Il Dottor Ross Geller della serie tv "Friends", interpretato da David Schwimmer |
Questo post è stato "istigato" da alcuni commenti che ho ricevuto sulla pagina Facebook del blog. Non entro nella questione particolare di quei commenti, né ho intenzione di essere trascinato in dibattiti personali con chi ha espresso quelle parole, parole che rispetto in quanto legittime opinioni ma che non condivido nel tono personale e nella sostanza.
Proprio la sostanza di quelle parole mi hanno indotto a scrivere questo post.
Vi parlo dei due diversi modi con cui io pubblico le mie idee e i miei pensieri su ciò che più amo e mi appassiona, ovvero il mondo della paleontologia in tutte le sue forme.
Un modo è tramite la letteratura scientifica, in particolare tramite la pubblicazione di articoli sottoposti a revisione paritaria e pubblicati su riviste scientifiche riconosciute a livello internazionale.
Un secondo modo è quello che state leggendo qui (o nella pagina Facebook collegata), ovvero per mezzo di un blog.
Le pubblicazioni tecniche soggette a revisione paritaria
Ad oggi, ho pubblicato più di 60 articoli scientifici soggetti a revisione paritaria. Il primo risale al 2005, quindi vado ormai verso i 20 anni di "carriera scientifica" ufficiale. I miei articoli tecnici sono stati pubblicati in numerose riviste: Nature, Nature Communications, Systematic Biology, Science, Scientific Reports, Acta Palaeontologica Polonica, Journal of Systematic Palaeontology, Paleontology, Cretaceous Research, Gondwana Research, Bollettino della Società Paleontologica Italiana, Plos One, PeerJ, African Journal of Earth Sciences, Comptes Rendus Palevol, The Science of Nature, Journal of Asian Earth Sciences, Historical Biology, Palaeo3, Atti della Società Italiana di Scienze Naturali.
Inoltre, sempre legato al mondo delle pubblicazioni tecniche, in tutti questi anni ho anche svolto il ruolo di revisore per le pubblicazioni di colleghi, essendo stato chiamato a svolgere questo ruolo per numerose riviste scientifiche internazionali: Acta Palaeontologica Polonica, Alcheringa, Annales de Paléontologie, Biological Journal of the Linnean Society, BMC Biology, Bollettino della Società Paleontologica Italiana, Communications Biology, Cretaceous Research, Diversity, Earth-Science Reviews, Frontiers in Earth Science, Geosciences, Historical Biology, iScience, Journal of Anatomy, Journal of Systematic Palaeontology, Journal of Vertebrate Paleontology, Lethaia, Nature Communications, Palaeo3, Palaeontology, PeerJ, PloS ONE, Rivista Italiana di Paleontologia e Stratigrafia, Royal Society Open Science, Scientific Reports, The Anatomical Record, Zoological Journal of the Linnean Society.
Queste lunghe liste servono a dimostrare che ho ormai una solida conoscenza ed esperienza dell'ambito delle pubblicazioni tecniche: ne conosco i modi, i tempi, le logiche, ma soprattuto ne conosco gli obiettivi e gli ambiti nei quali esse sono il modo fondamentale con cui la Scienza si sviluppa e perfeziona. Ormai conosco pregi e difetti del mondo delle pubblicazioni scientifiche, e so come e quando una ipotesi merita di essere espressa in quel modo.
Per mia impostazione personale, io non ho mai incluso i blog (compreso il mio) come fonte di citazione nei miei lavori scientifici, perché penso fermamente che il blog sia un sistema distinto e non alternativo alla letteratura tecnica. Sono a conoscenza che altri autori hanno opinioni "più aperte" sull'uso dei blog nella letteratura tecnica, e rispetto tali posizioni differenti dalla mia, pur restando convinto della bontà della mia impostazione. In generale, ritengo che il blog può essere eventualmente citato in quanto documentazione di una pubblicazione, ma non come "fonte primaria" di informazione per un lavoro tecnico.
Il blog
Scrivo questo blog dal 2008, quindi da ormai 15 anni. In questo lungo periodo, ho pubblicato migliaia di post, scritto e letto decine di migliaia di commenti, e ho interagito con la più ampia e variegata platea di lettori. Il blog è il mezzo ideale per esprimere le mie opinioni in modo diretto, spontaneo ed immediato. In quanto tale, il blog non può essere considerato allo stesso modo di un articolo tecnico, che invece richiede mesi o anni per essere sviluppato e pubblicato. Il blog è quindi un mezzo ben diverso dalla pubblicazione tecnica, segue logiche e si indirizza ad un target di pubblico differente, che solo in parte si sovrappone a quello che legge i miei lavori tecnici. Inoltre, a differenza della letteratura tecnica, il blog non ha tutti quei vincoli necessari per la realizzazione di una pubblicazione tecnica. Nel blog posso essere serio, oppure frivolo, argomentativo oppure puramente espressivo. Il post può essere del tutto teorico oppure puramente descrittivo, senza curarsi della reazioni di chi lo leggerà. Il blog è quindi una manifestazione di quella parte della mia "mente paleontologica" che non può (e non deve) essere espressa tramite un articolo tecnico.
Blog vs Articolo tecnico?
Avendo pubblicato da così tanti anni sia come blogger che come autore di pubblicazioni tecniche soggette a revisione paritaria, ho perfettamente chiara la differenza tra i due mezzi, e sono pienamente conscio dei due ambiti a cui questi mezzi fanno riferimento.
A differenza di altri blogger o di altri autori di letteratura tecnica, io non ho problemi o ostilità verso i due approcci. Essi sono distinti, sono solo in parte collegati, e non sono intercambiabili. Ciò che pubblico nel blog non deve necessariamente essere funzionale ad una pubblicazione tecnica, e ciò che pubblico sulle riviste tecniche è quasi del tutto slegato da ciò che pubblico nel blog. In pochissimi casi, una idea sviluppata nel blog è stata poi "tradotta" in un lavoro tecnico, e quando ciò è avvenuto, il blog è stato comunque del tutto ignorato, perché non fungeva da "fonte" per l'articolo tecnico.
La separazione tra blog e articoli tecnici è per me fondamentale, e persino auspicabile. Per questo motivo, quando svolgo la funzione di revisore in articoli tecnici, io tendo ad essere critico verso l'eventuale citazione di fonti non-tecniche (come blog e post), le quali sono da considerare "fonti scientifiche" solo in quanto "record storici" ma non sono da considerare come "evidenza scientifica". So che altri hanno una diversa idea dei blog, e sono più aperti verso la citazione dei blog nei lavori tecnici, ma io non condivido questa posizione. Al tempo stesso, io non condivido la posizione eccessivamente critica di chi esclude a priori un ruolo dei blog nella comunicazione scientifica. Inoltre, non capisco chi rifiuta la possibilità che una persona possa essere sia un blogger che uno scienziato "serio". Io sono poliedrico e so essere ambo le cose senza problemi né contaminazioni reciproche "tossiche".
Il fatto che un blog non sia una fonte di informazione soggetta a revisione non sminuisce il blog nel suo importante ruolo di comunicatore e promotore della comunicazione scientifica. Difatti, io spesso, in varie forme e con toni variegati, ho usato il blog per promuovere il dibattito, la discussione, la valutazione e la critica di ipotesi scientifiche, anche di quelle che non sono "ufficialmente" tradotte in articoli tecnici.
I due mezzi sono separati, ed hanno ambiti e funzioni differenti. Usarli entrambi è per me un modo naturale di esprimere la mia variegata mente di paleontologo, che ama fare ricerca "seria", ma ama anche riflettere, produrre ipotesi, congetture e speculazioni "libere" non vincolate alle rigorose procedure formali e metodologiche che sono alla base delle pubblicazioni tecniche.
Non ho mai pensato di rimpiazzare la letteratura tecnica con i blog. né penso che sia saggio mescolare i due ambiti e i due mezzi di comunicazione. Al tempo stesso, penso che sia riduttivo e dannoso pensare che la sola ed unica forma di dibattito e comunicazione della scienza sia attraverso la letteratura tecnica. Non tutti gli appassionati di paleontologia hanno una formazione sufficiente per poter apprezzare e usare la letteratura tecnica. Ridurre qualsiasi discorso unicamente alla letteratura tecnica revisionata significa escludere "i non addetti ai lavori" dalla comunicazione, dal dibattito, dalla discussione, dalla conoscenza e dalla partecipazione. Il blog può aiutare a diffondere la conoscenza e a ridurre il divario tra scienziati professionisti e "gente comune". Non capisco come si possa pensare che la Scienza sia solo un dibattito formale rinchiuso alla cerchia di autori di letteratura tecnica. Chi lo pensa ha una visione elitista e antidemocratica della Scienza. Al tempo stesso, proprio perché conosco e comprendo la differenza tra blog e letteratura tecnica, io non voglio ridurre la Scienza a "chiacchiare da blog": se qualcuno ha idee interessanti che vuole condividere e rendere "Scienza", può farlo solo tramite la letteratura tecnica. Chi pensa di aggirare la revisione paritaria scrivendo in un blog si illude e non ha capito il valore della produzione scientifica "ufficiale". Ripeto: i due ambiti non sono intercambiabili.
Al tempo stesso, io sostengo il pluralismo dei mezzi e dei sistemi. Ovviamente, come ogni prodotto umano, anche i blog e la letteratura tecnica sono imperfetti, hanno limiti e difetti e possono essere distorti ed usati in modo improprio. Ma questo non sarà mai un motivo per chiuderci dentro le torri d'avorio né per abbattere il sistema della revisione tecnica tra pari.
Continuerò a produrre letteratura tecnica, come faccio da quasi 20 anni. Perché credo convintamente nel valore della letteratura scientifica e nel ruolo della revisione paritaria nel definire e formare la letteratura scientifica.
Continuerò a scrivere questo blog, come faccio da 15 anni. Perché mi piace, mi diverte, e a volte persino mi aiuta a produrre scienza in modo più creativo, ispirando la mia produzione tecnica. E nessuno potrà censurare i modi, i toni e lo stile con cui esprimo le mie idee.
Continua, continua che è un piacere. Credo che nessuno di noi lettori scambi i tuoi post per letteratura tecnica peer reviewed
RispondiEliminaEmiliano
Dire che concordo al 110%. Comunque -mi conceda il tu, solo qui, sia chiaro- continua pure così e continua anche con i tuoi bellissimi e interessantissimi libri deliziando noi che abbiamo altri tipi di competenze ma che amiamo immensamente questa disciplina. Gabri
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