 |
| Frontali di Carcharodontosaurus (modificato da Brusatte e Sereno 2007), Eocarcharia (da Sereno e Brusatte 2008) e MPM 2594 (Da Cau et al. in press) in vista dorsale. I colori indicano le posizioni ed estensioni delle faccette articolari per prefrontale, lacrimale e postorbitale. Notare che MPM 2594 è simile a Eocarcharia per la posizione relativa delle faccette prefrontale e lacrimale. |
Un recente commento al precedente post solleva dubbi sulla validità tassonomica delle differenze tra MPM 2594 e i frontali di Carcharodontosaurus, sostenendo che esse rientrino nella variabilità intraspecifica osservata in altri theropodi fossili. Ovvero, che MPM 2594 può benissimo essere un esemplare di Carcharodontosaurus. Tuttavia, il commento ha evidenziato solamente caratteri quali il grado di ossificazione o la forma di processi, per i quali anche noi abbiamo riconosciuto una possible origine intraspecifica, mentre nel nostro articolo (Cau et al. in press) abbiamo menzionato anche caratteri quali la presenza e posizione di articolazioni, o lo sviluppo di creste o processi. In particolare, MPM 2594 presenta un duomo dorsale a livello della faccetta lacrimale (che ricorda gli abelisauridi come Aucasaurus) ma non presenta una cresta sagittale anterodorsale (mentre in Carcharodontosaurus, la zona omologa al duomo di MPM 2594 è concava, e la cresta sagittale è presente). A mio avviso, queste due differenza vanno oltre la variabilità intraspecifica.
Tuttavia, se non siete ancora convinti, ecco le prove più forti che MPM 2594 non è un Carcharodontosaurus:
Nei Carcharodontosaurinae (Carcharodontosaurus e Giganotosaurus), il prefrontale è vestigiale, fuso al lacrimale e articola in una fossetta ellittica posta sulla superficie laterale del frontale. Di fatto, non esiste una separazione tra le faccette prefrontale e lacrimale in questi taxa (Brusatte, pers. com.).
Al contrario, MPM 2594 presenta la faccetta prefrontale di forma triangolare ed orientata anteriormente (non lateralmente) e separata dal lacrimale da una netta cresta verticale. Da questo punto di vista, MPM 2594 è molto più simile a Eocarcharia: anche in quest'ultimo, il prefrontale è distinto dal lacrimale ed articola con una faccetta nel frontale diretta anteriormente.
Tra tutti i theropodi noti, non esiste una variabilità intraspecifica così alta (in cui faccette articolari cambiano forma e posizione) come quella tra MPM 2594 e i frontali di Carcharodontosaurus.
Pertanto, la morfologia di MPM 2594 è intermedia tra quella di Eocarcharia e Carcharodontosaurus (come risulta anche dall'analisi filogenetica) e non può essere interpretata come appartenente a Carcharodontosaurus. MPM 2594 è un taxon nuovo, distinto da quelli noti.
Bibliografia:
Brusatte, S.L. and Sereno, P.C. 2007. A new species of Carcharodontosaurus (Theropoda: Allosauroidea) from the Cenomanian of Niger. Journal of Vertebrate Paleontology 27: 902–917.
Cau A., Dalla Vecchia F.M., and Fabbri M. (2011)
Evidence of a new carcharodontosaurid from the Upper Cretaceous of Morocco.
Acta Palaeontologica Polonica (in press) doi: 10.4202/app.2011.0043.
Sereno, P.C. and Brusatte, S.L. 2008. Basal abelisaurid and carcharodontosaurid theropods from the Lower Cretaceous Elrhaz Formation of Niger. Acta Palaeontologica Polonica 53 (1): 15–46.
Una serie di post che ho letto con vivo interesse; in sostanza Carcharodontosaurinae annovera un nuovo taxon valido sia pure noto da un solo resto fossile ancora senza nome, il che implica una diversificazione del clade più ampia di quel che si potesse immaginare. Chissà quanti altri taxon restano ancora da scoprire, considerata anche la distribuzione spazio-temporale del clade.
RispondiEliminaA tuo parere potrebbero esserci anche altri Carcharodontosaurinae o forme affini più basali nella stessa Kem Kem formation?
Andrea Ubayy
Un paio di precisazioni:
RispondiElimina1- MPM 2594 non è un Carcharodontosaurinae ma un Carcharodontosauridae. La precisazione può sembrare leziosa, ma non lo è.
2- Non esiste una "Kem Kem Formation". "Kem Kem" è il nome di una regione del Marocco, al cui interno affiorano varie formazioni. Due di queste hanno resti di dinosauri.
Riguardo alla tua domanda, non so. Non conosciamo l'estensione precisa nel tempo degli affioramenti nel Kem Kem, quindi non si può speculare nulla.
Sono stati ritrovati molti resti di quella specifica zona cranica di Charcharodontosaurus?
RispondiEliminaSì, abbiamo la fortuna che è ben nota e descritta. Finora, ne sono stati trovati 3 esemplari (che non è poco in questi casi).
RispondiEliminaAllora non ci ssarebbero dubbi. Ma dato che i dati esposti paiono sostanzialmente chiari come mai avete preferito lasciare in nomenclatura aperta il reperto? Anche se è 'solo' un pezzetto, è comunque diverso da qualsiasi altro giusto?
RispondiEliminaDiciamo che non tutti i paleontologi condividono l'istituzionbe di specie da singoli pezzi (benché diagnostici). Per non creare polemiche, per ora resta senza nome.
RispondiEliminaHo letto con piacere il tuo articolo (e degli altri autori). E' molto chiaro e ho potuto apprezzarlo anche io.
RispondiEliminaHo trovato la sigla OTU (operation taxonomic unit). Mi puoi dire qualcosa in più sul significato?
In un altro articolo ho trovato la sigla cf. ( per es. Spinosaurus cf. S. aegyptiacus). Cosa significa?
Grazie, Diego. Tu sei un ottimo esempio di come anche un appassionato, se spinto dalla passione, può avvicinarsi alla scienza accademica senza troppi traumi.
RispondiEliminaUn OTU è qualunque cosa iclusa in un'analisi filogenetica. Una specie, un genere, un clade, oppure un singolo esemplare (come MPM 2594) può svolgere il ruolo di OTU. L'importante è che esso sia monofiletico.
"Cf." si usa quando si vuole attribuire un esemplare a una specie/genere anche se non si ha la certezza assoluta che esso sia proprio di quella specie o di un'altra molto prossima ma ancora sconosciuta.