuova specie. Appena avrò tempo inserirò l'esemplare nella mia matrice filogenetica.
Il tegumento è comunque il pezzo forte dell'esemplare. Il frammento privo di ossa presenta una serie di penne remiganti asimmetriche, che conferma l'attribuzione ad un aviale. Il tegumento del piede è molto complesso ed inatteso. Il piumaggio si estende lungo i metatarsi e continua nel terzo e quarto dito fino agli ungueali, mentre il primo e secondo dito sono ricoperti interamente di squamature, le quali (dettaglio molto interessante) sono a loro volta la base per una fitta serie di sottili filamenti. I filamenti che partono dalle squame sono molto radi e incolori, e gli autori notano che probabilmente sono impossibili da fossilizzare in contesti diversi dall'ambra. La base delle dita è invece ricoperta dalla "classica" scutellatura reticolata che troviamo nei polpastrelli aviani moderni.
Questo piccolo fossile conferma per l'ennesima volta quello che vado ripetendo da un decennio: la distribuzione delle piume e delle squame nei dinosauri è molto più complessa della piatta dicotomia "o squamato o piumato" che spesso si tende a usare nel parlare del tegumento dei dinosauri. Notare che la presenza di filamenti semplici ancorati alle squame sia analoga (omologa?) a quello che osserviamo nell'ornitischio Kulindadromeus, e ciò potrebbe essere un carattere generale dei dinosauri. Dato che i filamenti scutellari sono molto sottili, è probabile che fossilizzino solamente in contesti eccezionali come l'ambra. Pertanto, trovare fossili di pelle di dinosauro formata da un fitto reticolo di piccole squame non implica automaticamente l'assenza di filamento ancorato a tale squamatura (sì, sto parlando con voi, teorici del Tyrannosaurus squamato!).
Xing et al. (2019). A fully feathered enantiornithine foot and wing fragment preserved in mid-Cretaceous Burmese amber. Scientific Reports 9, Article number: 927.
Spinto dalla curiosità dopo aver letto questo post, ho cercato altro su Enantiornithes (che non conoscevo) ed ho trovato un post di qualche anno fa in cui dicevi che era ampiamente improbabile che animali di grosse dimensioni potessero rimanere intrappolati nell'ambra. Ora, non so quale sia la scala dell'immagine che hai allegato, ma sarei curioso di conoscerla e provare ad immaginare abbia potuto, magari trattandosi di un animale di una certa dimensione (nell'ordine di qualche kg di peso?), restare intrappolato nell'ambra. Inoltre, so che assieme al piede è stata rinvenuta parte di un'ala, ma ha tutta l'aria (come parte di un'ungueale della zampa) di esser stato tagliato via di netto. E qui sarei ancora più curioso di conoscere le condizioni originali del ritrovamento.
RispondiEliminaCiao!
Avevo dimenticato di includere la citazione bibliografica ed il link all'articolo (scaricabile free), così che chi è interessato può trovare là tutti i dettagli. Ora è nel post.
RispondiEliminaLa scala è 1 millimetro: si tratta di un animale molto piccolo, come difatti ci si aspetta da questi noduli di ambra. L'intero animale non doveve essere più grande di un passerotto, quindi una massa di qualche grammo.
L'ala preservata è solo un lembo di pelle e piume.