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01 marzo 2010

_Pneumatoraptor fodori_ Osi et al. (2010)

Conoscevo questo studio da qualche settimana, ma ho evitato di parlarne prima che fosse pubblicato ufficialmente.
La pneumatizzazione scheletrica, ovvero, la presenza di cavità interne nelle ossa, probabilmente occupate da diverticoli (sacchi) del sistema aerifero dell'apparato respiratorio, è una caratteristica della maggioranza dei theropodi. In effetti, in numerose linee evolutive si osserva una tendenza parallela all'espansione della pneumatizzazione dello scheletro. Le ossa lunghe degli arti sono cave in tutti i theropodi. Le vertebre si pneumatizzano in tutti i neotheropodi, inizialmente nella regione cervicale, per poi estendersi anche a quasi l'intera colonna vertebrale. In alcune forme, in particolare maniraptori derivati e megaraptori, anche parti del cinto pettorale e pelvico si pneumatizzano. Ad esempio, nell'unenlagiino Buitreraptor è presente una marcato recesso pneumatico nella furcula, condiviso anche dal megaraptoro Aerosteon. Probabilmente, questi diverticoli erano molto diffusi in buona parte dei taxa, ma non sempre hanno lasciato tracce ossee. Un caso è stato pubblicato in questi giorni. Esso è interessante perché proviene da una regione non molto nota per i suoi dinosauri, l'Ungheria.

Osi et al (2010) descrivono numerosi resti sparsi di vari theropodi di piccola e media taglia dal Cretacico Superiore dell'Ungheria occidentale. Tra questi, il più interessante è un piccolo scapolocoracoide con una chiara morfologia paraviana (nella forma del coracoide) con un forame pneumatico coracoideo che comunica internamente con una camera pneumatica della scapola. A questo piccolo paraviano è stato dato il nome di Pneumatoraptor fodori.
Data la frammentarietà, gli autori non si sbilanciano ulteriormente a collocare filogeneticamente Pneumatoraptor, né ad attribuirgli alcuni dei resti di piccoli paraviani descritti nello stesso studio. Ciò, ovviamente, è un atteggiamento saggio. 
Tuttavia, con i potenti mezzi offerti da Megamatrice, che comprende una trentina di caratteri della zona scapolo-coracoidea, ho provato a testare le affinità evolutive di questo piccolo theropode. 
L'analisi conferma lo status paraviano suggerito da Osi et al (2010), ed approfondisce ulteriormente il dettaglio, indicando che Pneumatoraptor è un Dromaeosauridae non-Dromaeosaurinae. Ovviamente, non è possibile per ora approfondire ulteriormente il dettaglio. Tra i dromaeosauridi basali, una qualche forma di pneumatizzazione della zona pettorale è nota negli unenlagiini (il prima citato Buitreraptor), tuttavia, per ora, data la scarsità di casi descritti, ciò potrebbe essere solamente una omoplasia. Anche se non è da escludere l'esistenza di unenlagiini europei, per ora preferisco non andare oltre l'attribuzione a Dromaeosauridae per questo piccolo theropode ungherese.

Bibliografia:
Ősi, A., Apesteguía, S. & Kowalewski, M. (2010) Non-avian theropod dinosaurs from the early Late Cretaceous of Central Europe, Cretaceous Research. doi: 10.1016/ j.cretres.2010.01.001

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