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19 maggio 2015

I post di Billy ed il Clonesauro servono a fare audiance?

Un commentatore del blog criticava che:

"purtroppo il dottor Cau deve tenere alti gli ascolti e non sapendo cosa scrivere.....allora si attacca a Jurassic world."

e concludeva con:

"perciò basta...oppure continua almeno scrivi quattro cavolate contro il film...sennò che potresti scrivere dato che notizie serie non ne hai. Billy word blog chiamalo così."

Inutile dire che queste critiche sono ridicole dato che nessuno può impormi cosa posso o non posso scrivere nel mio blog. Ma non è di questo che voglio parlare qui, bensì analizzare questa critica, per vedere se, eventualmente, essa sia motivata.
Negli otto anni di vita di questo blog, ho pubblicato 1601 post. Di questi, 46 sono indicizzati come "Billy e il Clonesauro", e sono quelli che, evidentemente, il commentatore critico citava come prova che "notizie serie non ne hai" (come se io fossi obbligato a scrivere "notizie serie"... vabbè, tralasciamo questo aspetto demenziale).
In ogni caso, con 46 post su 1601, ovvero il 2.87% dei post, è ridicolo pensare che io scriva solamente post su Jurassic Park.
E le visite? Dopo tutto, il primo commento sostiene che io scriva i post su Jurassic Park perché essi "tengono alti gli ascolti". Se quella ipotesi fosse corretta, dovremmo avere un numero di visualizzazioni nei 46 post di Billy e il Clonesauro ben più alte del misero 2.87% che quei post rappresentano nella popolazione dei post del blog.

Innanzitutto, se guardo la classifica dei 10 post più visitati nella storia del blog, solo uno è relativo al Billy ed il Clonesauro, e risale a novembre del 2014, quindi non è nemmeno uno di quelli recenti.


Infine, utilizzando il contatore delle visite incorporato nel blog, risulta che ad oggi il blog ha ricevuto 1 milione e 644 mila e 533 visualizzazioni. Se sommiamo le visualizzazioni conteggiate nei 46 post indicizzati come "Billy ed il Clonesauro" ottengo 40721 visualizzazioni.

Dato che 40721 è pari al 2.47% di 1644533, un valore persino più basso del 2.87% relativo al numero di quei post rispetto al totale dei post, l'accusa del nostro commentatore è del tutto demolita alla radice.

18 commenti:

  1. Aggiungo un'altra cosa all'analisi: se avessi voluto incrementare il traffico al tuo blog con questi mezzucci, ed è una tecnica che usano tanti, ti sarebbe bastato citare questi film con il loro vero nome, perché da Google sarebbe certamente arrivato il grosso del traffico anche solo per le parole chiave di ricerca. Usando un nome fasullo, invece, rende chiaro l'intento che non si vuole in alcun modo usare la popolarità delle pellicole in questione

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  2. Io non voglio necessariamente prendere le parti di nessuno, ma mi viene da chiedermi una cosa: le persone che ti criticano perché "te la prendi" con JW nonostante sia solo un film, devono per forza farsi venire il fegato marcio per difendere una cosa che è solo un film?
    Non so se rendo l'idea....

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  3. Cau è questo che apprezzo tantissimo di te. I numeri ci vogliono, porca miseria. I numeri per demolire le idiozie.
    Simone: il fatto è che per i dinomaniaci Jurassic World non è "solo" un film. Questo è un commento più ultrazionale che da Theropoda, ma l'operazione nostalgia è riuscita così bene che, come diceva Giuseppe Mennella, le stesse persone che criticavano JP3 adesso hanno buttato fuori dalla finestra ogni senso critico pur di ancorarsi fortissimo all'idea che questo film sia la reincarnazione spirituale del primo, quando è solo lo stupro della sua memoria. Si sentono coinvolti come se fosse sotto attacco il primo film, che in genere è quello che viene idolatrato tantissimo. Sarebbe curioso indagare le cause psicologiche di questa identità fra primo e quarto film nella testa di certe persone. Di sicuro è profondamente irritante visto che Jurassic World pare essere un film brutto e posticcio perfino se tralasciamo i dinosauri da 1940...

    Gianmarco

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    1. Grazie Gianmarco.
      In realtà la mia era una domanda retorica.
      Ad ogni modo, se posso dirti la mia, ciò che rende JW atteso e amato quanto il primo è il lungo tempo che lo separa dai predecessori, soprattutto dopo la grande delusione del terzo. Questo film ripropone in chiave moderna la ricetta vincente del primo, ovvero il parco dei dinosauri, non più isole semi selvagge con dinosauri allo stato brado. Insomma, una rinascita della serie. Giusto per fare un paragone, è lo stesso concetto che fu alla base del grande successo (di pubblico) dell'ultimo godzilla.

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    2. Non so, il concetto alla base del Godzilla dell'anno scorso è completamente diverso rispetto a quello del precedente, dal momento che nell'ultimo film sia Godzilla che gli altri mostri sono rappresentati come forze naturali che gli umani non riescono nemmeno a scalfire, se non rischiando di distruggere loro stessi...

      Inoltre, l'ultimo Godzilla è BELLISSIMO.

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    3. Roberto, mi riferivo all'effetto nostalgia, unito alla delusione quasi unanime verso quello di emmerlich

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  4. Io credo che tu non debba dare spiegazioni a nessuno, il tuo blog parla da solo, per la tua rigorosità scientifica nell'analizzare i dati (non fanno una piega), per la quantità di informazioni che dai a noi seguitori, ecc...Ora, i post in questione, probabilmente il soggetto che ti ha tirato in ballo (per così dire eh...il blog è tuo, i post idem, credo che questo si è tirato in ballo da solo per fare lo splendido) si è soffermato a leggere il titolo e le prime quattro righe, tralasciando tutto il resto. Questo è il tipico esempio di chi è frustrato dal tuo ottimo lavoro. In ultimo, sono i numeri che parlano, è sempre stato così, tu ne hai...e in abbondanza, ovviamente sono il risultato di un instancabile lavoro che tu porti avanti da anni...il resto è aria fritta, come il nostro commentatore in questione!!!

    Mattia

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    1. Deformazione professionale: un ricercatore scientifico non deve limitarsi a esporre un argomento, ma deve dimostrarlo in base ai dati, possibilmente supportati da misurazioni. Le chiacchiere senza fondamento le lascio ad altri.

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  5. Stavo per rispondere grossomodo nella stessa maniera al commentatore che considerava questi post utili per generare maggiore traffico, ma mi sono trattenuto, non perché non sia consapevole che questo è uno dei blog scientifici più letti d'Italia, né perché ho dimenticato dibattiti molto più entusiasmanti su temi caldi della paleontologia, ma perché uno che la pensa in questo modo probabilmente pensa anche che qualsiasi dato sia falsificato e frutto di un gomblotto111!!!!!!111!11112!!!

    Insomma: Viva JW, e le skie kimike!

    Valerio

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    1. Valerio, chiunque tu sia meriti rispetto, ma quando scrivi anche tu roba come "gomblotto111!!!!!!111!11112!!! e le skie kimike!" meriteresti l'esilio perenne dalla Via Lattea. Insomma, qualcosa peggio dei fanatici della saga JP c'è, ovvero, l'uomo qualunque che ripete le cose del web a ruota. - Un abbraccio caloroso, riguardati. Franco.

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    2. ?

      Valerio

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  6. Seguo questo blog da un paio di mesi, per cui mi reputo parzialmente estraneo a buona parte della diatriba insorta a ritmi alterni negli anni tra le posizioni del dottor Cau e le orde di c.d. "dinomaniaci" che infestano qui e là la rete prediligendo gli spazi in cui si argomenta prevalentemente in merito a dinosauri e creature che la cultura mediatica tende a reputare cronologicamente affini.
    Con il seguente non miro ad attaccare alcuna parte; il mio commento vuole essere un'osservazione personale e neutrale, frutto di una volontà di esposizione ed espressione nel merito sorta piuttosto di recente.
    E' evidente come il titolo di ormai prossima uscita abbia strumentalizzato e faccia una leva pressante sull'elemento psicologico della nostalgia dei fanatici (oltre alla discutibile scelta di riproporre idealmente lo stesso tyrannosaurus apparso nel primo film, di cui mi pare si abbia già largamente discusso, giusto ieri ho avuto modo di vedere un video promozionale introdotto dalla voce, sapientemente (dolosamente?) orchestrata, del defunto Richard Attemborough... ergo, il fattore nostalgia, volenti o nolenti, c'è e lo si sta fomentando all'ingrasso). Quella che poteva essere una scusa pacifica si è, progressivamente, rivelata una spudorata offensiva ai danni degli studi tecnici sull'argomento, con le scoperte susseguitesi dalla fine degli anni '80 ad oggi accantonate, cestinate, arse al rogo come eresie contro la cultura delle masse fondata sui dogmi del grande schermo.
    E' chiaro e lampante che si tratta, in prima e ultima analisi, di un film, ma è altrettanto limpido il potenziale che questa operazione mediatica potrebbe avere (e, quasi sicuramente, avrà) agli occhi delle grandi masse, specie se ancora giovani, infanti, e quindi ben modellabili a caldo nelle idee e nei ricordi, nei quali si anniderà ancora una volta il fattore nostalgico forgiando individui ridotti alla schiavitù verso pulsioni libidiche-emotive, peraltro fondate su simulacri ed idoli che nulla hanno di attinente con la vera sostanza della materia trattata, che li distoglieranno dal riuscire ad intrattenere una discussione sensata, adulta e motivata, che non ricorra a citazioni o nozioni preconfezionate o, peggio, direttamente all'insulto e allo scherno verso chi, su certi campi di studi, dedica anni di studi e fatiche, e non accetta di vedere il suo impegno degradato e denigrato ad una perdita di tempo inconcludente su argomenti assolutamente astratti. Lo studioso, nel caso in esame il paleontologo, ha pieno e legittimo diritto di dire la sua in merito, anche qualora dovesse risultare una voce che grida nel deserto, o nel mezzo di un banco di piranha assorti in una frenesia famelica che non vuole sentire ragioni contrarie. Ed è chiaro che, con l'approssimarsi della frenesia per il banchetto imminente, egli possa, anzi debba, avvertire la massa dai veleni celati in quei bocconi.

    Pietro

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  7. Ma davvero qualcuno qui pensa che alla "massa" gliene freghi qualcosa se triceratops e stegosaurus tenevano la coda sollevata dal suolo anzicchè no? Ci sono problemi ben peggiori al mondo, direi...

    Guidobaldo

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    1. Simone Conti20/5/15 10:26

      Caro Guidobaldo, credi che alla "massa" interessi sapere se l'America è stata scoperta nel 1492 o nel 1493? Nella vita quotidiana questa nozione non serve, come non serve sapere la postura dei dinosauri, sono nozioni inutili se una persona deve cuocere la pasta. Tuttavia queste nozioni sono importanti nel momento in cui esse diventano il risultato dello studio, fatica e impegno di determinate persone. Se si rapporta tutto alla massa non si avrà il progresso della scienza, perchè chiunque sarebbe capace di cuocersi un piatto in qualche modo, ma nessuno sarebbe capace di prevedere quali zone siano a maggiore rischio sismico, o idrogeologico.
      Questo blog è curato da uno scienziato, che si occupa di scienza (anche prendendo spunto da materiale ludico), di conseguenza se vuoi cercare qualcosa di "utile per le masse", ti suggerisco di cercare qualche forum, o sito che si occupa di cucina.

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  8. "Ci sono problemi ben peggiori al mondo, direi."

    Ma tu pensa. Ed io che invece pensavo che questo blog avesse la missione di salvare il mondo...

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  9. Chiedo scusa. Non volevo essere offensivo o sottintenere nulla di cattivo, solo mi pare che entrambe le fazioni qui si prendano un po' troppo sul serio (a parte l'autore del blog, che chiaramente ha avuto un'ottima idea nell'usare un noto film come punto di partenza per parlare di paleontologia).

    Guidobaldo Chebaldo

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    1. Guidobaldo, non devi scusarti. Finché i lettori non si scannano tra loro, non dobbiamo preoccuparci. Non penso che qualcuno prenda tutti questi discorsi troppo sul serio... e se lo fanno, forse non hanno capito che stiamo parlando solamente di pezzi di roccia e di mediocri film basati su grossolane divulgazioni vintage di pezzi di roccia.

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  10. Il mio precedente intervento non mirava, come affermato per esplicito prima di avviarmi a divulgare un mio punto di vista, ad accanirsi contro alcuna posizione in particolare.
    Condivido riguardo la summa che vi sono cose ben più importanti cui prestare attenzione, ma non credo che un luogo come internet sia un caposaldo dal quale lanciare efficaci iniziative a tal riguardo, specie se dai commenti di un blog incentrato sulla paleontologia; come condivido il successivo intervento nel quale s'è spezzata, probabilmente non per la prima volta tra i vari commenti succedutisi negli anni, una lancia in favore della divulgazione tecnico-scientifica al fine del progresso. Questo secondo punto ha inteso in modo piuttosto coerente il mio intervento, con il quale, senza assumere posizioni troppo radicali o estremiste, ho voluto semplicemente ribadire come sia legittimo, per uno studioso di qualsiasi settore, rispondere a illazioni e denigrazioni provenienti dalla comunicazione mediatica rivolta alle c.d. "masse", ossia gruppi di soggetti non ulteriormente precisati, le quali possiedono un elevato potenziale minatorio verso la credibilità e la serietà che i soggetti meno avveduti (e l'esperienza mi ha sin qui insegnato che, girovagando un poco, li si trova, pure parecchi) porgeranno poi verso il lavoro d'altri.

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