Immaginate di essere sul bordo di un
canyon profondissimo, e di voler costruire un ponte che raggiunga
l'altro lato del canyon. Non è possibile scendere sul fondo del
canyon. Avete a disposizione solamente delle travi e delle funi. Come
costruire il ponte partendo solamente da un lato e non potendo in
alcun modo innalzare dei piloni nel mezzo del baratro?
Dovremo costruire fissando tutte le
impalcature al nostro lato del canyon, e lavorando sempre e solamente
dal nostro lato del canyon. A che tipo di forze sarebbero soggetti
gli elementi del ponte mano a mano che esso si estende in avanti
sopra il baratro?
Rappresentiamo il baratro con la linea
rosa nella figura qui sotto. Il margine del canyon in cui siete voi è
il punto O: all'inizio, voi non potete andare più avanti di quel
punto, ma potete costruire una impalcatura (linee rosse) che si
proietta sopra di voi e dalla quale potete far calare i vari elementi
per la costruzione del ponte, che si estenderà in avanti a partire
dal punto O.
Immaginate di aver costruito una prima
parte del ponte (che si estende sopra la zona grigio scuro del
baratro nella figura). I vostri elementi da costruzione sono
rappresentati dall'esagono verde, posto all'estremità
dell'impalcatura rossa. Nel punto Am, l'esagono tenderà a cadere in
base al proprio peso (freccia verde chiaro). Per mantenere l'esagono
in quella posizione, occorre applicare una forza contraria (freccia
rosa). Siccome non potete sollevarvi nel vuoto per applicare tale
forza, siete costretti a costruire una carrucola posta verticalmente
sopra O, e da lì, tramite funi, generare la forza che mantiene
l'esagono in posizione. La forza rosa è quindi la risultante
verticale della forza di tensione applicata dalla fune della
carrucola (tensione che si applica lungo la linea blu Y1-Am). Mano a
mano che la vostra costruzione procede in avanti, vi trovate con il
problema che più l'impalcatura si estende in avanti, più il lavoro
svolto con la carrucola diventa poco efficace, perché la componente
orizzontale “inutile” del lavoro della fune è maggioritaria su
quella verticale “utile”. Per ovviare a questo inconveniente
puramente geometrico, si può sollevare la carrucola in posizione Y2,
per acquisire maggiore componente verticale, l'unica che effettua il
lavoro di mantenere l'esagono in posizione. La morale di questa
storiella vagamente ingegneristica è che tanto più si estende in
avanti il braccio orizzontale dell'impalcatura, tanto maggiore
dovrete sollevare in alto la carrucola per avere un lavoro efficace
per tenere l'esagono in posizione di lavoro.
Se avete letto il precedente post,
probabilmente avrete capito dove voglio arrivare. In quel post,
concludevo che Spinosaurus differisce dagli altri
megalosauridi, inclusi i baryonychini, nell'allungamento della parte
pre-sacrale del corpo, ma che probabilmente è comparabile agli altri
taxa nelle dimensioni generali dell'arto posteriore. Tradotto nella
metafora del ponte e dell'impalcatura, se AO è la gamba di un
megalosauroide generico (con A = acetabolo e O = appoggio dei piedi a
terra) e la punta del muso è l'esagono verde, risulta che tanto più
l'esagono si estende in avanti (a parità di altezza della gamba) e
tanto maggiore sarà la tensione dei muscoli epiassiali e dei
legamenti nucali e spinali per mantenere la testa in quella
posizione. Questi muscoli sono l'analogo della fune della carrucola.
Vedete quindi che all'aumentare della lunghezza della parte
pre-sacrale dell'animale, il lavoro dei legamenti diventa
progressivamente meno efficace. Per ovviare a questa perdita di
efficacia, una soluzione è quella di sollevare progressivamente la
posizione del punto di ancoraggio dei legamenti rispetto
all'acetabolo. E dove ancoràno questi legamenti? Sulle spine
neurali! Pertanto, questo modello predice che un animale
“iper-allungato” rispetto alla gamba, come Spinosaurus,
dovrà evolvere delle spine neurali molto alte per aumentare
l'efficacia dei legamenti che tengono sospesa la testa.
Ed è esattamente quello che osserviamo
con Spinosaurus.
Il rettangolo grigio scuro è
proporzionato alle dimensioni (altezza e lunghezza presacrale) di un
megalosauroide “classico” (usando la ricostruzione scheletrica di
Megalosaurus realizzata da Scott Hartman come riferimento), il
piccolo rettangolo grigio chiaro indica l'incremento in lunghezza in
un baryonychino (usando la ricostruzione scheletrica di Baryonyx
realizzata da Scott Hartman come riferimento), mentre il rettangolo
nero indica l'estensione ulteriore di Spinosaurus (usando la
ricostruzione scheletrica proposta da Ibrahim et al. 2014). Vedete come il modello predice che le spine neurali di Baryonyx non siano molto più alte rispetto a Megalosaurus, mentre Spinosaurus risulterà avere spine neurali molto più alte di ambo gli altri megalosauroidi.
Questa interpretazione quindi indica
che le spine neurali di Spinosaurus non sono un “vezzo” o
“optional” della sua anatomia, ma una necessaria conseguenza
biomeccanica delle sue inusuali proporzioni corporee. Le spine
neurali iper-elevate di Spinosaurus si sono evolute come
ancoraggio di legamenti epiassiali necessari per bilanciare una leva
corporea molto “sbilanciata” in avanti.
Dettaglio non marginale, questo modello
implica che tutte le forze peso di Spinosaurus si applichino
sull'arto posteriore, quindi che esso sia bipede.
complimenti, ipotesi molto brillante e molto elegante. davvero.
RispondiEliminaEmiliano
Concordo.
RispondiEliminaSpiega la vela nella locomozione terrestre, continuo a chiedermi se (e quanto) la vela potesse essere un impedimento nel nuoto.
Valerio
Quindi, la posa del collo da pellicano resta ancora valida?
RispondiEliminaNo, perché i dinosauri sono oggetti rigidi privi di snodi, e se cambi la forma dell'oggetto non puoi più avere le pose precedenti.
Elimina[sarcasm mode: on]
ho notato che in altri esemplari di famiglie diverse è chiaro questo particolare fenomeno di allungamento delle spine neurali, seppur in forme diverse.
RispondiEliminaalcune di questi con un marcato allungamento vengono ritrovate vicino alle regioni dove vi si scopre lo spinosauro.
sul libro dei Czerkas, per esempio, vi è dedicato una pagina relativa al fenomeno e quanto sia curioso ritrovarli in una determinata regione come il Sahara.
ci sono degli studi (attendibili) che provano altri vantaggi* dovuti all'allungamento delle spine neurali?
*per vantaggi intendo una vita funzionale
Hypacrosaurus è canadese ed è Campaniano. Amargasaurus è patagonico ed è Hauteriviano. Altispinax è Valanginiano ed è inglese. Concavenator è Barremiano ed è spagnolo.
RispondiEliminaNon vedo questa curiosa congregazione nordafricana notata dagli Czerkas...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaPiù che altro Spinosaurus, Ouranosaurus e... e basta
EliminaRisalenti a livelli differenti, quindi nemmeno coevi...
EliminaOltretutto tirare in ballo animali con spine neurali allungate senza altre considerazioni non ha alcun senso; pensiamo un attimo all'amargasaurus, le sue spine viste in sezione sono grossomodo circolari. Stessa forma in sezione di quelle di un dimetrodon (che non è neanche un dinosauro ed è molto più antico) ma entrambi hanno portamento quadrupede e quindi non hanno allungato le spine neurali per sostenere la parte anteriore del corpo visto che poggiava sulle zampe anteriori.
EliminaOra torniamo allo Spinosaurus le spine neurali sono allungate longitudinalmente (direzione testa-coda); questa caratteristica è interessante visto che per aumentare la resistenza si allungano i materiali nella direzione dello sforzo principale (in ingegneria) ma a quanto pare anche in Dinosauria.
Insomma quelle spine con quella forma servivano a sostenere una forza con direzione longitudinale al corpo.
Dubbio, sulle spine neurali è rimasta traccia delle aree di inserzione di muscoli e legamenti?
P.s. Cau in un altro post paragonai la funzione da te ipotizzata ad un ponte strallato, non ero andato tanto lontano.
P.s.2 Secondo post sullo Spinosaurus in una settimana più un altro in preparazione, bolle in pentola qualcosa?
Alessio Urbanelli
A questo punto ho un dubbio: nella ricostruzione di Ibrahim et al. le spine neurali di Spinosaurus formano due "gobbe" con una concavità centrale. E' possibile che la gobba più posteriore, quella all'altezza delle vertebre sacrali, servisse da sostegno ad una coda molto lunga? Immagino che una coda lunga e massiccia tenuta in una posizione ad "arco" dai forti legamenti spinali potesse fornire un discreto bilanciamento alla parte anteriore dell'animale, che comunque non sarebbe stata così pesante come sembra, tenendo conto di polmoni molto sviluppati ed eventuali sacche aeree... o forse no. Cosa ne pensi?
RispondiEliminaMarco
La forma "a due gobbe" è speculativa e si basa su una interpretazione "letterale" - che non condivido - delle spine neurali dell'olotipo di Stromer.
RispondiEliminaSpinosaurus ha uno scheletro meno pneumatizzato rispetto agli altri grandi theropodi, quindi non abbiamo prove di sviluppi particolari nelle sacche aeree.
I theropodi hanno - probabilmente - polmoni da uccello, quindi piuttosto piccoli come volume relativo al corpo.
Quanto all'estensione delle spine neurali lungo il dorso, pensi continuassero anche ben oltre il bacino? Non so se mi sono spiegato correttamente. Tommaso.
Eliminahttp://theropoda.blogspot.it/2015/11/spinosaurus-geometricus.html?m=1
EliminaWhat you have proven is that for a certain absolute length of the torso it would lessen ligament/muscle tensions to have longer neural spines. That is very true. What you have not proven is that disproportionally longer spines are needed to keep ligament/muscle tension constant. Also you have to keep in mind that these tensions are not directly related to the hindlimb length, so the hindlimb:trunk ratio cannot shown to be the cause of spine elongation unless the interaction between trunk stiffness/leverage and hindlimb stability is analysed within the whole of the animal's locomotion. BTW, the hypothesis that tension reduction had been the selection pressure that caused the long spines to evolve, can be tested by the location of the ligament scars. Are they near the distal ends?
RispondiEliminaMark Konings
I assume that hindlimb size remains more or less constant among large bodied theropods. What is unusual in Spinosaurus is thus the trunk elongation compared to OTHER THEROPODS of comparable size, not its relative elongation relative to its hindlimb, that is just a by-product of its elongation. Thus, the hindlimb-trunk ratio is misleading.
RispondiEliminaAccording to Stromer's (1915) drawings, Spinosaurus show an anteroposteriorly expanded base of the neural spine, and the ligament scar running at least for half of the spine height. So the ligament insertion site extended much higher than any other theropod.
A proposito, volevo chiederti: ora come la vedi la teoria delle zone rugose del cranio nei theropodi secondo la quale potessero essere ricoperte di cheratina, alla luce di questa nuova teoria circa la presenza di labbra?
RispondiEliminaIpotesi, non teoria.
EliminaI due fenomeni sono distinti e relativi a diverse parti della testa, non si escludono a vicenda.
In realtà, avevo proprio pensato al fatto che una cosa non escludesse l'altra, ma ho preferito non azzardare oltre. Ad ogni modo, che differenza c'è tra l'ipotesi e la teoria? Che la teoria si basa su un dato numero di prove, mentre l'ipotesi no oppure, prevede altri parametri su cui basarsi?
RispondiEliminaComunque, grazie per aver risposto.
Molto sinteticamente, rischiando di essere lapidato da qualche epistemologo... Un'ipotesi è una spiegazione in merito ad un fenomeno particolare (es., gli uccelli si sono evoluti dai dinosauri). Una teoria è un sistema di ipotesi che ha valenza generale (es., l'evoluzione come causa della diversità biologica).
RispondiEliminaRipubblico qui, come segnalato, il mio intervento: se le varie modificazioni morfologiche di Spinosaurus sono dovute all'aumento di taglia e alla dieta, un animale come Irritator, filogeneticamente vicino a Spinosaurus ma di taglia minore, presenterebbe un'anatomia più vicina a quella dei Baryonychinae, nonostante la posizione filogenetica?
RispondiElimina(PS: non ero a conoscenza del fatto che Irritator fosse un esemplare immaturo)
- Pietro