(Rough) Translator

22 marzo 2019

My T. rex is hyper than yours


Uno dei primi esemplari di T. rex, AMNH 5027 nel 1960 (fonte)


Tyrannosaurus rex è sicuramente il dinosauro più famoso, chiacchierato e abusato.
Le enormi dimensioni che questo theropode raggiungeva da adulto sono un catalizzatore di attenzione e curiosità. 
Persons et al. (2019) descrivono un esemplare adulto di Tyrannosaurus di grandi dimensioni, scoperto nel 1991, e lo confrontando sia con gli altri grandi esemplari di Tyrannosaurus, sia con altri theropodi giganti.
Lo studio è un'occasione per chiarire alcuni punti fondametali di qualsiasi discorso sulle dimensioni nei dinosauri giganti.

La massa è il solo parametro oggettivo per confrontare le dimensioni.
Spesso, il criterio per confrontare le dimensioni dei grandi theropodi è considerando la lunghezza dell'animale. Tuttavia, animali di proporzioni differenti possono avere la stessa lunghezza. Ad esempio, gli esemplari noti di Coelophysis e quelli di Deinonychus rientrano nel medesimo range di lunghezza, ma questi due taxa hanno proporzioni differenti, con il primo relativamente più basso e affusolato del secondo. Confrontare le loro lunghezze è quindi fuorviante, perché i due animali non hanno quasi alcun altro carattere in comune (se confrontati con la variabilità nei theropodi).
Lo stesso argomento è valido per qualsiasi elemento osseo singolo che vogliamo confrontare. La variabilità dentro le popolazioni difatti rende illusorio usare uno o pochi parametri misurabili come soluzione di discussioni dimensionali a livello di specie.
Il solo parametro oggettivo singolo per confrontare due animali è la massa corporea.
Tuttavia, persino in animali viventi, il confronto della massa è fuorviante, e spesso impossibile da determinare. Il corpo va pesato vivo? Oppure morto ma appena abbattuto? Il cadavere fresco? Oppure è meglio lasciarlo disidratare? Vedrete che pesare uno stesso animale in queste differenti condizioni produrrà diversi valori della massa. Ma nel caso dei fossili, la questione diventa persino più nebulosa, perchè:

La massa di un animale estinto è sempre una stima indiretta, suscettibile di revisione.
Non abbiamo i corpi dei dinosauri estinti. Abbiamo solo gli scheletri (e spesso incompleti). Pertanto, e tutti se ne facciano una ragione, non potremo mai fare delle valide comparazioni.
Possiamo solo stimare la massa con qualche metodo indiretto. Ed ogni metodo ha i suoi limiti e difetti. Una curva basata su un singolo elemento osseo è vincolata al campione usato per determinarla, e comunque tale stima ricade nel problema citato prima, ovvero, il rischio di usare un elemento anatomico molto variabile che non è molto valido come indicatore della dimensione corporea. Una ricostruzione volumetrica, per quanto accurata, è troppo "soggettiva" ed arbitraria, troppo vincolata al gusto "artistico" del ricostruttore, per essere un criterio oggettivo ripetibile. E spesso, richiede troppo tempo e lavoro per essere usata su un ampio campione di esemplari.

La massa stimata di un animale estinto dipende dalla completezza dell'esemplare.
L'ultimo commento ci porta anche al principale vincolo della documentazione fossile: tanto più frammentario è l'esemplare e tanto meno attendibile la stima dimensionale. Chi vi spaccia masse al kg per Tyrannosaurus vi sta prendendo in giro, oppure non sa di cosa parla.

La probabilità di trovare esemplari di dimensioni eccezionali è un compromesso tra abbondanza e preservazione.
Inoltre, anche ammettendo di avere un esemplare completo, non sappiamo quanto l'individuo in questione è rappresentativo della popolazione e della specie di appartenenza. Anche in questo caso, la variabilità nella popolazione può essere molto ampia, nel caso di specie con dimorfismi sessuali, grande diversità nelle dimensioni tra giovane e adulto (ovvero, in tutti i grandi dinosauri), modelli di crescita (per cui le dimensioni non aumentano in modo progressivo e lineare nel tempo), allometrie (per cui a diverse dimensioni lo stesso animale ha proporzioni corporee differenti).
A tutto questo, si aggiunge il classico fattore preservazionale, che influenza qualsiasi campionamento nei fossili: ovvero, che a differenti dimensioni, stili di vita, ambienti e proporzioni corporee risulta un diverso tasso di preservazione. Ad esempio, i grandi dinosauri fossilizzano più facilmente (ovvero, è più difficile che siano distrutti dalla decomposizione e dalla fossilizzazione), ma spesso sono i più rari nella popolazione, specialmente se la mortalità giovanile è alta.
Pertanto, aver trovato un singolo individuo può dirci poco sulle dimensioni tipiche della sua specie. 

Abbiamo molti più esemplari di Tyrannosaurus rispetto alle altre specie giganti.
Il numero di Tyrannosaurus adulti discretamente preservati è di circa una ventina. A parte Allosaurus, nessun altro grande theropode ha così tanti esemplari preservati. In base a tutti i discorsi elencati sopra, capite quindi che solo questi due taxa hanno sufficiente campionamento per poter essere analizzati in modo decente sul piano delle dimensioni. Non abbiamo abbastanza megalosauridi, spinosauridi e carcharodontosauridi per fare dei confronti significativi con Tyrannosaurus. Anche in questo caso, si può confrontare i fossili a disposizione, ma chi può escludere che avendo anche 20 Giganotosaurus non risulti un individuo più grande di ogni altro theropode? Le leggi della statistica sono implacabili: con così pochi esemplari per specie, c'è poco da dire in modo serio relativamente alle loro dimensioni effettive e relative.

Ah, stavo dimenticando: forse state ancora aspettando di sapere quanto sia grande il nuovo T. rex di Persons et al. (2019): praticamente è grande come "Sue" (se confrontiamo le ossa singole, in alcuni casi uno è più grande dell'altro, in altre vale il contrario, sempre con un range di differenza del 5-10%), anche se appare relativamente più massiccio a livello di bacino e femore, cosa che suggerisce un maggiore carico di massa. Questo può indicare una massa in vita maggiore, ma tutto dipende da quale metodo è usato per la stima, dal margine di incertezza della stima e sopratutto da quanto sia significativa tale differenza. 

Lo so, il post è una mezza trollata, ma lo è anche l'articolo che descrive l'esemplare come se fosse eccezionalmente grande mentre è grande come Sue. Quando si tratta di Tyrannosaurus rex siamo tutti più tolleranti verso le trollate...

Bibliografia:
Persons WS IV, et al. 2019. An Older and Exceptionally Large Adult Specimen of Tyrannosaurus rex. The Anatomical Record (in press) doi:10.1002/ar.24118

3 commenti:

  1. In merito al tuo primo punto, ho sempre trovato un po' fuorviante l'affermazione "la balenottera azzurra è il più grande animale mai esistito" perché si basa SOLO sulla massa, e visto che la balena vive in mare fare un paragone con altri animali (e dunque terrestri) risulta un po' ingenuo a parer mio. Se metti un Argentinosaurus a fianco di una balena il primo risulterà sicuramente il più grande o quantomento imponente ad occhio, però se li metti su una bilancia è il contrario. Quindi volevo sapere la tua opinione in merito.

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    Risposte
    1. La massa non è il peso.
      Una balenottera non pesa dato che galleggia, ma la sua massa è senza dubbio maggiore di quella di qualsiasi altro animale noto, passato e presente.
      Un grande titanosauro non è imponente rispetto ad una balenottera, dato che è lungo più o meno lo stesso ma è in proporzione tutto collo e coda...

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    2. Si mi viene da dire "pesare" per abitudine.

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