Ieri mattina, mi sono imbattuto in una vecchia lampada di
ottone che emergeva dalla sabbia della spiaggia. L’ho presa in mano, e
istintivamente sono stato preso dal desiderio di spolverarla. Con mio grande
sbigottimento, dalla lampada è emerso un enorme eunuco blu con accento
mediorientale, il quale si è presentato come “genio della lampada”. Egli mi ha
offerto la possibilità di esprimere un desiderio, ed io, ovviamente, sebbene
tentato di chiedere un assegno da 100 milioni di euro, ho poi chiesto un
lagerstatte a theropodi del Giurassico nell’Appennino settentrionale.
Subito dopo, però, mi sono reso conto che, sì, ok, il
lagerstatte dei nostri sogni è sicuramente bello, ma in realtà avevo almeno una
decina di quesiti più urgenti che avrei desiderato fossero risolti. Non potendo
più chiedere altri desideri al genio, li elencherò brevemente in questo post.
Perché solo i neornithi (=Aves sensu stricto)
sopravvivono all’estinzione della fine del Cretacico?
I dinosauri si estinguono alla fine del Mesozoico. A parte
gli uccelli. Ma non tutti gli uccelli sopravvivono. Ad esempio, gli
enantiornithi, così abbondanti e di successo nel Cretacico, non sono arrivati
al Cenozoico. Eppure, a prima vista non paiono tanto diversi dagli uccelli
moderni (in realtà, le differenze ci sono, ma come inserirle nella discussione
sulla loro estinzione?), quindi non è chiaro come mai i primi persistano e i
secondi no. Qualsiasi sia la serie di fattori che portano all’estinzione di
quasi tutti i dinosauri, perché un singolo clade di aviali persistette
nonostante la completa scomparsa di tutti gli altri uccelli?
Balaur: dromaeosauride, uccello, o altro?
Questa è una mia vecchia ossessione. Per quanto abbia
persino pubblicato un articolo tecnico che discute nel dettaglio questo tema, e
sostenga che l’ipotesi “aviale” sia migliore dell’ipotesi “dromeosauride”, la
mia speranza è che sia trovato qualche altro esemplare, possibilmente con resti
del cranio. Solo questo chiuderebbe definitivamente la diatriba.
Cosa diavolo è Chilesaurus?
Tra tutti i dinosauri bizzarri scoperti di recente, Chilesaurus
è il più enigmatico. La sua collocazione in Dinosauria produce molta omoplasia
qualunque sia la posizione scelta. Auguriamoci che prossimamente sia pubblicata
una dettagliata osteologia degli esemplari noti di questo stranissimo
dinosauro. E che sia scoperto qualche altro “chilesauride” che funga da
collegamento evolutivo con qualche clade.
Qual è l’immediato sister-group di Theropoda (ovvero, Saurischia
vs Ornithoscelida)?
In parte collegata alla precedente questione, è la
controversia su quale sia la topologia basale di Dinosauria, che, tradotto
nella mia lingua, si traduce con: “i theropodi sono imparentati più
strettamente coi sauropodomorfi o con gli ornithischi”? Potrebbe anche esserlo
ad ugual misura con entrambi (ovvero, vince la terza opzione, Phytodinosauria).
Quanti spinosauridi coesistono nel Cenomaniano del Nord
Africa?
I dinosauri dell’Africa sono tra i più enigmatici e
affascinanti. Purtroppo, quasi sempre noti a partire da resti isolati e
controversi. In particolare, la mancanza di elementi sovrapponibili tra i vari
spinosauri trovati nel Kem Kem rende difficile concludere quanti taxa siano
rappresentati in quell’assemblaggio fossilifero. Nello specifico, i fossili
marocchini sono la medesima specie di quelli egiziani? Sigilmassasaurus
è “Spinosaurus B”? E “Spinosaurus C” è Spinosaurus aegyptiacus? Sono
tutti la stessa specie? Solo nuovi scheletri ed una migliore risoluzione
stratigrafica in Nord Africa possono risolvere la questione.
Spinosaurus quanto era adattato alla vita
acquatica?
In parte collegata alla questione precedente, è la
discussione su quale sia l’anatomia e la ecomorfologia di Spinosaurus,
in particolare l’esemplare molto controverso descritto alcuni anni fa e trovato
in Marocco. Spinosaurus era bipede obbligato o facoltativo, quadrupede
di necessità, tripode di compromesso, semiacquatico, pienamente terrestre,
nuotatore più o meno efficiente? Un vero groviglio di questioni, anche queste
in larga parte irrisolte a causa della frammentarietà dei resti a disposizione.
Dove si collocano i “bahariasauridi”?
Anche questo tema è in parte legato alla completezza del
record fossile africano, sebbene la recente scoperta di Gualicho ed il
suo probabile sinonimo Aoniraptor, entrambi in Patagonia, abbia portato
positive informazioni per il più misterioso dei cladi di Theropoda, i “bahariasauridi”.
In attesa della descrizione ufficiale di Deltadromeus, anche qui non
possiamo fare altro che arrovellarci sulle omoplasie di questi grandi theropodi
gracili, potenzialmente affini agli elafrosaurini, ai tyrannosauroidi, ai
carcharodontosauri o chissà a chi altro ancora…
Dove si collocano i megaraptori?
Altro clade enigmatico e forse legato ai bahariasauridi,
sono i megaraptori. Sono allosauroidi convergenti con i coelurosauri, oppure
tyrannosauroidi basali? Oppure anche in questo caso risulteranno fuori dagli
schemi consolidati? In questo caso, il problema non è di preservazione (abbiamo
buoni resti di questi theropodi) ma di metodo filogenetico: occorre una
dettagliata filogenesi alla scala di tutto Theropoda per testare simultaneamente
tutte le opzioni in gioco.
Dove si collocano gli scansoriopterygidi?
Discorso analogo, ma ristretto ai coelurosauri, è dato dagli
scansoriopterygidi. In attesa di scoprire qualche scheletro abbastanza completo
che non sia compresso su un singolo piano di fossilizzazione, questi aberranti
micro-theropodi potenzialmente dotati di patagio mostrano uno sconcertante mix
di caratteri: un cranio da oviraptorosauro basale con un corpo vagamente simile
agli aviali. Attendiamo la Stele di Rosetta dei pennaraptori…
I theropodi giganti erano piumati?
Infine, il più commerciale dei quesiti: il T-Rex era
piumato o squamato? In questo caso, la questione è squisitamente
tafonomica: per avere traccia della pelle occorre una combinazione peculiare di
condizioni deposizionali. Cambiate le condizioni e cambierà il tipo di
preservazione. Fintanto che non avremo un campione ampio di casistiche, sarà
difficile interpretare il record fossile della pelle nei dinosauri. E leggere
in modo “letterale” i fossili noti è potenzialmente fuorviante (ed ingenuo). Le
micro-squamature rinvenute in potenziali impronte di lembi di pelle in alcuni
tyrannosauridi non sono sufficienti per escludere il piumaggio in questi
animali, anche perché è difficile confrontare queste impronte con la pelle di
animali attuali: nessun animale piumato pesa varie tonnellate, e nessun animale
squamato di grandi dimensioni mostra una micro-texture irregolare come quella
presente in quei fossili. Cosa stiamo osservando? Ed una volta concluso quale
fosse il tegumento dei tyrannosauridi, cosa possiamo dire degli altri grandi
theropodi?
definitivamente. sei il mio idolo
RispondiEliminaMa perche non si cerca un lavoro vero signor Cau?
RispondiEliminaAlessandro Nembri
Non ho bisogno di un lavoro vero, ho 100 milioni di euro.
EliminaPS: si faccia una risata, le fa solo bene.
:-)
Studiare reperti fossili non è un lavoro? Questa mi mancava ...
EliminaGiuseppe B.
We need a complete scansoriopterygid in amber!
RispondiEliminaA bahariasaurid in amber ;-)
EliminaGreat list! I've come up with a few focusing on the crown group...
RispondiElimina1. How many neornithine lineages crossed the K-Pg?
2. How are the major neoavian groups related?
3. Where are the Cretaceous paleognaths?
4. Were telluravians ancestrally raptorial?
5. What are pelagornithids?
1. And how many survived today?
Elimina2. This is science fiction.
3. Somewhere in Maastrichtian Gondwana?
4. Assuming telluravian monophyly... (I mean, see point 2).
5. Ichthyornithiforms... :-P