Le relazioni filogenetiche alla base di Paraves, ed in particolare la struttura della radice di Avialae (quella tradizionalmente considerata "l'origine degli uccelli"), sono temi tra i più affascinanti della theropodologia. La mia opinione personale, ma che penso altri condividano, è che siamo molto prossimi alla "base" della linea di Avialae. Il motivo è la grande incertezza che regna nella collocazione di alcuni nuovi theropodi scoperti nell'ultimo lustro, come Anchiornis, Xiaotingia, Pedopenna, gli scansoriopterygidi, oltre che lo stesso Archaeopteryx. Tutti questi fossili, di età Oxfordiana-Titoniana (Giurassico Superiore) sono morfologicamente molto simili (ad eccezione degli aberranti scansoriopterygidi, ma in quel caso, la loro aberrazione morfologica li rende di difficile interpretazione filetica), presentano un mix di caratteri che si ritrovano a volte nei deinonychosauri cretacici, a volte negli aviali cretacici, e sono tutti precedenti il record fossile dei "tipici" uccelli, dei "tipici" dromaeosauridi e dei "tipici" troodontidi". Questi fatti sono interpretabili ammettendo che essi siano tutti, in gradi da stabilire, molto prossimi alla base di Paraves (perlomeno, più di quanto lo siano le forme cretaciche), e quindi siano "ancora" poco differenziati rispetto alla condizione ancestrale dei gruppi "tipici". In breve, le loro somiglianze, dovute alla recente divergenza reciproca, mascherano le eventuali parentele con i gruppi successivi. Ad aggiungere incertezza è la solita, pervasiva (ma tanto adorabile!) omoplasia tipica dei theropodi.
Un nuovo taxon, squisitamente preservato, si aggiunge alla schiera dei paraviani basali giurassici. Godefroit et al. (2013) descrivono un nuovo theropode dal Giurassico Superiore cinese ed istituiscono Eosinopteryx brevipenna.
L'olotipo di Eosinopteryx è uno scheletro praticamente completo che comprende anche tracce del piumaggio. L'animale è lungo circa 30 cm, e potrebbe risultare immaturo, a giudicare dalle proporzioni del cranio e dalla sua relativa dimensione. Tuttavia, Godefroit et al. (2013) riportano estensiva ossificazione delle suture scheletriche, segno che l'animale non era giovanile al momento della morte. Il cranio corto e alto risulta vagamente intermedio tra Xiaotingia e gli oviraptorosauri. Nella morfologia postcraniale generale, Eosinopteryx è molto simile anche ad Anchiornis. La differenza più significativa è data dal piumaggio: Eosinopteryx mostra lunghe penne remiganti a vessillo simmetrico (come Anchiornis) sull'arto anteriore, mentre presenta solamente un piumaggio meno elaborato sulla coda e sugli arti posteriori. Il significato di questa combinazione di caratteri è difficile da stabilire, disponendo di un solo individuo. Si tratta di una ulteriore prova che l'esemplare era immaturo, dato che il piumaggio si elabora negli adulti? Potrebbe essere un carattere primitivo, e indicare che Eosinopteryx è molto più basale di quanto paia suggerire la sua somiglianza con gli altri paraviani? Ciò però contrasta con la presenza di timoniere negli oviraptorosauri: se Eosinopteryx fosse effettivamente basale anche rispetto agli oviraptorosauri, ciò implicherebbe che la morfologia "paraviana basale" sia molto più primitiva di quanto sia solitamente assunto. Non nego che ciò possa effettivamente risultare, ma per ora non è la spiegazione più parsimoniosa dei dati. L'analisi di Godefroit et al. (2013) colloca Eosinopteryx come sister-taxon di Anchiornis, con entrambi in posizione basale in Troodontidae. In base a questo risultato, quindi, il piumaggio di Eosinopteryx, assumendo che l'olotipo non sia immaturo, o non sia morto durante la muta del piumaggio e comunque rappresenti la condizione tipica della sua specie, sarebbe da interpretare come una forma di "riduzione" secondaria del piumaggio, in analogia con quanto accade con gli uccelli atteri che riducono la capacità alare. Tuttavia, tale ipotesi non spiega bene il perché ciò sia avvenuto sopratutto nel piumaggio caudale e della gamba, invece che nell'arto anteriore.
Io sono scettico sul risultato della loro analisi (da sottolineare che gli stessi autori lo considerano come preliminare), ma non mi dilungo ora sulle questioni di topologia e filogenesi dei paraviani (sarà un tema ampiamente discusso in futuro, cari lettori).
Nondimeno, questo squisito fossile dimostra che la relazioni filogenetiche all'intorno della base di Avialae, Deinonychosauria, e Paraves sono ancora molto incerte, nonostante che alcuni trend generali stiano emergendo.
Bibliografia:
With "near future", do you mean the 31st of January?
RispondiEliminaAnd did you get the images I sent you?
I do not know if they arrived in you mailbox.
(If you forgot, I am that enervating guy with the Triassic foot prints that show bristle-like integument)
Yes, I remember your email: sorry, I forgot to reply. The image is an interpretative drawing, thus I would prefer to see photos of the original specimen before commenting. Perhaps, what the authors considered tegument was instead a taphonomic artefact.
EliminaPiccole domande:
RispondiEliminaLe remiganti dell'olotipo non sono molto visibili come hanno fatto a capire se erano
a vessillo simmetrico?
Inoltre, questo tipo di remiganti è attribuibile ai Maniraptoriformes più basali?
Grazie.
Giulio.
Nella foto si vedono male, ma nelle informazioni supplementari dell'articolo sono mostrate in ingrandimento ed il vessillo è visibile.
EliminaPer ora, queste penne sono presenti solo in paraviani e oviraptorosauri. Negli altri maniraptoriformi di cui si conosca piumaggio, abbiamo solo prove dei rachidi ma non del vessillo.