(Rough) Translator

01 luglio 2013

Errori tettonici a scala interstellare

Rappresentazione pittorica (astroarte?) di una delle Voyager (in viaggio...)
Le sonde Voyager sono, assieme alle cugine Pioneer 10 e 11, i manufatti umani più lontani dalla Terra esistenti. Lanciate più di 35 anni anni fa, esse sono attualmente in transito oltre i confini del Sistema Solare. Ricordo ancora l'enorme emozione quando da bambino, nell'agosto 1989, rimasi attaccato al televisore per vedere la diretta delle prime immagini inviate dalla Voyager 2 in transito presso Nettuno.
Nello spirito molto "anni '70" delle missioni Voyager, le sonde portano con sé un "messaggio di fratellanza", sotto forma di un disco d'oro nel quale sono incisi messaggi, immagini e suoni della Terra. Il disco, concepito da un team guidato da Carl Sagan, è ideato, in modo molto razionale e sofisticato (almeno, lo è per un Homo sapiens occidentale del XX secolo), per poter essere "interpretato" e "letto" da un'ipotetica intelligenza aliena che lo trovasse. 
Personalmente, ho sempre considerato l'idea di questo disco come la più costosa masturbazione della storia. Per quanto poetico, affascinante e suggestivo, il destino di questi dischi è quello di perdersi nel vuoto interstellare che separa il Sistema Solare dalle stelle più vicine (superabile dalle sonde in non meno di 50 mila anni: non pensiate che viaggino a velocità subluminari). La probabilità che tale manufatto sia rinvenuto e, sopratutto, "compreso" da altre intelligenze è minore della probabilità che io ho di baciare una attrice australiana (scelta a caso) semplicemente mettendo la testa fuori dalla finestra e protendendo le labbra verso sud-est in direzione dell'Australia.
Scorrendo le immagini che "otterreste" decodificando il disco, disponibili qui*, mi sono imbattuto in questa immagine:


Come tutte le immagini che formano la serie nel disco, anche questa presenta simboli che possono essere tradotti a partire dal disco stesso. In questo caso, i simboli numerici sono "spiegati" nelle prime immagini della serie. Per noi Homo sapiens, autori e fruitori dell'oggetto, tutto ciò è abbastanza comprensibile. Non è detto che così possa essere per altri esseri pensanti, dotati di differenti sistemi percettivi, differenti pattern simbolici, differenti sistemi concettuali.
Ad ogni modo, interpretare questi immagini non è del tutto immediato, nemmeno per un Homo sapiens occidentale del XXI secolo con discreta formazione scientifica, quale sono io.
Nella figura in alto, riconoscete, al centro, l'attuale disposizione dei continenti. La mano a destra (di tolkeniana memoria) è probabilmente un'indicazione per i lettori "non umani", per far capire che quella è la posizione dei continenti al momento del lancio della sonda.
Di fianco alla disposizione dei continenti è presente, a sinistra, un numero: 45000000000y, ovvero, 4 miliardi e mezzo di "y". Sono sicuro che la "y" indichi gli anni (years in inglese), specialmente perché la y è presente anche in altre immagini precedenti a questa lungo la serie del disco, associata ad alcune persone: esse sono indicate con la y ed un numero, il quale è molto consono alla loro probabile età in anni al momento della foto. La datazione, quindi, parte dall'origine della Terra (presunta ed approssimata): 4 miliardi e mezzo è proprio l'età "ufficiale" (molto approssimata) del nostro pianeta espressa in anni (attuali). L'immagine in basso mostra una disposizione dei continenti ipotetica, estrapolando nel futuro l'attuale trend del moto dei continenti, dedotto dall'attività tettonica globale. Il numero 45100000000y dice che quella disposizione è "stimata" tra 10 milioni di anni. A prima vista, mi pare un po' troppo differente dall'attuale per essere di "soli" 10 milioni di anni nel futuro. La frammentazione africana a livello della Rift Valley pare veramente avanzata... ad ogni modo, non ha molto senso disquisire su scenari di un futuro così lontano. Tuttavia, su questo dettaglio tornerò in seguito.
A generare questo post è invece l'immagine in alto, la prima disposizione continentale. 
La mia prima impressione, guardando l'immagine, fu che si riferisse al Triassico, ovvero 200 milioni di anni fa. La posizione dei continenti è molto "triassica". Tuttavia, 200 milioni di anni fa, scritto ponendo l'origine della cronologia a 4 miliardi e mezzo di anni fa, sarebbe 4300000000y, e non, come invece è indicato 1500000000y: tale valore equivale a 3 miliardi di anni fa!
Come spiegare questa discordanza?
Innanzitutto, attualmente non è possibile stabilire la posizione dei continenti di 3 miliardi di anni fa. E non lo era nemmeno nel 1977. I geologi discutono ancora sulle posizioni dei continenti di 600 milioni di anni fa, con varie versioni non tutte ugualmente supportate dalle prove geologiche e dalle simulazioni. In generale, le posizioni dei continenti "prima della Pangea" (ovvero, prima del Permiano) sono oggetto di controversie. Probabilmente, stimare le posizioni dei continenti oltre il miliardo di anni fa è privo di fondamento. A maggior ragione quelle di 3 miliardi di anni fa.
Ma, allora, da dove proviene l'idea di mettere Pangea a 3 miliardi di anni fa?
Qui chiedo soccorso agli amici geologi più ferrati in tettonica e in storia della tettonica. 
La mia interpretazione, comunque, combinando anche l'ultima immagine (quella ambientata tra 10 milioni di anni) è la seguente:
L'autore dell'immagine presume che prima della frammentazione della Pangea, questa sia rimasta (quasi) unita almeno da 3 miliardi di anni fa fino al Triassico. Ovvero, per 2 miliardi e 800 miliondi di anni, Pangea sarebbe rimasta "quasi" stabile, per poi iniziare a frammentarsi in seguito, fino ad oggi e anche in futuro. Siccome agli scienziati (specialmente se fisici) piace ipotizzare forze fisiche uniformi, per giustificare l'apparente "staticità" di Pangea per quasi 3 miliardi di anni, ma senza renderla anomala con la frammentazione degli ultimi 200 milioni di anni, essi potrebbero aver ipotizzato un'unica causa dei due fenomeni: una accelerazione del processo di espansione continentale a partire dai primordi della storia della Terra (quando l'espansione dei continenti viene assunta come nulla). Prendendo per buona questa interpretazione, si assume che in origine i continenti fossero fermi in Pangea, e per buona parte della sua storia questa ultima sarebbe stata caratterizzata da un'espansione quasi nulla, ma comunque, progressivamente crescente. Quindi, Pangea avrebbe avuto una espansione lentissima per 2 miliardi di anni, poi sempre più rapida, fino a diventare "palese" negli ultimi 200 milioni di anni. Ciò, estrapolandolo al futuro, spiegherebbe come mai anche la figura ambientata tra 10 milioni di anni sia così "eccessivamente" espansa a livello di posizioni continentali rispetto a quello che si osserva andando indietro di 10 milioni di anni: in futuro, sempre secondo questa interpretazione, l'espansione sarebbe maggiore che oggi.
Non sto sostendendo che questa sia un'ipotesi proposta negli anni '70, sto cercando di dare un senso alla figura... mettendomi nei panni di un alieno (con un po' di conoscenza sulla storia dei continenti terrestri...).
In ogni caso, qualunque sia la spiegazione, la figura in alto, risalente a 3 miliardi di anni fa, non ha alcun fondamento scientifico in base alle conoscenze attuali.

Speriamo quindi che gli alieni non imparino la tettonica terrestre da quel disco...


*Paradossalmente, è più probabile che gli alieni - a cui queste immagini sono rivolte - le vedano grazie ad una connessione wireless del 2013 piuttosto che trovando il disco lanciato nel 1977...

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