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10 giugno 2014

Il Cenacolo dei Deinonychus (di Loana Riboli) - Prima Parte: Prologo in Parole


La luce di un torrido sole tinge di azzurro ogni cosa, schiaccia le ombre al suolo, accende il verde scuro delle cicadee. Siamo ai margini di un'arida ansa ormai morta che si stacca dall'alveo di un torrente in secca. Il cielo, privo di nubi, da settimane non scarica pioggia.
L'aria del tardo mattino è ammorbata dall'acre tanfo di una carcassa ormai rinsecchita, l'ennesima vittima della stagionale penuria di acqua. E se per noi il pungente fetore della decomposizione è un deterrente che ci spingerebbe lontano, esso è invece un richiamo, tanto irresistibile quanto feroce, per tutti gli spazzini della regione. Ed in questa piana alluvionale dell'Aptiano nordamericano, il principale spazzino è un animale dai modi furtivi e nervosi, l'occhio rapace ed il verso ansimante che ricorda un cane malato. Facilmente riconoscibile per il piumaggio brunastro, più chiaro e maculato nel giovane, Deinonychus antirrhopus è un grosso paraviano dalla pessima nomea. Solito frequentatore delle carcasse, passa metà del tempo a dormire, il resto a lisciarsi le penne sporche di sangue ed interiora. Le poche occasioni in cui si imbatte in una carcassa decente, pensa solo ad ingozzarsi il più possibile. Un Deinonychus che si ciba, preso dalla frenesia del sangue, il gozzo dilatato, la testa proiettata verso l'alto a fauci spalancate, mentre cerca malamente di ingoiare un intero piede di ornithopode, è uno spettacolo a tratti deprimente, che mette a disagio l'osservatore. Il motivo di tanta frenesia è chiaro anche a chi non è pratico di questi theropodi: se un Deinonychus ha fiutato una carcassa, anche altri Deinonychus avranno colto il tanfo.
Deinonychus non ama i suoi simili, i suoi principali competitori.
Nel pieno della stagione secca, la competizione per le carcasse è la principale causa di morte tra questi theropodi. Durante la breve stagione delle pioggie, i Deinonychus sono soliti evitare i propri conspecifici, se non per accoppiarsi. Durante i periodi di abbondanza, questo animale è un timido cacciatore di piccoli vertebrati, come lepidosauri e mammaliformi, un predatore furtivo dall'indole solitaria, che ignora i propri simili. Durante la stagione secca, Deinonychus assume un comportamento più aggressivo e violento, quando è costretto dalla penuria di cibo (le sue prede abituali tendono ad estivare durante la stagione arida) a focalizzarsi sulle carcasse di dinosauro regolarmente falcidiati dalla siccità, e quindi, inevitabilmente, è costretto ad interagire con molti suoi simili.
Si riportano casi di dozzine e dozzine di Deinonychus, fino a quasi centinaia di esemplari, aggregati attorno alla carcassa di un sauropode. In questa orgia di penne e code, zampe artigliate e teste ansimanti, quelli non impegnati ad infilare la testa dentro il corpo del dinosauro morto erano intenti a soffiare contro un avversario, ad aprire le ali per apparire più grandi e minacciosi, oppure a sfuggire il calcio o il morso di un altro Deinonychus. In queste ammucchiate create dalla fame, la ferocia degli scontri per l'accesso alla carcassa finisce spesso in ferimenti gravi, se non nell'uccisione del contendente più debole, sovente un individuo giovane ed inesperto.
Un Deinonychus ucciso da altri Deinonychus può, a sua volta, diventare l'oggetto dello scontro tra altri Deinonychus, per accaparrarsi la carne fresca del loro simile, ben più appetitosa di un cadavere rinsecchito.

Continua...

27 commenti:

  1. Spero avremo la possibilità di ammirare il lavoro in questione quanto prima. A proposito, il lavoro alla base della cover del blog (di questo blog), è visionabile per intero da qualche parte? Ne ho visto un altro pezzetto da qualche parte, non ricordo dove, ma era ad una risoluzione assurdamente piccola. Purtroppo.

    Nico.

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  2. era da un po' che volevo chiederne notizie...
    Emiliano

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  3. Bel post, attendo con ansia il seguito! Ho un dubbio su una piccola parte:

    "aprire le ali per apparire più grandi e minacciosi"

    a proposito di questa frase, vorrei chiederti: cosa spinge te, o la paleoartista, a vedere delle ali negli arti anteriori di Deinonychus? Per quanto fossero pennute, a me sembra di vedere solo delle braccia robuste, dotate di mani artigliate e perfettamente funzionali. Considerando anche il fossile dei dinosauri combattenti, che dimostra che i dromaesauridi usavano le loro braccia, oltre che le loro gambe, per lottare e difendersi, nella rappresentazione di due Deinonychus in competizione non sarebbe meglio raffigurare i protagonisti nell'atto di afferrarsi a vicenda, piuttosto che in quello di sbattere le ali? In breve, va bene che Deinonychus è un paraviano, ma non è un antenato degli uccelli, perché cercare una mezza ala quando abbiamo un braccio intero?

    Il dubbio mi viene anche dalla lettura di Carpenter, 2002, Forelimb Biomechanics of Nonavian Theropod Dinosaurs in Predation, in cui le braccia di Deinonychus sono raffigurate come non sufficientemente flessibili da aprirsi come le ali di un uccello attuale ("Analysis of the joints of Deinonychus show that the forelimb could not fold avian fashion"), e sono descritte come quelle proprie di un "long armed grasper".

    Come sempre, buone cose e buon lavoro!

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    1. Sono arti anteriori con penne remiganti, li chiamo "ali". Che servano a volare o no, è irrilevante.
      Forse che l'arto anteriore di uno struzzo si chiama "braccio"?
      Mano di struzzo: http://img.photobucket.com/albums/v144/bitstream/ostrichclaws.png

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    2. vedo delle unghie o sbaglio? (l'immagine è un po' confusa e potrei interpretare male)
      Emiliano

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    3. Sì, sono quello che vedi.

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    4. grazie, non lo sapevo - davvero interessante, perchè certe cose non vengono mai dette? quando si parla di uccelli e dita con unghie ho sempre e solo sentito fare l'esempio dei giovani di 'Hoazin.
      io semplicemente non sapevo che fra gli aviali viventi ci fossero animali con ungueali sviluppati (d'accordo che sono un pozzo di ignoranza ..)
      Emiliano

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    5. Giusto, in effetti non chiamerei "braccio" l'arto anteriore di uno struzzo. Mi chiedo però se sia arbitrario decidere, a un certo punto dell'evoluzione dei theropodi, chiamare l'arto anteriore "ala" esclusivamente per la presenza delle remiganti (anche considerando che le ali di pipistrelli, pterosauri o insetti non hanno remiganti, e sono ali lo stesso, quello che le accomuna è di essere organi del volo...).
      Ma in realtà il problema definitorio non mi sembra così importante, il punto era: se Deinonychus non è un uccello e non è un antenato degli uccelli, se i suoi arti anteriori hanno una forma e una funzione diversa rispetto a quella degli uccelli attuali, per quale motivo con i suoi arti anteriori dovrebbe fare quello che fanno gli uccelli attuali (considerando anche che, stando a quello che Carpenter scrive e disegna, quel movimento non era fisicamente possibile per Deinonychus)?

      Non vorrei sembrare semplicemente critico, ho solo l'impressione che mi sfugga qualcosa di importante.

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    6. @Roberto:"Mi chiedo però se sia arbitrario decidere, a un certo punto

      dell'evoluzione dei theropodi, chiamare l'arto anteriore "ala" esclusivamente per

      la presenza delle remiganti (anche considerando che le ali di pipistrelli,

      pterosauri o insetti non hanno remiganti, e sono ali lo stesso, quello che le

      accomuna è di essere organi del volo...)."

      Ogni termine è arbitrario. Anche chiamarlo "braccio" è arbitrario. In ogni caso,

      mi pare che tu stia cavillando eccessivamente per un termine. Ho scritto "ala" nel

      post perché in quell'immagine la parola "ala" era più idonea all'immagine che

      volevo dare. Avessi scritto "aprire le braccia" non avrebbe reso quello che volevo

      scrivere. Il post non è un trattato di anatomia morfofunzionale dell'arto

      anteriore...

      @Roberto: "se Deinonychus non è un uccello e non è un antenato degli uccelli, se i

      suoi arti anteriori hanno una forma e una funzione diversa rispetto a quella degli

      uccelli attuali, per quale motivo con i suoi arti anteriori dovrebbe fare quello

      che fanno gli uccelli attuali (considerando anche che, stando a quello che

      Carpenter scrive e disegna, quel movimento non era fisicamente possibile per

      Deinonychus)? "

      Qui c'è un tipico errore logico che incontro in molti online. Parti da premesse in

      parte corrette ed in parte prive di fondamento per derivare una conclusione vaga e

      comunque non legata direttamente alle premesse.
      Il fatto che Deinonychus non sia un antenato degli uccelli è un'affermazione

      filogenetica. Concludere che i suoi arti non possano fare certe cose è

      un'affermazione funzionale. Le due frasi non sono necessariamente legate.

      La tua frase "i suoi arti anteriori hanno una forma e una funzione diversa

      rispetto a quella degli uccelli attuali" è vaga e non necessariamente corretta. La

      forma degli arti di Deinonychus è più simile a quella di un uccello che a quella

      di un coccodrillo, varano, uomo o canguro. In ogni caso, la "forma e funzione"

      nell'arto anteriore degli uccelli moderni varia da quella dei pinguini a quella

      degli albatri a quella dei colibri a quella dei pavoni... sfido a trovare un

      tratto che li accomuni e che non sia presente anche in Deinonychus.

      In ogni caso "aprire le ali" non implica qualcosa come "abdurre ed elevare l'omero

      oltre il livello del glenoide" come un aquila, quindi non capisco dove tu ti

      faccia dei problemi. Deinonychus poteva aptire le ali nella misura consentita

      dalle sue articolazioni, non era un'apertura tale da essere usata per lo stemma di

      una nazione, ma nondimeno era un'apertura che aumentava la silhouette per incutere

      timore in un avversario.

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    7. "In ogni caso "aprire le ali" non implica qualcosa come "abdurre ed elevare l'omero

      oltre il livello del glenoide" come un aquila, quindi non capisco dove tu ti

      faccia dei problemi."

      Ah, chiaro, allora mi sa che avevo frainteso questo passaggio. Scusa la noia sul termine "ala", il mio dubbio era più sulla forma e la funzione dell'arto.
      Mi sento però di accettare la sfida: si tratti di pinguini, albatri, colibrì o pavoni, l'ala è un organo necessario nella locomozione, a differenza che in Deinonychus. Certo, così torneremmo agli struzzi, ma almeno nemmeno in loro l'ala e la mano sono usati nella prensione, come in Deinonychus, che poi era il punto del mio primo commento: un piccolo fastidio per le rappresentazioni in cui i tutti maniraptori, invece di afferrare prede e rivali, vengono appiattiti sul solo clade degli uccelli attuali, in un certo senso tarpando loro le ali.

      Grazie per la risposta esauriente comunque, i dubbi sono tutti chiariti :)

      Buone cose!

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    8. @Roberto: "Mi sento però di accettare la sfida: si tratti di pinguini, albatri, colibrì o pavoni, l'ala è un organo necessario nella locomozione, a differenza che in Deinonychus. Certo, così torneremmo agli struzzi, ma almeno nemmeno in loro l'ala e la mano sono usati nella prensione, come in Deinonychus,"

      Molti rapaci quando calano sulla preda la trattengono a terra usando le ali: quella è prensione ed uso dell'ala nella predazione. Ho visto passeri lottare tra loro avvinghiandosi usando le ali per trattenersi. Le oche sono capaci di tirare "schiaffi" con le ali.
      Ad ogni modo, come fai a dire "come Deinonychus"? Hai visto un Deinonychus vivo, conosci lo spettro comportamentale di un fossile?


      @Roberto: "che poi era il punto del mio primo commento: un piccolo fastidio per le rappresentazioni in cui i tutti maniraptori, invece di afferrare prede e rivali, vengono appiattiti sul solo clade degli uccelli attuali, in un certo senso tarpando loro le ali."

      Alla fine, quindi, tutto il fastidio per l'uso di una parola deriva da una tua personale preferenza iconografica? In ogni caso, anche gli uccelli afferrano "prede e rivali" usando le ali, quindi tutto il tuo discorso si basa solo sulla tua ignoranza della complessità comportamentale degli uccelli, sommata ad una preferenza iconografica obsoleta per i non-uccelli. Forse dovresti riflettere più sui fossili reali ed osservare gli animali viventi e farti meno paranoie sulle iconografie.

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    9. Ho detto "come Deinonychus" facendo riferimento allo studio di Carpenter, che lo descrive come un "grasper". Ciò detto, ho visto video di diversi combattimenti e atti di predazione di uccelli, ma non avevo mai notato questo uso delle ali, a parte gli schiaffi delle oche, grazie per l'informazione. Ci sono per caso articoli scientifici che puoi suggerirmi per colmare l'ignoranza sul modo in cui gli uccelli usano le ali al di là della locomozione?

      Buone cose!

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  4. Ecco, Andrea, dacci una risposta delle tue, che 'sta cosa mi uccide dalla curiosità. Magari sarà solo speculazione o qualcosa poco più di una ipotesi, ma ogni volta riesci sempre a non cadere nel banale e ad essere davvero istruttivo.

    Nico.

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  5. Sfuggire ai calci di altri Deinonychus, eh? Dici qualcosa in stile Casuarius?

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  6. Sarà, ma io immagino Deinonychus così:

    https://www.google.it/search?q=Bearded+Vulture+(&es_sm=93&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ei=2IGXU-KwOYyd7QbS3YCwCw&ved=0CAgQ_AUoAQ&biw=1366&bih=600#q=Bearded+Vulture&tbm=isch

    Pippo

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  7. Ciao, perdona la domanda un po' fuori tema, ma proprio ora ho letto che in realtà, al contrario di come mostrano gli pseudo-documentari in CGI ed i "libri sui dinosauri (ne ho un paio di quando ero un pargolo)" sulla fauna terrestre del tardo Cretaceo, non esistevano dromeosauri al fianco di Tyrannosaurus, tanto per dirne uno, sino alla scoperta di Acheroraptor.

    L'ho letto su un sito che non è gestito da gente "del mestiere", e che riporta solo articoli di fonti esterne, e quindi... nulla, mi volevo togliere questo dubbio. E' vera come cosa?

    Ancora Pippo.

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    1. http://theropoda.blogspot.it/2013/11/acheroraptor-temertyorum-un.html

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    2. Grazie per aver risposto lo stesso, ma avevo trovato l'articolo sul questo blog proprio dopo il commento, solo che poi si era fatto troppo tardi per scriverlo. Anzi, ad un certo punto mi son ritrovato chino sulla tastiera dalla stanchezza.

      Comunque, come scrive l'anonimo senza firma e tenendo conto del tuo ultimo commento, anche per i calci di Deinonychus hai usato semplice immaginazione o sei andato vicino a qualcosa come Casuarius? Ho visto alcuni filmati di un Casuario che attacca delle persone (uno, addirittura, pareva frustrato, arrabbiato, nervoso o che, e calciava degli alberi in maniera impressionante). Sarò stato sciocco, ma lì c'ho visto un dromeosauro.

      Pippo.

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  8. So che i tuoi post sono sempre basati su dati e mai su speculazione. Hai fatto un'eccezione per la descrizione del colore del piumaggio e per il verso "cane malato" o ci sono articoli scientifici che ne parlano? Per la maculazione del piumaggio dei giovani ti sei basato sui giovani dei cervi?
    Grazie in anticipo se vorrai soddisfare queste curiosità. Complimenti a Loana Riboli per il quadro

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    1. Libera immaginazione. Ho solo voluto uscire dagli stereotipati Billy-&-Cloneraptor.

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  9. Ragazzi, beccatevi questa: http://www.youtube.com/watch?v=l-f8PbLbIXc

    E. Longo.

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  10. Curiosità (domanda molto gonza): come mai hai scartato l'ipotesi della brontofagia?

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    1. La brontofagia nei dromaeosauri nacque quando era necessario spiegare

      l'abbattimento di un Tenontosaurus adulto da parte di un Deinonychus senza

      implicare al tempo stesso caccia sociale.
      Tuttavia, come ho spiegato in un post, dato che uno dei due siti a Tenontosaurus

      +Deinonychus abbiamo decine di Tenontosaurus morti, allora diventa assurdo

      ipotizzare la brontofagia dato che tale moria si spiega con la siccità. Pertanto,

      se un sito non richiede la brontofagia, nemmeno il primo sito a Tenontosaurus

      +Deinonychus richiede necessariamente la brontofagia.
      Deinonychus che si comporta da predatore di prede medio-piccole e spazzino diventa

      una spiegazione molto più semplice e realistica.

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    2. Si ricordo quegli articoli, li ho riletti di recente sul kindle. Chiaro. A questo punto però cade anche l'analogia artiglio/dente a sciabola di smilodon?
      Te lo chiedo perché ho di recente riletto il tuo post dedicato al morso di questo theropode, con una stima che ne sottolinea l'incredibile potenza (seppur occasionale ma che comunque fa pensare a uno standard comunque notevole). Oltre a questo, Deinonychus ha degli arti anteriori ben sviluppati e verosimilmente coinvolti nella predazione. Con un morso e arti anteriori così ben "armati" che senso ha aver adattato un artiglio (forse inizialmente predisposto alla semplice arrampicata, da quello che ho letto nel libro di Martyniuk riguardo le forme più basali di dromaeosauri) alla predazione quando ha già strumenti di morte efficienti per sopraffare prede medio-piccole anche senza?

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    3. Smilodon è stato rinvenuto in due bonebed assieme a molti Tenontosaurus? Non generalizziamo.
      La stima del morso di Deinonychus è basata su tracce di denti su ossa, ma l'autore di quei morsi è incerto. Fu attribuito a Deinonychus in quanto theropode più abbondante in quelle formazioni e con quella dentatura, ma di recente è noto anche un tyrannosauroide da quelle zone, quindi potrebbe essere che la stima del morso non è relativa a Deinonychus ma ad un altro theropode.
      Fowler et al hanno mostrato come l'anatomia dei dromaeosauridi è compatibile con predazione di animali di dimensioni comparabili o inferiori: http://theropoda.blogspot.it/2011/12/de-raptoribus-fowler-et-al-2011.html

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    4. Il discorso "bonebed" l'avevo già accantonato. Non stavo associando la brontofagia a quel caso, ho solo ripreso l'esempio dello smilodon direttamente dal tuo post, credevo fosse evidente.
      Ad ogni modo il punto riguardante il morso cambia tutto. Il modello Raptor Prey Restraint acquista ancora più valore.

      Grazie

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