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30 settembre 2018

Nessun monolite per il tuo diciottesimo compleanno




La famosissima scena iniziale di “2001, Odissea nello spazio” di Kubrick ci racconta le vicende quotidiane di un gruppo di ominidi vissuti all'alba della storia. La loro squallida vita animale soggetta totalmente alla spietata legge del più forte subisce un salto qualitativo incommensurabile la mattina che gli scimmioni si imbattono in (o meglio, viene loro recapitato davanti casa) un monolite nero dalla forma e proporzioni platonicamente perfette, il cui solo contatto – apparentemente – dona agli ominidi il quid, la scintilla di ciò che, da quel momento in poi, sarà la quintessenza della natura umana: l'intelligenza e il raziocinio (oltre che una perfezionata furia omicida, sia verso i poveri tapiri sudamericani non-si-sa-come finiti in Africa, sia, sopratutto, verso gli altri ominidi inferiori privi di quid).
Per quanto cinematograficamente superba, quella scena è, ai miei occhi di paleontologo evoluzionista, terribile. Sì, lo so benissimo che un film non è un trattato di paleontologia umana, e non è certo per questo che io tanto a fatica digerisco quella scena. Il motivo è che quella scena è una parabola creazionista camuffata da fantascienza.
Cosa altro è il perfetto monolite geometrico piovuto dal cielo se non una rappresentazione del dio standard del mondo occidentale? Un essere matematicamente perfetto (i suoi tre lati sono proporzionali alle prime tre potenze di 2, viene detto ad un certo punto nel film), di origine celeste, e che dona l'anima al primo (proto)uomo... non provate a dirmi che non è una riproposizione della creazione adamitica!
In effetti, il creazionismo non è tanto l'idea che un qualche dio mediorientale geloso e dal nome innominabile abbia costruito 13 miliardi di anni luce di spaziotempo in una settimana o abbia soffiato sopra un feticcio argilloso per animarlo, per poi collocarlo in un giardino a mangiar quasi tutta la frutta lì presente, bensì l'idea che la “condizione umana” sia il prodotto di una discontinuità totalmente arbitraria, la cui causa è esterna al mondo e quindi non è conoscibile tramite lo studio dei fenomeni naturali. Nessuna osservazione del mondo naturale può prevedere un monolite alieno con sottofondo di Strauss!
Non voglio certo sminuire l'unicità della mente umana. Che l'essere umano sia speciale nelle capacità della sua mente, nessuno lo nega. La nostra specie ha caratteristiche uniche e apparentemente “innaturali”, nel senso che non le ritroviamo nel resto del mondo naturale. Non solo non le ritroviamo, ma non vediamo come queste siano riconducibili al resto del mondo animale. Questo è sempre stato noto all'uomo stesso, e da sempre ha turbato e sconvolto le menti più profonde, desiderose di capire il senso di questa unicità.
Se combinate questo senso di unicità alla proverbiale presunzione e megalomania umana, il risultato è scontato: se non è nella Natura che si può ritrovare l'essenza dell'uomo, allora essa deve essere fuori dalla Natura, aldilà del mondo e quindi di origine sovrannaturale e divina.
Si vede quello che si vuole vedere, e si ignora quello che non soddisfa le nostre aspettative. Difatti, fin da quando Darwin in un paio di suoi libri elencò le innumerevoli gradazioni delle capacità mentali degli animali (per mostrare come, in realtà, il divario tra uomo e altri animali fosse molto meno abissale di quanto siamo soliti sostenere), i sostenitori del creazionismo hanno rimarcato il fatto che – comunque – quel divario esiste, e nessuna specie animale la può colmare. E se non può colmarla la Natura, è l'inevitabile conclusione, la sua causa deve essere soprannaturale.

Eppure, nel mondo naturale di qua (non in quello soprannaturale), esiste un esempio rimarchevole che tale divario è fittizio e illusorio. Per osservarlo, non occorre andare in remote lande esotiche, né scavare alla ricerca di qualche ancestrale scimmia pensante. Ognuno di noi può osservarlo, in innumerevoli copie. Ed è curioso che questo che è l'unico esempio esistente di quale potrebbe essere il modo naturale con cui l'uomo è diventato tale sia raramente preso in considerazione come alternativa naturalistica alla spiegazione creazionistica. Mi riferisco all'uomo stesso, non inteso come categoria astratta o specie, ma come storia di ogni singolo individuo.

Ricordate il giorno in cui siete diventati autocoscienti? Quella giornata gloriosa in cui avete alzato lo sguardo al cielo e gridato la prima persona singolare dell'indicativo presente del verbo essere (con sottofondo di Strauss)? Sicuramente, no, ed il motivo è semplice: un giorno del genere non si è mai verificato. Nessuno diventa autocosciente in un giorno particolare, per cui alla mattina è poco più di una scimmia e alla sera scrive trattati sulla omoplasia dei theropodi mesozoici (la forma più elevata di attività del pensiero esistente nell'universo). Eppure, nessuno nasce dotato di autocoscienza né di raziocinio né di linguaggio. Alla nascita, tutti siamo delle inette scimmiette capaci solo di poppare, piangere e defecare. Nei fatti, nasciamo più stupidi di qualsiasi cane o scimmia adulta. Se state leggendo questo post, significa che avete superato quello stadio di bassissima complessità mentale, e siete arrivati ad una capacità mentale irraggiungibile per qualsiasi altra specie animale. Prima eravate meno di scimmie, ora siete più brillanti dell'ominide di Kubrick. Nel mezzo, non c'è stato nessun monolite. Il passaggio è avvenuto, ma non è stato un evento miracoloso, e non è avvenuta di colpo, in una mattina, appoggiando la mano su un parallelepipedo nero. La natura umana che pulsa ed agisce in ognuno di noi si forma gradualmente nel giro di anni e decenni, per tentativi ed errori, in modo così impercettibile che raramente si notano differenze tra un giorno ed il successivo. Eppure, chiunque abbia seguito la crescita di un bambino, constaterà che il processo avviene spontaneamente e naturalmente, graduale per quanto discontinuo, a volte con accelerazioni e improvvise rivoluzioni, ma pur sempre dentro l'alveo del mondo naturale. Non occorre inventare una spiegazione miracolosa, per comprendere che un animale più stupido di un cane possa diventare un essere autocosciente e razionale. Se ognuno di noi ci riesce in un paio di decenni, perché non dovrebbe avvenire in un paio di milioni di anni? Un lattante che diventa un bambino, e poi un ragazzo ed infine un uomo, non è forse il miglior esempio naturale di come probabilmente, alla scala dei millenni e dei milioni di anni, popolazioni di animali hanno lentamente raffinato la loro capacità di comprendere il mondo e sé stessi? E difatti, la modalità generale con cui si forma la mente di ogni essere umano durante la propria vita è probabilmente una ricapitolazione semplificata delle fasi di sviluppo della mente mammaliana fino alla condizione della nostra specie durante la nostra filogenesi.

10 commenti:

  1. Penso che chiunque abbia mai posseduto un cane domestico, me compreso, sia in grado di accorgersi di quanto la nostra "unicitá" sia infatti legata alla natura. A volte quando interagisco con la mia cagnolina mi stupisco che sia una specie completamente diversa e non un bambino deforme.

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  2. Non a caso il cane è stato addomesticato così bene, perché è naturalmente portato ad interagire in modo simile al nostro.

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  3. A parte la bellissima scena di kubrik non ti sembra che quando si parla di evoluzione umana si spiega usando Lamarck e quindi alcuni passaggi del tipo: la siccità fa scendere gli antenati dell'uomo dagli alberi e in mezzo alla savana si alzano in piedi per vedere meglio e iniziano a usare le mani e di conseguenza espandono il volume del cervello....in barba a Darwin che afferma che le mutazioni sono casuali e che quelle vantaggiose vengono selezionate da fattori climatici, sessuali e di competizioni fra specie? Forse si usano queste definizioni per semplificare il discorso ma risultano comunque errate....o no?

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    1. Come spiegò anche Richard Dawkins, è una nostra forma narrativa. Si preferisce la metafora col verbo attivo (l'uomo fa) piuttosto che la più corretta forma passiva (l'uomo subisce l'effetto di). Nella maggioranza dei casi, il linguaggio è metaforicamente lamarkiano ma si intende un processo darwiniano.
      A voler essere rigorosi, una frase sarebbe del tipo "le variazioni climatiche selezionarono le varianti meglio adatte ad una postura bipede", ma per una maggiore fluidità del discorso, rendiamo una frase che dovrebbe quindi essere espressa al passivo con una forma attiva, e trasformiamo un agente passivo in un soggetto agente.
      Diamo per scontato - a torto - che tutti sappiamo che è una forma retorica.

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    2. Ahahah beh si...prendevo tutto alla lettera...a torto!!! Scusa ma da ignorante autodidatta quale sono venero Darwin come un santo e non mi ci racappezzavo...grazie

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    3. So che la tua era solo una frase fatta, ma Darwin non sarebbe felice di essere venerato.

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  4. Fabrizio Casalegno3/10/18 20:24

    Prima ancora di imbattermi nei terrapiattisti mi è capitato di visitare alcuni siti dove complottari di ogni genere affermano che l'evoluzione è tutta una balla, che i dinosauri non sono mai esistiti e che voi paleontologi siete tutti pagati dalla massoneria per nasconderci la verità sulla Creazione. Le prove? Cito testualmente: "È razionalmente impossibile credere che un osso possa conservarsi per milioni di anni senza consumarsi. Sveglia!" Oppure comparano un teschio di Spinosaurus e quello di un coccodrillo cercando di dimostrare che sono uguali. Perchè secondo loro, essendo tutto finto, gli animali che vediamo nei musei o sono calchi o sono assemblaggi di animali moderni. Il top però è stato un ragazzo che, dopo aver sparato bordate contro la scuola rea di insegnare boiate come rispettare gli anziani e non bullizzare i compagni più deboli, è arrivato a sostenere che i dinosauri sono stati tutto un complotto della Giochi Preziosi per vendere più giocattoli!!! Quindi anche i fossili dei musei (per lui) sono giocattoli! Il mondo complottaro non smette mai di stupire.

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    1. La potentissima lobby dei giocattoli fondata da Gideon Mantell.

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  5. Ti prego Andrea, urge assolutamente un tuo nuovo post su questo argomento per fare chiarezza:

    https://sauriangame.squarespace.com/blog/2018/9/20/tyrannosaurus-redesign-2018

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    1. Non faccio post su commissione. E non vedo cosa dovrei scrivere rispetto a quel post, dove gli autori espongono gli argomenti per le loro ricostruzioni.

      Take it easy.

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