In una famosa scena
iniziale di Jurassic Park (1993), veniamo introdotti in un sito di
scavo molto di fantasia, nel quale alcuni paleontologi hanno appena
estratto - in modo brutale e sconsiderato - un theropode dal
sedimento sabbioso (ogni volta che rivedo la scena, quando uno dei
paleontologi infila letteralmente la mano dentro la finestra
antorbitale per rimuovere la sabbia, grido dal dolore...), mentre
altri, sotto un estemporaneo gabbiotto montato sul sito, stanno
visionando da uno schermo collegato ad un computer, la scansione di
un altro scheletro ancora dentro il sedimento. Fa ridere pensare che
con un non ben precisato super-generatore portatile di radiazioni
(raggi X?) o di onde acustiche, un altrettanto non ben specificato
rilevatore delle onde emesse (collocato... sotto il fossile non
ancora scavato?) e, sopratutto, un personal computer del 1993 si
potesse generare, rilevare e analizzare in pochi secondi l'enorme
mole di informazioni necessarie per elaborare l'immagine che appare
sullo schermo...
Ma, Andrea, quello è
solo un film! Se per vedere il film accetti la clonazione dall'ambra,
puoi anche sospendere l'incredulità nei confronti di queste
tecnologie di indagine paleontologica!
Sì, hai ragione, voce
fuori campo, ed in effetti non era per sbeffeggiare quel baracchino
per scansioni sul campo che ho scritto il post. Invece, vi parlo di
quello che appare nel video, elaborato dal baracchino.
Come ci spiega la
paleobotanica Ellie Sattler:
"contrazioni
post-mortem dei legamenti posteriori del collo: un Velociraptor?"
L'immagine infatti mostra
chiaramente un dromaeosauride, adagiato sul fianco destro, e con il
collo esteso, ovvero, piegato all'indietro, perché soggetto a
contrazioni post-mortem dei legamenti posteriori del collo (il
termine tecnico è "postura opistotonica"). Ed, in effetti,
quello che appare nel video è proprio un Velociraptor.
A ben guardare, infatti, è chiaramente riconoscibile (almeno ai
theropodologi come me) che quello che appare nello schermo non è un
esemplare a caso, bensì MPC D-100/25, famoso con il soprannome del
"Velociraptor combattente"
della famosa coppia fossile Velociraptor-Protoceratops.
Quindi,
la dottoressa Sattler ha ragione: è un Velociraptor
in postura opistotonica. Eppure, c'è qualcosa che non mi torna...
Andiamo
a rivedere MPC D-100/25. Il fossile (quello vero) non è preservato
in postura opistotonica. Anzi, non può né potrebbe esserlo (come
spiego sotto)!
Innanzitutto,
basta confrontare la foto della schermata in Jurassic Park con quella
dell'esemplare originale, per vedere che i due scheletri sono
praticamente identici, tranne che nella postura del collo e della
testa. L'animale mostrato nel film ha il collo esteso, ma non
iper-esteso, nel senso che la base del collo è parallela al dorso,
ed è solo la sua parte anteriore che si estende (si piega
all'indietro). La testa, curiosamente, non segue la curvatura
anteriore del collo ed è parallela al torace, con la mandibola
aperta. L'esemplare originale, invece, ha il collo a "S",
non è quindi iper-esteso, e la testa è a sua volta flessa
ventralmente e parallela al collo, con le mandibole serrate.
Confronto
tra il Velociraptor
nella schermata in Jurassic Park e MPC D-100/25: i due esemplari
sono identici tranne che nella inclinazione di collo (freccia bianca)
e testa (freccia rossa) rispetto al resto del corpo.
Prima
di tornare al Velociraptor
mostrato nel film, una breve spiegazione tafonomica del perché MPC
D-100/25 non potrebbe avere il collo in postura opistotonica: le
contrazioni post-mortem e la postura opistotonica si verificano in
carcasse immerse in acqua, mentre quelle esposte all'aria e soggette
a disseccamento tendono ad incurvare e flettere il collo
(Lingham-Soliar 2016). Dato che MPC D-100/25 è preservato in
sedimento sabbioso (il sedimento è interpretato come una duna
fossile), è chiaro che fu soggetta a disidratazione e disseccamento
e non fu immersa in acqua. Interessante che in esemplari di moa
mummificati, il collo assuma la postura a "S" come in MPC
D-100/25 (Carpenter 2000). Al contrario, la postura opistotonica è
tipica dei theropodi fossilizzati in ambiente lacustrino o lagunare
(come gli olotipi di Scipionyx
e Sinosauropteryx).
E
così, ci troviamo nella paradossale situazione che per la scena
dello scavo in Jurassic Park, abbiamo fossili estratti da sabbie,
fossili visualizzati utilizzando fossili estratti da sabbie (MPC
D-100/25) ma che poi, per esigenze sceniche, siano ritoccati
graficamente per simulare una postura opistonica.
Quindi,
concludendo, in Jurassic Park vediamo una versione ritoccata di MPC
D-100/25, con la testa rigirata per simulare in modo più drammatico
una contrazione post-mortem dei legamenti del collo, nonostante che
le condizioni in cui quel fossile si formò non potrebbero
permetterlo.
La
Sattler, comunque, è promossa: ha ragione, quello che sta vedendo è
un (falso) Velociraptor
(con il collo ritoccato per smentire il sedimento dal quale qualche
minuto prima avevano estratto un altro Velociraptor)
con (false) contrazioni post-mortem.
Bibliografia:
Carpenter
K., 2000 - Evidence of Predatory Behavior by Carnivorous Dinosaurs.
Gaia 15:135-144.
Lingham-Soliar
T. 2016 - Experiments on ostrich decomposition and opisthotonus with
implications for theropod dinosaurs. Journal of Zoology
doi:10.1111/jzo.12345.
Questo post mi demoralizzato e accontentato. Demoralizzato perché sapevo, e sbagliavo, che la posizione opistotonica era dovuta all'essiccamento dei tendini del collo in ambiente arido. Accontentato perché sono stato corretto
RispondiEliminaE' lecito chiedere se stai lavorando su un articolo che ha come argomento la tafonomia?
La tafonomia è sempre inclusa negli studi paleontologici, ma io non sono un tafonomo in senso stretto, quindi la risposta è sia sì che no.
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