Non è mia abitudine
parlare di esemplari non descritti ufficialmente, non depositati in
collezioni museali pubbliche, né di riferirmi a taxa non istituiti
formalmente. La tassonomia è una scienza che segue una serie di
regole formali anche per evitare la proliferazione anarchica di
termini privi di validità. Online, può capitare di imbattersi in
taxa privi di validità, tecnicamente dei nomina nuda che non sono
scientificamente validi poiché non sono stati istituiti nel modo
corretto ed universalmente riconosciuto.
Ad esempio, in un sito in
lingua polacca sono mostrate le foto di alcuni fossili provenienti
dal Cretacico del Marocco (probabilmente, il Cenomaniano del Kem Kem)
ai quali l'autore della pagina ha attribuito dei nomi ufficiosi, con
tanto di etimologia e diagnosi. L'autore pare essere consapevole che
la sua tassonomia è del tutto priva di valore, e difatti racchiude
tutti i nuovi nomi eretti tra virgolette. Ciò mi pare
contraddittorio: se si è consapevoli che non si sta istituendo delle
specie valide, per quale motivo le si istituisce?
Un osso, in particolare,
lo prendo come esempio di quanto sia dannoso sul piano tassonomico
una pratica di questo genere.
L'osso in questione è un
coracoide, al quale l'autore del sito attribuisce il nome di
“Maroccanoraptor elbegiensis”, che, secondo l'autore
sarebbe riferibile ad Unenlagiinae. L'idea di un unenlagiino nel
Cenomaniano del Marocco sarebbe intrigante, dato che ad oggi non
abbiamo paraviani mesozoici dal continente africano.
L'osso è allungato
prossimodistalmente, con le estremità prossimale e distale espanse
anteroposteriormente. La parte intermedia del coracoide è allungata,
con i margini anteriore e posteriore sub-paralleli. Il forame del
nervo sopracoracoideo è ben visibile sulla superficie laterale della
regione prossimale. Il processo posterodistale ha una espansione
anteriore.
Dato che questa forma
allungata del coracoide è tipica dei paraviani rispetto agli altri
dinosauri, e siccome l'autore ritiene che il fossile sia un
dinosauro, ecco spiegata l'attribuzione ad un clade di Paraves,
sebbene non sia ben chiaro come mai lo riferisca a Unenlagiinae
(forse per motivi paleogeografici, dato che Unenlagiinae è il clade
di paraviani non-aviali meglio noto nel Gondwana).
Peccato che questo osso
non sia riferibile ad un dinosauro. Infatti, esso è molto più
prosaicamente un coracoide di Crocodyliformes. Tutti i coccodrilli
difatti sono caratterizzati dall'avere i coracoidi espansi
prossimodistalmente, con una costrizione intermedia rispetto alle
espansioni scapolare e sternale. Ovviamente, se si dimentica che il
Kem Kem abbonda di coccodrilli, e non si conosce che il coracoide di
quella forma è tipico dei coccodrilli, si può essere tentati di
riferire quell'osso ad un dinosauro. Non biasimo l'autore di
“Maroccanoraptor” per tale errore, dato che io stesso, sei
anni fa, riferii una bizzarra vertebra caudale di un Crocodilyformes
ad un ipotetico theropode che chiamai Kemkemia (sì, fu un
errore di gioventù, poi corretto, ma dal quale ho imparato molte
cose su come si deve ragionare coi fossili frammentari).
Il confronto tra
“Maroccanoraptor” ed i coracoidi di Buitreraptor
(un unenlagiino) e Simosuchus (un crocodyliforme) è più che
sufficiente per mostrare le affinità tra il primo ed il terzo
rispetto al secondo.
Questo esempio sia da monito per chi si
lascia prendere troppo leggermente dalla tassonomia anarchica.
Non ho letto l'articolo, ma tassonomia "anarchica" mi sembra un po' un'esagerazione. Da quanto ho capito, costui ha voluto parlare di alcuni ritrovamenti senza però pubblicare un vero e proprio studio.
RispondiEliminaPoi comunque sono parecchio disinformato sulla situazione e in generale ignorante in materia.
Non hai letto l'articolo (parole tue). Sei parecchio disinformato e ignorante in materia (parole tue).
EliminaPerò pensi che "tassonomia anarchica" sia un po' un'esagerazione...
Fidati di chi fa tassonomia paleontologica da 10 anni, quella è anarchia dannosa alla tassonomia, perché crea confusione tra i non addetti ai lavori, perché fa proliferare nomi non supportati da argomenti scientifici, perché incentiva lo studio grossolano di materiale che invece potrebbe essere custodito in musei ufficiali a analizzato dai professionisti.
Intendevo che per come sono state poste quelle informazioni non andrebbero proprio prese come dati scientifici, poi se mi linki l'articolo magari mi faccio un'idea diversa.
EliminaNon è un articolo, ma una pagina web scritta in polacco (come scrissi anche nel post).
EliminaCerca "Maroccanoraptor" su Google, e dopo i riferimenti a Theropoda trovi il link.
mi rendo conto che si tratta di una questione "tangenziale" al tuo post, ma per me è un problema piuttosto significativo.
RispondiEliminaforse esagero, ma non riesco a capire come un privato, evidentemente appassionato, ma non in possesso delle competenze necessarie a comprenderlo possa acquisire tenersi un reperto che giudica importante o di cui non è in grado di valutare l'eventuale importanza.
sono due problemi distinti, uno di natura legale evidentemente legato alle legislazioni in materia dei singoli paesi (il fatto stesso che possa esistere un mercato legale dei fossili per me è tutto sommato un mistero - anche se mi rendo conto che molte tipologie sono estremamente diffuse quindi la compravendita dei fossili non produce danno alla conoscenza scientifica), l'altro di natura etica.
ogni tanto sogno (si alla mia tenera età) di imbattermi casualmente in un fossile di dinosauro (che evidentemente nella realtà non saprei nemmeno riconoscere come tale, ma questo è un altro paio di maniche) o in un'impronta... ma so per certo che la prima cosa che farei, oggi da adulto, sarebbe di prendere contatto con un paleontologo o con un museo di storia naturale e lo farei anche se la legislazione del mio paese fosse di quelle che permettono al rinvenitore di tenersi il fossile...non capisco come in questi casi la passione possa tradursi in idea di possesso...
Emiliano