I theropodi sono i dinosauri nettamente più abbondanti dei Letti del Kem Kem. Il perché di tale abbondanza non è stato chiarito. In parte, tale abbondanza può essere un artefatto della raccolta dei reperti, che ha privilegiato i theropodi a scapito di ornithischi e sauropodi; in parte è possibile che ciò rifletta la paleoecologia degli ambienti del Cretacico medio del Nordafrica. Significativo, a questo proposito, notare l’abbondanza dei fossili di pesci, in particolare dei grandi sarcopterigi, tipici abitanti di acque basse. Uno scenario possibile per l’ecosistema del Kem Kem dipinge un ambiente relativamente svantaggioso per i dinosauri vegetariani, con una catena alimentare relativamente breve che poggiava principalmente sui pesci, e sui predatori ittiofagi. Tuttavia, esistono evidenze di sauropodi (Rebbachisaurus, titanosauri ed una nuova forma in studio), e qualche evidenza di ornitischi. Quindi, a mio avviso, è prematuro giungere a conclusioni definitive sulla composizione e sulle relazioni trofiche dell’antico ecosistema del Kem Kem.
Limitandosi ai theropodi, Kemkemia rappresenta il primo taxon di taglia media al quale sia stato possibile attribuire un nome. Resti di theropodi di taglia media erano già noti nel Kem Kem, in particolare sotto forma di probabili abelisauroidi, ma non avevano potuto essere battezzati in quanto privi di caratteri diagnostici. Se futuri ritrovamenti stabiliranno che Kemkemia sia un abelisauroide (ipotesi che tenderei a sostenere, ma che non posso confermare con i soli dati attuali), è possibile che quei resti (in particolare di ossa craniche) vengano attribuiti a questo nuovo theropode. Altrimenti, nel caso Kemkemia non fosse un abelisauroide, avremmo la seconda specie di theropode di taglia media. Resti di theropodi di taglia ancora più piccola sono noti. Io stesso ho visionato del materiale che potrebbe appartenere a piccoli theropodi di struttura gracile, ma, data la frammentarietà dei resti, non è ancora possibile stabilire se siano adulti di specie di piccola taglia o forme giovanili di taxa di grandi dimensioni adulte.
Kemkemia auditorei dimostra che anche resti estremamente frammentari possono essere significativi per la comprensione di antichi mondi perduti. La fortuna ha voluto che ci imbattessimo in una vertebra caudale altamente apomorfica, dato che, generalmente, la maggioranza dei theropodi non ha caudali diagnostiche a livello di genere e specie. Ciò solleva la questione se, effettivamente, questo possa essere il destino futuro di Kemkemia auditorei quando scopriremo nuove specie, ovvero, che la morfologia apomorfica della sua coda non risulti più tipica solo di questo genere, ma bensì sia una caratteristica di un intero clade di livello superiore. Questo problema, in realtà, è secondario, e affligge tutti i fossili, non solo i frammentari. Più problematico sarebbe scoprire che la morfologia battezzata “Kemkemia auditorei” appartenga ad un altro theropode già noto dal Kem Kem. Tralasciamo per un attimo la differenza di taglia tra Kemkemia e gli altri taxa già noti dal Kem Kem. Dei tre theropodi noti nel Kem Kem, solo uno è noto anche da resti della coda: Deltadromeus. Gli altri due, Spinosaurus e Carcharodontosaurus, non hanno ancora resti delle vertebre caudali. Pertanto, esiste la possibilità che uno dei due possa essere il proprietario della coda battezzata “Kemkemia”, il quale decadrebbe quindi come nome valido. Come abbiamo discusso nell’articolo, io e Simone riteniamo poco probabile tale eventualità (sebbene non ci stupiremmo se venissimo smentiti da nuovi reperti): i tetanuri basali (come Spinosaurus e Carcharodontosaurus) hanno morfologie caudali differenti da MSNM V6408. Sia chiaro fin da ora, sono pienamente consapevole che ciò non dimostra automaticamente che essi non possano essere i proprietari di MSNM V6408! In particolare, data la morfologia aberrante almeno di Spinosaurus, non si può escludere che la sua coda terminasse con vertebre del tipo “Kemkemia”. Vedremo in futuro: qualunque sarà la verità, sarò felice di scoprirla. Anche nel caso Kemkemia risultasse essere una caudale di spinosaurino, l’importanza di questo bizzarro reperto non verrebbe meno.
Infine, per concludere la serie su Kemkemia, un grazie a tutti coloro che hanno parlato di Cau & Maganuco (2009) in rete! In una sola settimana sono state create sette pagine di Wikipedia, in ben sei lingue!
Bella serie di post. Spero che non sia "definitivamente" finita, e che nuove entusiasmanti notizie si aggiungano.
RispondiEliminaPurtroppo ciò che c'è in rete sull'ecosistema di Kem Kem è molto vicino allo stato dell'arte, speravo che mi avresti stupito con mirabolanti effetti speciali. (o sempre pensato che Kem Kem assomigliasse al bacino dell'Okavango, con una forte alternanza di umido e secco; e quindi con erbivori, ittivori, carnivori che si alternano nel tempo).
Un ultima cosa, c'è un ornitischio indeterminato a Kem Kem, è stato diagnosticato con certezza, oppure su resti frammentari, (es: denti da erbivoro), che in realtà potrebbero essere tutto, persino un teropode bizzaro, un neoceratosauride erbivoro?
Erodoto
A quanto so, gli ornithischi dal Kem Kem sono solo una serie di orme.
RispondiEliminaSo che ci sono nuovi studi in preparazione sui dinosauri di questa zona...
Wait for the papers...
C'è anche su DinoData:
RispondiEliminahttp://www.dinodata.org/index.php?option=com_content&task=view&id=10068&Itemid=103
Loana