Questo post rappresenta l'anticamera di una serie speciale, in arrivo prossimamente.
Di recente, mi sono imbattuto in un
post
di Darren Naish che si può ricondurre a questa domanda: se tu
potessi esaudire un desiderio, relativo alla scoperta di nuovo
fossile, cosa vorresti che fosse scoperto? Ho rivolto una domanda
analoga ai follower della pagina Facebook del blog, ed
i risultati sono stati interessanti. In generale, a domande come
questa gli interpellati rispondono elencando i propri desideri
relativi a questioni paleontologiche irrisolte.
Un Tyrannosaurus
adulto con tracce dettagliate di pelle. Uno scheletro completo di
Spinosaurus. Un nuovo fossile che colma una lacuna nella
transizione agli uccelli.
Questi sono desideri "interpolativi",
che colmano lacune note, e si collocano nei gap del tessuto
conoscitivo che noi abbiamo costruito dai fossili scoperti fino a
ora. Oppure, ci sono i desideri "estrapolativi", che
estendono l'attuale range di conoscenza oltre i suoi attuali confini,
estrapolando (quindi, proseguendo) il trend di conoscenze
costruito finora.
Un ceratopside in
Asia Centrale. Un dinosauro piumato del Triassico. Uno spinosauride
maastrichtiano.
Nelle mia esperienza paleontologica, ho
fatto studi su fossili che si sono rivelati scoperte sia
interpolative che estrapolative. Aurornis era un tassello
interpolativo "prevedibile" lungo la transizione agli
uccelli. Machimosaurus rex un tassello estrapolativo
del range stratigrafico e dimensionale dei teleosauridi.
Eppure, c'è anche una terza categoria
di desiderio, forse la più audace: un fossile talmente nuovo ed
inatteso che non possiamo nemmeno immaginare, perché del tutto
aldilà delle nostre aspettative, prospettive e previsioni, sia
interpolative che estrapolative. Ovvero, la scoperta pura, che non si
può collocare all'interno delle attuali conoscenze né come
continuazione di quelle precedenti: qualcosa che crea una nuova
regione della conoscenza, non prevista precedentemente.
In genere, questa terza categoria è
quella meno esplorata dai desideri: probabilmente, perché anche
nella fantasia tendiamo ad essere conservatori (sia quando
interpoliamo che quando estrapoliamo), ma mai veri creatori. Ciò,
nella scienza, è anche giustificato: la creatività pura, senza
supporto empirico, può difatti sfociare nel fantastico e nel mitico,
ed uscire dalla scienza.
In alcuni, rari casi, però, Madre
Natura ci viene incontro, regalandoci qualcosa che, di fatto, è una
realizzazione della terza categoria di desideri. Dopo tutto, non è
forse vero che ci sono più cose in cielo ed in terra di quante ne
possa concepire la nostra filosofia (paleontologica)?
Ed è proprio
ad un episodio di questo tipo, eccezionale nel senso più puro del
termine, che dedicherò prossimamente una serie di post.
Restate sintonizzati!
un trailer insomma... odio quando ci lasci in sospeso promettendo qualcosa di molto succulento... :)
RispondiEliminaEmiliano
C'era un'altra categoria che non ho messo nei miei desiderata su fb, la pubblicazione di fossili scoperti (e famosi) da tempo, che però si fanno attendere. Ad esempio "Saltriosaurus".
RispondiEliminaValerio
sinceramente la categoria che preferisco è la "C" scoperta inattesa... specie se può portare a rimettere in discussione qualche paradigma consolidato... lo trovo intellettualmente molto stimolante. poi ovviamente l'inatteso è per definizione imprevedibile...
Eliminaun sauropode con protopiume sarebbe entusiasmante, ma non lo infilerei nella categoria dell'inatteso...
Emiliano
Il sauropode piumato è una interpolazione (se Saurischia è valido) o una estrapolazione (se Ornithoscelida è valido).
EliminaPotrebbe essere comunque una interpolazione anche in validità di Ornithoscelida laddove si considerino le strutture tegumentarie degli pterosauri omologhe ad un protopiumaggio condiviso.
EliminaDanny C
Beh mi hai messo un po' di Hype addosso. Avete scoperto un fossile di Drago (magari uno Scansoriopterygidae gigante?). Almeno, quello sarebbe il mio desiderio ;)
RispondiEliminaAspetto con ansia i post che seguiranno! =-D
RispondiEliminaGiulio, Torino / G.C.T.
Per quanto ho avuto modo di leggere in Rete, la scoperta paleontologica del secolo, se fosse confermata, potrebbe essere quella del presunto ominide che 5,7 milioni di anni fa si aggirava eretto sull'isola di Creta.
RispondiEliminaSarà una colossale cantonata da IGNobel o ci sarà davvero bisogno di riscrivere la storia dell'evoluzione umana?
Non vedo nulla di sbalorditivo o sconvolgente in un ominide cretese di 6 milioni di anni fa. Il Mediterraneo subisce fluttuazioni di livello molto importanti durante il Mio-Pliocene, quindi non c'è nulla di strano se qualche ominide sia giunto dal Medio Oriente-Africa fino a Creta. Inoltre, sia i dati paleontologici che molecolari dicono che 6 milioni di anni fa la linea ominide era già differenziata. Quindi, non c'è niente di eccezionale in tale scoperta.
RispondiEliminaLa scoperta paleontologica più sbalorditiva in assoluto sarebbe un alieno, un essere assolutamente imprevedibile (odio la fantascienza sciatta che non sa immaginare gli extraterrestri diversi da feti umani troppo cresciuti, o al limite come tetrapodi bipedi, perchè non un essere alto 120 metri e lungo 340 con simmetria raggiata?).
RispondiEliminaPerò appunto se mi si chiede il massimo dello sbalorditivo si esce da quello che è scientifico (e quindi, a ben vedere, in parte prevedibile per quanto inatteso) e si entra nel fantascentifico.
Valerio
My most hoped-for find is a complete scansoriopterygid in amber.
RispondiEliminaSenza eccessi di immaginazione, mi piacerebbe la scoperta di dinosauri "montani", insomma con adattamento inequivocabile alle alte vette. Uno stambecco ante litteram mesozoico.
RispondiEliminaSpero di non deludere, ma probabilmente un dinosauro "montano" sarebbe più simile ad una pernice che ad uno stambecco.
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