Alifanov e Saveliev (2015) descrivono i
resti frammentari di un dinosauro di taglia medio-piccola dal
Giurassico Superiore di Kulinda (Siberia orientale), la medesima
località da cui proviene il neornithischio basale “squamato-piumato”
Kulindadromeus. I resti descritti includono la parte terminale
di un arto (metapodiali e falangi), che gli autori interpretano come
resti di una mano, ed alcune vertebre caudali. In entrambi i resti,
sono presenti tracce della scutellatura e squamatura della pelle.
Alifanov e Saveliev (2015) riferiscono questi resti ad un nuovo
theropode, Lepidocheirosaurus natalitis (letteralmente “il
rettile nuotatore con la mano squamata”) che collocano in
Ornithomimosauria come sister-group di Nqwebasaurus (ricordo
che questo genere si pronuncia schioccando la lingua prima di dire
“basaurus”, senza dire “Nqwe”) nella nuova famiglia
Nqwebasauridae.
L'ipotesi di un ornithomimosauro basale
dal Giurassico Superiore russo, con squamature sulla coda e sulle
mani, è molto intrigante. Putroppo, chiunque con un minimo di
competenza in dinosauri noterà subito che questa ipotesi è molto
probabilmente errata.
Questo post nasce da una conversazione
online avvenuta oggi tra me, Pascal Godefroit (che in quanto autore
dello studio su Kulindadromeus conosce
molto bene i fossili da Kulinda), Mickey Mortimer, Jaime
Headden e Thomas Holtz. Tutti concordiamo che:
– La “mano” di Lepidocheirosaurus
non mostra caratteristiche tipiche di una mano di theropode.
Secondo l'interpretazione di Alifanov e
Saveliev (2015), nel fossile è presente la parte distale del primo
metacarpale, la prima falange del primo dito e la parte prossimale
del primo ungueale (nell'immagine sotto, li ho colorati in verde); la
parte distale del secondo metacarpale, parte della prima falange ed
un frammento della seconda falange del secondo dito (li ho colorati
in blu); la parte distale del terzo metacarpale, la prima falange,
parte della seconda, l'intera terza falange ed il terzo ungueale (li
ho colorati in rosa). Il primo metacarpale non mostra la marcata
asimmetria tra i condili distali. Questo è bizzarro per un parente
prossimo di Nqwebasaurus, dato che in quel taxon la faccetta
distale del primo metacarpale è molto asimmetrica. La prima falange
del primo dito pare essere subeguale in lunghezza al primo
metacarpale, carattere molto raro in Theropoda, dove quella falange è
generalmente ben più lunga del primo metacarpale. Nel terzo dito, la
penultima falange è subeguale alla prima, carattere inusuale nei
theropodi dove, a parte alcune eccezioni, la penultima falange è ben
più lunga della prima.
A questo punto, potremmo ipotizzare che
Lepidocheirosaurus sia un bizzarro theropode con una mano
inusuale avente proporzioni peculiari. Questa ipotesi di per sé non
è impossibile, ma fa nascere un sospetto: come è sempre bene
ricordare, quando un fossile frammentario mostra una combinazione
bizzarra di caratteri ciò può indicare che stiamo interpretando in
modo errato un fossile “normale” che appare inusuale per via
della sua frammentarietà. In altri termini, se questa mano fosse
completa ed associata ad un braccio, non avrei problemi ad ammettere
che sia effettivamente bizzarra. Ma essendo incompleta e non
associabile ad un braccio, viene il sospetto che quella che stiamo
osservando non sia una mano, bensì un piede. Infatti, se rivalutiamo
tutte le ossa come falangi di un piede (piuttosto che metacarpali
frammentari e falangi di una mano, e quindi come il secondo, terzo e
quarto dito del piede), abbiamo proporzioni abbastanza “normali”
per un piede di un dinosauro bipede funzionalmente tridattilo
(theropode oppure ornithischio). Quindi, è una mano aberrante oppure
un piede?
Il mio istinto mi dice che è
probabilmente un piede “classico” di dinosauro bipede (forse
theropode ma più plausibilmente un ornithischio) che è stato
interpretato erroneamente come una mano “aberrante”.
A): I resti dell'arto di Lepidocheirosaurus. B): ricostruito come una mano. C): piede di Heterodontosaurus con indicate le parti corrispondenti in Lepidocheirosaurus. |
– Le vertebre caudali di
Lepidocheirosaurus hanno un comparabile sviluppo delle pre- e
post-zigapofisi (frecce verdi). Questo carattere è inusuale per un
theropode (in particolare, coelurosauro), nel quale le prezigapofisi
sono sempre ben più sviluppate delle postzigapofisi (frecce azzurre
nel disegno). Difatti, la morfologia in Lepidocheirosaurus è
molto più simile a quello che osserviamo negli ornithischi basali,
come Heterodontosaurus (frecce rosse).
Vertebre caudali di theropodi (frecce blu), Lepidocheirosaurus (freccie verdi) e Heterodontosaurus (frecce rosse). |
Pertanto, ci troviamo di fronte a due
alternative:
- Lepidocheirosaurus è un bizzarro coelurosauro con mani dalle proporzioni inusuali e con vertebre caudali che ricordano un ornithischio basale, e con sia le mani che la coda ricoperte da ampie squame.
- Lepidocheirosaurus non è un theropode, bensì un ornithischio basale. La “mano” è in realtà un piede, e le caudali sono tipiche caudali da ornithischio. Siccome la diagnosi di Lepidocheirosaurus è basata sulle caratteristiche inusuali della mano, se questa ultima non è altro che un piede, la diagnosi di questo taxon perde di validità (e con essa, lo stesso Lepidocheirosaurus).
La seconda ipotesi è più plausibile
perché non richiede di ipotizzare l'esistenza di un bizzarro
theropode con mani e coda squamata e vertebre caudali da
ornithischio, bensì un ornithischio basale bipede con mani e coda
squamate. Infatti, dato che nel sito di Kulinda abbiamo già (e
documentato da numerosi esemplari) un ornithischio basale con
squamatue della mano e della coda (Kulindadromeus) la seconda
ipotesi è perfettamente coerente con quanto già conosciamo dal
record fossile, e si risolve semplicemente riferendo
Lepidocheirosaurus a Kulindadromeus.
Conclusione: Lepidocheirosaurus
non esiste, e le ossa riferite a questo taxon sono resti di
Kulindadromeus.
Bibliografia:
Alifanov VR, Saveliev SV. 2015. The
Most Ancient Ornithomomisaur (Theropoda, Dinosauria) with Cover
Imprints from the Upper Cretaceous of Russia. Paleontological Journal
49: 636-650.
Does this mean you have a PDF of this paper, and if so, can you email a copy to me? Best wishes.
RispondiEliminaN.
The planet is full of Nick...
EliminaChe sia un piede di ornitischio lo spieghi in maniera decisamente esaustiva, ma per dire che sia un _Kulindadromeus_ e non un altro ornitischio (magari ignoto alla scienza) che linea di pensiero hai seguito?
RispondiEliminaE se fosse un ornitischio di un'altra specie il nome _Lepidocheirosaurus_ resterebbe velido, no? Dopo tutto la paleontologia abbonda di descrizioni rivelatasi sbagliate.
Valerio
Lepidocheirosaurus è diagnosticato da caratteri della mano. Il fossile è un piede... ergo, "Lepidocheirosaurus" è solo un nome senza nulla di reale associato. Non ha una diagnosi: non esiste. Inoltre, non ha caratteri diagnostici. Quindi è solo un Ornithischia indet. Siccome tutte le parti corrispondono a Kulindadromeus, non c'è motivo di riferirlo ad una seconda specie della quale non abbiamo caratteri diagnostici per distinguerla da Kulindadromeus.
RispondiEliminaStarò dicendo una sciocchezza, ma le "righine" visibili nel fossile appartengono a solchi di roccia tirata via o sono segni di proto-piume? Parlo di quelle appena sopra la falange III-1, quelle più in alto sono chiaramente visibili come solchi nella roccia, quindi non mi riferisco a quello. Cristian.
EliminaSono squame.
Eliminaanche sf e sv? sa ed sd le avevo interpretate così, mentre sv pensavo fosse roccia (anche per la posizione delle ossa)
EliminaEmiliano
I like your logic, demonstrated with evidence.
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