Una delle parti più controverse delle
varie ricostruzioni di Spinosaurus è la posizione delle spine
neurali allungate illustrate da Stromer (1915). Tutti concordano che
queste spine neurali siano collocate nella parte post-cervicale della
serie, ma non tutti concordano se queste siano limitate alle vertebre
dorsali, se includano le vertebre sacrali ed eventualmente anche le
prime vertebre caudali. Nella recente ricostruzione di Ibrahim et al.
(2014) le spine neurali allungate di Stromer (1915) sono posizionate
nella regione toracica, seguendo la ricostruzione originaria di
Stromer. In base a questa ricostruzione, il punto più elevato delle
spine neurali sarebbe nella parte intermedia-posteriore della regione
presacrale. Le spine neurali post-cervicali della serie olotipica di
Stromer (1915) sono nominate “c”, “d”, “e”, “f”, “g”,
“h” ed “i”.
Le prime tre sono inclinate anteriormente,
rispettivamente di circa 65°, 67° e 68° (misura dell'angolo
formato dal punto medio dell'apice con la fossa infradiapofiseale in
vista laterale). Queste spine aumentano in altezza progressiva. Tale
progressione è molto precisa, al punto che se i tre archi neurali
sono allineati ed articolati, descrivono una serie di triangoli
sovrapposti aventi un apice in comune e i lati opposti a quel vertice
paralleli tra loro.
Questa elegante geometria mi induce
spontaneamente una domanda: e se questa geometria fosse la chiave per
collocare le altre spine neurali? Ovvero, se le prime tre vertebre
dorsali seguono questa geometria, in cui altezza ed inclinazione
delle spine è regolare, potrebbe questa medesima geometria predire
la posizione delle altre spine, conoscendone altezza e/o
inclinazione?
Anche solo per curiosità, proviamo ad applicare questa ipotesi.
L'inclinazione delle prime tre spine è
descritta approssimativamente dalla seguente formula:
I = 1.5 X + 65
I è l'inclinazione della
spina, X è la posizione della vertebra relativamente alla prima
dorsale.
Risolvendo questa formula rispetto
all'inclinazione, abbiamo:
X = (I-65)/1.5
Questa seconda formula
predice la posizione della vertebra rispetto alla prima dorsale,
conoscendo l'inclinazione.
Applicando la formula per le
altre quattro vertebre di Stromer (1915) abbiamo che:
La vertebra “f” ha la
spina neurale inclinata di circa 82°, quindi risulta distante 11
posizioni dalla prima dorsale, quindi è l'undicesima dorsale.
La vertebra “g” ha la
spina neurale inclinata di circa 80°, quindi risulta distante 10
posizioni dalla prima dorsale, quindi è la decima dorsale.
(Queste due vertebre hanno inclinazioni molto simili e potrebbero
eventualmente scambiarsi di posizione senza alterare il risultato).
La vertebra “h” ha la
spina neurale inclinata di circa 77°, quindi risulta distante 8
posizioni dalla prima dorsale, quindi è l'ottava dorsale.
La vertebra “i” ha la
spina neurale inclinata di circa 96°, quindi risulta distante 20
posizioni dalla prima dorsale, quindi è la prima caudale.
Graficamente, risulta così:
Un risultato molto
interessante è che se imponiamo alla formula di predire in quale
posizione è collocata la vertebra avente la spina neurale
perfettamente verticale (ovvero, con un angolo di 90°) otteniamo la
terza sacrale, ovvero esattamente il centro del sacro e del bacino,
che è il punto di massimo scarico della forza peso. Questo risultato
avvalorerebbe l'idea che l'inclinazione delle spine sia legata a
motivi biomeccanici (in particolare, la direzione delle principali
forze muscolari deputate al mantenimento della postura bipede).
Ma nella ricostruzione di Ibraim et al. la vertebra "i" non c'è o l'hanno messa nella serie toracica?
RispondiEliminaCristoforo
Tutte le vertebre di Stromer (1915) sono collocate nella serie toracica.
EliminaMa dunque non ci sono caratteri per poter distinguere una vertebra toracica da una caudale? Quella vertebra che Stromer ha collocato nel tratto toracico può appartenere a quello caudale?
EliminaCristoforo
Ci sono. Ma la descrizione di Stromer (1915) lascia margini di incertezza, dato che le vertebre non sono tutte complete. http://theropoda.blogspot.it/2008/12/misteriosi-giganti-del-sahara-quarta.html
EliminaChe ne pensi, ancora troppo mammalocentrico? http://nerdist.com/is-this-what-tyrannosaurus-rex-really-sound-like/
RispondiEliminaGiulio
Ma alle dorsali 10 e 11 manca la parte superiore?
RispondiEliminaI certainly agree with this interpretation (for the reasons you wrote up here, and in posts you and Jaime Headden have written in the past).
RispondiEliminaNon so' se tu abbia conoscenze di ingegneria perché quello che stai ipotizzando per il dorso dello spinosauro (o degli spinosauri) è una struttura conosciuta come ponte strallato; serve a concentrare su una colonna centraleil peso del ponte tramite una serie di cavi diagonali, nello spinosauro in questo modo il peso verrebbe concentrato sulle spine delle vertebre sacrali (che dovrebbero essere più robuste delle altre) è da li scaricato sulle zampe posteriori.
RispondiEliminaComplimenti con questa ipotesi sei riuscito a spiegare sia la funzione della "vela" sia le vertebre apparentemente sottodimensionate (non ci giriamo intorno aveva si un corpo insolitamente leggero ma era pur sempre un bipede di oltre 10 metri con una distanza fra la testa e le zampe che moltiplicava il peso che avrebbero dovuto sostenere le ultime vertebre dorsali),con quella struttura sulla schiena il peso che le vertebre dovrebbero sostenere sarebbe ben poco.
Alessio Urbanelli
Grazie per l'informazione. Non sapevo esistesse il termine ingegneristico, ma sospettavo da tempo che ci fosse qualcosa di analogo per spiegare meccanicamente questa struttura. Un'idea iniziale la proposi anche in un vecchio post: http://theropoda.blogspot.it/2013/12/ingegneria-di-un-gigante.html
Elimina